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Gay & Bisex

Amici di famiglia parte 1


di bisexpassivissimo
09.09.2020    |    23.990    |    13 9.7
""Cioè me lo tocchi e io lo tocco a te?" "Beh si, vediamo come va..."
Matteo si era sempre reputato un etero curioso, ma negli ultimi mesi qualcosa stava cambiando e le sue idee si stavano spostando sull'essere gay, molto gay. Quando aveva 13 anni aveva convinto il suo amico Piergiorgio ad andare nel bagno di un ristorante insieme e lì si erano baciati, doveva solo essere un allenamento in vista dei primi baci con le ragazze, ma, le loro giovani lingue si erano intrecciate e Matteo aveva avuto una gran bella erezione che era già sintomo delle sue preferenze sessuali.
Col passare del tempo aveva convinto Piergiorgio ad esplorare i rispettivi corpi, si vedeva che Matteo lo faceva con più passione, andava con le mani subito alla ricerca del pene di Piergiorgio e lo stimolava facendoselo crescere in mano. Si sentiva sempre più curioso di provare nuove cose e quindi propose all'amico di usare la bocca "così sapremo come ci piace farcelo fare dalle ragazze" gli disse. Aveva il pisello durissimo e Piergiorgio evidentemente imbarazzato e non convinto della cosa, gli diede solo dei bacetti sull'asta e sulla cappella, senza mai farlo entrare in bocca; ma a Matteo la cosa non importava, a lui interessava sentire il sapore di un pisello e capire cosa si provava a succhiarlo. Si mise in ginocchio mentre l'altro si appoggiava al muro, aveva finalmente un pene a pochi centimetri dal viso, lo guardò incuriosito ed eccitato, non era un pene grande anzi, era quantificabile come piccolo ma a quei tempi non ci fece caso, iniziò anche lui con dei bacetti all'asta mentre con la mano destra toccava i piccoli testicoli di Piergiorgio. Divenne duro e sentì una specie di acquolina in bocca così prese coraggio e si mise il glande in bocca, lo avvolse con la lingua e poi iniziò ad infilarlo sempre di più nella propria bocca, mise le mani sulle proprie cosce ed iniziò il primo pompino della sua vita facendo avanti e indietro lungo il pisello dell'amico. Alzò lo sguardo dopo un minuti e vide Piergiorgio con la bocca aperta che ansimava "ti piace così?" gli chiese "si, continua...". Così scoprì di essere portato per il sesso orale; siccome le famiglie dei due amici erano amiche capitano molte occasioni di cene o uscite in cui loro due potevano chiudersi in un bagno per qualche minuto e lì succedeva sempre la stessa cosa: qualche bacio, masturbazione a vicenda per pochi secondi e poi Matteo veniva spinto giù dall'amico per ricominciare a usare bocca e lingua. Andò avanti così per 3 anni tra alti e bassi fino a quando le famiglie terminarono di vedersi assiduamente e anche i 2 ragazzi quindi smisero di scoprire insieme la propria sessualità.
Per fortuna di Matteo però, luna nuova possibilità si affacciò all'orizzonte, la sua famiglia strinse amicizia con altre due famiglie. La prima aveva una figlia femmina che Matteo già conosceva, l'altra aveva un maschio un anno più piccolo di lui e una femmina di dieci anni.
Il ragazzo di 16 anni era alto e robusto, aveva un fisico che se mantenuto allenato sarebbe potuto diventare scultoreo, i capelli nerissimi, gli occhi marroni e sembrava simpatico. Fecero amicizia piano piano scoprendo le varie cose in comune, tra sport, videogiochi ed impaccio con le ragazze. A Matteo mancava anche succhiare il pisello di Piergiorgio, quindi decise che, prendendola alla larga avrebbe proposto a Gabriele (questo era il nome) di diventare il suo nuovo compagno di pompini.
Un giorno mentre erano con le famiglie al mare fecero il bagno insieme ed iniziarono a parlare di sesso: "Tu Gabri lo hai mai fatto?"
"no purtroppo, tu?"
"Neanche io...qualcosa con mani e bocca?"
"Si una ragazza mi ha fatto una sega ma non me lo ha voluto prendere in bocca"
"Ah capisco, a me lo hanno fatto ma niente di che" mentì Matteo
"Davvero? Chi? Come è stato?"
Matteo si inventò una storiella e chiuse dicendo "ha provato a farmi venire ma boh, sembrava non esserne capace"
"Ma come no?"
"Forse ce l'ho troppo grosso..." Rispose Matteo ridendo "Il tuo com'è?"
Gabriele era un pò imbarazzato "mah...direi normale"
"Dai fammelo vedere, poi ti faccio vedere il mio" propose Matteo
"Ma no, poi qui ci vedono..."
"Abbassa un attimo il costume mettendoti di spalle alla spiaggia e non ti vedranno"
Gabriele si guardò intorno, si mise nella posizione consigliata e senza riemergere dall'acqua che lo copriva fino alle spalle abbassò il costume a calzoncini. L'acqua era abbastanza limpida e quindi si riuscì a vedere il pisello, era di dimensioni ragguardevoli anche a riposo stavolta, ed era contornato da molti peli scurissimi come i capelli.
"wow, niente male..." disse Matteo che già si immaginava con quel cazzo in bocca, "questo è il mio" aggiunse abbassando lui a sua volta il costume e rivelando il suo pene che stava crescendo.
"Ma lo hai duro?" chiede Gabriele sorpreso
"No, è che...parlando di sesso mi si è ingrandito un po' " si giusitificò ricoprendolo.
"Pensavo ti fossi eccitato vedendo il mio" disse ridendo l'amico
"Ma no, sarebbe un po' da gay no?" stava arrossendo e se ne rendeva conto "mai toccato il cazzo di un altro?" chiese poi.
"Ma certo che no, non mi interessa, tu si?"
"Io...avevo un amico con il quale ce lo siamo toccati per capire cosa ci piaceva e come, solo per quello, giuro, non sono gay!" si affrettò a precisare Matteo.
"e ha funzionato?"
"penso di si..."
"Cosa vi facevate?"
"ma niente di che, ce lo toccavamo a vicenda e basta" rispose ripensando ai pompini fatti a Piergiorgio.
"non mi sembra molto utile..."
"Ma lo è...vuoi provare?" chiese arrivando al punto che voleva raggiungere con quella chiacchierata.
"Cioè me lo tocchi e io lo tocco a te?"
"Beh si, vediamo come va..."
"Ok sono curioso di vedere cosa è sta cosa che facevate"
Così uscirono dall'acqua, si asciugarono e si diressero verso il bar poco lontano dalla spiaggia che aveva un bagno sul retro. Matteo era eccitatissimo, sentiva il cuore battere veloce e teneva lo sguardo basso per non incontrare quello di Gabriele. Con la scusa di dover andare al bagno le madri non si erano insospettite e quindi potevano stare tranquilli. Chiesero la chiave alla barista e si diressero sul dietro dove non c'era nessuno se non un gatto randagio e sedie accatastate. Infilarono la chiave ed entrarono nel bagno, era piccolo quindi i due dovevano stare molto vicini, si guardarono negli occhi, Matteo essendo più in basso alzò la testa e chiese "ti interessa anche provare a baciarci?"
Gabriele pareva dubbioso e a disagio ma non se la sentì di contraddire l'amico più grande che reputava più esperto "ok..." rispose. Si avvicinarono, chiusero gli occhi e si toccarono le labbra, poi Gabriele dischiuse le proprie e Matteo ne approfittò per infilarci la lingua, l'altro non si lasciò sorprendere e rispose al bacio con la propria lingua e in un attimo ecco che stavano pomiciando come due fidanzatini. Matteo sentiva già crescere dentro al costume il proprio pene con un'erezione massima, quindi allungò le mani andando a sentire quello del compare, non era ancora duro, gli slacciò il costume e lo abbassò dicendo "proviamo..."
Lo sguardo fu subito catturato dal cazzo di Gabriele, iniziò ad accarezzarlo e a fargli una sega e subito si accorse che stava indurendosi raggiungendo una dimensione notevole. Si tolse anche il proprio costume ed ora erano nudi entrambi con i membri duri, "toccamelo anche tu dai" disse quasi implorando Matteo. L'amico timidamente allungò la mano e toccò un pene altrui per la prima volta, era durissimo ed iniziò a segarlo come faceva col proprio. Si segarono a vicenda tornando anche a baciarsi, i due cazzi erano durissimi, stavano facendo entrambi un bel lavoro e sembravano proprio godersela, poi a Matteo successe una cosa che con Piergiorgio non era mai accaduta, venne. Esplose il suo sperma sulla coscia nuda dell'amico che continuava a segarlo imperterrito. "Scusami.." mormorò.
"E di cosa, non eravamo qui per questo?" Rispose Gabriele che forse aveva frainteso le intenzioni iniziali.
"Ora allora devi venire anche tu, posso provare ad aiutarti con la bocca..."
"Davvero lo faresti?"
Matteo non rispose, si inginocchio sopra al proprio costume bagnato con il pene che sgocciolava ancora sperma, e prese in bocca il pene dell'amico, iniziò a succhiarlo spingendoselo in gola più che poteva ma era troppo grosso, quindi si accontentò di metà ed aumentò il ritmo, fu lì che per la prima volta pensò di essere gay, il suo pene aveva appena sborrato e stava già tornando duro perchè lui ne stava succhiando uno bello grosso. Gabriele gli mise la mano sulla testa guidandolo nel ritmo del pompino "sei più bravo di quella che non ti ha fatto venire" gli disse irrigidendosi. Poi allontanò Matteo dal proprio cazzo insalivato e venne in faccia all'amico inginocchiato. Matteo rimase li qualche secondo e sorrise guardando il volto del compare in preda all'estasi da orgasmo; era l'inizio di una bella "amicizia".


Arriverà una parte 2 con una bella sorpresa...
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