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Mi perdoni padre perchè ho peccato


di bisexpassivissimo
21.04.2019    |    39.485    |    28 9.3
"Ho iniziato ad infilarlo e a toglierlo con ritmo sempre crescente ed iniziavo a godermela sul serio quando il suono del campanello interruppe la mia sessione..."
Piccola premessa, se siete molto religiosi evitate di leggere questo racconto perchè potrebbe offendervi o indignarvi.

Nel pomeriggio di mercoledì della settimana scorsa si è verificato un incontro inaspettato e sorprendente, e questa è la storia che lo riguarda. Erano le 3 del pomeriggio ed ero in casa solo in quanto i miei erano al lavoro e mio fratello all'università, mi era presa quella voglia di cazzo che spesso mi assale e, non avendo a disposizione il mio amico che di solito mi fotte per bene, ho optato per la scelta più ovvia ovvero prendere il dildo, il lubrificante e mettermi un bel porno gay. Mi sono quindi sdraiato sul letto col portatile di fianco, sono andato su Pornhub ed ho cercato tra i video di ragazzi giovani e travestiti che si fanno scopare. Trovato il video giusto mi sono calato pantaloni e mutande ed ho iniziato a giocare col mio buchino, prima un dito, poi due, poi ho iniziato a succhiare il dildo mentre sul video scorrevano le immagini di un bel pompino ed infine ho cosparso il mio giocattolino di lubrificante e me lo sono infilato nel retto. Ho iniziato ad infilarlo e a toglierlo con ritmo sempre crescente ed iniziavo a godermela sul serio quando il suono del campanello interruppe la mia sessione solitaria, sobbalzai, mi tirai su in fretta mutande e pantaloni e mutande quindi mi diressi verso la finestra della sala da pranzo, lasciando sul letto il video porno in pausa vicino al dildo e al lubrificante, per vedere chi fosse. Mi affacciai e vidi che davanti al cancello c'era un prete, un uomo sulla sessantina abbondante con pochi capelli brizzolati pettinati in una specie di riporto e con degli occhiali da vista.
"Si?" chiesi scocciato per avere dovuto abbandonare il mio divertimento anale.
"Sono don Pietro, sono venuto a benedire la casa" rispose.
Mi ero completamente dimenticato che sarebbe passato; non so se succede anche nelle altre zone d'Italia, ma qui c'è questa tradizione secondo la quale il prete della propria parrocchia passa prima di Pasqua a benedire le dimore dei parrocchiani e gli abitanti al loro interno.
"Va bene, le apro" gli dissi pigiando il pulsante che apre il cancello vicino la finestra.
L'uomo entrò in casa con fare rispettoso ed educato, mi strinse la mano con la sua molto più grossa e decisa, mi fece qualche domanda di rito che comprendeva nome, età ed occupazione, poi si tolse il giacchino di jeans e scopri la sua tonaca, appoggiò la borsa sul tavolo e ne tirò fuori un cartoncino che mi porse e il proprio aspersorio per benedire con l'acqua santa. Mi disse di leggere la preghiera sul cartoncino ed io obbedì velocemente, poi cominciò a benedire la mia sala da pranzo e prendendomi in pieno in occhio con qualche goccia. "Scusa" mi disse vedendo che mi stropicciavo l'occhio colpito. "Non fa niente" risposi pensando che il prete ignorava quanti schizzi in faccia avessi preso, e di ben altra natura.
Finite le pratiche di benedizione mi chiese "come mai non ti vedo mai alla messa?"
"non sono molto religioso, a volte la domenica mattina lavoro e comunque non ho molta voglia di alzarmi" risposi sinceramente.
"Questo è un vero peccato, dovresti venire" incalzò per poi aggiungere "bene ora mostrami il resto della casa così benedico anche le stanze dei tuoi familiari"
Mi bloccai, non avevo considerato il tour delle camere, nella mia avrebbe visto cose non molto cristiane sul letto. "è proprio necessario?" chiesi speranzoso "certo, loro non ci sono e quindi così facendo troveranno tutta la casa benedetta, c'è qualche problema?"
Pensai un attimo a qualche scusa da inventare ma non me ne venne in mente nessuna a caldo, perciò scossì la testa e lo guidai nel resto della casa, iniziammo dal bagno più grande, lui benedì e disse la formula che usa in questa occasione, poi passammo alla camera dei miei, all'altro bagno, alla camera di mio fratello ed infine cercai di passare davanti la mia camera facendogliela saltare. "E questa?" mi chiese fermandosi davanti all'uscio, "questa è la mia ma a me ha già benedetto no?" provai ad evitare così di farlo entrare. Lui rise e varcò la soglia, fece due passi all'interno e si arrestò subito vedendo come era apparecchiato il letto, vidi il suo sguardo che passava dallo schermo del portatile che mostrava un giovane piegato e 90 intento a farsi scopare da un uomo molto più vecchio, al dildo li vicino ancora lucido di lubrificante. Abbassai lo sguardo mortificato e avvampando di vergogna, penso mi sarei sotterrato e se ne avessi avuto l'occasione, poi il prete disse "stavi commettendo atti molto impuri, ti ho interrotto per caso?" Io non risposi, restai a testa bassa fissando il pavimento allora lui continuò "quanto tempo è passato dalla tua ultima confessione? Credo che tu abbia molto di cui liberarti..."
"dalla cresima" riuscì ad emettere solo queste due parole.
"Beh allora ora rimediamo, non c'è un confessionale ma faremo con quello che abbiamo!"
Quindi prese la sedia della mia scrivania, si mise seduto e mi intimò di mettermi in ginocchio a terra "devi pentirti da inginocchiato altrimenti non è sentita". Obbedì e assunsi la posizione richiesta vicino al mio letto mentre guardavo gli oggetti che mi avevano fatto scoprire, in tutto questo avevo ancora voglia di concludere la mia stimolazione anale.
"Mi perdoni padre perchè ho peccato, ho commesso molti atti impuri..."
"Hai avuto rapporti con ragazze al di fuori del matrimonio immagino" mi disse
"Si..." risposi
"E anche con ragazzi?" chiese allora
Feci una pausa, trassi un respiro profondo e "Si e con uomini" dissi tenendo lo sguardo basso.
"Ah, pure! E con questi uomini cosa hai fatto?" continuò a chiedere.
"Ehm...Ho...praticato del sesso orale e...e...anale" riuscì a farneticare a fatica, gettai un veloce sguardo nella sua direzione e notai che si stava toccando l'inguine come per spostare qualcosa che si stava muovendo.
"quindi sei un sodomita" mi disse con tono deciso
"se vuole chiamarmi così..." gli risposi un pò offeso e stavolta non abbassai lo sguardo
"non è che ti chiamo così, hai detto tu di aver fatto sesso anale con uomini, questa è sodomia!" aggiunse quasi sorridendo "pratichi anche la masturbazione a quanto vedo" disse poi alludendo al video.
"si, molto spesso e in diverse maniere" gli risposi quasi sfidandolo, mi aveva irritato il giudizio bigotto che scorgevo in lui.
Lui rise beffardo "e quali maniere sarebbero?" e vidi che si ritoccava l'inguine.
"oltre a stimolarmi nel modo convenzionale toccando il pene, quando sono particolarmente peccatore prendo questo mio bel giocattolo e ci gioco" risposi prendendo il dildo dal letto e tenendolo il mano fiero, guardando con lo mio sguardo da troietta.
Smise di sorridere, la sua mano strofinava l'inguine sempre più frequentemente, "come ci giochi?" chiese col respiro affannoso di chi si sta eccitando.
Ora a sorridere ero io, inizia a fare una sega al dildo "così.." poi inizia a leccarlo e a metterlo in bocca succhiandolo e facendolo sparire nella mia gola "così" dissi mentre la saliva colava sul giocattolo "e poi così" quindi mi alzai, le ginocchia indolenzite per il tempo passato sul pavimento duro e freddo, mi calai lentamente i pantaloni, poi gli slip, rimasi nudo di fronte al prete che mi guardava ipnotizzato, si notava ormai chiaramente che avrebbe voluto possedere questo sodomita pervertito, mi misi a 90 sul letto e lentamente rinfilai il dildo nel culo proprio come stavo facendo prima che venissi interrotto.
Allora si alzò dalla sedia, si schiarì la voce e serio disse "sei un caso perso, qui non c'è pentimento ma solo peccato e sodomia tentatrice"
Mi voltai verso di lui "ha proprio ragione padre, prima mi stavo proprio infilando il dildo nel sedere immaginando di farmi scopare mentre sono vestito da donna" esclamai cominciando a toccarlo e sentendo che gli si era effettivamente indurito. Lui si rimise seduto, quindi io scesi dal letto con ancora il dildo infilato dietro, mi inginocchiai nuovamente di fronte a lui, gli tirai su il saio e scoprì i pantaloni, iniziai a strofinare vigorosamente la zona dove si vedeva la sua bella protuberanza gonfia. "Vuole che mi fermi padre?" chiedi guardandolo, ora teneva gli occhi chiusi come a pentirsi delle reazioni del suo corpo, poi scosse lentamente la testa, allora io sorrisi soddisfatto, gli slacciai i pantaloni, li abbassai fino alle caviglie, mi liberai anche delle sue mutande bianche e mi ritrovai di fronte al suo cazzo durissimo, una buona misura, pendente verso sinistra, cominciai a segarlo, lo annusavo, sapeva di pulito, poi iniziai a leccarlo e finalmente me lo misi in bocca succhiando avidamente prima il glande e poi scendendo per tutta l'asta fino a strozzarmi. In quel momento il dildo uscì dal mio culo e finì per terra, allora lui aprì gli occhi d'istinto mi vede col suo membro interamente in bocca e con gli occhi spalancati intenti a fissarlo mentre facevo quel lavoretto, così lui mi mise la mano sulla testa e parve sbloccarsi cominciando a guidarmi durante il pompino ed ansimando di piacere. Il mio sedere aveva voglia da prima perciò mi tolsi di bocca il suo pisello e gli dissi "è ora di passare all'altro buco padre" quindi mi misi sul letto di nuovo a pecora con le chappe rivolte a lui "non parlarmi così" mi disse risoluto ma alzandosi e piazzandosi dietro di me, me lo infilò facilmente dentro ed iniziò a fottermi tenendomi per i fianchi. Dopo un mi girò a pancia in su e riprese a scoparmi tenendomi una mano sulla bocca mentre mi dava colpi decisi senza essere molto frequenti, poi finalmente liberò i suoi testicoli e mi spruzzò dentro il suo sperma denso per il troppo tempo passato dall'ultima volta che si era liberato. Si adagiò sopra di me quasi stremato in preda all'orgasmo, il mio culo era soddisfatto e pieno, ho sempre evitato le visite domiciliare del prete ma forse ho sbagliato.


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