Gay & Bisex

50 anni


di HoBoccaVelluto
30.05.2018    |    22.981    |    19 9.4
"Siamo arrivati parcheggio dietro al camion, e Tony mi dice, -Ti va una birra, dai vieni in cabina che siamo comodi..."
Negli ultimi mesi ho allentato un pò la mia voglia di cercare avventure,
sarà che ormai a 50 anni, non si è più così "richiesti", eppure la scorsa settimana, tornando da lavoro.....

Ormai la zona industriale dove lavoro molte aziende hanno chiuso i battenti, ne sono rimaste veramente poche, e pure il via vai di auto e camion, non esiste quasi più.
Stavo per arrivare alla fine della strada per immettermi sulla statale, e vedo un tir fermo con le luci di posizione accese e l'autista che controllava i pneumatici, mentre gli passo a fianco, vedo che mi fa un gesto con le mani, come per chiedermi di fermarmi, arrivo alla rotonda 20 metri più avanti e torno indietro, magari si è perso e ha bisogno di aiuto.
Abbasso il finestrino e gli dico: "Ciao hai bisogno di aiuto?"
-Ciao scusami, ma sto cercando la ditta_____ mi hanno detto che è qua vicino.
-Si è proprio in fondo alla strada sulla destra.
Mentre gli davo l'informazione si era avvicinato al finestrino della mia auto, e potevo constatare che era un uomo sui 45 anni accento romano, jeans e camicia che lasciava intravedere il pelo sul petto, senza barba.
-Grazie, sei della zona tu?
-Si perché?
-Dici che mi posso fidare a dormire qua?
-Tranquillo, è un posto isolato ma tranquillo.
-Volevo restare al parcheggio del ristorante ma mi sembrava troppo incasinato.
-Hai fatto bene qua puoi dormire senza rumori.
-Scusami ti sto facendo perdere tempo.
-Niente affatto, ho finito di lavorare e a casa nessuno mi aspetta.
Mentre pronuncio queste parole l'autista prende il pacchetto di sigarette dalla tasca,
-Cazzo, è l'ultima e ho finito le sigarette.
-Se vuoi ti accompagno qua avanti c'è una tabaccheria.
-No non voglio disturbare.
-Dai chiudi il camion e sali facciamo presto.
-Va bene chiudo e arrivo.
Chiude il camion apre lo sportello e sale in auto.
-Non ci siamo presentati, io sono Giulio.
-Piacere mio Giulio, sono Antonio, ma chiamami pure Tony, sicuro che non ti sto disturbando?
-Figurati Tony 3 minuti e siamo arrivati.
Infatti 3 minuti ed eravamo davanti al distributore automatico, Tony scende va verso il distributore, e inizio a pensare, se posso tentare un approccio, Tony ritorna con 2 pacchetti di sigarette in mano.
-Ecco fatto.
-Che ti dicevo, non ci vuole molto.
Mentre ritorniamo verso il camion vedo che si tocca il pacco con la mano, devo rompere il ghiaccio la serata non può finire così...
-Tony, che buon profumo che usi, cos'è?
-Niente di speciale Giulio, di sicuro è il dopobarba, quello che senti, ho fatto la doccia al ristorante e mi sono sbarbato.
-Buono fresco e eccitante come profumo.
Siamo arrivati parcheggio dietro al camion, e Tony mi dice,
-Ti va una birra, dai vieni in cabina che siamo comodi.
Scendiamo dall'auto e ci avviamo verso la cabina, Tony mi apre lo sportello dal lato passeggero, mi fa accomodare, apre il frigo e toglie 2 birre, sistema il sedile si slaccia la cintura e stappa le birre
-Mettiti comodo Giulio, alla salute.
Beviamo un poco e mi dice
-Allora cosa facciamo?
-Sei tu il padrone di casa.
Tony si sposta dal sedile alla cuccetta e mi si avvicina.
-Allora ti piace il profumo del mio dopobarba lo trovi eccitante
Tony avvicina la faccia al mio naso x farmi sentire meglio il profumo, e ad un tratto iniziò a baciarmi, le nostre lingue erano avvinghiate fra loro, ad un tratto si staccò.
-Hai delle labbra di burro Giulio.
Si tolse la camicia e mi mise davanti alla bocca il capezzolo di destra, inizia a giocarci con la lingua.
Tony mi slacciò i pantaloni e iniziò a giocare con il mio piccolo membro, a un certo punto la sua lingua cercò ancora la mia, le mie mani iniziarono a giocare con i suoi capezzoli, ad un tratto mentre continuava il nostro bacio, presa la mia mano sinistra e con delicatezza me la fece infilare nei suoi slip, sentivo il suo membro che si ingrossava mentre leggermente lo accarezzavo.
Ad un tratto le bocche si staccarono, Tony si sdraio e con maestria fece volare pantaloni e slip sul sedile del guidatore.
Davanti ai miei occhi la sua asta erano più di 20 cm, iniziai con la lingua a insalivarla, e piano piano la mia bocca iniziò a farla sparire, Tony mi accarezzava la testa e ciò mi piaceva assai.
Con le sue mani comandava la discesa sull'asta della mia bocca.
-Giulio leccami le palle mi sussurrò.
Allargò le gambe e gli leccai le palle, Tony si inarcava e la mia lingua finì, sul suo buchetto.
Tony, si inarcava ancor di più e mi diceva, continua sei favoloso.
Le sue mani cercavano la mia testa, mi spostò dal bucchetto e mi portarono ancora una volta verso l'asta, la mia lingua continuava a giocare e lui mi spingeva tutto in gola, quasi da soffocarmi.
Ancora le sue mani comandavano la mia testa, mi fece staccare dall'asta, le nostre bocche si unirono di nuovo, sempre con le sue mani, mi invitò a leccare il suo corpo mentre raggiungevo di nuovo quell'asta colma di piacere.
Il ritmo si fece sempre più veloce, lo sentivo pulsare lo sperma stava per arrivare, 5 forti getti di sperma finirono sulla pancia diTony.
Tony prese un asciugamano e si ripulì, era già passata la mezzanotte, le birre si erano fatte calde.
Ci salutammo e via verso casa, era stata una serata fortunata.
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