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Scambio di Coppia

una vacanza in campagna 4


di cicas
03.11.2011    |    9.418    |    1 9.5
"Senza perdere tempo mi aggregai alle chiacchiere delle due, esponendo anche il mio giudizio..."
Entrammo e subito ci mettemmo a nostro agio, il nostro ospite era un pochino imbarazzato, per la presenza inaspettata di Alex; non lo avevamo avvisato della partecipazione di un altro galletto. Non essendo l’unico gallo del pollaio, “Emilio” si doveva guadagnare le grazie delle due gallinelle. Il primo passo fu fatto ad Alex , il quale propose una bella doccia collettiva, dato l’elevata temperatura sia esterna che interna. L’idea fu accolta con entusiasmo all’unanimità. Anita inizio a togliersi lentamente gli abiti attirando lo sguardo di tutti i presenti; gli indumenti cadevano in terra uno alla volta, scoprendo sempre di più lo statuario corpo . Finito il suo strip, fu la volta del mio. Mentre mi denudavo, mi accorsi che i due maschietti erano completamente nudi in totale erezione. Presi Emilio afferrandolo per il cazzo e lo portai verso il bagno, lo stesso fece Anita con il marito. Ci ritrovammo tutti e quattro nella vasca da bagno ad insaponarci l’un l’altro. Fui presa da Alex il quale mettendomi contro il muro, inizio a penetrarmi da dietro; sentivo il suo cazzo entrare ed uscire dalla mia fica. A pochi centimetri Anita si cimentava in un pompino spettacolare, proprio sotto gli occhi del marito. Una volta portato alla massima erezione, se lo fece mettere nel buco del culo, emettendo un lungo gemito al momento della penetrazione. Eccitato dallo spettacolo affianco, (vedere la moglie inculata sotto i suoi occhi da un estraneo) Alex lo tolse dalla mia fica e me lo infilò nella bocca, muovendomi la testa con tutte e due le mani. Un attimo dopo avevo mezzo litro di sperma in bocca. Non lo ingoiai come mio solito, lo tenni per restituirlo alla sua legittima consorte avida del nettare maschile. Mi avvicinai al suo volto, contratto da una smorfia mista a dolore e piacere, Il tizio dietro la stava inculando con movimenti sempre più violenti; le regalai un appassionato bacio, spruzzandole tutta la sborra calda del marito. Mi ero appena alleggerita, che subito fui penetrata in bocca dal cazzo di Emilio; due colpetti e mi eruttò tutto il suo piacere. Questa volta me lo ingoiai tutto, gustandone l’acre sapore. Finita la doccia ci mettemmo tutti e quattro in balcone a goderci un pochino di sole . Tutto intorno era deserto non vi era anima viva. Poco dopo esserci accomodati attorno al tavolino, ci accorgemmo sotto di noi della presenza di un gregge di pecore. Pascolavano tranquillamente nel prato antistante mangiando tutto quello che trovavano. Mi accorsi che oltre le pecore vi era pure il pastore, un uomo sui 40 anni consumato dal sole e dalla fatica. Non ci toglieva gli occhi di dosso avvicinandosi per vedere meglio le nostre nudità. Sia io che Anita, compiaciute ci alzammo e come mamma ci aveva fatte iniziammo a parlare con il tizio come se niente fosse. Incoraggiato il pastore si avvicinò al nostro balcone scrutandoci da sotto, godeva delle nostre grazie en plein air. Mentre il tizio dal basso ci faceva delle vere e proprie radiografie, Anita iniziò strofinarsi la fica con disinvoltura imputando l’ incomodo ad una fastidiosissima mosca. Accortosi della troiaggine della moglie, Alex le propose con fare di sfida, di sbocchinare il pastore. Anita rimase sorpresa dal tono deciso del marito e per sbalordirlo ed ingelosirlo, accettò la provocazione mettendosi a disposizione del giovane pastore. Si infilò un vestitino e scese al piano terra dove raggiunse il pastore. L’uomo era sbigottito, quasi spaventato, anche se lo avesse raccontato, nessuno gli avrebbe creduto. Anita si diresse sotto un albero, facendo scivolare per terra il suo succinto vestitino, rimanendo completamente nuda, sculettando verso la meta, seguita dal giovane pastore. Non ebbe il tempo di sbottonargli i pantaloni, che il tizio le schizzo sul volto tutta la sua sborra. Non perdendosi d’animo, senza neppure pulirsi la faccia, grondante di caldo liquido seminale , glielo prese in bocca ripulendolo accuratamente. Dal balconcino di casa riuscivamo tramite un binocolo a vedere tutta la scena. Durante lo spettacolo a luci rosse, ai due venne un prurito nel basso ventre; mi presero mi portarono in cucina e lì iniziarono a palparmi su tutto il corpo strusciando i loro cazzi durissimi sulle mie cosce. Emilio mi prese in braccio e mi posizionò sul lavello , dove allargandomi le cosce mi diede un saggio della sua bravura linguistica. Alex ci guardava toccandosi il cazzo con movimenti secchi e decisi. Ero al settimo cielo, avevo sotto i miei occhi il sogno di tutte le ragazze, due uomini solo per me che mi riempiono di attenzioni stimolando tutta la mia libido . Avevo la fica in fiamme tanto che chiesi ad Emilio di spegnere l’incendio con un getto di acqua, fu allora che Alex da gran porco che era, mi pisciò addosso bagnandomi oltre alla parte interessata anche le tette. Finito uno, iniziò l’altro pure lui si liberò puntandomi sulla faccia . Avevo urgente bisogno di una doccia fresca, ero completamente inzuppata di urina . Mentre entravo in bagno, vidi rientrare Anita che pure lei con un problema analogo al mio, si ficcò sotto la doccia. Nel vedermi tutta impregnata di urina, scoppiò in una risata fragorosa. Uscite dal bagno ci recammo in salotto dove i due simpaticoni si stavano scambiando commenti, probabilmente su come ci avrebbero scopate . Non varcammo neppure la porta che si alzarono , mi presero e dopo avermi tolto il telo di spugna che mi copriva,mi legarono tutta nuda alla libreria. Alex fece stendere Emilio sul divano ed intimò alla moglie di succhiarlo. Una volta raggiunta la massima erezione, riprese la consorte e la fece adagiare a cavalcioni aiutandola da infilarsi il grosso cazzo nella fica. Avvenuta la penetrazione, la fece aderire completamente al corpo del ragazzo. Il gioco era interamente condotto da Anita che muovendo i fianchi roteando il culo andava su e giù. Per me era una visione paradisiaca; ero posizionata proprio di fronte a loro e percepivo ogni movimento. Osservare il culo di Anita che ondeggiava prima in su, dilatando completamente l’orifizio anale, poi in giù richiudendolo completamente. La medesima percezione visiva, la ebbe Alex il quale non esitò a penetrare la moglie nel buco del culo, urlandole ad alta voce che la stava inculando. La visione dei due cazzi che entravano ed uscivano, dilatando a dismisura i due buchetti di Anita, mi eccitava talmente che non riuscii a trattenere il mio immenso piacere, provocandomi un orgasmo con lo sfregamento delle cosce. Al culmine del godimento liberai pure la vescica , pisciandomi addosso. Eccitatissimi i due giovani, si tolsero simultaneamente dal corpo di Anita e le sborrarono addosso. Ero paonazza dalla vergogna, mi ero pisciata sotto davanti delle persone senza alcun pudore. Per togliermi dall’imbarazzo, Alex iniziò a leccarmi lungo il corpo privilegiando le mie parti intime. Gli altri due lo imitarono, provocandomi sensazione fino a quel momento sconosciute. Avevo le loro lingue dappertutto, Anita si era concentrata sui miei piedi me li stava leccando tutti prima uno poi l’altro, dopo avermeli bagnati per benino, prese il cazzo del marito e lo adagiò nel mezzo ; automaticamente inizia a masturbarlo agitando i piedi su e giù , fino al logico epilogo. Sentire la sborra appiccicosa tra le dita mi diede una starna sensazione, raramente avevo masturbato un uomo con i piedi fino a farlo venire, di solito mi ero limitata a stringerlo e basta. Dato la buona compagnia e la totale sintonia instaurata tra di noi, chiedemmo ad Emilio di rimanere un paio di giorni , per dare libero sfogo a tutte le nostre libidini. Per animare la compagnia , decidemmo di andare in paese a rimorchiare delle persone per coinvolgerle nei nostri giochini sempre più raffinati e perversi. Durante una pausa in uno dei tanti negozi di scarpe, Anita iniziò a parlare con una ragazza molto carina , sulla trentina altezza media, capelli rossi ; una rossa naturale con tanto di lentiggini. Le due si consigliavano a vicenda su quale modellino calzasse meglio. Senza perdere tempo mi aggregai alle chiacchiere delle due, esponendo anche il mio giudizio. Dopo lunga e penosa malattia riuscimmo ad acquistare un paio di scarpe. Nel frattempo i nostri amici si erano dileguati aspettandoci al di fuori del locale. Mentre pagavamo , ci si avvicinò un ragazzo che prese la roscetta tra le braccia e la baciò teneramente sulla guancia. Decisamente era il suo ragazzo, lei senza indugiare ce lo presentò. Fatte le dovute presentazioni uscimmo per cercare i due debosciati. Li trovammo seduti nel caffè adiacente, subito si alzarono e ci invitarono a sederci, andando procurare altre sedie per i nuovi ospiti. I due amici non erano sposati ma convivevano da due anni. Solo in quel momento ci accorgemmo che la tizia era in stato interessante, l’enorme pancione era stato coperto da una sorta di spolverino, togliendoselo aveva chiaramente mostrato il suo stato. Ci disse di essere al sesto mese. ………
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