Fantasie o Realtà - Sex machine

Carla era una donna quasi cinquantenne, attraente, un bel seno, una donna che portava bene la sue età e i suoi due parti.
Da ragazza era frizzante, ma non eccessivamente, restava sempre sulle sue, parlava poco, timida com'era difficilmente prendeva iniziative.
Se incalzata su qualunque discussione, si chiudeva nel suo silenzio assordante.
Marco, la conobbe giovanissimo. La loro storia fu subito battezzata come storia d'amore, infatti, il percorso li porto al matrimonio.
Come spesso capita tra ragazzi, i due litigavano per futili motivi, ma alla fine il rapporto rifioriva e andava avanti. Carla e Marco si raccontarono tutto del loro breve passato, storie fatte di piccoli innamorati, di baci e null'altro quella di Marco, una storia diversa quella di Carla, un primo grande amore e poi silenzio.
Marco non seppe mai se, la prima storia d'amore di sua moglie Carla, la portò a conoscere il sesso, ma certamente, oggi il sesso lo conosceva bene, rimanendo sempre sulle proprie.
Marco, dal canto suo era invece più smaliziato, un uomo a cui il sesso piaceva e piace spudoratamente, un cinquantenne affascinante, gentile, che preferiva fare godere la donna piuttosto che essere egoista.
E' proprio questa sua caratteristica che lo portava a chiedere di più al rapporto con la moglie.
Questo bisogno di fare godere di più sua moglie Carla lo portava a cercare indizi utili a realizzare i suoi desideri ma anche e soprattutto quelli della moglie. Il sentirsi dire che sarebbe stato bello un trio tra due uomini ed una donna, lo portò a fantasticare su questa possibilità. Così inoltrandosi nei meandri del web, si imbatté in qualcosa che avrebbe potuto eccitare e esaltare il rapporto trasgressivi della coppia. Qualcosa che potesse realizzare un trio senza un uomo vero. La sua fantasia cadde in una sex machine. Un'attrezzatura capace di riprodurre il movimento di scopare all'interno la figa e di un culo, realizzò che quella figa e quel culo potessero essere quali della moglie Carla.
Subito l'acquisto, dopo qualche settimana arrivò a casa un pacco abbastanza voluminoso, pesante. Lo aprire, tirò fuori ogni singolo pezzo e seguendo le istruzioni lo montò. All'estremità collocò quel cazzone cioccolato che Carla adorava, attaccò l'aggeggio alla corrente elettrica e vide muoversi avanti e indietro quel cazzo, con il telecomando di poteva aumentare o diminuire la velocità, era davvero eccitante, il cazzo gli si induriva, vedeva Carla a pecora danvanti a quella macchina infernale, che avrebbe continuato, con la stessa velocità, a stantuffarla senza sosta, la nascose e attese la moglie rientrare.
Quel giorno Carla era particolarmente disponibile e accettò le provocazioni del marito, Marco gli chiedeva se le sarebbe piaciuto essere scopata da due uomini, mentre lei eccitata rispondeva che le sarebbe piaciuto sentire quel suo cazzone nero. Eccitati andarono in camera da letto, si spogliarono vicendevolmente, tra bacini e toccamenti, appena nudi, Marco, prese una delle sciarpe di seta, che Carla amava mettere al collo e la bendò. Carla, in un primo momento non voleva, era preoccupata, spaventata, poi, tranquillizzata, accetto il gioco.
Carla, amava cavalcare ed essere presa a pecora, così, Marco, le fece assumere la posizione, le giro davanti e le mise il cazzo in bocca. Lei di eccitava, sentire il cazzo in bocca la inebriava, il pensiero di non sapere cosa potesse accadere la eccitava. La cappella dura di Marco era in bocca a Carla, la lingua ci girava attorno indurendola sempre di più, Marco, gli tolse di bocca il cazzo e si spostò dietro, le punto la cappella nella figa e dopo averla, un paio di volte, strofinata nelle grandi labbra la affondo dentro in tutta la sua lunghezza, lasciandola dentro per qualche secondo. Lo tirò fuori per metà e poi tutto dentro, lo lasciò nuovamente immobile, dentro la moglie, che si bagnava e lo sentiva pulsare.
Dopo qualche stantuffata, lo tirò definitivamente fuori, dicendo alla moglie di stare tranquilla perché avrebbe avuto una piacevole sorpresa. Carla, non sapeva che fare, il godimento era troppo, l'eccitazione per l'imprevisto era notevole, non sapeva in cosa sperare.
Marco, posizionò la macchina, riscaldo il cazzone nero, voleva che si avvicinasse quanto piú possibile al reale, dicendo alla moglie: "Amore, adesso il mio amico penserà a te e tu penserai a me". A queste parole, un brivido freddo attraverso il corpo di Carla, lasciandola senza fiato, non sapeva cosa dire. Marco punto la cappella sulla figa della moglie e fece entrare un pochino di quel cazzone, "Amore senti il cazzo del mio amico dentro di te?" contestualmente, infilò il suo cazzo, nella bocca di Carla, premendo il pulsante, il cazzone comincio a stantuffarla. Mentre Carla spompinava il cazzo del marito, godeva di quel cazzo che la stava sfondando, l'eccitazione era incredibile, Carla non riusciva a distinguere se fosse veramente un uomo che la stava scopando, la diversità di velocità dei colpi, il cazzo che le entrava ed usciva ritmicamente, il cazzo in bocca da spompinare le mandavano in estasi, fino a farla esplodere in un VENGOOOOOO! ma malgrado ciò la macchina continuava a stantuffarla e lei continuava a godere, VENGO, VENGO ANCORA, OH SIIIII. Marco staccò il marchingegno, facendo sdraiare la moglie sulla pancia e le si stese a fianco, la abbraccio sussurrandole all'orecchio: "ti è piaciuto?" e lei esausta: "si, molto", " È stato bravo il mio amico" continuò Marco, Carla per un attimo, restò in silenzio, poi rispose afferrando il braccio del marito e con la voce tremante "non era un tuo amico, vero?"