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Scambio di Coppia

una giornata al mare 6


di cicas
17.10.2011    |    16.109    |    7 9.4
"Mentre mi davo altruisticamente da fare , Alfonso mi fermò la mano e venendo da dietro me lo infilò tutto nella fica..."
Marzia, dopo essersi pulita si avvicinò al marito con fare remissivo , come chi si dovesse far perdonare qualcosa. In fin dei conti era un gioco oltretutto al quale aveva voluto partecipare lui, senza alcuna costrizione anzi al contrario , aveva insistito per non smettere. Donato anche se geloso, aveva goduto nel vedere la moglie alle prese con più cazzi contemporaneamente e lo aveva dimostrato evidentemente, con la sua continua erezione durante tutto il rapporto. Più gli scopavano la moglie e più il suo cazzo cresceva di dimensioni. La visione dei cazzi che entravano ed uscivano da quel bel corpicino, non avevano eccitato solo lui. Data l’ora tarda, salutammo il resto della compagnia e ce ne andammo a dormire. Ero rimasta a bocca asciutta ma appagata per la performance dei miei amici. Non riuscendo a prendere sonno, mi alzai per bere. Dalle finestre vidi una luce provenire dal bungalow affiancato al nostro. Dato che la curiosità è femmina, mi misi ad osservare quello che stava accadendo; un gruppo di persone all’interno, si divertiva ballando ed agitandosi freneticamente;doveva trattarsi di una festa, dato il forte affluire di persone. Decisi di uscire ed andare a vedere di cosa si trattasse, ormai il sonno era passato. Essendo completamente nuda, mi misi un pareo, non per pudore dato che eravamo in campo nudisti , ma per il venticello che tirava fuori. Arrivata destinazione 150 metri al massimo, fui accolta con ardore da Arianna, la bella padrona di casa, all’interno erano tutti nudi, senza perdere tempo mi adeguai agli altri. Non curandomi troppo del mio prossimo, mi accorsi solo in quell’occasione, mio malgrado, che tutte le ragazze presenti erano semi depilate sul pube e completamente sotto le ascelle. Malgrado tutto, ebbi un notevole successo il mio essere naturale, fu apprezzato dalla maggior parte dei maschietti che non mi tolsero mai gli occhi di dosso, puntando spudoratamente i punti specifici, abbondanti di peli. Ad un certo punto della festa , mi si avvicinò con fare deciso Arianna, accompagnata dal suo compagno Alfonso ; un uomo di 65 anni, circa una trentina più di lei, però molto estroverso e galante, statura media, capelli bianchi, corporatura asciutta. Parlando, mi accorsi delle loro attenzioni nei miei riguardi, fui anche lusingata nel vedere lui in erezione. Realizzai in quel momento l’idea di scopare con un uomo molto più grande di me. Mi ci volle un secondo per decidere sul da farsi; con la mano sinistra gli afferrai il cazzo ed iniziai a fargli una sega colossale, come solo io sapevo fare; mentre muovevo la mano su e giù, massaggiavo con il pollice bagnato di saliva, la cappella. Intanto non mi ero scordata della sua compagna ed attingevo la mano destra nella sua fica zuppa di umori, per accarezzarle tutti e due i capezzoli. Mentre mi davo altruisticamente da fare , Alfonso mi fermò la mano e venendo da dietro me lo infilò tutto nella fica. Iniziò a stantuffarmi con maestria. Arianna, approfittando della posizione , (pseudo69) si mise sotto di me leccandomi la clitoride e gustandosi il cazzo del suo compagno entrare ed uscire dalla mia fica intrisa di piacere. Io a mia volta trovandomi quella rosellina tutta aperta completamente nuda (depilata) non che la visione sia delle migliori , sembrava di leccare un fuso di pollo; come la chiamo io “il pollo arena”. iniziai al leccarla dolcemente non avendo alcun impedimento o fastidio, dato la totale mancanza di peli. Continuammo per un pochino fino a quando Alfonso esausto estraendolo dalla mia fica, sborro nella bocca della sua compagna. A mia insaputa, sentii penetrarmi da un nuovo cazzo, questa volta più grosso non di lunghezza ma di circonferenza. Senza fiatare continuai a leccare la fica di Arianna che giunta al culmine, presa dal forte eccitamento non volendo si perse qualche goccia di urina, io leccavo ed ingoiavo assaporando tutto il suo piacere. Alzando la testa per deglutire, fui presa in bocca da un ragazzo. Mi trovavo in un orgia. Persi il conto di quanti ragazzi si alternarono nella mia bocca e nella mia fica. Alle prime luci dell’alba, mi trovai accasciata su di un divano in mezzo ad una decina di persone tra maschi e femmine. Mi alzai mi presi uno dei parei per terra e me ne tornai nel mio bungalow. Daniele dormiva come un angioletto, tutto nudo con i capelli ricci un pochino paffutello ed il pisellino addormentato. Ero abituata a vederlo sempre a cazzo dritto, questa visione di riposo mi era del tutto nuova. Mi precipitai al bagno e mi misi sotto la doccia per togliermi di dosso tutta la sborra che avevo preso precedentemente. Finito di sciacquarmi, chiusi l’acqua e liberai la mia vescica da tutta l’urina accumulata. Sentire lo scorrere della pipi calda tra le mie cosce mi allietava non poco. Finito di pisciare, me ne tornai a letto. Vedere il cazzo di Daniele così piccolino ed indifeso , abituata quasi a temerlo, dato la voglia atavica del suo possessore, mi venne in mente di risvegliarlo, non prima di averlo preso tutto e dico tutto compresi i coglioni nella mia famelica bocca. Avevo questo sogno nel cassetto prendere un cazzo in bocca con tutti i coglioni, cosa impossibili quando è in erezione anche se piccolo. Feci appena in tempo a coronare il mio intento che me lo sentii crescere dismisura dentro la bocca; avevo azionato l’interruttore da off in on . Sentire il risveglio del guerriero dentro la mia bocca, mi fece venire voglia di assaporare la sborra del mio uomo di prima mattina, paragonandola ad un vino novello. Mi imbarcai in un bel bocchino, succhiando ed aspirando quel bel cazzo nella mia bocca. Mentre andavo su e giù con la testa, mi aiutavo con le mani in un poderoso massaggio alle palle, non tralasciando di infilare un paio di dita nel suo buco del culo. Nel momento che ebbi le due dita dentro, lui venne inondandomi la bocca. Ingoiai tutto senza fiatare era saporitissimo, forse un pochino troppo come quantità,forse le due dita nel culo lo avevano stimolato per un flusso più abbondante. Tutta la sua sborra mi arrivò in gola facendomi quasi strozzare. Pensare che mi ero impietosita nel vederlo piccolo ed indifeso. Il mio dovere da ragazza innamorata l’avevo fatto, ed un nuovo giorno stava iniziando; chissà cosa ci avrebbe portato di bello.
…………… continua
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