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appuntamento al buio 2


di cicas
13.09.2011    |    12.483    |    4 8.6
"Lui si tratteneva per non sborrarle in bocca, non faceva parte dei giochi venirsene subito..."
Così fu: Angelo entrò e colto di sorpresa per poco non gli cadde il vassoio con i caffè. Trovarsi due donne nude che lo aspettavano a braccia aperte lo eccitò non poco. Senza farselo dire due volte iniziò denudarsi, pregando Angela di fare gli onori di casa. Ero fortemente imbarazzata avrei preferito fare una chiacchierata prima di passare all’azione. La loro sicurezza mi turbò e nello stesso momento mi eccitò. Non fui io a dirlo ma la mia farfallina, la quale si era talmente bagnata che mi preoccupai per gli splendidi tappeti. Per fortuna Angela iniziò a baciarmela bevendosi tutto il mio piacere. Ero immobile con la farfallina in bocca ad Angela, quando Angelo mi si avvicinò, e iniziò a baciarmi in bocca facendomi sentire la sua lingua. Mi eccita molto il bacio lo trovo uno dei momenti più intimi tra due persone. Mi è capitato di avere dei rapporti con uomini, non mi sono tirata indietro davanti a nulla, ma non ho avuto il desiderio di baciarli in bocca... per me il bacio è speciale. Stavo con un ragazzo, e mi capitò di andare con un altro, gli feci un bocchino e mi feci venire in bocca ingoiai tutta la sua sborra ma non lo baciai mai in bocca. Non ci crederete ma non mi sentii in colpa verso il mio ragazzo era stato solo sesso fine a se stesso senza alcun coinvolgimento.
Mentre Angelo mi baciava, Angela aveva smesso di leccarmela e si era sdraiata sul divano con le cosce divaricate. Era un palese invito a farsi leccare ed era la mia bocca che voleva. Guidata da Angelo che mi adagiò la testa sulla fica della moglie, iniziai a leccare prima le cosce, per dirigermi decisa tra quella selva oscura faticavo a spostare al folta peluria che circondava la clitoride. Iniziai con movimento rotatorio attorno alla piccola protuberanza che cresceva a dismisura, poche leccate ed era divenuto duro e turgido. Facevo con la lingua quello che faccio con le dita sulla mia farfallina. A lei piace molto, infatti se la mia doccia parlasse ne racconterebbe delle belle. Mi accorsi subito del mio talento, Angela urlava di piacere. Un pò per sopire il rumore un pò per naturale eccitazione, Angelo mise il suo bell’arnese, un cazzo di circa 22 cm con una bella cappella rossa, in bocca alla moglie, la quale lo inghiottì fino alle palle senza soffocare. Lui si tratteneva per non sborrarle in bocca, non faceva parte dei giochi venirsene subito. Avere quello spettacolo sotto gli occhi mi aveva ancora di più eccitata; avevo voglia di un cazzo anch’io ovunque, ma un cazzo tutto mio che mi penetrasse fino in fondo. Credo di avere dei poteri telepatici, infatti di lì a poco Angelo si tolse dalla bocca della moglie e con fare deciso mi riprese la testa per infilarci prepotentemente il suo bell’arnese. Avevo anch’io la mia razione di cazzo. Da grossa pompinara che sono, iniziai a succhiarlo avidamente, non curante della povera Angela, che era rimasta a bocca asciutta, di nome e di fatto. Angelo si dovette togliere quasi subito infatti le mie doti innate di esperta pompinara non tardarono a manifestarsi; il poveretto aveva dovuto faticare non poco per non sborrarmi in bocca. Angela si alzò e mi chiese di accompagnarla al bagno per una rinfrescata; questa volta con noi venne pure Angelo che affondando le sue mani sui nostri culi e si fece guidare. Entrammo in bagno, pure questo ambiente era curatissimo ed enormemente grande a mio avviso, non meno di 25metri quadrati; aveva una vasca tonda con idromassaggio e poco distante una cabina per la sauna. Angela senza esitare si sedette sul water e si fece una lunga e bella pisciata, subito dopo la feci io e per ultimo Angelo. Ormai ero completamente a mio agio con i due nuovi amici, i quali mi coccolavano con carezze e bacini. Tra una effusione e l’altra, il nostro amico si era eccitato di nuovo, il suo cazzo cresceva dismisura, più cresceva e più lo volevo tutto per me. Mi feci coraggio e con un pochino di imbarazzo, arrossendo anche un po’, chiesi ad Angela se potevo scopare con il suo compagno. Fino ad ora avevamo giocato in modo alquanto soft. Come si dice l’appetito viene mangiando... mai detto fu così appropriato alla situazione, avevo la sorca in fiamme. Molte coppie ho letto amano giocare in modo soft onde evitare implicazioni di qualsiasi tipo, iniziando dalle varie precauzioni. Angela mi guardò fissa negli occhi, mi prese per mano e mi portò nella loro camera da letto, lasciando il marito nel salone, non potei fare am eno di notare il fantastico letto a baldacchino con le tendine trasparenti. Sicura di se spostò le leggerissime tendine e mi fece adagiare sul comodo lettone pieno di cuscini. Mi lasciò distesa chiudendo le tendine, lasciando una luce molto fioca. Mi disse di non muovermi che tra breve avrei avuto una sorpresa. Non ci voleva molto ad indovinare quale fosse la sorpresa, di lì a poco vidi entrare nella stanza Angelo a cazzo dritto, con fare deciso, si avvicinò al lettone e si sdraiò affianco a me senza neanche toccarmi. Non passo neanche un minuto che la porta si riaprì era Angela che lentamente si avvicinava a noi. In breve ci trovammo tutti e tre proni, allineati sul grande letto, lui al centro e noi due al lato. Ero distesa tutta nuda tra due sconosciuti con una voglia di cazzo da paura. Angela mi chiese di masturbarmi, io onestamente mi aspettavo qualcosa di più forte che un banale ditalino. Iniziai a toccarmi molto lentamente, intanto l’amica aveva preso il cazzo del marito in bocca e se lo stava succhiando avidamente. Lo leccava tutto scorrendo su e giù con la lingua, mi fece un cenno e mi avvicinai a loro. Presi a leccarlo come faceva lei, ogni tanto invece del cazzo leccavo al lingua di Angela. Ero pronta, la donna mi prese e mi mise a quattro zampe, impugnò il cazzo del marito e me infilò in sorca.(cambiare frasario mi pare opportuno in questi momenti di sesso sfrenato). Mi parve di impazzire dal piacere, per un attimo pensai a tutte le pippe mentali sull’uso del preservativo, non ebbi il coraggio di dire nulla; il membro non fece alcuna fatica ad entrare, un poco per la lubrificazione fatta poco prima un poco per la mia sorca che era un lago; mi penetrò a fondo facendomi sussultare dal piacere. Angela intanto si masturbava proprio davanti ai miei occhi le presi un piede ed iniziai a succhiarle la pianta, le dita, ed infine mi concentrai sul pollice, come se in bocca avessi un cazzo. Mi pareva di avere dure cazzi uno in fica e l’altro in bocca. Io ho questo vizio, mi piace succhiare le dita o della mano quando vengo scopata. Più succhiavo il dito e più lei, si dimenava aumentando il movimento della mano sulla fica. Intanto Angelo se ne era venuto inondandomi la fica di sborra, mi aveva completamente riempita. Non ho idea della quantità di sborra che Angelo spruzzasse normalmente, mi parve per quel che posso sentire molto abbondante. Estraendo il cazzo ebbi la certezza della quantità vedendola colare per tutte cosce. Era abbastanza tardi e siccome era venerdì, i due mi proposero di dormire da loro, poi l’indomani mattina me ne sarei andata a casa con la moto. Mi parve un idea molto buona ed accettai……..

continua

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