Gay & Bisex
A vent'anni in palestra

18.05.2025 |
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"Inizia a spingere con leggerezza e mi rassicura che farà piano e non mi farà male, ma invece io sento tutto bruciare..."
Tutto ha inizio il giorno in cui ho compiuto vent’anni. Pomeriggio in palestra per prepararmi a uscire la sera per festeggiare. Mi alleno e scendo nella piccola sauna che c’è nella zona docce della palestra. A quest’ora è tutto abbastanza deserto, entro in sauna dove c’è solo un signore sulla quarantina che ho già visto altre volte. Mi siedo e, dato che in sauna si può stare in diversi modi, io tengo l’asciugamano in vita mentre il signore è completamente nudo e anzi mi sembra non faccia nulla per nascondere il pene flaccido e abbastanza corto. La situazione un po’ mi imbarazza, imbarazzo che aumenta quando si avvicina a me e si mette a sedere quasi attaccato. Inizia a parlare, a farmi domande, a raccontarmi le sue passioni, intanto con il suo ginocchio inizia a toccare il mio, ripetutamente, come niente fosse. Non so perché, non essendo io gay o roba simile, sento il mio cazzo diventare duro dentro l’asciugamano .Poco dopo, senza farsi problemi, me lo fa notare anche il tipo. Sorride e mi appoggia la mano sull’asciugamano, la infila in vita e mi tocca il cazzo duro. Inizia a giocare un po’ con il mio prepuzio, finché mi apre l’asciugamano, facendo uscire il mio uccello. Non sono superdotato ma ce l’ho sui diciotto centimetri e bello largo, così lui, mentre mi fa uscire tutta la cappella e mi sega con gran lentezza, mi dice che ce l’ho proprio grosso, che la mia ragazza è fortunata e altre cose simili. Il pisello inizia a bagnarsi e a odorare di presborra e ormone, finché sentiamo dei rumori di là, così gli sposto la mano e mi ricopro con l’asciugamano. Usciamo dalla sauna e vado in doccia. Per fortuna l’erezione mi sta passando, così mi slaccio l’asciugamano e senza farmi vedere troppo da chi è lì nelle docce mi lavo velocemente. Salgo negli spogliatoi, mi rivesto e vengo di nuovo avvicinato dal tizio della sauna che mi invita a bere qualcosa a casa sua, dato che abita lì vicino e da solo. Rimango un po’ perplesso ma alla fine accetto. Entrati in casa, riprende a parlare a razzo, finché mi tocca con una mano il pacco. E’ un tocco deciso e intenso, inizia a massaggiarmelo, facendomelo venire duro. Si inginocchia e mi tira giù pantaloni e boxer. Dopo avermelo scappellato con una mano, inizia a leccarmi la cappella e poi lo prende in bocca succhiandolo lentamente. Alterna leccate a succhiate, facendomi quasi venire ogni volta. Godo da matti e ho già la cappella lucida che inizia a pulsare. Si ferma e mi dice che vuole scopare. Gli dico ok e di girarsi per darmi il culo. Lui se la ride e mi dice che semmai sarà il contrario perché lui vuole penetrarmi ed è attivo. Accetto (anche se sono vergine). Mi dice di spogliarmi, tolgo tutti i vestiti e così fa anche lui. Adesso che ce l’ho davanti, mi accorgo che ha un po’ di pancetta e un fisico tutto sommato flaccido e con qualche pelo ma adesso il cazzo gli sta venendo duro. Ridendo mi dice di avercelo di 14 centimetri e molto più piccolo del mio. Io sono in imbarazzo e dico che fa niente, anzi, e che non sono interessato ai cazzi. Mi dice di seguirlo in bagno, mi fa entrare in doccia, prende il getto dell’acqua, toglie il doccino e mi appoggia il tubo sul buco del culo dicendomi di incurvare la schiena. Sento che ne inserisce un pezzettino e poi accende l’acqua che mi invade tutto il buco. Dopo un minuto, dice che così va meglio e siamo sicuri, mi fa asciugare e mettere a quattro zampe sul letto. Si china dietro di me e inizia a leccarmi il buco del culo, prima quasi baciandomelo, con leggerezza, poi con sempre più velocità e profondità fino ad entrare con la punta della lingua ben dentro il mio buco. Il cazzo mi torna durissimo. Dopo avermelo leccato per non so quanto tempo, si mette un preservativo e sento che avvicina il suo uccello al mio buco. Un brivido mi attraversa la schiena. Inizia a spingere con leggerezza e mi rassicura che farà piano e non mi farà male, ma invece io sento tutto bruciare. Entra a fatica ma entra e io sento sempre più bruciore e dolore ma allo stesso tempo la situazione mi fa godere. Mi scopa entrando e uscendo dal mio culo per un po’ finché si ferma e io penso che sia venuto. Cambiamo solo posizione, mi fa sdraiare su un lato e riprende a scoparmi. Adesso mi brucia ancora un botto ma non mi fa più male e sento distintamente il suo pisello entrare e uscire in me. Mi gira ancora frontalmente, mi alza le gambe e riprende a scoparmi. Chiudo gli occhi e lui prende a scoparmi più forte, segandomi il pisello che nel frattempo mi è venuto molle. Affonda i colpi e inizia a gemere finché mi avvisa che sta venendo, si ferma di colpo con ancora il cazzo dentro di me. Io sento tutto pulsare e bruciare come avessi infiammato tutto il buco. Ci fermiamo un attimo. L’uccello mi è tornato duro e, nonostante lui voglia parlare della mia università, gli dico inesorabilmente che ora è il mio turno di scoparlo. Fa un po’ resistenza, dice che ce l’ho troppo grosso, che lui è più attivo, ma dopo poco si gira e si mette a pecorina. Osservo il suo culo un po’ cadente e flaccido, mi metto un preservativo mentre lui mi dice di aspettare e si mette un sacco di lubrificante e punto il buco. Sono talmente eccitato che lo spingo tutto dentro al primo colpo, facendolo urlare. Rispetto alle fighe che ho scopato, faccio più fatica perché mi sembra più stretto e duro, ma continuo a spingere finché non entra tutto e inizio ad andare dentro e fuori, scopandolo come un coniglio. Mi chiede di fermarmi e di provare a incaprettarlo. Mi spiega come fare, con una cintura gli lego le mani dietro la schiena e con un’altra le caviglie. Immobilizzato e in posizione da pecorina, riprendo a scoparlo selvaggiamente, lui gode e geme come un pazzo. Il letto inizia a scricchiolare e tutto mi eccita così tanto che vengo con un fiume di sborra che riempie il preservativo. Mi rivesto subito perché la situazione mi imbarazza ora che sono vuoto, mentre lui resta in mutande e chiacchieriamo un bel po’ fino a quando dico di dover andare a casa perché mi aspettano per cena. Lui mi accompagna alla porta e dice quanto gli sia piaciuto e che ci vedremo in palestra, intanto fa scivolare di nuovo la mano sui miei pantaloni. Il pisello mi è tornato duro, così lui dice che è un peccato che devo andare via se no l’avremmo rifatto. Nel frattempo mi infila la mano nei pantaloni e poi nelle mutande e inizia a toccarmi il cazzo. Gli dico di voltarsi e di abbassarsi le mutande. Me lo tiro fuori, mi metto un profilattico, e glielo appoggio sul culo. Lo spingo contro la parete e glielo infilo nel buco. E’ stretto e senza lubrificante faccio fatica ma dopo un po’ è di nuovo tutto dentro. Lui si lamenta, dice che così lo spacco. Inizio a fotterlo a fondo con colpi secchi e continui. Il suo culo flaccido sbatte ripetutamente contro il mio pube finché lo avviso che sto per venire. Mi dice di aspettare, si gira, scivola ai miei piedi, mi sfila il preservativo e me lo prende in bocca. Sono sufficienti due succhiate che inizio a schizzare e gli riempio la bocca di sborra calda e liquida. Sputa tutto, mi tiro su i pantaloni e torno a casa vuoto ma soddisfatto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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