Fantasie o Realtà - Un dildo tra di noi

Un giorno, mentre Marco pensava a qualcosa che potesse fare sciogliere la moglie e farla avvicinare alle sue fantasie, si imbatté in sito web in cui si affrontavano le problematiche associate ai rapporti di coppia e alle sue sfumature. Lesse molto e comprese che ciò che lui stava vivendo con la propria moglie era una problematica comune a molte coppie. Chi rappresentava un rapporto fantastico, quasi idilliaco, con la propria moglie, chi rappresentava un amore così grande da riuscire a condividerne l'intimità con altre coppie.
La cosa lo portò a pensare, e pensare proprio a Carla. Lui la amava veramente tanto, cercava con il suo modo di essere trasgressivo di farne provare, e provare lui stesso qualcosa di più intenso, ma non riusciva a comprendere il perché Carla, non riusciva a disinibirsi come avrebbe voluto.
Dai molti discorsi, a spezzatino, fatti con la moglie, Marco, era assai lontano dal condividere realmente la propria moglie con un altro uomo, le sue erano fantasie e tali voleva farlo rimanere. Purtroppo, dal punto di vista di Marco, la situazione era giunta ad un punto di stallo. Le due facce di Carla, una vogliosa, desiderosa di cazzo l'altra pudica, spenta e senza iniziativa, lo mettevano in grande difficoltà. Difficoltà che si palesavano nella quotidianità della vita. Cominciarono entrambi ad essere nervosi, a non godersi la vita che gli scorreva sotto al naso.
Marco capì che occorreva cambiare qualcosa, decidendo di bruciare e mettere a tacere le due fantasie, così da non pressare eccessivamente la moglie.
Questo si rivelò assai deleterio perché Marco si annientava, si distruggeva internamente, soffriva! Porco com'era, quella decisione lo metteva a dura prova.
Carla, accortasi del cambiamento del marito, non indagò per addivenire ad un chiarimento e lascio che il tempo facesse il suo corso.
Il tempo face il suo corso, ma non migliorò le cose. Il loro rapporto divenne arido, quasi meccanico, senza nessuna trasgressione verbale, senza giochini. Carla comprese, allora, che occorreva fare qualcosa. Magari malvolentieri chiese a Marco di scoparla e far rientrare nel loro rapporto il cazzone nero del pornostar americano, Marco, annuì e cominciarono a baciarsi, leccarsi a masturbarsi. Marco stimolava la moglie, prima con uno, poi due dita dentro la figa fino ad accontentare la sua richiesta con tre.
Mentre Marco, minuziosamente affondava le dita dentro di lei, Carla prendeva in bocca il cazzo duro del marito, aspirandone la cappella turgida, graffiandola leggermente con i denti, e mentre lo succhiava afferrava con l'altra mano in cazzone nero che le piaceva tanto alternando il pompino.
Poi fece stendere il marito e gli di posizionò sopra lasciandosi penetrare la figa bagnata, muovendo i fianchi avanti e indietro mangiava quel cazzo duro, poi, se lo sfilò e cominciò a strofinarci sopra il clitoride.
Sì abbasso sul dorso del marito, appoggiandogli i suoi seni, con la mano destra accompagnò il cazzo dentro la figa e cominciò a muoversi lentamente si di esso.
Mentre si muoveva e gemeva, lavorava con la bocca il suo bel cazzone nero, posizionato sulla spalliera del letto proprio sotto gli occhi del marito, eccitato quanto mai, incredulo che tutto ciò fosse vero. Chiudeva gli occhi e vedeva trasformarsi quel dildo di silicone in un cazzo nero pulsante. Riusciva a vedere muoversi le palle, le vene riempirsi ad ogni risucchio della moglie, ogni volta che Carla faceva scendere l'asta nella sua bocca, sentiva il suo cazzo pulsare. Stava vivendo la scena, così chiese a Carla se riusciva a immaginare che quello fosse un cazzo vero, lei non rispose, continuava a lavorarlo con la lingua. Marco continuò a chiedere e a richiedere, perché il suo trasporto era diventato tantissimo, era proprio dentro la scena, non riusciva ad uscire fuori, era tutto reale per Marco.
Poi Carla, chiese al marito di appoggiare quel cazzone nero, che aveva accolto nella bocca in direzione del culo. Marco prese in mano l'arnese e lo punto nel culo della moglie, che cerco di infilarlo dentro attraverso i suoi movimenti.
Il culo si aprì, ma qual cazzo era proprio grande per il culo ancora stretto di Carla, ma riuscì ad entrare per una buona metà dentro di lei, mandando in estasi Marco che mi riuscì a resistere e schizzò dentro la figa della moglie che continuava a muoversi ansimando e mantenendo dentro quel cazzo nero che la spaccava, fino a quando urlò, d'immenso piacere, VENGO! VENGO!
Un momento indimenticabile per entrambi, Marco, assolutamente esterrefatto per aver vissuto una finta realtà. Carla soddisfatta per aver goduto e soddisfatto il marito.
Quella sera si addormentarono certi di aver risolto il loro momento di difficoltà e convinti che l'indomani sarebbe stato l'inizio di una primavera.
Il momento difficile era forse alle spalle.