Racconti Erotici > trio > Ricordi - Le colleghe
trio

Ricordi - Le colleghe


di mcrisone
10.01.2018    |    13.836    |    11 9.6
"Io e Chiara ormai pranziamo in negozio un paio di volte a settimana negli ultimi due mesi, ci facciamo delle gran scopate e non abbiamo nessuna voglia di..."
Ricordi – le colleghe

Mi sono licenziato, non ne potevo più di subire dei torti e ritorsioni sui miei compensi; ma prima di tutto ciò mi sono trovato un altro posto di lavoro dove penso di essere più considerato e dove possiamo lavorare in squadra e fare un ottimo team.
Io sono Marco e ho 42 anni, alto circa un metro ed ottanta, moro e generalmente simpatico, dote fondamentale nel mio lavoro; faccio l’arredatore all’interno di un piccolo negozio della mia città fino a quando in seguito ai continui torti subiti dalla proprietà mi sono messo alla ricerca di un nuovo posto in cui fare il mio lavoro.
Quasi subito mi è stato proposto di collaborare per un grande negozio appena fuori dalla città ed io ho preso la palla al balzo e mi sono licenziato.
Appena arrivato in questo nuovo negozio vengo presentato ai miei colleghi: un ragazzo e due donne, ci scambiamo dei saluti e qualche chiacchiera e poi vengo accompagnato nel mio ufficio ed inizio a sistemare le mie cose.
I primi giorni sono di ambientamento e pian piano faccio conoscenza di tutti i miei nuovi colleghi nelle pause alla macchina del caffè oppure nei vari uffici cercando o chiedendo qualcosa di lavoro e poi divagando su altri temi.
Andrea risulta essere quello più cordiale e simpatico e quello a cui mi rivolgo più spesso, instaurando un buon feeling e Chiara che mi sembra essere la più simpatica e gentile tra le colleghe, alta oltre uno e settanta con un corpo snello e ben modellato, capelli lunghi castano chiaro che incorniciano un ovale ben delineato ma con un naso un po sproporzionato; invece Federica fa tanto la superiore e se la tira un pochino, infatti è una ragazza di 35 anni veramente molto bella, bionda con gli occhi nocciola, non tanto alta ma con un fisico snello ed atletico, un visino angelico ricoperto di efelidi che la fanno sembrare molto più giovane.
Un giorno sono nel mio ufficio concentrato su un progetto particolarmente impegnativo quando entra Chiara cercando dei campioni di legno per una cliente e chinandosi prende il classico colpo della strega esclamando:” ahhh, la mia schiena, cazzo che male”.
Io mi alzo e mi avvicino dicendo:” Chiara, fai piano, alzati un poco e sdraiati sul divanetto, porto io i campioni alla cliente, intanto riposati e rilassa la schiena”.
Quando torno la trovo ancora dolorante ed io me ne esco con:” se vuoi provo a farti un massaggio alla schiena e vediamo se migliora un pochino”.
Lei mi guarda sorpresa e poi mi dice:”proviamo, tanto peggio di così non può andare”.
“Grazie della fiducia” e mi metto a ridere.
“dai girati e fammi provare”.
Mi metto di lato al divanetto ed inizio a toccarle la schiera da sopra il maglioncino, massaggiando la parte indolenzita e facendo le giuste pressioni, mi adopero per circa quindici minuti e poi le dico di provare ad alzarsi; si gira piano e quando si alza mi abbraccia dicendo:” sei stato un mago con queste mani, grazie mille”; mi da un leggero bacio sulla guancia ed uscendo dall’ufficio si gira dicendomi:” a buon rendere”.
Il giorno dopo Chiara entra in ufficio con due cornetti ancora caldi e due caffè, li appoggia alla scrivania e mi dice:” per sdebitarmi di ieri”; e le rispondo “non dovevi, è stato un piacere”.
“mi fa ancora male, mi faresti un altro massaggio?”, e si sdraia direttamente sul divanetto.
Mi avvicino ed inizio nuovamente a massaggiare la schiena e sento che oggi non porta il reggiseno sotto al maglioncino; dopo una quindicina di minuti la faccio alzare e scopro che ha i capezzoli durissimi che spuntano in fuori, lei mi guarda e mi dice:” si, mi è piaciuto molto, però i cornetti si sono raffreddati, domani li mangiamo prima del massaggio” ed esce baciandomi sulla guancia.
Al mattino seguente scopro che Chiara non è in negozio e mi dirigo nel mio ufficio e mi metto a lavorare; verso mezzogiorno vedo Chiara entrare in ufficio con due bibite e due tramezzini dicendo:”pranziamo in ufficio oggi, così mi fai un altro massaggio?”.
Quel giorno indossava una gonna blu sopra al ginocchio ed una camicetta bianca, senza reggiseno ed ho notato un nuovo taglio di capelli; all’orario di chiusura entra in ufficio e mi dice:”mi fai un massaggio e mangiamo dopo?”.
“va bene Chiara, coricati” le rispondo e quando vedo che si toglie la camicia sento il mio cazzo gonfiarsi nei pantaloni, non immaginavo potesse avere due tette così belle e piene; una terza abbondante con dei capezzoli piccoli e rossi che guardano all’insù, naturalmente già duri come il marmo.
Mi guarda con aria sorniona e dice:”così fai meglio”; e si sdraia sul divano.
Inizio a massaggiare la parte alta della schiena e sento il cazzo sempre più duro nei pantaloni, scendo nella parte lombare e lei sgancia e poi si toglie la gonna mettendo in mostra un perizoma blu di pizzo che si infila tra le chiappe come risucchiato e mi dice:” così fai meglio”.
Continuo il massaggio ed arrivo ai glutei ed il cazzo mi scoppia nei pantaloni, mi alzo e cerco di metterlo meglio quando lei si gira verso di me e dice:”lascia faccio io”. Tira giù la cerniera ed abbassa i pantaloni assieme ai boxer, lo prende in mano e lo massaggia lentamente, lo scappella e lo assaggia piano piano con la lingua fino a farlo sparire tutto dentro alla sua bocca iniziando un pompino meraviglioso.
Imbambolato da questo evento mi riprendo e con le mani vado a titillare i suoi capezzoli durissimi, li pizzico e li ruoto, e quando la sento gemere aumento le strizzate; la faccio staccare dal mio uccello, le abbasso il perizoma e vedo la sua fichetta completamente depilata, allungo una mano e mi dice:” ho fatto un bel lavoro questa mattina? Ti piace così?”.
Non faccio in tempo a risponderle che mi tuffo tra le gambe per assaggiare il suo sapore, la lecco infilando dentro prima un dito e poi due, è bagnata fradicia; mi siedo sul divano e la faccio accomodare sopra di me.
Lei si impala sul mio cazzo che entra facilmente ed inizia a cavalcare, con le mani vado a torturare nuovamente i capezzoli e mi avvicino per baciarla; ci scambiamo la saliva con le nostre lingue alla ricerca di un piacere superiore, intanto sento che la sua fica mi sta allagando e poi la sento godere e gridare:”fottimi, fottimi più forte”.
Dopo qualche colpo ancora la faccio alzare e piegare sul divano, mi porto dietro e la infilzo nuovamente con un colpo secco e la sento nuovamente gemere di piacere; affondo tutto il mio uccello dentro di lei aumentando il ritmo, con una mano riprendo a strizzare un capezzolo ed inizio ad infilare il pollice nella sua rosellina posteriore, si blocca, gira la testa e mi dice:”non pensarci nemmeno”.
Continuo a pompare e quando la avviso che sto per godere, si sfila dal mio cazzo, si gira e lo riprende tutto in bocca succhiandolo e leccandolo, con le mani lo muove dentro e fuori fino a godere di sei o sette fiotti di caldo sperma in bocca e sulle tette, continuando a menarlo per averne ancora.
Poi ci accasciamo sul divano, ci abbracciamo; la coccolo e le dico quanto mi è piaciuto e lei:”anche a me, ne avevo proprio bisogno; mangiamo ora?”. Mangiamo i tramezzini stando sempre nudi sul divano, poi ci rivestiamo, andiamo in bagno e riprendiamo il nostro reciproco lavoro.
Il giorno seguente poco prima di mezzogiorno mi arriva un SMS: oggi pranzo con mio marito, ma domani penso di avere male alla schiena….baci.
Io e Chiara ormai pranziamo in negozio un paio di volte a settimana negli ultimi due mesi, ci facciamo delle gran scopate e non abbiamo nessuna voglia di rovinare i reciproci rapporti sentimentali, la considero una scopa amica.
Dopo qualche tempo, un giorno entra in ufficio Federica con un sorriso malizioso e mi dice:”Chiara mi ha detto che sei bravo a fare i massaggi, potresti farne uno anche a me?”.
“Certamente, dimmi dove ti fa male, accomodati pure” le rispondo.
Il mio cervello impazzisce pensando a cosa le avrà detto Chiara e cercando di capire cosa vuole lei, se un vero massaggio o qualcosa d’altro, ma poi penso che bella com’è può avere tutti gli uomini che vuole, e che sicuramente le serve un massaggio e mi impongo di non pensare ad altro, dandomi anche del coglione solo per averci pensato.
“Qui alla base del collo” mi dice toccandosi la zona cervicale; le rispondo:”allora siediti sulla poltrona e fammi sentire”.
Lei si sbottona un po' la camicetta ed io mi metto dietro di lei e comincio a toccare le spalle e la base del collo dove sento tutti i muscoli tesi e rigidi; comincio un massaggio leggero e rilassante, vado a stimolare alcuni punti sensibili e sento che emette dei piccoli gemiti di piacere.
Finito il massaggio, si ricompone e mi dice:” Chiara ha ragione, hai delle mani fantastiche, grazie e mi prenoto per domani”.
Il giochino va avanti per qualche giorno fino a che una volta si presenta in ufficio durante la pausa pranzo mentre io e Chiara siamo scopando alla grande e dice:”è questo il massaggio che fai a Chiara? Lo voglio anch’io”, ed inizia a spogliarsi, si dirige verso di me infilando la sua dolce lingua nella mia bocca e con la mano raggiunge la fica della sua amica stimolandola per farla godere; davanti a questa situazione vengo immediatamente su Chiara schizzando una quantità di sperma incredibile fino a raggiungere la sua faccia.
Federica si abbassa a leccare il mio sperma dalla bocca di Chiara e dalle sue tette, facendola nuovamente godere con i suoi colpi, infilando ben quattro dita dentro alla sua passerina e masturbandola per aumentare il piacere, poi si gira verso di me e dice:” ora tocca a me”.
“Fede, non sono più un ragazzino, mi serve un po' di tempo per tornare in forma” le rispondo.
” ci penso io” aggiunge prendendo in mano il mio cazzo ed infilandoselo in bocca, immediatamente aiutata da Chiara.
Due bocche così non le avevo mai avute ed i risultati si vedono, in brevissimo tempo il mio cazzo raggiunge un’erezione spaziale, e lei tutta soddisfatta:”hai visto, sono stata brava ma ora scopami”.
Non me lo faccio ripetere due volte, mi siedo sul divano e la invito a sedersi sopra di me; si accomoda ed inizia a cavalcarmi aiutata da Chiara che le sta succhiando e torturando i capezzoli già duri come chiodi.
Chiara alterna succhiate di tette a leccate di fica e poi mi fa assaggiare infilando la sua lingua dentro alla mia bocca; io sono estasiato da questa situazione, ma le ragazze sembrano a loro agio, si toccano a vicenda e si baciano con lussuria; poi Federica si sposta ed entrambe si mettono inginocchiate sul divano ed io mi trovo con due fiche a disposizione e mi butto prima su Federica e poi su Chiara mentre loro si baciano nuovamente.
Un colpo da una parte ed un colpo dall’altra, poi mi abbasso a leccare ed inumidire il culo di Federica e sento che le piace, ne approfitto immediatamente infilando piano piano il mio cazzo dentro di lei e quando sento che si allarga bene inizio a pompare più forte; Chiara intanto da sotto va a stimolare la fica di Federica e poi presa dall’entusiasmo mi dice:”lo voglio anch’io nel culo, ma fai piano”.
Sentendo quelle parole, esco dal buchino di Federica ed assieme ci mettiamo a leccare e stimolare il suo forellino, poi inizio con un dito e poi con due, mentre Federica continua a leccare e stimolare la fica di Chiara con la mano; quando mi sembra pronta mi appoggio al suo culo ed inizio a spingere piano, affondo la cappella e quando sento che si sta adattando do un colpo più forte, lei si irrigidisce e mi grida:”così mi sfondi il culo, fai piano”.
“è proprio quello voglio” le rispondo aumentando il ritmo delle pompate aiutato da Federica; poi la sento gemere e godere sempre aiutata dalle mani e dalla bocca di Federica.
Sono arrivato al culmine del piacere sto per venire, si girano e si siedono sul divano pronte a prendere il mio seme; vengo in maniera potente con degli schizzi fortissimi che vanno a colpire le facce e le tette delle mie colleghe, poi mi accascio sfinito sulla sedia notando che loro si stanno nuovamente baciando e leccando come due indemoniate.
Lo spettacolo è meraviglioso e vorrei non finisse mai ma il tempo a nostra disposizione è finito ed io riesco a dire:” siete state fantastiche, domani pranziamo assieme?”.
Loro si guardano maliziose, vengono verso di me ci baciamo tutti e tre contemporaneamente ed assieme mi dicono:”certamente!”.

Per chi volesse contattarmi, suggerimenti od eventuali chiacchiere: [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ricordi - Le colleghe:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni