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il tradimento


di cicas
27.07.2021    |    20.118    |    10 8.8
"Non mi diede neppure il tempo di ripulirmi e senza fiatare mi rese la pariglia appoggiando le sue calde e carnose labbra sulla mia clitoride gonfia e..."
Da un po’ di tempo, mi vedevo con un ragazzo per me veramente speciale ed ogni giorno che passavo assieme a lui la mia infatuazione cresceva sempre di più, consolidando un rapporto sempre più impegnativo e serio. Con lui finalmente avevo conosciuto il vero amore : parola grossa per una giovane donna di appena 24 anni . Incredibile ma vero , i miei sentimenti per lui erano veramente sinceri. Nonostante queste prerogative, un giorno ricevetti una chiamata al telefono da un mio vecchio ex Andrea. Con cui avevo passato momenti allora indimenticabili ed al quale avevo dato la mia verginità. Assieme, ci eravamo immersi in una completa ricerca del piacere fisico sessuale infrangendo ogni barriera ed ogni tabù ; con lui avevo scoperto gradualmente il piacere e finalmente ero riuscita a godere anch’io raggiungendo l’orgasmo . Si era offerto di portarmi all’altare, sentendosi molto coinvolto dopo avermi sverginata sia davanti che dietro. Impaurita e angosciata da tale richiesta , considerando che avevo appena 17 anni ,avevo rifiutato la proposta chiudendo definitivamente la relazione , constatando in fin dei conti che il mio coinvolgimento non fosse assolutamente al top, al contrario, per me si trattava di uno dei tanti amori giovanili le classiche cottarelle delle ragazzine che approdano in punta di piedi ai piaceri del sesso. Dopo di lui mi ero legata al altri ragazzi , sempre con risultati poco esilaranti ; alla fine ero approdata a Daniele , con il quale mi ero completamente stabilizzata ed appagata sotto tutti i punti di vista . Quando mia madre mi passò la telefonata di Andrea (all’epoca non esistevano i cellulari vi erano solo i fissi) rimasi di stucco anche perché avevo appreso da amici che si era sposato con un amica comune della nostra comitiva . Subito mi propose di rincontrarci , invitandomi a cena in un localino di sua conoscenza dove servivano delle lasagne a detta sua veramente speciali ;erano passati diversi anni dal nostro ultimo incontro e la voglia di rivederlo al momento mi riempì di gioia e molta curiosità. Ne parlai con Daniele il quale non ebbe nulla da eccepire. Giunti al giorno dell’appuntamento dopo essermi tirata a lucido indossai un vestitino in lino che controluce valorizzava il mio fisico gratificando la mia vanità femminile. Puntualissimo si presentò al mio portone e subito dopo avermi riempita di complimenti, ci recammo al ristorante. Dopo cena Andrea mi invitò a finire la serata a casa sua dato che la moglie era assente . Varcata la soglia, inevitabilmente Andrea iniziò a fare innocue avances, sia verbali che fisiche, che con il passare del tempo divennero sempre più audaci. Di lì a poco ci trovammo non so come e perché sdraiati sul letto avvinghiati l’uno all’altra in una serie di baci alquanto intriganti. Senza indugio mi tolsi l’esiguo vestitino rimanendo proprio come la mamma mi aveva fatta offrendo il mio corpo evidentemente eccitato agli sguardi libidinosi del mio amante. Veloce senza perdere tempo si proiettò tra le mie cosce e spalancandomele iniziò a leccarmi la fica , facendomi da subito sussultare di piacere. Godevo come una troia ma il mio pensiero andava a Daniele, al torto che gli stavo facendo, ma la maestria del mio amante riusciva ad offuscare ogni tipo di pensiero. Non ci volle molto che arrivai all’orgasmo sborrando sul volto del mio amante, imbrattandolo tutto con i miei caldi e lattiginosi umori vaginali. Carica di piacere mi voltai e puntai direttamente verso il suo cazzo duro e turgido e spalancando le fauci dopo averlo leccato per benino come un cono gelato,lo accolsi tutto nella mia bocca desiderosa di calda sborra. Fui subito accontentata infatti non ci volle molto che il mio amante si svuotò completamente i coglioni facendomi gustare il suo copioso e fluido nettare, deglutendolo tutto . Non contento , ancora desideroso di voluttà mi mise alla pecorina e dopo avermi spalancato il buco del culo dilatandolo con le dita , mi piazzò il suo grosso cazzo iniziando a ondeggiare avanti e dietro, facendomelo sentire tutto . Desideroso della mia fica oramai un fiume in piena lo estrasse dall’ano e senza alcun indugio me lo sbatté profondamente nella fica, facendomi urlare di piacere. Lo pregai solo di non venirmi dentro dato che in passato era sua abitudine usare questa pratica malsana. Stavolta rispettò le mie richieste ed al momento fatidico uscì di colpo inondandomi i seni . La copiosa sborrata mi imbratto tutta colandomi lungo il corpo fino a bagnare le lenzuola. In quel momento nella penombra mi accorsi della presenza di un’altra persona che ci spiava in silenzio in fondo alla stanza. La vidi lentamente avanzare verso di noi, materializzandosi in Barbara sua moglie , mia vecchia amica, che tutta nuda e desiderosa si accingeva a riscuotere la sua razione di sesso. Senza neppure accorgermene, incitata da Andrea, mi ritrovai avvinghiata a lei in un appassionato e languido bacio. Iniziammo il nostro show palpandoci voluttuosamente i corpi nudi e tesi ,regalando al maschio uno spettacolino mozzafiato sfoggiando le nostre innate doti saffiche. Per me non era la prima volta che mi accoppiavo carnalmente con una femmina , al contrario per Barbara si trattava in assoluto della sua prima volta , quindi mi pregò di aiutarla nella nuova esperienza. Per svezzarla iniziai da subito a stimolarle la vagina prima con le dita per passare successivamente alla lingua. Al contatto fisico iniziò immediatamente a recepire sensazioni gradevoli ed agitandosi tutta si abbandonò in un voluttuoso e fragoroso orgasmo. Godeva come un ossessa e dalla sua vagina fuoriuscivano copiosi flutti di caldi umori che inevitabilmente con la loro energia mi colpirono il volto annaffiandomelo tutto. Non mi diede neppure il tempo di ripulirmi e senza fiatare mi rese la pariglia appoggiando le sue calde e carnose labbra sulla mia clitoride gonfia e ridondante di libidine. Con estrema dovizia molto lentamente si appropriò della mia vagina iniziando stimolarla nel punto giusto regalandomi solo piacere; la incoraggiai a continuare eccitandomi con un frasario poco elegante ma molto efficace in quei momenti: Intanto Andrea mentre la moglie si stava dedicando a me, era stato invogliato dal bel culetto di barbara e senza esitare le aveva poggiato la cappella tra le chiappe in attesa di un consenso da parte della femmina, che non tardò ad arrivare così in un battibaleno il famelico cazzo sprofondò nella cavità anale scomparendo completamente. La cara Barbara si stava gustando una bella inculata mentre contemporaneamente si prodigava nel leccare una fica . Continuammo il carosello per un lungo tempo cambiando le varie posizioni alla fine stanchi ma appagati decidemmo di riposarci crollando in un sonno profondo.

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