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Lui & Lei

Quella volta che... 1


di batman100
26.10.2017    |    9.880    |    1 8.6
"Una volta rientrati in cucina, ti presi alle spalle e con un foulard che avevo preparato ti chiusi gli occhi lasciandoti inaspettatamente al buio..."
Ti invitai nel mio rifugio nel bosco e tu facesti diversi km per di raggiungermi.
Al tuo arrivo mi batteva il cuore all'impazzata.
Noi, coppia clandestina, spersi fra le montagne, intorno a noi il nulla assoluto, solo alberi, animali selvatici e tante, tante stelle.
Mi batteva il cuore mentre preparavo l'accoglienza per te, avevo pensato a tutti i minimi dettagli e volevo lasciarti senza fiato ogni minuto.
Arrivasti e ti accolsi con un sorriso, eri bellissima, i tuoi occhi luccicavano nel buio e vedevo che anche tu eri emozionata.
Non era la prima volta che ci incontravamo lì, c'era l'esatta consapevolezza di quello che sarebbe accaduto e tutti e due non vedevamo l'ora che succedesse.
Ma la fretta non è una buona compagna per me, per cui ti feci entrare non prima di averti dato un leggero bacio sulle tue morbide labbra.
In cucina ci aspettava qualche stuzzichino e una bottiglia di prosecco, mangiammo ma dopo pochi minuti la nostra voglia prese il sopravvento. Così mi avvicinai e ti baciai lasciando passare un po' del liquido frizzante dalla mia alla tua bocca, ti alzasti e ci stringemmo in un abbraccio forte. Ti sentivo fremere, ma avevo una piccola sorpresa per te (e non era l'unica).
Ti presi per mano portandoti sul prato sul retro della casa. Un piccolo angolo di paradiso circondato dagli alberi dove l'unico suono era il rumore del ruscello che passava vicino, le luci che avevo acceso illuminavano il prato verde creando giochi di ombre.
Avevo preparato l'impianto stereo e quasi senza farmene accorgere spinsi il "play" e una dolce musica di cantautori italiani del passato ci avvolse. Sapevo che erano i tuoi preferiti.
Mi guardasti e in un attimo le nostre lingue si unirono in una danza, un bacio travolgente mentre le mie mani ti cercavano e frugavano il tuo corpo, e le tue facevano altrettanto.
In pochi secondi il mio membro svettava fuori dai pantaloni e il tuo seno era avvolto dalle mie carezze.
Mi guidasti verso il centro del prato dove avevo preventivamente piazzato due lettini prendi sole.
Mi facesti distendere, liberandomi completamente il cazzo dai vestiti e lo avvolgesti fra le tue meravigliose labbra.
Ecco, avrei voluto che il tempo si fermasse in quel momento, uno dei più belli della mia vita.
Ti inginocchiasti sul prato per essere meglio posizionata e mi mostrasti la tua insuperabile arte nel fare pompini.
Vedevo il mio bastone scomparire nella tua bocca per poi fuoriuscire bagnato della tua saliva. La tua lingua roteava sulla mia cappella donandomi brividi di eccitazione. Eri fantastica e questo era il tuo modo per dimostrare quanto avevi apprezzato tutte le mie attenzioni.
Se ti avessi lasciato fare confesso che dopo pochi minuti sarei esploso nella tua bocca (e Dio solo sa quanto avrei voluto e, anche tu, so che avresti apprezzato).
Ma avevo altri programmi, avevo organizzato qualcosa che ti avrebbe stupito, se non sconvolto.
Ti tirai verso di me facendoti smettere il lavoro di bocca e ti bacia con passione assaporando il mio profumo sulla tua bocca.
Tu ti stupisti, ma ti sussurrai di non preoccuparti e di entrare dentro per altre sorprese che ti attendevano.
Nel rientrare, lasciai il mio uccello fuori dai pantaloni così che tu potessi tenerlo in mano mentre c'incamminavamo dentro.
Una volta rientrati in cucina, ti presi alle spalle e con un foulard che avevo preparato ti chiusi gli occhi lasciandoti inaspettatamente al buio.
Avesti un sospiro di sorpresa, misto ad un po' di paura.
"Tranquilla, rilassati, adesso giochiamo un po" ti dissi.
Ma non eri tranquilla al 100% anche perchè nelle nostre intime confessioni ti avevo raccontato che mi sarebbe piaciuto scoparti insieme ad un altro amico, ma tu non eri d'accordo a farlo.
Adesso avevi paura che ad un tratto fossero quattro le mani che ti avrebbero toccata e fossero due i cazzi che avrebbero voluto violarti.
Io non ti dissi nulla, volevo lasciarti in questo dubbio per aumentare il pathos del momento, ma, come ti confessai dopo, non farei mai qualcosa che non vuoi che non ti faccia.
Il resto è un altro racconto, da qui comincia la storia vera, il sesso puro forte travolgente.
Quelle scale salite con titubanza con il cuore che stava per esplodere nel nostro petto portavano al piacere, alla perdizione, alla passione e alle emozioni travolgenti.
segue
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