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Lui & Lei

scivolerei tutti i giorni...


di Membro VIP di Annunci69.it belinone
07.03.2012    |    6.488    |    1 9.7
"Poi mi chiede se è tutto a posto, se sono solo scivolato o se ho avuto un capogiro e quando le rispondo che è tutto ok mi dice: "Bene, allora per farmi..."
Anche questo racconto, come tutto ciò che ho scritto e scriverò è assolutamente vero, a parte i nomi, ovvio...
Metà anni '80, aveva appena smesso di piovere e nei carrugi di Genova il selciato facilmente tradisce, sembrando a volte una pista di pattinaggio da quanto è sdrucciolevole; stavo camminando a passo spedito per completare il giro dei clienti entro la mattinata e avere il pomeriggio libero quando non mi sono neanche reso conto come sia successo, ma mi sono ritrovato lungo disteso in terra... Imprecazioni varie, controllo di non aver niente di rotto, anche i vestiti non si sono strappati o sporcati, solo la 24 ore è lacerata, alzo la testa e la vedo: ride, ma ride di gusto... Penso: ma che stronza! La fulmino con lo sguardo e lei senza smettere di ridere mi dice: "Scusa, ma non ce l'ho fatta a non ridere, un ragazzo così alto cadere non l'avevo mai visto e se ti fossi visto da fuori probabilmente rideresti anche tu, eri troppo buffo" La mia risposta: "Visto da dentro non mi sono divertito per niente, ma se ti basta così poco per rallegrarti la giornata vedrò di caderti davanti altre 2-3 volte, magari cambio lavoro e faccio il clown" Mi guarda seria e dice: "Scusa davvero, è stata una reazione istintiva, non volevo prenderti in giro, davvero". Poi mi chiede se è tutto a posto, se sono solo scivolato o se ho avuto un capogiro e quando le rispondo che è tutto ok mi dice: "Bene, allora per farmi perdonare ti offro un caffè, a proposito, io sono Maria... Accetto con piacere, anche perché mi sta passando l'incazzatura e comincio a guardarla meglio, una ragazza sulla trentina, carina il giusto senza essere appariscente, camicetta scollata che lascia intravedere un seno non molto grosso, ma di quelli giusti e una gonna attillata, ma non mini, la classica gonna... Guardo le mani e vedo una fede d'oro, chiedo: "Sposata?" "Si"... Nel tragitto a piedi fino al bar ho modo di osservarla meglio, viso solare, labbra ben disegnate e poi la faccio volutamente avanzare un pochino per sbirciare il culo, uno spettacolo!!! Ci sediamo a un tavolino, ordiniamo e cominciamo a parlare; é sposata da 2 anni con un marinaio che sta via da casa 4-5 mesi e sta a casa un paio di settimane, le chiedo adesso da quanto è partito e mi dice che sono tre mesi che manca da Genova... Comincio a fantasticare, in fondo però non ho confidenza per fare certe battute, ma cerco di capire se è la mogliettina fedele che vuol far intuire dall'abbigliamento o se invece quando lui non c'è si da da fare... Così vestita non sembra una in cerca di avventure, ma so anche che al mattino è difficile uscire di casa vestite da sera :-)) Quando è quasi un'ora che siamo seduti a parlare ormai ho perso i freni inibitori, ho davanti una trentaduenne che accavalla le gambe di continuo, riesco ad intuire una coscia morbida, tutta da toccare e poi vorrei mettere le mani, e non solo le mani, su quel mandolino a fatica trattenuto nella gonna. Il mio uccello ha raggiunto l'erezione necessaria a farmi ragionare come vuole lui e non col cervello (devo dire che avevo 23 anni) e quindi mi spingo a dirle: "ok, tu adesso paghi il caffè per punizione delle tue risate, ma una sera di queste ti offro una pizza per ringraziarti di questa bella chiacchierata". Lei si alza senza dire nulla e va verso la cassa offrendomi una vista perfetta di quel culo da sballo, mi alzo anche io e quando si volta vedo che allunga lo sguardo verso il basso e si, purtroppo (o per fortuna) ho pantaloni stretti e non esistendo all'epoca i telefonini quel gonfiore non poteva essere altro... Mi sorride ammiccando e dice: "Faccio un salto in bagno, mi accompagni che mi tieni la borsa?" Rispondo."Certo, il bagno se non mi sbaglio è nel cortile" Non mi sbagliavo, bisognava uscire dal retro del bar e attraversare uno stretto cortiletto. Una volta davanti alla porta mi prende la mano e senza dire niente mi trascina all'interno... Appena dentro mi mette una mano sulla patta e dice: "Ti piacciono le donne più grandi? A me piacciono gli uomini alti" Non rispondo neanche, le metto le mani sul culo come se in tutta la vita non avessi voluto altro, comincio a strizzarlo, carezzarlo, palparlo e poi alzo la gonna e continuo da sotto, allungo le dita verso i buchetti e trovo un lago in mezzo alla peluria... mi ricordo come se fosse adesso che le lanciai una sfida: " Ok, hai notato che ce l'ho duro, ma da come ti sei bagnata tra un attimo ti faccio godere come una vacca" E così dicendo infilai un dito nella figa... Lei mi slacciò la cintura, mi calò braghe e mutande in un lampo, si staccò dalla mia presa e inginocchiandosi lo fece scomparire nella sua gola avidamente. Cominciò un pompino celestiale, lo prendeva tutto in gola, poi lo tirava fuori e faceva lunghi ghirigori con la lingua sulla punta, alternava velocissime pompate a momenti in cui lo sfiorava appena, ci soffiava sopra dolcemente e un attimo dopo lo prendeva fino in fondo e mordeva la base fino a farmi male, le sue mani erano una avvinghiata alle mie chiappe e l'altra l'aveva in basso, si stava toccando la maialona!!! Sentivo che non avrei potuto resistere a lungo, ma volevo farla godere, volevo sentirla dire che era una troia da monta, volevo lasciarle un gran ricordo... Mi staccai a fatica, la feci rialzare e per la prima volta la baciai, fu un bacio appassionato, si sentiva che non vedeva l'ora di godere, sentivo la sua eccitazione e sentivo la mia al massimo, la girai e la feci appoggiare al lavandino di acciaio, il contatto col freddo del metallo le fece venire i brividi, ma fu un attimo perché io mi ero già inginocchiato e cominciai a leccarla, leccavo la fica e il buchino dietro, succhiavo il clito, deglutivo il suo umore, dolce dolcissimo, con le mani le toccavo le tette, piccole ma con due capezzoli lunghissimi, due-tre centimetri e duri, durissimi... Quando sentii che spingeva forte il culo per appoggiarsi e far si che la faccia non si staccasse da quelle fessure pensai che era giunto il momento di farglielo sentire dentro, mi alzai e cercai di infilarglielo in figa, ma essendo piccolina di statura stavo faticando e lei, con una faccia e una voce da porca incredibile, dallo specchio mi disse: "Puoi guadagnare 2 centimetri in altezza, se vuoi"... Non me lo feci ripetere, appoggiai la punta dell'uccello sul buco sopra e spinsi... Entrò in un lampo, come se lei non avesse mai fatto altro che dar via il culo, lo sentivo accogliente e caldo al punto giusto, allungai una mano per toccarle la figa da sotto e ci trovai anche la sua, cominciammo un gioco di dita mentre lei stringeva forte lo sfintere per farmi una sorta di pompa col sedere, la sentivo gemere, dallo specchio mi lanciava occhiate e io le dicevo quanto fosse maiala, quanto fosse fica e se anche adesso mi trovasse buffo come quando sono scivolato... Uscii da quell'antro caldo e cercai la figa, lo puntai e cominciai a penetrarla, in un minuto trasfigurò il volto, cominciò a tremare ed esplose in un orgasmo meraviglioso... lo lasciai dentro ancora un pochino e poi lo sfilai dicendole: "Voglio riempirti la gola", Si abbassò e riprese i giochetti di lingua, ma durarono un lampo perché a quel punto ero troppo eccitato e scaricai tutto il liquido dai coglioni direttamente nella sua gola, inghiottì tutto e lo lasciò uscire quando era già quasi a riposo e completamente ripulito... Senza dire nulla ci rivestimmo, eravamo sazi uno dell'altra, le era tornato quello sguardo da brava mogliettina e disse solo: "Aspettami fuori con la borsa, faccio pipì"... Uscii nel cortile e mi accesi una sigaretta quando vidi arrivare il barista: "Avete dei problemi?" "No, è che prima sono scivolato in strada e ho perso tempo a guardare se avessi delle abrasioni, ora lei sta facendo pipì e andiamo, grazie" Devo ancora capire adesso se mi ha creduto o no, ma quando lei è uscita l'ha guardata con occhi maliziosi :-)) Ci siamo scambiati i numeri di telefono e mi ha raccomandato di chiamarla cercando qualche uomo o magari un dottore, così se avesse risposto il marito o la suocera potevo fingere di aver sbagliato numero... La chiamai altre volte e furono scopate intense, ma ve le racconterò con calma, io quel giorno ho solo imparato che scivolerei tutti i giorni, se questo fosse il risultato :-))











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