Il fuoco della passione

Era una calda notte di mezz'estate, finalmente avevamo deciso, dopo vari scambi epistolari, di suggellare con un incontro le nostre voglie.
Io mi sono fatto bello solo per lei, indossavo un paio di jeans accompagnati da un paio di scarpe classiche e una camicia... ma porto con me anche l'agitazione e l'emozione di un incontro extraconiugale con una donna sensuale e intrigante che mi stava rapendo la mente sempre di più, giorno dopo giorno...
Finalmente raggiungo il luogo stabilito dove ci eravamo dati appuntamento e lei era già arrivata; appena la vedo il mio cuore inizia subito a battere più velocemente, la pressione aumenta, lei è bellissima, anche più di quanto potessi immaginare... Lei indossa un vestito nero attillato, abbastanza corto da mettere in mostra le sue splendide gambe, che culminano con un paio di tacchi a spillo, alti ma non troppo, che le donano un culo ancor più bello di quello che già ha e indossa uno sguardo malizioso, che non appena incrocia il mio, mi fa capire quanto mi desideri... Ci salutiamo e ci dirigiamo in un locale a bere qualcosa mentre lei inizia a spogliarmi con gli occhi e nella sua mente si insinua senza sosta il pensiero di essere posseduta da me, di essere la mia cagna e io il suo padrone... Lo noto, non smette un attimo di togliermi gli occhi da dosso e piacevolmente eccitata i suoi capezzoli iniziano a inturgidirsi e a trasparire dal suo vestito nero come due piccoli bottoni. Io penso a quanto non veda l'ora di strapparle di dosso quel vestito e giocare con lei, con i suoi seni e con la sua mente... Voglio farla sentire completamente mia.
Finalmente arriviamo nel locale, scelgo un tavolino nel dehor e ci sediamo. Intorno a noi c'è un po di gente ma non è molto affolatto, nel frattempo che ordiniamo da bere le do un regalo, in una piccola scatolina nera. Lei è piacevolmente sorpresa e appena lo apre capisce subito cos'è... Un ovetto con comando a distanza, c'è anche un bigliettino che lo accompagna, dove le ho scritto di andare in bagno e di indossarlo, io avrei tenuto il telecomando e avrei controllato il suo piacere e la sua eccitazione per tutta la serata.
Sorride e senza la benché minima esitazione si alza e va in bagno a mettersi questo gioiello tecnologico e quando torna al talavolo mi dice con voce suadente: "Apri le mani, adesso ho io una sorpresa per te".
Io sono molto eccitato, in particolar modo lo è la mia mente e muoio dalla curiosità di scoprire il suo regalo (anche se una vaga idea ce l'ho già) e soprattutto di scoprire Lei... Apro le mani e mi consegna le sue mutandine, noto con piacere che si tratta di un perizoma nero con l'apertura davanti, che lascerebbe il sesso voglioso scoperto e pronto per essere gustato... Io sorrido e con uno sguardo malizioso le metto in tasca. Non appena vedo il cameriere che sta portando le nostre ordinazioni al tavolo decido che è il momento di attivare l'ovetto e inizio a intravedere sul suo volto piccole smorfie di piacere e le sue gambe sotto al tavolo che si piegano fino a far toccare le sue ginocchia l'una contro l'altra... Il cameriere ci porta bere e qualche secondo prima che se ne vada decido di aumentare la stimolazione... So benissimo che Lei vorrebbe gridare di piacere ma non può e quindi si limita a lanciarmi occhiatacce con i suoi occhi pieni di malizia e mi prende la mano stringendola sempre più forte per farmi capire quant'è vicina a venire... Io decido di continuare, voglio vedere come si comporta una situazione del genere... La sua stretta si fa sempre più forte, mentre i suoi occhi si chiudono e la sua bocca emette un piccolo gemito di piacere. Una signora seduta dietro di lei si gira e la guarda con un sorriso... Probabilmente anche lei in un passato più o meno prossimo, ha fatto lo stesso gioco e riconosce le stesse sensazioni di piacere, leggero esibizionismo e mancato pudore.
Le piace sentirsi una troia in mezzo alla gente, quell'eccitazione mista alla paura di essere scoperti la fa bagnare come una fontana... Una volta finita la nostra consumazione e dopo aver pagato ci alziamo e ci dirigiamo verso il mio appartamento, ma prima noto con grandissimo piacere che la sedia dove si era seduta è completamente fradicia... È fortunata che la parte terminale del suo vestito sia fatta di un materiale impermeabile, altrimenti chiunque avrebbe notato quel vestito bagnato appiccicarsi alle sue coscie... Mentre ci dirigiamo verso la macchina, ogni volta che incontriamo dei passanti decido di darle piacere attraverso l'ovetto e mi eccita molto pensare che lei stia per scoppiare di piacere, li in mezzo alla strada e davanti a qualche sconosciuto... Lei è il mio strumento di piacere e la mia piccola e leggera dominazione su di lei il suo.