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Gay & Bisex

Come sono diventato una troietta gay


di esyl
25.06.2012    |    52.168    |    6 9.1
"Tornato a casa ripensando all'accaduto mi preoccupai parecchio perchè nei libri c'era scritto che con lo sperma si potevano prendere delle malattie veneree..."
Da piccolo dormivo nella stanza dei miei genitori e certe notti sentivo degli strani rumori che provenivano dal loro letto, capii che stavano facendo qualcosa di morboso ma ancora non capivo che stavano scopando. Verso i 10 anni mi misero a dormire da solo in un' apposita cameretta e cominciai a esplorare il mio corpo sotto le coperte: mi abbassavo il pigiamino e mi tastavo il culetto, poi mi infilavo un ditino nell'ano e lo portavo al naso: l'odore mi faceva uno strano effetto, non so perchè ma mi piaceva. A scuola nelle elementari c'era il mio compagno di banco che si divertiva a sfidare il maestro, molto autoritario, abbassandosi la cerniera dei pantaloni sotto il banco. Una volta ebbe il coraggio di tirare fuori l'uccellino (sempre sotto il banco): io lo vidi e rimasi molto colpito: nei giorni successivi chiesi al mio compagno di ripetere quel gesto, fino a che lui sbottò dicendomi: "Sei proprio una puttanella". Quella parola mi sconvolse, andai sul dizionario a vedere cosa significava e mi sentii in imbarazzo. Da bambino mi piacevano i giochi che facevano le bambine, soprattutto far finta di cucinare e giocare con bambole che vestivo e spogliavo a mio piacimento. Poi nelle Medie i discorsi sul sesso erano quotidiani, c'era persino un mio compagno che scriveva storie di sesso tra la professoressa di italiano (molto figa) e gli altri professori e poi ce le leggeva. I miei compagni più sviluppati parlavano già di seghe e di sborra ma io non capivo bene cosa intendessero. Lo capii a 12 anni quando una volta stavo facendo il bagno e mi toccavo l'uccellino che mi divenne duro e poco dopo mi uscì un liquido biancastro a schizzi: era la famosa sborra! Da quel giorno cominciai a masturbarmi con regolarità, in genere prima di addormentarmi o quando i miei genitori non c'erano. Quando potevo andavo da un venditore di fumetti e riviste usate e, dato che ero minorenne, con la scusa di comprare qualche Topolino gli fregavo anche qualche rivista porno. Ormai avevo 14 anni e ricordo che una volta i miei genitori mi lasciarono solo in casa per 2 giorni per fare una gita. Decisi di battere il mio record personale di seghe/al giorno (che era di 3): mi misi nudo sul letto con sotto un telo di plastica e con una serie di porno da sfogliare. Raggiunsi l'orgasmo sette volte, ma l'ultimo fu quasi a secco. Avevo anche una gran voglia di entrare in un cinema porno ma ero minorenne e oltretutto molto esile, per cui (pensavo) non mi avrebbero mai fatto entrare. Nel frattempo, durante una delle mie solite masturbazioni in casa da solo, mi ero per sbaglio appoggiato col culetto su un pomo della sedia della mia cameretta. Questo piccolo pomo mi entrò nell'ano e amplificò incredibilmente la mia goduta. Così decisi di provare altre volte e capii che godevo di più se mi infilavo qualche oggetto nell'ano. Così provai grossi penarelli, lampadine a pera, piccoli flaconi, poi zucchine, insomma mi piaceva tutto ciò che poteva assomigliare a un cazzo, mentre la fica non mi attirava. Compiuti i 18 anni decisi di recarmi in un cinema porno, ovviamente lontano da dove abitavo, e temetti che mi chiedessero la carta d'identità (perchè ne dimostravo 14), invece la tardona che era al banco non mi guardò neanche ed entrai. Per fortuna c'era buio in sala e vidi il mio primo film porno: "Bagnate d'amore". Si vedeva un superdotato che si scopava ragazze stupende sia in fica che in culo e poi gli sborrava addosso. Inutile dire che non resistetti molto e anch'io mi sborrai addosso con molto imbarazzo. Dopo questa prima esperienza andai altre volte ma prima mi mettevo dei fazzoletti di carta nelle mutande in modo da non sporcarmi. Una volta mentre ero lì che guardavo eccitato il film di un nero che inculava una ragazza bianca mi si sedette accanto un uomo anziano, sulla 60ina, che cominciò ad accarezzarmi la coscia, per poi palparmi la potta. Ero imbarazzato da morire ma mi piaceva come mi toccava e lo lasciai fare: mi sbottonò i jeans e m'infilò le mani nelle mutande, mi fece una sega e sborrai quasi subito sul pavimento. Lui si alzò e se ne andò così come era venuto. Le volte successive sperai di rincontrarlo ma niente. Notai però che c'era un via vai tra la sala e i gabinetti. Decisi di andare a vedere cosa succedeva là dentro. Come entrai vidi degli uomini maturi che sembrava pisciassero sui cessi a muro, in realtà si guardavano i cazzi. Da una porticina socchiusa intravidi un ragazzo che stava facendo qualcosa con la bocca a un uomo maturo. Rimasi shoccato ma non me ne andai. Entrai in uno dei gabinetti con la porta e feci finta di pisciare lasciando la porta socchiusa. Non passarono 2 minuti che entrò un tipo maturo coi baffi, sulla 50ina che mi disse: "Posso?" Io annuii e mi sciolsi dall'eccitazione. Lui mi prese e mi abbracciò leccandomi il collo, poi mi prese la mano e se la mise sulla potta gonfia. Si abbassò lo zip e dalle mutande spuntò un cazzo già abbastanza duro. Me lo fece menare con la mano, poi mi disse: "Prendimelo in bocca, dai!" Mi fece mettere accucciato con il viso davanti al suo cazzone, lo appoggiò sulle mie labbra e... ump! Lo presi in bocca con una naturalezza che non mi sarei aspettato. "Succhialo, su..." disse lui sempre più arrapato. Devo dire che imparai subito, anche perchè di pompini ne avevo visti ormai tanti nei film porno. Più lo succhiavo e più mi piaceva, capii in quel momento che sarei diventato un bravo spompinaro. Mentre l'avevo in bocca però lui ebbe l'orgasmo, mi scaricò in gola il suo sperma caldo, allora mi staccai ma ormai ce l'avevo in bocca. Allora non ero abituato al gusto dello sperma e così sputai più e più volte mentre lui si asgiugava e si ricomponeva. Uscii dal gabinetto rosso come un peperone sotto gli sguardi di altri uomini altrettanto arrapati. Tornato a casa ripensando all'accaduto mi preoccupai parecchio perchè nei libri c'era scritto che con lo sperma si potevano prendere delle malattie veneree. Stetti alcune settimane senza frequentare ma poi la voglia si accese esplosiva. Tornai lì e dopo aver visto un pezzo di film porno andai subito nei cessi a cercare qualcuno. Inutile dire che di maschi arrapati ne trovavo a iosa e li spompinavo tutti! Giovani, maturi e vecchi, con cazzi piccoli, medi e grossi, non ne perdevo uno. Ma il mio culetto era ancora vergine. Come ho già spiegato in un racconto che ho già qui pubblicato "la mia prima inculata" con un giovane non fu un granchè tanto che pensai di smettere. Ma poi conobbi Alberto che mi sverginò col suo cazzetto medio e i suoi modi seducenti. Giancarlo invece, un 60enne ben dotato, fu il primo che mi sfondò per bene il culetto. Ogni volta che c'incontravamo era una furia: dopo avermi sbattuto il suo cazzone in faccia me lo ficcava in gola e spingeva fino a farmi tossire. Poi mi faceva mettere a pecora e mi inculava con forza bestiale fino a farmi sbattere le palle sulle mie chiappette. Poi lo estraeva e mi veniva immancabilmente in bocca. Gli devo molto perchè lui mi ha insegnato veramente a fare la troia spompinara rottainculo. Dopo di lui ho avuti tanti partner e moltissimi occasionali che ho potuto soddisfare pienamente grazie ai suoi metodi.
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