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Lui & Lei

Spaziando con la mente


di cicas
13.06.2018    |    4.880    |    2 7.5
"In pochissimo tempo instaurammo una solida amicizia ed una bella sera davanti ad una bella bottiglia di Moet Chandon ci abbandonammo, anche grazie al..."



Frequentavo da poco un ragazzo conosciuto all’università, senza perdere tempo mi aveva rimorchiata con successo,aiutato dal suo aspetto fisico ed il suo modo di fare alternativo ed intrigante .Da subito iniziammo a legare ; terminate le varie lezioni ci ritiravamo a casa sua ed in assenza dei suoi davamo sfogo a tutte le nostre voglie più sfrenate, alla ricerca del piacere fisico . In quegli anni appena diciottenne ero ancora vergine: mi dilettavo a prenderlo in mano , in bocca ed alcune volte nel culo, pratica sovente usata in quanto molto apprezzata dai maschietti ed oltretutto per evitare gravidanze indesiderate. Tra di noi tutto procedeva magnificamente tanto che un bel giorno presa dalla foga decisi di farmi sverginare . Arrivati a casa sua come al solito dopo esserci spogliati e distesi sul letto mi lanciai sul suo cazzo ingoiandolo tutto fino ai coglioni. Lo succhiai a lungo facendolo divenire più duro che mai . Zuppo di saliva lo puntai sulla vagina invitandolo ad entrare. Non se lo fece dire due volte e con un live movimento d’anche, iniziò ad introdursi dentro di me. Provai solo un lieve dolore al momento della penetrazione poi il piacere e la voglia assopirono tutti i fastidi,. Mi scopò a lungo entrando ed uscendo dalla mia vagina . Per quella volta non volle limitarsi e ignorando ogni tipo di precauzioni mi venne dentro la fica facendomi sentire tutta la sua calda sborra. Finalmente mi ero liberata di un fardello oramai obsoleto. Tutte le mie amiche avevano avuto la loro prima esperienza mancavo soltanto io. Sotto suo consiglio, dopo averne a lungo parlato, decidemmo di chiamare un suo amico per provare a farlo in tre ; secondo lui dovevo provare subito un altro cazzo per poter apprezzare appieno i piaceri del sesso, mettendomi al centro dell'attenzione . Pochi giorni dopo un pomeriggio di una qualsiasi domenica d’inverno, durante una delle nostre solite scopate, decidemmo di chiamare il suo amico per condividere con lui il nostro intento. Così facemmo e poco dopo sentimmo suonare alla porta . Divertito il mio compagno , mi chiese di andar ad aprire così com’ero senza alcun indumento nuda come la mamma mi aveva fatta. Un pochino titubante mi alzai e subito mi recai ad aprire. Sensibilmente imbarazzato il giovane si accomodò , senza mai distogliere lo sguardo dal mio corpo. Arrivati in camera da letto lo invitai a mettersi a suo agio. Un pochino imbarazzata mi avvolsi un telo attorno al corpo creando involontariamente un motivo forte eccitazione da parte dei due giovani che morivano entrambi dalla voglia di togliermi l’indumento e sottopormi a tutte le loro voglie più sfrenate. L’idea che di lì a breve, li avrei presi entrambi mi mandava in estasi; cercavo di mantenere un contegno dandomi un tono di superiorità ma il mio corpo mi tradiva ; i capezzoli erano cresciuti oltremisura evidenziandosi sotto il pareo con il quale mi ero avvolta; per non parlare della mia micina paragonabile ad un fiume in piena . Il primo a toccarmi e rompere il giaccio fu il mio ragazzo Daniele, , subito seguito dal suo amico, Andrea, i due si concentrarono da subito sulle mie tette palpandole e baciandole con cupidigia . Le loro lingue scorrevano sulle mie protuberanze deliziando a tratti i turgidi capezzoli, sull’orlo di esplodere. Andrea fece quello che temevo mi mise una mano tra le cosce e si accorse di tutta la voglia che era dentro di me. Non contento ed assolutamente schizzinoso si chinò ed inizio a leccarmela cercando di prosciugare il fiume in piena che vi si era creato. Il mio liquido misto alla saliva del giovane mi scolava lungo le cosce , bagnandomele tutte. Presa dalla foga e dalla lussuria , avevo iniziato a sbocchinare Daniele aspirando il suo granitico cazzo fino ai coglioni. In quel preciso momento fui invitata dal mio ragazzo in un gesto di vero altruismo,ad assaporare il cazzo del nuovo venuto regalando pure a lui sensazioni indimenticabili; iniziai slinguettandogli la grossa cappella paonazza , concentrandomi sulla punta. Non feci neppure in tempo a prenderlo tutto tra le mie fauci che il giovane mi proferì tutto il suo sperma innaffiandomi completamente il volto. Senza neppure asciugare il caldo nettare mi ributtai sul cazzo di Daniele prefiggendomi di farlo sborrare . Bastarono pochi colpetti di lingua ed un accenno di ingoio che il giovane mi schizzò tutto il suo piacere, questa volta sulle tette. Tutta zuppa di sborra cercai di raggiungere il bagno per ripulirmi , i due eccitatissimi me lo impedirono e così com’ero a turno iniziarono a scoparmi. I loro cazzi duri si alternavano nella mia fica regalandomi un immenso piacere ad ogni movimento. Fino ad allora non avevo mai provato due cazzi diversi intervallarsi dentro di me ; devo dire che la sensazione era fantastica ; oltre il piacere fisico sopraggiungeva il piacere psicologico, l’idea di avere due maschi e soddisfarli entrambi in piena armonia , accresceva notevolmente il desiderio ed il sapore della trasgressione. Fui presa singolarmente in tutte le posizioni possibili ed immaginabili . Era arrivato il momento di averli entrambi e contemporaneamente dentro di me. Daniele dopo essersi adagiato sul letto supino , mi invitò sopra di lui penetrandomi profondamente nella fica; simultaneamente Andrea dopo avermi lubrificato per benino il buco del culo con la lingua appoggiò la sua turgida cappella tra le chiappe e subito fu risucchiato nello stretto pertugio anale . Percepivo i due grossi cazzi stantuffarmi nei miei orifizi. Tra vari scambi i due cambiarono posizione e dopo avermi posizionata a quattro zampe , mi presero ripetutamente sia in bocca che in fica. Al settimo cielo con tutto quel ben di Dio , mi godevo gli attacchi incalzanti dei due amanti. Purtroppo stremati non potendone più si svuotarono dei loro liquidi riempiendomi totalmente di tanta bella sborra calda. Questa volta mi alzai e senza fiatare sculettando mi diressi al bagno per darmi una rinfrescatina. Seduta sul bidet vidi entrare i due che non contenti pretesero ulteriormente di farsi sbocchinare, come se tutto quello che avevamo fatto non gli fosse bastato. Agitavo la testa per soddisfare entrambi i cazzi . Non contenti i due, presi dalla foga e dalla mia innata bravura nel succhiare i cazzi , me li piazzarono entrambi in bocca . Fu la goccia che fece traboccare il vaso ; nel vero senso della parola , i due esplosero assieme riproponendomi un doppio ingoio di sperma. Finalmente mi lasciarono in pace e potei finire di rimettermi a posto. Per stare più tranquilla chiusi la porta a chiave onde evitare nuovi attacchi dai due famelici giovani amici. Approfittando dell’intimità mi concessi finalmente un colossale ditalino ripensando a quello che era accaduto poco prima. Come nuova esperienza non c’era male in poco tempo avevo tagliato tutti traguardi addirittura oltrepassandoli a dismisura. Il tempo passava ed il nostro rapporto si arricchiva ogni giorno di nuove emozioni. Fu così che decidemmo di affittare un appartamento ed andare a convivere. Entrambi disoccupati decidemmo di darci da fare per coronare i nostri sogni. Dato il mio portamento e le tre lingue che parlavo correttamente, non ebbi problemi a trovare un posto in una boutique del centro. Lui con l’aiuto dei genitori benestanti , avviò un attività in proprio. Le cose andavano alla grande , la nostra dimora prosperava e si arricchiva sempre più di mobili ed oggetti vari .Un bel giorno in un locale alla moda, conoscemmo una coppia di coniugi molto attraenti. Ludmilla e Paride. In pochissimo tempo instaurammo una solida amicizia ed una bella sera davanti ad una bella bottiglia di Moet Chandon ci abbandonammo, anche grazie al benefico effetto del soave champagne, a confessioni sfrenate prive di censura e fuori dagli schemi della tolleranza. I due ci confessarono che oltre ad essere scambisti, avevano avviato un attività di attori di film a luci rosse, partecipando a varie pellicole sia italiane che straniere . Di fronte alla nostra incredulità , ci mostrarono i vari filmini nei quali li vedemmo partecipi nelle scene più calde di sesso sfrenato . Le cassette scorrevano ed i nostri sensi già molto vulnerabili, si liberarono di tutti i tabù. I video continuavano a scorrere sullo schermo e noi ormai incuranti di ogni pudore ci eravamo completamente denudati e mostrati gli uni agli altri. Iniziammo timidamente ognuno con il proprio compagno per scambiarci poco dopo ; mi ritrovai ad essere scopata da Paride e contemporaneamente a leccare la pelosissima ed umida fica della sua consorte. Daniele rimasto spettatore, rimediò prontamente facendo assaggiare il suo bel cazzo alla sensuale Ludmilla. Senza esitare la donna lo accolse tutto ed iniziò a pomparlo facendolo sparire tra le sue fauci Lo sconosciuto mi continuò a scopare fino a scaricare sul mio ventre tutta la sua sborra, inzuppandomi completamente tutta . Daniele terminò poco dopo facendo ingoiare alla sua amante tutto il suo piacere. Dopo esserci risistemati, i due ci proposero di inserirci nel giro degli attori hard. Effettivamente entrambi non eravamo molto interessati ma di getto mentre i due parlavano mi venne un idea; realizzare un servizio correlato di foto ed interviste per una eventuale divulgazione su riviste specializzate a tutti i curiosi attratti da questo tipo di lavoro.Chiaramente avrei dovuto chiedere il permesso alla produzione ed al regista ed infine ai vari attori protagonisti e non. Su questo mio intento non fui assolutamente incoraggiato dai due anzi mi sconsigliarono tassativamente di fare una cosa del genere. Motivarono il loro dissenso asserendo che il mondo del porno percorre binari nei limiti della legalità ; una legge italiana vietava di produrre e realizzare film hard sul suolo italiano e citarono pure un articolo del codice penale il 529 atti osceni in luogo pubblico. Avevo come al solito spaziato con la mente non curante del comune senso del pudore e tutte quelle cose lì . D’accordo, non potevo reclamizzare e cercare sponsor ufficiali per il mio programma, però come free lance potevo imbastire un articolo omettendo nomi e luoghi . L’indomani mattina mi recai presso la testata di un noto giornale per adulti, grazie al mio bel aspetto fisico fui ricevuta immediatamente dal responsabile. Un bel uomo sulla sessantina di aspetto giovanile e dai modi garbati. Avvicinandosi l’ora di pranzo, ed avendo da subito fraternizzato , mi guadagnai un invito a pranzo. Ebbi la netta sensazione che il tizio ci stava provando: poco male; se a fine pranzo non ci avesse provato lui , di certo ci avrei provato io , più l’osservavo e più cresceva la voglia di farmelo . Mi portò in un ristorante al mare ; finito di pranzare invece di tornare a Roma decidemmo di prendere una camera in un motel per riposarci un pochino. Entrambi non eravamo più nella pelle al pensiero di concederci una ricca scopata . Lui con la ragazzina acerba ed io con un uomo maturo ricco di esperienza. Arrivati in camera iniziai subito a spogliarmi e dopo una doverosa tappa al bagno mi mostrai completamente nuda con indosso solo un piccolo asciugamano che lasciava intravedere tutto quello che c’era da osservare. In forte stato di eccitazione il maschio mi prese in braccio sfilandomi con destrezza il piccolo lembo di spugna, senza esitare e mi adagiò sul letto iniziando da subito dopo avermi spalancato le cosce a leccarmi le parti intime (provvidenziale fu la tappa al bagno ) . La sua bravura ed il mio stato di forte eccitamento contribuirono ad accrescere il piacere facendomi raggiungere l'agognato traguardo in tempo record. Dopo essere venuta in modo risonante, senza esitare e soprattutto lasciandolo di sasso, mi diressi verso il suo membro eretto e di un sol colpo me lo infilai tutto in bocca facendolo completamente sparire tra le mie fauci . Continuai a baciarlo lentamente non trascurando un bel massaggio prostatico . Con due dita nel culo sentivo il suo cazzo crescere sempre di più. Evitai di farlo sborrare pregustandomi una successiva bella scopata, o in alternativa una bella inculata. Non sbagliavo dopo avermi messo alla pecorina ed avermi leccato abbondantemente il ,buco del culo poggiò la sua calda cappella tra le mie chiappe e dopo averle leggermente divaricate si prodigò in un affondo senza pari. Sentivo il suo grosso cazzo entrare ed uscire nella stretta cavità ed addirittura percepivo le sue palle sbattere contro i miei glutei. Dopo essersi rimosso dal culo mi prese nella fica facendomi sussultare con un insieme di colpi sicuri e precisi .A questo punto iniziò un bel giochetto di entra ed esci, alternandosi tra il culo e la fica. Arrivato all’apice del piacere tirò fuori il cazzo e mi schizzo tutta la sua sborra sul volto inzuppandomelo tutto. Dopo esserci risistemati ce ne tornammo con molta calma in città.Chiaramente l’uomo mi diede tutta la sua disponibilità per la realizzazione del progetto. Ero riuscita almeno in parte nel mio intento avendo carta bianca per un bel servizio che probabilmente mi avrebbe fruttato pure qualche soldarello. Tornando a casa raccontai tutto a Daniele; tra noi regnava la massima fiducia e libertà; sovente pure a lui capitava di accoppiarsi con qualche ragazza. Questo era il bello del nostro rapporto ed a noi funzionava. Eccitato dal mio racconto nei minimi particolari, volle prendermi subito e senza indugio lo facemmo sul tavolo della cucina, dando spettacolo al vicinato per via della finestra aperta. L’indomani chiamai Ludmilla e le confermai la nostra disponibilità per un provino. Non passo neppure una settimana e l’incontro era fissato. Ci incontrammo presso lo studio del produttore nel centro della città; li avemmo un ulteriore appuntamento sulla data ed il luogo per raggiungere il set . Ma questa è un altra storia ..................
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