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Gay & Bisex

Airbnb è una risorsa


di bisexpassivissimo
04.11.2019    |    16.561    |    14 9.1
"Dopo circa 25 minuti di scopata intensa disse “sto per venire” in quel momento ero a pecora col sedere in su e gli risposi “mi venga dentro se le fa piacere”..."
Immagino che tutti conosciate Airbnb, un'app creata per permettere a chi ha una o più camere disponibili nella propria abitazione di affittarle ai viaggiatori che vogliono pernottare in quella determinata città senza andare in hotel. Io l'ho scoperta quest'anno e me ne servo al bisogno anche per viaggiare con la mia ragazza qualche fine settimana.
Qualche giorno fa c'è stato il Lucca comics and game, manifestazione a cui partecipo sempre anche per due o tre giornate. Quest'anno ho fatto 3 giorni, il 31 ottobre, il primo novembre ed il 2, la camera dentro le mura l'ho prenotata molti mesi prima perchè altrimenti non si trova mai nulla e vi ho dormito 3 notti perchè sono arrivato il 30 sera.
I proprietari di questa camera sono una coppia il cui figlio si è trasferito e perciò affittano questa camera. Hanno tra i 45 e i 50 anni entrambi e sono molto disponibili ed accomodanti, al mio arrivo mi presento, mi spiegano le regole della casa,mi registrano e mi mostrano la mia sistemazione ed il bagno in comune che purtroppo, mi informano, manca della chiave perciò occorre bussare prima di entrarvi se la porta è chiusa. Lui è un uomo alto più o meno un metro e 75, un po' sovrappeso, con pochi capelli ma ancora castani, il viso gentile e sbarbato completamente. Lei una donna alta quanto il marito, con il caschetto ed anche lei leggermente oltre con il peso. Mi avvertirono che lei sarebbe uscita quella sera per non so bene che riunione e sarebbe stata poco a casa per lavoro e che per qualsiasi cosa potevo rivolgermi al marito pur non essendo lui che gestiva la camera sull’app. Lì per lì non pensai in modo sessuale a G, volevo solo sistemarmi e farmi una doccia quindi non lo adocchiai. Entrai nella mia nuova stanza, posai la mia roba e mi riposai 10 minuti cazzeggiando sul telefono, poi mi decisi ad andare al bagno a lavarmi quindi presi ciabatte, accappatoio, bagnoschiuma e shampoo. Il bagno era molto spazioso e aveva una bellissima cabina doccia con porta di vetro, mi spogliai, vi entrai e mi lavai come al solito ficcandomi anche un po’ le dita nel culo per eccitarmi e rilassarmi allo stesso tempo, poi uscì dalla doccia. Mi asciugai i capelli con il phon lasciato a mia disposizione e ripresi i miei vestiti ritornando in camera. Una volta lì chiusi a chiave la stanza, mi misi il perizoma che mi ero portato (e che mi porto sempre quando viaggio solo) e presi il dildo dalla valigia, mi scattai qualche foto porca che mandai al ragazzo che mi scopa ogni tanto, ed iniziai a giocare col dildo infilandomelo ripetutamente mentre mi masturbavo. Una volta finito era tempo di rimettersi in abiti normali e fu in quel momento che notai che tra i miei vestiti tolti prima della doccia mancavano le mutande, pensai subito di averle lasciate al bagno quindi mi misi una tuta sopra il perizoma e andai verso il bagno. Dimenticandomi della regola della bussata, e preoccupato di aver lasciato le mie mutande in giro, spalancai la porta e mi trovai davanti proprio G seduto sul gabinetto a pantaloni calati alle caviglie con il cazzo eretto in una mano e le mie mutande nere nell’altra. “Mi scusi, mi sono dimenticato della bussata, ho dimenticato le mutande lì da qualche parte” farfugliai richiudendo subito di fretta la porta, aveva un espressione sorpresa mentre era stato beccato a masturbarsi e non posso immaginare l’imbarazzo. Aspettai in corridoio che uscisse e, quando dopo qualche minuti finalmente la porta si aprì lui distolse lo sguardo e mi consegnò le mie mutande, poi chiese “cosa pensi di aver visto?” tornando a guardarmi molto serio.
“Un uomo seduto sul water” risposi prontamente
“Nient’altro?” insitette.
Scossi la testa facendo il finto tonto, allora lui si avvicino e mi sussurrò all’orecchio “Strano perché io invece prima ho sbirciato per sbaglio mentre ti facevi la doccia e ti stavi infilando le dita nel culo, avevi l’aria di godertela molto…”
La mia bocca si prosciugò di molto, poi lui si tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il cellulare e mi mostrò il video che ritraeva un ragazzo nella doccia intento a masturbarsi analmente “non ti ricorsa nessuno?” mi chiese. “Potrebbe essere chiunque” risposi prontamente “si ma invece sei tu” incalzò. “Ma di me su internet c’è roba molto migliore, io travestito da donna, io che mi infilo il dildo nel culo, che faccio la troia, e perfino foto di sborrate nel mio sedere o in faccia…invece lei si masturba sempre con le mutande degli ospiti?” risposi con uno slancio di sicurezza.
“No, sei tu che le hai lasciate lì…è vero della roba su internet”
Annuii.
“Quindi sei gay?”
“Bisex…molto passivo” risposi e a quel punto allungai la mano verso il pacco di G “aveva intenzione di ricattarmi col video? Se vuole fottermi basta solo chiedere, è venuto quando si è masturbato?” chiesi indicando con gli occhi il bagno. “No” rispose rimanendo impassibile “che peccato, allora bisogna rimediare…” dissi e subito mi inginocchiai di fronte a lui, Gli slacciai il primo bottone dei pantaloni ma lui mi afferrò le mani “tra poco torna mia moglie”
“Una cosa veloce” dissi e tirai giù la zip, rivelando gli slip bianchi che contenevano un bel pisello già in erezione, abbassai anche quelle ed il membro si distese colpendomi la fronte, sorrisi ed iniziai a segarlo mentre lo leccavo, poi mi misi in bocca il glande assaporandolo, era proprio un bell’attrezzo, grosso e tozzo, iniziai a succhiarlo sempre più avidamente producendo molta saliva mentre lui se lo godeva con le mani sui fianchi. Poi però sentimmo le chiavi entrare nella porta d’ingresso quindi di scatto mi tirai su, mi asciugai la bocca con il dorso della mano e rientrai nella mia camera mentre lui si riallacciava i pantaloni velocemente. Rimasi in ascolto da dietro la porta ma i due si scambiarono chiacchiere di circostanza come se lui non avesse avuto il cazzo nella mia gola fino a qualche secondo prima. Rimisi a posto la roba, mi andai a lavare i denti senza incontrare nessuno e mi misi il pigiama ed un paio di mutande maschili pronto per dormire, in quel momento un bigliettino sbucò da sotto la porta, sorrisi e lo raccolsi aprendolo, diceva . Lo rilessi almeno 5 volte e la cosa mi eccitava da morire, fui costretto a riprendere il dildo e a guardare un porno gay per calmarmi, poi finalmente mi misi a letto impostando la sveglia per le 7 e sognando già la mattina dopo.
La notte passò tranquilla, dormii benissimo e quando la sveglia suonò ero pronto e riposato, mi spogliai completamente, misi il perizoma poi aprii leggermente la porta per sbirciare fuori, non sentivo alcun rumore, andai al bagno coperto con l’accappatoio, svuotai la vescica, mi lavai i denti e poi uscì richiudendo la porta.
“Vieni pure, lei è uscita” sentii chiamare dalla loro stanza. Quindi sorrisi e mi diressi subito da lui, dischiusi la porta della stanza e me lo ritrovai nudo dalla cintola in giù disteso sul letto a gambe larghe intento a toccarsi lentamente il pene già durissimo. Mi tolsi l’accappatoio e lo feci cadere a terra restando solo col perizoma. “E’ stato duro tutta la notte, non mi era mai capitato di aver così tanto voglia di scopare qualcuno da dopo sposato” mi disse guardandomi voluttuoso, salii sul letto e gattonai fino al suo cazzo, lo presi in mano e ricomincia a segarlo “spero di valerne la pena” gli dissi, poi la sua cappella ritrovò la strada della mia bocca e della mia gola e ripresi il pompino interrotto la sera precedente, spostai il culo verso il suo viso sempre continuando a succhiare. “Che gran culo che hai” disse e sbattè le mani sulle mie chiappe “mi sculacci più forte” sussurrai lasciando un attimo il cazzo e facendoci colare la mia saliva, quindi lui aumentò la potenza della sculacciata e poi accarezzò le natiche arrossate “è molto liscio, ti depili proprio come i froci” disse. “si perché sono troia” gli risposi guardandolo. Ora lui sorrise e scansò il perizoma alla ricerca del mio ano, lo iniziò ad accarezzare con l’indice, poi se lo leccò e prese ad infilarmelo piano dentro, io mi rilassai godendomi questa prima penetrazione, poi lui cambiò dito e passò al pollice, poi tornò all’indice e aggiunse anche il medio stupendosi di quanto fossi già dilatato.
“Mi scopi ora” implorai smettendo di succhiare. Non se lo fece ripetere due volte, mi mise a pecora, si piazzò dietro di me e senza togliermi il perizoma ma mantenendolo scansato mi diede dei colpetti col suo bell’arnese, poi mi sputò tra le chiappe ed inizio a spingere col glande, la punta entrò senza difficoltà, poi però continuò ad infilarmelo tutto e li strinsi i denti gemendo di dolore, lui non ci fece caso e spinse fino in fondo lentamente “lo hai tutto dentro” mi disse soddisfatto “lo sento” gli risposi con un filo di voce, a quel punto mi prese per i fianchi ed inizio a scoparmi veramente, prima lentamente, lo sfilava quasi tutto e lo rinfilava fino in fondo, poi aumentò la frequenza man mano che diventavo più dilatato fino a scoparmi ferocemente tenendomi la testa schiacciata sul cuscino per non far sentire i miei versi. Dopo qualche minuto di scopata feroce mi voltò su un fianco e mi penetrò di nuovo tenendomi una gamba larga sopra la sua spalla, lo guardavo faticare e sudare mentre mi sbatteva con il vigore di un trentenne, il mio culo era in fiamme ma il piacere era intenso, poi mi mise prono e si distese con tutto il peso sopra di me quasi togliendomi il fiato mentre me lo spingeva dentro in tutta la sua lunghezza. Dopo circa 25 minuti di scopata intensa disse “sto per venire” in quel momento ero a pecora col sedere in su e gli risposi “mi venga dentro se le fa piacere” ma a lui la proposta non piacque, quindi uscì dal mio ano mentre mi rispondeva di no, allora mi voltai e tornai a prenderlo in bocca dicendogli “allora mi venga in bocca così faccio colazione”, lui rimase sorpreso e si lasciò andare distendendosi sul letto come all’inizio, io mi impegnai al massimo con la bocca, la lingua e le mani e dopo poco ecco che finalmente ricevevo una fantastica sborrata in gola, la mostrai a lui che sorrise e poi ingoiai tutto con molta cupidigia. Lui pareva soddisfatto ma non aggiunse altro, quindi io ripresi il mio accappatoio e andai al bagno voltandomi e dicendogli “domattina bis?”
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