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Scambio di Coppia

una vacanza in campagna 2


di cicas
26.10.2011    |    16.366    |    1 9.6
"Aprimmo la prima e vedemmo tre coppie che se la spassavano allegramente; le ragazze, si alternavano in una danza erotica da un uomo all’altro, accogliendo..."
I due ragazzotti avevano fatto centro, ci avevano portate in un club privè; onestamente non ero solita frequentare simili posti, non per pudore ma per paura di essere costretta a fare quello che non si vuole. Potevo finalmente constatare di persona cosa accadeva realmente in club per scambio di coppie. Fummo accolti con simpatia e professionalità, ci mettemmo immediatamente a nostro agio. All’interno vi erano delle coppie che sedute ai vari tavolini discutevano tra loro del più e del meno. Vi era una pista da ballo dove alcune ragazze danzavano da sole o in compagnia. Decidemmo di visitare il club, avvisando i nostri accompagnatori di togliersi dalla testa ogni pensiero sessuale. Volevamo solo curiosare poi eventualmente…. La villa era molto grande, vi era finanche una bella piscina tutta illuminata. Notai che nessuno dei bagnanti aveva il costume; erano tutti come la mamma li aveva fatti. Salimmo delle scale e ci trovammo in un lungo corridoio con un infinità di porte. Aprimmo la prima e vedemmo tre coppie che se la spassavano allegramente; le ragazze, si alternavano in una danza erotica da un uomo all’altro, accogliendo ogni volta un nuovo cazzo. Proseguendo lungo il corridoio ci trovammo in una stanza completamente buia. Personalmente fui presa dal panico ; sentii svariate mani che mi tastavano da tutte le parti cercando di penetrare in ogni mio buco; penso lo stesso sia stato per Anita. Uscimmo immediatamente dalla stanza convinte che i due ci avessero palpato. Continuando riuscimmo a vedere una stanza ove si praticava un sesso estremo coppie con maschere di pelle e via dicendo. In cerca di tranquillità, scendemmo al piano terra nella reception dove la situazione era più sotto controllo. Ci sedemmo sul grande divano assieme ai nostri amici; subito si avvicinarono due ragazzi, chiedendoci con molta discrezione, se eravamo interessati alle loro attenzioni e se i nostri uomini erano d’accordo. I due volevano solo masturbarsi davanti a noi mentre sollazzavamo i nostri uomini. Si trattava solo di un innocente pippetta. Guardai Anita cercando di capire sul da farsi: restare e concludere qualcosa, oppure andare via. Non eravamo obbligate da nessuno a fare niente, il gioco lo gestivamo noi sarebbe iniziato o finito solo quando lo decidevamo noi. Anita non se la sentiva di fare nulla, era stanca ed aveva voglia di tornarsene a casa. Nessun problema , avvisammo i due tizi ed uscimmo dal club. Mi ero segnata l’indirizzo, in quanto mi ero riproposta di tornarci quanto prima. Era stata un esperienza positiva ed elettrizzante. Mi dispiaceva solo per i due nostri accompagnatori, che avrebbero sperato di concludere qualcosa a fine serata. Arrivati a destinazione Anita invitò i ragazzi per un drink,disse proprio: “volete salire per un ultimo drink?”) mi sembrava di essere in una pubblicità o in un film. Salimmo in casa. Mi precipitai subito in cucina per dare del cibo a Pepe lo avevo lasciato solo con i croccantini . Misi il cibo; bocconcini di tonno e aragosta,(non male per un gatto) nella ciotolina. Tornando in salone , vidi Anita mentre si cimentava in un colossale bocchino ad entrambi i giovanotti. Lei seduta sulla mia la z boy , loro uno a destra e l’altro a sinistra con i cazzi duri eretti puntati verso di lei. Ne prendeva prima uno, poi l’altro. Decisi di bilanciare la situazione dividendoci da buone sorelline la preda. Iniziai a spompinare uno dei due, alternandolo con Anita. Succhiammo i cazzi fino a farli venire sulle nostre facce. I due si svuotarono i coglioni inondandoci di sborra calda. La giornata era stata veramente positiva, ci eravamo veramente sollazzate ed ora ci meritavamo un riposo nel bel lettone. Congedati gli amici, ce ne andammo a dormire. L’indomani mattina, andando in paese per varie compere, incontrammo una coppia di miei amici, marito e moglie, Camilla e Franco, anche loro in loco per un periodo di riposo. Da ragazza educata, non ebbi alcuna remora nell’invitare i due amici a casa mia per una bella spaghettata. Il vero amico era lui, infatti due anni prima, eravamo stati assieme. Pur sapendo dei nostri trascorsi, lei accettò l’invito con entusiasmo. Arrivati destinazione, mi misi immediatamente ai fornelli i tre amici rimasero in salotto ad ascoltare un pochino di musica ed a godere dalla vetrata dell’appartamento, la meravigliosa visuale all’esterno. Inaspettatamente, fui raggiunta da Camilla che subito iniziò a parlare di Franco e del loro rapporto di coppia prematuramente in crisi. Si erano sposati da circa un anno e già avevano riscontrato problemi nella loro convivenza. Mi confessò di non avere rapporti sessuali con il marito da circa due mesi. Conoscendo Franco mi meravigliai , lo ricordavo uno sempre pronto a fare del sesso. Aveva come tutti le sue fisime come tutti; manie bonarie, per godere appieno del sesso,il più volte anche molto eccitanti. Amava farmi girare tutta nuda per casa tenendo le finestre spalancate. Non appena si accorgeva che qualcuno guardasse, mi pregava di fare esercizi ginnici aprendomi completamente alla vista dello sconosciuto. Altro gioco, era quello di spiarmi dal buco della serratura della toilette, facendomi entrare tutta vestita per godersi un bello spogliarello seguito da una colossale doccia ricca di schiuma con sfregamento delle parti intime; praticamente dovevo masturbarmi sotto lo scroscio dell’acqua tiepida, fino a venire infilando dentro al mia vagina la spugna intrisa di sapone. A doccia conclusa, dovevo mettermi sul wc ed espletare le mie funzioni fisiologiche con i piedi sopra la tazza per permettergli di vedere tutto nei minimi particolari. Dopo il bidet, entrava con il cazzo al massimo e me lo faceva succhiare fino alla fine, riempiendomi la bocca di sborra. Queste erano alcune tra le tante pratiche che facevamo. Incuriosita dal tono della ragazza e dal suo essere; si trattava apparentemente , di una tipa molto timida e riservata, forse restia ad un certo tipo di rapporto fuori da determinati schemi. Tastai il terreno con domande piccanti sulla sua sessualità , cosa del tutto normale tra ragazze. Arrossiva nel sentirmi parlare in modo esplicito, cercando di cambiare discorso. Appresi nell’ascoltarla,che la loro crisi matrimoniale,era da manuale, i due non riuscivano a comunicare tra loro per timidezza o pudore ( due fattori fortemente incisivi nel gioco di coppia). Non avevano gli stessi tempi, la tempistica nelle relazioni sessuali di qualsiasi tipo è alla base del buon esito del rapporto stesso. Erano come due ballerini di tango, che partivano con lo stesso piede, creando un movimento scoordinato. Parlandoci mi accorsi che oltre ad essere molto dolce e carina, sotto quel vestitino a fiorellini che la fasciava tutta, ci doveva essere un bel corpicino con la sua bella carica erotica. Avrei avuto voglia di prenderla e spupazzarla tutta infilandole le mani dappertutto Ad un certo punto lei scoppiò a piangere ; in quel preciso momento mi accorsi che la poveretta era ancora fortemente infatuata del marito ed era terrorizzata all’idea di perderlo. Mossa compassione decisi di aiutare i due colombi a superare la crisi in atto. Quantomeno tentare . Tornammo in salone dove Anita e Franco stavano chiacchierando animatamente. Nel frattempo Anita aveva chiamato il nostro amico del piano di sotto Claudio invitandolo a pranzo. Finito di pranzare, ci posizionammo tutti nella zona salotto sul divano. Come ogni discussione che si rispetti, anche la nostra andò a parare sulla sfera sessuale ed i rapporti ad essa relazionati. Onde evitare tragiche conclusioni, troncai il discorso proponendo un bel giochetto di società che avevo da moltissimi anni nel cassetto un passatempo, sul tipo “gioco dell’oca”, trovato a casa dei miei genitori; essendo entrambi bei maialini , chissà quante volte lo avevano giocato con i loro amici, passando delle belle seratine piccanti. Lo presi dall’armadio ed iniziammo a leggere le istruzioni. Finsi di non conoscerlo per non mettere a disagio gli altri giocatori. In realtà lo conoscevo benissimo mi era capitato di giocarlo con amici anni prima. Partivamo tutti da zero, all’insaputa di quello che sarebbe accaduto. Aprii la scatola e misi il cartellone sul tavolo, estrassi dadi, presi le istruzioni, inserii la videocassetta allegata nel videoregistratore e seguimmo le indicazioni sul video. Dato l’età sicuramente i miei l’avevano acquistata negli anni 90’ se non prima, , io ero ancora vergine, il filmato era eccellente. Ci si chiedeva di ripetere tutto quello che avveniva nel film. Come prima cosa per fraternizzare, tutti i partecipanti si scambiavano baci. Anita prese subito Franco e lo baciò appassionatamente,senza esitare Carlotta mi prese e mi ficcò la sua bella linguetta nella bocca. A turno ci baciammo tutti . avevamo rotto il ghiaccio; dopo aver formato le coppie,si dovevano tirare i dadi per passare alla prima fase del gioco. Mi trovai in coppia con Carlotta. Ad ogni lancio dei dadi si doveva mimare la scena sul video. Il pomeriggio stava prendendo una bella piega; in fin dei conti io ed Anita eravamo venute in campagna per rilassarci . Quale rilassamento migliore che praticare del buon sesso di gruppo. Durante la partita, mi trovai con Carlotta ad eseguire uno strip il più sexy possibile; fummo entrambe all’altezza della situazione, attirando tutte le attenzioni su di noi. Anita si trovò a lesbicare con Carlotta, sdraiate sul tappeto in posizione tipo 69. I due maschietti furono spompinati a dovere; insomma pure in quella occasione non mancò assolutamente nulla. Il vincitore incontrastato, quindi il padrone del gioco, al quale nulla poteva essere vietato, fu Claudio l’inquilino del piano di sotto, (sembrerebbe un titolo di un film). Avendo già assaporato sia me che Anita il ragazzotto volle togliersi lo sfizio con la bella mogliettina di Franco. Carlotta divenne tutta rossa e guardò sottecchi il marito. Per rendere la cosa più intrigante e meno scontata il vincitore fece denudare completamente la ragazza in salone, sotto gli occhi di tutti; caduto l’ultimo indumento, la prese in braccio e se al portò nella camera da letto, chiudendo la porta dietro di se. Rimasero circa un ora , il silenzio della campagna, veniva interrotto a tratti da sospiri di piacere e respiri affannati. Probabilmente i due si fecero una di quelle chiavate da manuale. Il premio della vincita era stato elargito. Notai nello sguardo di Franco una punta di gelosia mista a eccitamento sessuale. Al ritorno della moglie completamente nuda, avvolta solo da un asciugamani , lui, l'accolse con molta premura, averla vista desiderata e posseduta da altri lo aveva messo in difficoltà e nel timore di perderla. Abbiamo le cose sotto il naso e non le desideriamo finché qualcuno dall’esterno non ce le minaccia, facendocele notare. La prese subito tra le sue braccia ed iniziò a palparla lungo tutto il corpo, facendole cadere l’asciugamani, si ricominciava ma questa volta senza copione scritto, si doveva rigorosamente improvvisare. Sotto a chi tocca; iniziammo l’ennesima orgia , tutti distesi sul tappeto , chi con un cazzo in bocca chi con uno in fica . Gli amplessi erano tocca e fuggi i cambi di partner erano continui. Risentii il sapore del cazzo di Franco .Ad un certo punto, ci trovammo io ed Anita, completamente esauste, a goderci una bella doppietta di Carlotta; messa alla pecorina dal marito, per farla possedere sotto i suoi occhi da Claudio, mentre lui, da spettatore,osservava con bramosia, il cazzo del ragazzo che completamente lubrificato dalla fica di Carlotta,in un brodo di giuggiole, entrava ed usciva dilatando le labbra della fica aderenti al membro . Non potendone più gli avvicinò alla bocca il suo cazzo eretto, completamente scappellato. Lei lo accolse facendolo sparire ,ingoiandolo tutto. Entrambi i ragazzi si fermarono nel momento clou, estraendo i loro cazzi, per puntarli sulla faccia di Carlotta. Vennero copiosi, imbrattandola tutta di sborra. La poveretta affogò quasi tanta potenza del liquido. Evacuarono a più sequenze non finendo mai di eiaculare. Carlotta dovette correre in bagno ad asciugarsi. Nella sua corsetta per il corridoio, mi rimase impresso il suo culetto sodo ondeggiare a destra e sinistra. Feci i complimenti a Franco per la bella e disinvolta mogliettina che si era trovata. Sorridendo con aria di vittoriosa mi ringraziò per averle fatto conoscere la moglie ed aggiunse: meglio tardi che mai………….. continua
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