Lui & Lei
Schiavo del nostro piacere
di Braviragazzi17
24.01.2024 |
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"“È un modo carino per dire che sono una 🐷 🤣🤣🤣”?
“No, tesoro, tu sei oltre questo! Poi io certi aggettivi..."
Questo è un racconto scritto a quattro mani con un caro amico di chat di questo sito, Lupus 42. È un esperimento, diteci cosa ne pensate…Wolf:
Il sesso è un gioco, un gioco tra adulti, quante volte abbiamo letto o sentito questa frase e abbiamo dato poca importanza al senso di tutto questo, semplicemente perché forse ultimamente diamo poca importanza alle parole quando in realtà dovremmo prestare più attenzione. Provenienti da strade diverse ci siamo incontrati li nel punto stabilito, un caffè al volo quasi in silenzio, sorrisi e sguardi complici.
Bianca: “Adesso vado Wolf entro prima io mi devo preparare tu aspetta qui un mio messaggio”
Laconica e diretta cosi come sei tu mi impartisci il primo ordine, il primo di tanti forse il più soft, cosi resto li seduto a quel freddo tavolino del bar vedendoti andar via in direzione del nostro nuovo covo del piacere, un anonimo b&b di quelli che puoi prenotare senza dover fornire i documenti, anonimo per qualcuno, forse squallido, ma in realtà cosi eccitante, si eccitante perché l’andrenalina quando segui un istinto quando corri consapevole sul filo anonimo della trasgressione, vivere passioni, sviluppare fantasie… Entri decisa, ti osservo eccitato ancheggiare nei tuoi jeans e le snickers, ti volti, lo sguardo verso di me, un sorriso cosi ammaliante e poi sparisci dietro l’anonimo portoncino.
Attendo impaziente ma si sa quando aspetti ogni secondo pare un minuto ed ogni minuto un’ora e guardi l’orologio e pare le lancette non si spostino mai, poi mi arriva, laconico, “puoi venire”. Non è la prima volta che ci incontriamo, eppure quel senso che ti prende allo stomaco, quel rossore sul viso, quell’ansia di entrare in un universo per certi versi sconosciuto, la paura del momento, il pensiero di avere un’ultima possibilità di fuggire, entrare in auto e tornare sui propri passi… tutto sparisce una volta entrato nel portoncino. Lentamente salgo le scale le gambe appesantite da non so quale fatica, entro nella stanza, non ti vedo, ho deciso: veloce mi spoglio nudo nessun filtro tra noi, mi inginocchio davanti al letto vuoto dalle candide lenzuola che sanno ancora di lavanda, le braccia lungo i fianchi, lo sguardo basso, il battito accelerato, l’eccitazione che si palesa e poi eccoti uscire dal bagno.
Hai indossato un body nero in pizzo, bellissimo ed elegante, tacchi vertiginosi in vernice nera un paio di decoltè non certo da passeggio, capelli legati a coda, eyeliner nero agli occhi, rossetto rosso fuoco, smalto rosso ai piedi ed alle mani, un braccio nascosto dietro la schiena nella mano un frustino di quelli usati nei maneggi per impartire ordini ai propri stalloni, a passo deciso ti avvicini a me guardandomi dall’alto verso il basso, io in ginocchio davanti a te osservo le tue caviglie, i polpacci torniti da ore di yoga, la tua pelle lucida e profumata…
“eccomi Padrona”, sibilo la frase mi prostro eccitato baciandoti i piedi, la lingua calda accarezza le tue estremità ( oramai liberate dalle calzature) in maniera meticolosa, accarezzo, bacio e lecco ogni millimetro della mia Padrona, che sia per un’ora, o per un giorno o per sempre adesso sono ai tuoi piedi.
Bianca:
Così mi raccontavi la tua fantasia, quella ricorrente che ci vedeva insieme in un posto qualunque in un giorno qualunque che avrebbe soddisfatto desideri che pian piano erano nati e cresciuti nel corso delle nostre conversazioni sempre più hot. Leggevo queste righe e sorridevo, pensando a quanto sia incredibilmente potente la mente, determinante in tutti gli aspetti della nostra vita, anche quello sessuale. Vero, una volta ti dissi che con le tue parole, con le nostre, con i nostri discorsi avevi toccato delle corde in me, portandomi ad avere un orgasmo a distanza: ero seduta a leggere e ti rispondevo, ho cominciato a sentire delle contrazioni fortissime, allora sono andata in bagno ho chiuso gli occhi e ho immaginato come vero quello che ci stavamo raccontando…possibile? Certo, è stato un godimento incredibile, molto forte, ti raccontai: “mi hai fatto godere molto di più di tanti uomini che mi hanno toccata”.
Com’è nata la nostra corrispondenza in chat? Così semplicemente con un commento su una foto ed un ringraziamento, i tuoi commenti erano diversi dagli altri, ne parlavamo con mio marito, ci piaceva anche conservarli, mi facevano sentire davvero speciale non semplicemente eccitante e desiderabile, ma unica.
Ciò che può fare la differenza in una persona è il modo di porsi, oltre quello di pensare, perché suscita nell’interlocutore una curiosità e la mia curiosità è andata man mano crescendo. Tutti noi abbiamo un mondo segreto bellissimo, ma pochi hanno la capacità di raccontarlo e allora rimane solo per loro. Il sesso non è sempre uguale, non è fine a se stesso; è qualcosa di meraviglioso che ci permette di esprimerci attraverso gesti, movimenti, parole sussurrate che ne fanno un atto unico ed irripetibile.
Tra una chiacchiera, uno sfottò, uno scherzo, un complimento e l’altro ci siamo imbattuti in uno scambio di foto… foto hot, hard? Ma che! Era la foto della tua mano, certo richiesta da me perché ero incuriosita; dicevi di essere molto abile a far godere una donna anche col tocco della mano ed io da sempre curiosa e desiderosa di provare nuovi piaceri, ti ho chiesto di inviarmi la foto. Tu istintivamente una volta entrato in macchina hai fotografato, l’hai fatto e me l’hai inviata e io sono stata subito attratta dall’anello quel monile che rendeva la mano più interessante, affascinante, mi hai ricordato una cosa avvenuta in passato, quando un amico che indossava un anello importante, aveva toccato le mie parti intime ed avevo sentito dentro di me quel freddo generato dal metallo… piacere e fastidio, goduria e sfregamento quasi dolorante al tempo stesso … questo ricordo mi ha eccitata e già subito ho scritto. “Che significato ha, se posso, l’anello che porti vicino alla fede”?
“Assolutamente puoi, è la riproduzione in argento di un anello dei cavalieri templari”.
“Quell’anello è stato realizzato da un artigiano per me”.
“L’anello lo togli quando fai sesso”? “ Beh, la sera lo tolgo, pertanto a letto non lo indosso, ma se capita non in orari diciamo canonici lo tengo; ti piacerebbe essere toccata dalla mia mano con l'anello Padrona”?
“L’ho già immaginato stamattina, mentre mi masturbavo”.
“E mi dici così su due piedi che ti sei masturbata con la mia mano? Monella”!
“E la mia mano non lo sapeva … 🤣🤣…Cavolo quanto mi ecciti, ragazza”!
“Anche tu”!
“Tu sei il fuoco puro della lussuria”.
“È un modo carino per dire che sono una 🐷 🤣🤣🤣”?
“No, tesoro, tu sei oltre questo! Poi io certi aggettivi gratuiti non li amo se non al massimo durante gli amplessi
A te piace il turpiloquio”?
“Mi piace sentire ciò che un uomo mi vuole dire… sapere cosa suscito in lui”.
“Concordo con te durante il gioco...
Ti fa bagnare sentirlo dire durante il gioco”?
“Mi piace quando un uomo pensa che sto dando il massimo. Questo non avviene sempre… dipende dall’uomo, da quanto mi fa sentire desiderata.
Sei ciò accade, per me è il massimo e mi bagno e vengo anche in pochissimo tempo”
“È assurdo eccitante quello che dici, io amo che la mia partner provi il massimo del suo piacere altrimenti non provo piacere.... Mi piace sentire il profumo di una donna che viene, i suoi gemiti il suo piacere su di me, nella mia testa nella mia bocca sulle mie mani”.
“Io rimarrò con questa voglia tutta la giornata e aspetterò stasera che arrivi mio marito”.
“E da sola ? Non puoi”?
“Ho già fatto da sola, ma voglio ancora…”
“Fallo con un giochino ora...”
“Non voglio usare amichetti, aspetterò lui…
è bello restare eccitata fino all’arrivo del proprio uomo”.
“Mmmmm, ti troverà un lago”!
“Esattamente”!
Wolf:
Risalendo lungo la gamba incrocio con la lingua un rivolo del tuo succo che scende tra le cosce … il nettare del piacere inizia a sgorgare lento dal tuo paradiso di piacere, con il frustino accarezzi i miei glutei sodi, lo fai scivolare lungo la mia schiena; sono sensazioni mai provate, nuove, eccitanti, importante la mia erezione senza che tu mi abbia toccato, è l’effetto dell’eccitazione mentale, di quella molla che scatta quando l’universo che ci circonda diventa piacere in ogni gesto, in ogni profumo. E quando poi improvvisamente prendendomi per i capelli mi sollevi il capo spingendolo tra le tue gambe che pieghi leggermente sento la tua umida e calda dimora del piacere inondarmi subito il viso ed il mento, “ ti sei sempre vantato che sei bravo a leccarla, vediamo se sei solo chiacchiere porco”, il tono della tua voce deciso, diverso, eccitato, le mie labbra schiacciate con piacere contro le tue grandi labbra, la mia lingua percorre lenta il perimetro del tuo piacere, assaporo i tuoi caldi umori, succhio, lecco, tintillo con parsimonioso piacere, la tua mano ora ferma sui miei capelli il tuo bacino spinto verso la mia bocca, e quando oscena ti siedi sul letto apri le gambe tenendole alte appoggiate alla mia schiena ed io in ginocchio sul pavimento lecco e succhio il tuo clitoride, cerchiamo di placare la nostra sete di sesso di perverso eccitante gioco, mugoli, fremi tiri fuori i seni dal body i tuoi capezzoli tra le mie mani, duri, tesi, gonfi… mentre lecco il tuo grosso clitoride lentamente infilo due dita nella tua vagina, risucchiate come in gorgo sento le pareti comprimersi, affondo e godi ti masturbo con foga e godi, sbatti i polpacci sulla mia spalla mentre i piedi ti penzolano nel vuoto…. Aumento il ritmo, frenetico, impulsivo quasi animalesco, le dita a uncino dentro di te cercando di raggiungere quel mitico punto di cui molti parlano, la bocca che succhia, la lingua che lecca ed urlo soffocato liberatorio mentre chiudi a forbice le gambe su di me inondando la mia bocca il mio viso del tuo piacere, squirti copiosa mentre il tuo corpo si contrae in movimenti incontrollabili, spasmi di piacere che dalla testa esplodono tra le tue gambe che mi soffocano di piacere mentre tu ad occhi chiusi percorri strade di piacere.
Le lenzuola bagnate dei tuoi umori, risali sul letto mi guardi mi avvicino a te, un tuo piede sul mio viso, lo lecco lo bacio, era una pratica che non avevi mai provato, forse non ci avevi mai pensato, non dà emozioni particolari ma quel senso di leggera dominazione, “sei eccitato porco”, guardi il mio cazzo teso e duro e lo sfiori con i piedi, mi accarezzi con la pianta di entrambi i piedi masturbandomi lentamente, poi mi spingi sul petto facendomi cadere all’indietro, ti sollevi accarezzi il mio petto, mi baci intensamente, il tuo sapore ancora nella mia bocca, mi masturbi con la mano, lo stringi lo soffochi nella tua morsa, scivola la tua bocca sul mio petto, mi mordi un capezzolo, il piacere provocato dal dolore… ancora sensazioni nuove e quando sento le tue morbide, umide labbra avvolgere la mia cappella in vortice di piacere gemo io adesso tenendoti la testa. Slinguazzi, succhi mi stringi le palle e fai scivolare la tua bocca fino a soffocarti di piacere, e poi come un’amazzone pronta per la battaglia mi cavalchi furiosa, ti stringo a me incrociando perversamente le nostre labbra, le nostre lingue mentre il tuo bacino rotea sul mio cazzo che stimola tutti i terminali nervosi della tua vagina. Mi scopi, mi stai scopando il cervello e sento ancora i tuoi umori colare sul mio ventre ed il suono del sesso, lo squichettio dei nostri sessi ed il tuo montante orgasmo che si riversa diverso dal primo sul mio corpo mentre mi mordi il lobo dell’orecchio….
Scivoli via dal tuo trono del piacere sto per raggiungere anche io quel piccolo momento di piacere del misero orgasmo maschile, la tua mano furiosa sul mio cazzo bagnato, la tua bocca a pochi millimetri dalla mia fonte del piacere, sento una folgore alla testa, “Vengoooo Padrona Vengoooooo”, esplodo, schizzo, piccoli colpi di bacino mentre tu assapori il mio piacere sui tuoi seni, sul tuo viso nella tua bocca e poi mi baci lasciando che i miei umori si mescolino nelle nostre bocche bagnate….. abbracciati, avvinghiati perché i nostri corpi si mescolino tra loro ed il calore della nostra passione non si disperda”.
Bianca:
“Wolf è una bellissima storia, molto intenso quello che hai immaginato…
Non credevo fosse possibile creare situazioni e viverle come se fossero reali… secondo me è questo il senso della nostra trasgressione … sai che mi piace questo gioco Wolf? Sto già pensando ad un nuovo scenario…”.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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