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trio

piero e stella


di Membro VIP di Annunci69.it belinone
18.05.2012    |    11.378    |    3 9.8
"Rotto il ghiaccio in maniera così piacevole mi alzo dalla panca e mi denudo presentandole l'uccello all'altezza del suo viso..."
Quello che segue è il racconto di una serata trascorsa ad aspettare una coppia in un luogo famoso a Genova per il carsex.
Sono arrivato verso mezzanotte, serata passata con amici tra risate chiacchiere e discorsi sul mio periodo fuori città, sulla fine di una convivenza ecc... Salutati gli amici mi accorgo di non avere nessuna voglia di andare a casa e mi ricordo che ogni tanto andavo in questo luogo dove a volte si possono incontrare coppie che cercano il divertimento con noi singoli. Era l'estate del 2003, avevo 41 anni, ed era una delle estati più calde e torride, se non la più calda, che ricordo delle cinquanta estati passate nella mia vita. Mi sono soffermato in un punto strategico del luogo prescelto, un punto da cui avevo la visione completa della situazione e da dove, se ci fossero state, avrei immediatamente individuato l'eventuale coppia. Passa una buona mezzora e niente, fino a quando vedo una certa fibrillazione tra gli altri due singoli presenti, uno in motorino si rimette il casco e fa un giro soffermandosi intorno ad un'auto che non avevo notato, posteggiata accanto ad altre auto vuote. L'altro singolo scende dalla propria auto e a piedi si avvicina al ragazzo in motorino. Penso che se voglio saperne di più è meglio avvicinarmi a mia volta e metto in moto. Quando sono abbastanza vicino mi rendo conto che all'interno dell'auto posteggiata c'è il riflesso di una chioma bionda e liscia accanto ad una persona col cranio lucido e pelatissimo, sono semiabbracciati e nell'oscurità dalla mia posizione non distinguo se stanno o meno facendo qualcosa di sessualmente rilevante. Il ragazzo in motorino posteggia accanto a loro e si avvicina, così come quello a piedi e loro si staccano mettendo in moto l'auto. Effettuano una manovra veloce ed escono dal posteggio, mi passano davanti e incrocio gli occhi di lei, lui frena e poi riparte molto adagio, poi si riferma. Metto in moto l'auto e mi porto dietro di loro, lui da dentro mi fa il segno dell'ok all'americana e riparte piuttosto veloce, io dietro. Appena fatte tre curve arriviamo ad un incrocio col semaforo giallo, guardo dietro e c'è il ragazzo col motorino che sta sopraggiungendo, l'uomo davanti a me accelera e brucia il semaforo, io mi fiondo rischiando parecchio e il ragazzo in scooter è costretto a fermarsi. Appena si accorge che sono rimasto il solo a seguirli l'uomo alla guida rallenta e prende la strada panoramica sopra un noto quartiere di Genova. Fatti pochi chilometri posteggiano l'auto vicino ad un parco urbano arredato con comode panchine sotto agli alberi, scendono dall'auto e non posso trattenere una forte eccitazione nel vedere questa splendida creatura uscire dall'auto. Scendo a mia volta e il rumore della portiera li fa voltare a guardarmi, poi si incamminano all'interno del giardino senza apparentemente calcolare che ci sono anche io. Arrivano ad un punto interno del giardino e si accomodano su una panchina cominciando a baciarsi. Il dubbio che mi assale è forte, sono soltanto degli esibizionisti? Se mi avvicino troppo interrompo il loro gioco e quindi rovino tutto? O stanno solo aspettando che mi avvicino? Propendo per restare alla distanza di circa dieci metri aspettando un segnale e intanto, guardando questa bella coppia amoreggiare, mi trovo a fantasticare sul bel corpo che sto ammirando. Lei è bionda, capelli lunghi e lisci, due gambe lunghe e magre, ma non magrissime, un culetto perfetto che ammirandolo mentre li seguivo nel parco mi aveva già fatto indurire notevolmente l'uccello, ha una camicetta bianca e sotto di essa un seno di cui non riesco a capire la misura vista la mia distanza da loro. Continuano a baciarsi, lui allunga un po' le mani alzandole la gonna in maniera che riesco a scorgere le mutandine, lei lo accarezza sulla testa, sembra proprio che vogliano solo farsi ammirare senza andare oltre. Lui si fa più audace e comincia a toccarla sotto le mutandine, lei si lascia fare e comincia a guardare insistentemente verso di me con occhi molto voluttuosi. Decido di rompere gli indugi e mi avvicino, lui non fa una piega e lei non stacca gli occhi da me provocandomi una erezione imperiale, quando sono a poco più di un metro la sento cominciare ad ansimare, il lavoretto di suo marito sta dando i suoi frutti ed allora senza più pormi il problema mi posiziono accanto a lei e mi siedo anche io sulla panchina. Un attimo dopo sento la sua mano direttamente sulla patta dei jeans, allungo a mia volta la mia sulla sua schiena e la abbasso verso quel culo meraviglioso che non vedevo l'ora di toccare. Lei si sporge in avanti favorendo l'entrata della mia mano tra le natiche e io scendo con due dita per andare a solleticare la patatina da dietro incontrando le dita di lui che già la stavano sapientemente toccando. La sento pelosissima e sento i peli fradici dei suoi umori, infilo dentro un dito e trovo le dita di lui, lei freme e quindi oso un po' di più uscendo da quella fessura e puntando il dito ben inumidito nel buchetto posteriore, ha un sussulto e caccia un urletto, mi accorgo che spinge il culo come a volerne di più e infilo anche un secondo dito e sento, attraverso la sottile membrana che divide le due cavità, le dita di lui nella vagina, ci alterniamo a muoverle in sincronia fino a quando i gemiti e gli urletti si fanno più intensi e lei viene per quello che sarà il primo orgasmo della nottata. Rotto il ghiaccio in maniera così piacevole mi alzo dalla panca e mi denudo presentandole l'uccello all'altezza del suo viso. lo prende immediatamente in bocca, lo solletica con la lingua, le mani mi massaggiano palle e natiche e continua con un bel pompino fino a quando anche suo marito decide che vuole la sua razione di bocca :-)) Mi scosto e prendo un preservativo dalla tasca dei jeans, mi siedo sulla panca appoggiato a lei che mi lascia fare e appena sente premere l'uccello sulla sua schiena indietreggia quel poco che basta per infilarselo tutto dentro mentre continua a pompare senza sosta il pisello del marito. Comincio a ritmare i colpi tenendola per i fianchi, allungo una mano davanti massaggiandole prima il seno (piccolo e con due capezzoli molto sporgenti) poi scendendo verso la pancia. Quando arrivo a mettere la mano sul grilletto non faccio in tempo a stuzzicarglielo per bene che lei con un urlo bellissimo viene per la seconda volta. A quel punto lui fa uscire l'uccello dalla bocca di lei e comincia a baciarla appassionatamente mentre io riprendo il ritmo dei colpi, agevolato da lei che si continua a muovere sopra di me offrendomi anche lo spettacolo della sua schiena nuda che finisce in due natiche con sopra due fossette meravigliose. Sento che sono in forma e potrei andare avanti così per lungo tempo, ma ho una voglia esagerata di quel culo e allora la prendo per i fianchi, la sollevo fino a sfilare il cazzo dalla sua figa e mi alzo. Lei subito non capisce le mie intenzioni, ma quando la prendo mettendola a quattro zampe sulla panchina e mi posiziono dietro capisce al volo, alza il culetto e mi offre la visione dei due buchi aperti sotto una coltre di peli bagnatissimi e, senza neanche prima leccare un pochino, infilo la testa del mio uccello sul suo buco stretto. Non faccio in tempo a posizionarlo che lei con una spinta poderosa si autoincula sul mio pisello gemendo come una cagna in calore. Il marito, forse per farla smettere di urlare, le rimette l'uccello in bocca e le massaggia il seno, mentre io sto fermo guardando lei che si muove avanti e indietro prendendoselo tutto in culo. Passa pochissimo tempo che la risentiamo tremare e gemere più forte fino a quando il terzo orgasmo la squassa facendola urlare di piacere. Mi sfilo dal culo, adesso sono appagato e vorrei venire io, magari in quella meravigliosa bocca, ma lei non sembra del parere e mentre si rialza fa stendere il marito sulla panchina infilandoglisi sopra ed offrendo a me la possibilità di reintrodurre il mio arnese nel posteriore. Adesso urla senza ritegno, si sente che è un'esperta della doppia penetrazione, è lei che comanda il ritmo ed è lei che ci sta usando come fossimo due vibratori di carne. Provo a fare qualcosa per farmi sentire attivo e le prendo i capelli con una mano come se fossero delle redini, le passo l'altra mano sotto il mento e fingo di strangolarla, la tiro verso di me per i capelli e stringo un pochino le dita sul collo come fossero un giogo. Si volta, mi guarda con occhi da maiala e poi voltandosi di nuovo verso il marito viene di nuovo senza freni, urlando e gemendo nel più intenso degli orgasmi... Restiamo fermi per più di un minuto e poi io mi sfilo, lei si rialza e si siede sulla panchina e a quel punto sfilo il preservativo e le ripresento l'attrezzo davanti alla bocca imitato dal marito. Li prende, ci gioca con le mani, li slinguetta e li avvicina, prova a introdurli entrambi poi comincia una doppia sega fino a quando non resistiamo più e prima io le riempo gola e bocca e poi lui fa altrettanto spruzzandole anche il volto. Lui si abbassa, ricomincia a baciarla e con la lingua le ripulisce il viso e le passa il seme dalla sua lingua alla sua bocca, mentre io comincio una lenta vestizione. Mi rendo conto a quel punto che non una sola parola era uscita dalle nostre bocche per tutto il periodo del gioco e non so come ma mi sarebbe spiaciuto interrompere quel lungo silenzio. Ci pensa lui: "allora che mi dici di Stella?" "Dico tutto il bene possibile, ma perché non ci siamo conosciuti prima? Rispondo con un sorriso. Allungo la mano e mi presento, loro dicono di chiamarsi Piero e Stella, sono sposati, hanno la mia età e vanno in quel parco da quando avevano sedici anni. Casualmente qualche anno prima hanno scoperto di essere osservati, la cosa li ha notevolmente intrigati ed eccitati e da allora si sono esibiti per i singoli guardoni fino alla volta in cui un ragazzo un po' più intraprendente si è avvicinato e hanno scoperto che Piero non è affatto geloso e Stella non gode solo a farsi osservare... Lei mi chiede con un lampo di eccitazione negli occhi se ho un'amica e alla mia risposta affermativa dice a Piero di prendere subito il mio telefono che non finisce certo stasera questa bella conoscenza... Ci riavviamo verso le auto parlando da vecchi amici e quando è il momento di salutarci lei mi abbraccia, mi bacia in bocca e poi mi dice: "la prossima volta voglio e pretendo la tua lingua in gola sulla passera e sul culetto, non ti permettere mai più di trascurarmi" Rispondo mettendole la lingua in bocca e le dico che non passerà molto che assaggerò i suoi umori direttamente alla fonte. La settimana dopo squilla il telefono, ma questo è un altro racconto...











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