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Lui & Lei

Sculacciata


di Katherine
06.05.2022    |    984    |    1 8.0
"Subito inizi a contorcerti sul letto, ma non puoi fare niente, con le mani legate alla tastiera e la bocca piena..."
"Mi vuoi spiegare perché ti stavi masturbando mentre ero al negozio? Sono stato via per mezz'ora e tu non riesci a controllarti?" Ti rimprovera Raffaele.

Sei letteralmente stata appena beccata a masturbarti da lui, uscito per delle semplici commissioni.

"Volevo solo venire..." Sussurri.
Sei ancora mezza sdraiata sul letto, scombussolata. La tua mano, fino a pochi istanti prima dentro ai tuoi pantaloncini, è ancora fradicia. Eri fin troppo eccitata.
E Raffaele continua ad eccitarti.

"Volevi venire? E verrai. Mi supplicherai affinchè io smetta."
Il ragazzo si siede sul bordo del letto, guardandoti.
I suoi occhi sono freddi, ma maliziosi. Non riesci a guardarlo direttamente, ti causa fin troppa eccitazione.

"Qui. Subito." Comanda, e dal tono della sua voce, non puoi discutere.
Alzi lo sguardo, e vedi che con la mano indica le sue gambe.

Ti avvicini lentamente e ti stendi a pancia in sotto posando il tuo bacino sulle sue cosce, così il resto del tuo corpo rimane sdraiato sul letto.

"Puttana, per quanti minuti sono andato via?" Chiede il giovane, strofinando le sue mani delicatamente sul tuo culo, proprio sotto al suo sguardo.

"Trenta minuti" Rispondi, nascondendo la tua faccia affondandola nel letto.
Senti la sua mano che afferra fortemente il tuo culo, quasi ti fa male.
Ti senti fin troppo accaldata da quel lato dominante e sensuale di Raffaele.

"Conta." Ti ordina ad un certo punto.
E senti la sua mano schiantarsi violentemente sul tuo culo, ancora coperto dai pantaloncini. Sobbalzi, e trattieni un gemito potente.
"Conta puttana. Ad alta voce." Lo ridice, schiaffeggiando il tuo culo con più forza di prima.

"Uno!" Lo dici gemendo, non riesci a trattenerti.

"Brava zoccoletta, finalmente cominci a capire." Ridacchia in modo maledettamente malizioso, non riesci a far a meno di bagnarti. Speri solo che non se ne accorga.
Più rapida di prima, un'altra manata sul tuo culo.
Non riesci a trattenerti, finisci per ansimare rovinosamente, muovendo i tuoi fianchi.
"Due!"

Raffaele sogghigna, senti il suo sguardo rovente sulla tua pelle.
"Alza quel culo." Ti ordina, e tu esegui, spostando il tuo peso sulle ginocchia.
Senti le sue abili mani toglierti i pantaloncini. Rimani solo in mutande, lasciando stare il tuo top.

"Mhh rosse... proprio da puttanella che sei. Vediamo se riesco a far diventare il tuo culo dello stesso colore in trenta sculacciate."
Senti quelle parole, e avvampi. Vuoi solo che lui continui a sculacciarti.
Ma lui ti fa aspettare, vuole solo farti spazientire, eccitandoti sempre di più. Muove le sue mani sul tuo culo, mentre aspetti solo il colpo.

Ti colpisce ancora. Di scatto, senza preavviso.
Ti colpisce e lascia la sua mano a bruciare sul tuo culo, che si sta arrossando sempre di più. Ancora e ancora e ancora.
Ogni volta più forte, e ogni volta ti ritrovi ad ansimare più forte, a fare più rumore.
A bagnarti di più, come una puttana che aspettava solo la sua punizione.

"Trenta!" Gemi mentre ti sculaccia un'ultima volta, l'ultimo tonfo secco della sua mano sulla tua pelle.

"Ti è piaciuto, angelo?" Ti chiede Raffaele, tenendo le sue mani sul tuo fondoschiena, premendole e giocandoci.

"N-no" Menti.
In realtà sei bagnata fradicia, e sai che Raffaele può vederlo.

"Mhm, sei sicura? Mica ti sei bagnata per me?"
Senti la sua mano che dal culo scende verso il basso e ti tocca da sopra le mutande, da sopra il tuo punto sensibile. Passa il dito tra il tuo culo, facendo avanti e dietro tra l'ano e la figa, da sopra la stoffa.

"Sei fradicia." Ringhia, sentendo i tuoi slip completamente bagnati dei tuoi umori.
"La tua punizione non doveva eccitarti, puttana."

Dall'alto tira le tue mutande, facendole finire perfettamente in mezzo alle labbra della tua figa. Le tira, strusciando violentemente la stoffa contro il tuo clitore, stimolandolo.
Ti ritrovi ad ansimare rumorosamente, proprio non ce la fai più.

Raffaele con una mano allarga le tue gambe e l'aria fredda colpisce la tua sensibilità da sopra la stoffa delle tue mutandine. Veloce una sua mano ti colpisce, proprio sulla tua figa. Violenta, ma piacevole. La sensazione ti fa morire.
Altri due, tre colpi.
Non riesci a dirgli di smetterla, effettivamente ti sta piacendo, tanto.

Raffaele sposta di lato i tuoi slip, due dita velocemente entrano nella tua intimità, senza preavviso.
"Aah!" Urli, mentre senti le dita tagliarti a metà.

"Tappati la bocca puttana, so che ti piace."
Il ragazzo ti toglie gli slip fradici, e te li infila direttamente in bocca. I tuoi gemiti si fanno soffocati.
Senti l'odore dei tuoi umori, ti rendi ancora più conto dell'eccitazione.

"Cazzo, sei così bagnata." Ti dice poi, pompando le dita dentro e fuori di te, creando suoni osceni e bagnati.
"Questa puttana si eccita anche quando la punisco ormai."
Chiede mentre le sue dita cominciano a prendere il loro ritmo.

Annuisci violentemente, mentre il suo pollice si muove dolcemente sul tuo clitoride e le sue dita prendono strada dentro di te, lasciandoti a vedere le stelle.
Mentre i tuoi lamenti si fanno più forti, Raffaele torna a sculacciarti; non capisci più niente.
Alzi il culo e ti strusci, assecondi i suoi movimenti, e lui se ne accorge, sorride maliziosamente. Senti la saliva colare dalla tua bocca, ancora tappata con i tuoi slip, i tuoi gemiti farsi strada in modo soffocato.

"Vieni." Ringhia e ti dá uno schiaffo sulle natiche mentre continua scoparti rovinosamente con le dita.
Finalmente giungi all'orgasmo atteso, che ti scombussola completamente, e sei già stanca.

Ti metti sui gomiti e sulle ginocchia, fai per alzarti, ma senti la stretta di Raffaele impedirti qualsiasi altro movimento.
"Dove credi di andare?"
Ti giri verso il tuo ragazzo, guardandolo con un sguardo interrogativo, e incontri i suoi occhi peccaminosi macchiati di lussuria e bramosia.

"Credi davvero che io abbia finito con te?"
Con la testa simuli un no, appena capisci di non doverti ancora togliere gli slip.
Abbassi lo sguardo, lo senti slacciarsi la cintura dei pantaloni.
Prendendoti per i capelli ti mette seduta sul letto, ti lega le mani alla tastiera del letto con la cintura, dietro alla schiena.

Ti apre di nuovo le gambe e velocemente attacca le sue labbra al tuo clitoride, succhiando duramente. Inizi a contorcerti, cercando di sfuggire al piacere che ti sta donando.
Il giovane alza la sguardo, ti fulmina, dandoti segno di star ferma.

"Ti ho detto che non ho ancora finito." Torna tra le tue gambe.
Ansimi mentre le sue dita entrano di nuovo in te e cominciano a pompare, infliggendoti un piacere assurdo. Con le sue dita dentro di te e le sue labbra che ti succhiano grosso modo il clitoride, tutto ciò che puoi fare è gemere.
Senti il tuo secondo orgasmo avvicinarsi, prepotente.

Lui se ne accorge, e velocemente si stacca da te, senza darti modo di venire.
La delusione ti monta dall'interno, e se solo non avessi la bocca occupata cominceresti a sbrattargli contro.

"Sei già venuta.
Potrei negarti l'orgasmo per ore, sai? Sei così carina, una puttana bagnata per me." Dice Raffaele, poi si riavvicina a te, ritorna tra le tue gambe, continuando i suoi precedenti movimenti.

Sei così sensibile che non riesci ad opporti anche se sai che non ti farà più venire, e lacrime di piacere si riversano negli angoli dei tuoi occhi.

Raffaele continua fare il suo lavoro, aggiungendo un terzo dito mentre ti stringe il seno con una mano.
Il tuo respiro é irregolare, interrotto da lamenti e piccoli gemiti.
Puoi sentire i tuoi umori gocciolare fuori da te quando il giovane arriccia le dita, colpendo il tuo punto debole.
Continua a strofinare e pompare, più forte di prima.

Per la seconda volta sei al tuo culmine, e per la seconda volta Raffaele ti nega l'orgasmo.
Gemi mentre cerchi di chiudere le tue gambe, ma il ragazzo le tiene bene aperte.
Sorride compiaciuto, vedendoti in quelle condizioni.

"Vuoi venire di nuovo, puttanella?" Ti chiede, guardandoti negli occhi.
Annuisci, non riesci più a resistere.

Raffaele ride, allontanandosi da te, e si dirige verso un cassetto nella stanza. Fruga, tirando fuori un piccolo aggeggio a forma di uovo, con un'estremità allungata, tipo un filo.
Ritorna da te, e si rimette in mezzo alle tue gambe, divaricandole.
"E' un bel vibratore, per le puttane vogliose come te."

Raffaele ci sputa sopra, lo lubrifica un minimo sebbene sai anche tu che non ci sia bisogno, da quanto sei fradicia.
Infila nella tua figa la parte a forma di uovo, lasciando fuori l'estremità a filo.
Prende il telecomando, e lo accende.

"Lo mettiamo al massimo? Ti vedo bella arrapata." Sghignazza, effettivamente alzando la vibrazione al massimo.
Subito inizi a contorcerti sul letto, ma non puoi fare niente, con le mani legate alla tastiera e la bocca piena. Chiudi di scatto le gambe, sfregando le cosce.
Capisci subito che in nessun modo puoi togliere il vibratore.

Raffaele se ne sta in piedi davanti al letto a guardarti, a mani conserte, lascia il telecomando sul comodino. Ti fa un largo sorriso, e spinge gli slip bene in profondità all'interno della tua bocca.
Stai ansimando fin troppo, non ti senti più la gola.

"Bravissima zoccoletta, vedo che ti stai divertendo. Ti lascio qui da sola per mezz'oretta e poi torno. Tu da brava puttana continua a venire."

Gira i tacchi, ti guarda per l'ultima volta ed esce dalla stanza, chiudendo la porta dietro di se.
Senti il primo orgasmo montarti da dentro.

Sarà una lunga mezz'ora.
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