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Lui & Lei

Fantasie o Realtà - La foto


di marcusmonello71
02.07.2021    |    205    |    0 9.6
"Carla sorrise ancora, il suo sorriso non era ironico, si avvicinò al marito e teneramente lo abbraccio, sentendo inevitabilmente l'eccitazione di Marco..."
La consapevolezza di essere una coppia, per certi versi, affiatata, aumentava di giorno in giorno e con essa aumentavano i desideri di Marco e forse, anche quelli della moglie Carla. Ogni giorno che passava si rafforzava il loro affetto, il loro amarsi, la loro sintonia per le faccende di tutti i giorni, ma tutto ciò non bastava. Ognuno di loro aveva dentro qualcosa che non riusciva a tirar fuori, qualcosa che, ogni tanto, faceva sbandare la macchina dell'amore.
Di momenti felici ne avevano trascorso insiemi, certo, dopo vent'anni di matrimonio e una decina di fidanzamento, di momenti felici ne sono passati tanti. Dal loro primo incontro al primo bacio, dalla prima intimità al matrimonio, dai figli alla quotidianità e alla voglia di stare insieme.
Intenti a guardare la TV seduti sul divanetto della veranda e a chiacchierare con la moglie, Marco, fu rapito da una vecchia foto, che lo ritraeva al mare in compagnia della sua dolce metà. La foto illuminò il suo viso, tele trasportando la sua mente a quel giugno del 1988, accanto alla sua Carla, giovanissima, bellissima nelle sue forme, con i capelli lunghi e neri, legati sulla testa, sdraiata sul suo telo mare, in una spiaggetta riservata, intento a spalmare l’abbronzante sulla pelle della sua fidanzata.
Lei sdraiata a pancia in su, le braccia lungo i fianchi, le gambe semi piegare e leggermente aperte, gli occhi chiusi ad assorbire i raggi del sole.
La crema solare, di colore bianco, era massaggiata sapientemente dal giovane fidanzato che partendo dal collo scendeva lungo la pancia sfiorando appena i seni rigorosamente nascosto dal costume, solo l'immaginazione poteva aiutare il giovane Marco, e mentre accarezzava e massaggiava quel tenero corpicino, pensava a quando poteva averla, a come poteva averla, ed intanto le sue mani scendevano sulle cosce, che man mano di rilassavano e si privano. Le mani passarono dai fianchi alla coscia e poi all'interno, insinuandosi vicino alla figa, la sfioravano, salivano per l'inguine, la ragazza cominciava a sentire il desiderio e non poté evitare di fare notare tanto desiderio. Il suo costume marrone si bagno ed una leggera macchinina si presentò. Marco continuò il suo massaggio, insinuando le sue mani dentro il costume, spostandolo ed evidenziando la figa bagnata di Carla. La sfiorò, con il dito, cercò il clitoride e lo stimolò, fece scivolare per tutta l'apertura il suo dito medio, arrivò al buchino, poi tornò su continuando sul clitoride, due tre volte lo stesso movimento, nell'istante in cui Carla alzò il bacino fece entrare tutto il suo dito medio, girandolo dentro c'è fosse un vibratore di ultima generazione. La ragazza venne in un bagno di sudore, puoi ricambio il piacere prendendo il cazzo del suo fidanzato con la mano destra e cominciò a muovere la mano su e giù. I movimenti erano lenti, leggeri, poi più forti e decisi, poi alternati, po' a scatto, dopo pochi minuti, il primo e potente schizzo gli arrivò sul dolce viso, benché, continuando il movimento con la mano avesse cercato di evitarlo sovrapponendo l'altra mano sulla cappella.
Lo sperma ricopriva il cazzo di Marco, Carla ne aveva la mano sinistra intrisa, sul viso, come un fiume lento scivolava dalla sua guancia sinistra, percorrendo la pelle vicinissima al naso per fermarsi sul labbro superiore.
I due si guardarono, sorrisero, benché Carla avesse cercato di ripulirsi alla meglio, gli era rimasto un po' si sborra sul labbro, Marco, cercò di completare l'opera, ma lei lo anticipò, tirò fuori la lingua ripulendosi da quella crema.
MARCO, MARCO si udiva lontanamente, una voce lo strappava da quel momento. Carla che lo chiamava alla realtà, prendendo in mano la foto contemplata dal marito.
Anche Carla ebbe un sussulto guardando la foto, sorrise, si rivolse al marito chiedendogli se ricordava ogni cosa di quella giornata. Annuì, "certo che mi ricordo, come potrei dimenticare", lei continuo a sorridere mentre guardava il pantaloncino di Marco sollevarsi.
Sorrideva, sfiorando leggermente la foto sulle labbra, sorrideva chiedendo al marito se, si ricordava della sborrata in faccia e se in quella occasione, gli era venuto il desiderio di scoparla. Marco rispose prontamente di sì e che certamente avrebbe voluto scoparla per bene, lo avrebbe voluto con tutto se stesso, ma non lo fece, così, Carla, lo incalzò cercando spiegazione sul motivo che lo indussero a non provarci, Marco, le rispose che non tentò perché era rispettoso di lei. Carla sorrise ancora, il suo sorriso non era ironico, si avvicinò al marito e teneramente lo abbraccio, sentendo inevitabilmente l'eccitazione di Marco.
Abbracciandolo, gli sussurrò all'orecchio, TI AMO! SONO LA TUA TRIOETTA!
Marco non credeva a ciò che aveva sentito, non sapeva se urlare o piangere di felicità, la abbraccio ancora più forte, facendo scorrere su e giù la mano destra sulla schiena della moglie.
Dall'abbraccio al letto fu un attimo, ma non per andare a scopare, per masturbarsi vicendevolmente o per succhiarsi i sessi l'uno e l'altro, ma per restare, intimamente vicini vicini. Addormentarsi tra le braccia dell'altro e risvegliarsi rigenerati e fortificati l'un l'altro.
La mattina seguente, l'entusiasmo era palpabile, tutto diventa estremamente semplice, proprio tutto.
Convinto di quest'affermazione e forte della frase: TI AMO, SONO LA TUA TROIETTA! Marco, si convinse che potesse essere arrivato il momento di poter realizzare il suo sogno, quello di poter fantasticare liberamente insieme con la sua Carla.
La sera, prima di rincasare, comprò un regalino alla moglie e di presentò a casa.
Trovò una Carla diversa da quella che aveva salutato al mattino, più seriosa. Cenarono e si accomodarono in veranda, Marco, gli presentò il regalino, lei lo prese felicemente, ma quando il marito la stuzzicò, lei cambiò atteggiamento, disgregando le intenzioni dell'uomo.
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