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Fabio - L'incontro


di Membro VIP di Annunci69.it archer81
07.09.2019    |    14.971    |    13 8.5
"-Stai zitta puttana, non urlare..."
Avevano avuto modo di scambiarsi diversi messaggi su un noto sito di annunci ed Alex, ragazzo quasi trentenne dal fisico definito e l’aspetto di un nordeuropeo, era rimasto estremamente affascinato dai modi di fare e dalle parole di Fabio, libero professionista padre di famiglia che amava nei ritagli di tempo divertirsi con giovani ragazzi disposti ad esaudire le sue richieste e a farlo godere.

Non era stato facile per i due trovare il modo di incontrarsi a causa degli impegni professionali e soprattutto famigliari dei due ma alla fine in un tardo pomeriggio di Settembre avevano trovato il modo di incontrarsi nello studio di Fabio che aveva dato un pomeriggio libero alla segretaria e avvisato a casa che avrebbe fatto tardi per un meeting.

Dal canto suo Alex aveva semplicemente dovuto inventarsi una scusa plausibile con la propria fidanzata e avvisare casa che avrebbe cenato fuori; si era preparato nei minimi dettagli dopo una accurata doccia e aver scelto di presentarsi con un pantalone leggero ed una tshirt e fece in modo di presentarsi puntuale all’appuntamento convenuto.

Come da accordi, una volta giunto sotto il portone del palazzo ottocentesco dove era lo studio di Fabio, Alex inviò un messaggio e si fece aprire salendo con l’ascensore al terzo piano dove trovò la porta aperta potendosi accomodare nell’ingresso.

Fabio aspettava comodamente seduto sulla poltrona del suo ufficio da cui aveva una visuale completa dell’altra stanza in cui Alex, molto agitato, attendeva.

Il ragazzo gli piacque più dal vivo che in foto con quei lineamenti delicati e quella pelle chiara che non veniva nascosta dai pochi peli biondi che aveva sulle braccia mentre il viso era incorniciato da dei capelli biondi corti.

-Accomodati- disse Fabio ad Alex -vieni pure di qua, non aver timore.

Il ragazzo che non riusciva a nascondere la tensione, si accomodò nello studio e si sedette, come richiesto da Fabio, su un divanetto di pelle appoggiato alla parete guardando il padrone di casa che sfoggiava un fisico definito contenuto in una camicia bianca non completamente abbottonata e un paio di pantaloni che sicuramente facevano parte di un completo di qualche sartoria di lusso.

Fabio si alzò dalla scrivania e si sedette accanto al ragazzo cingendo le sue spalle con un braccio ed avvicinandolo al suo petto. La pelle abbronzata di Fabio contrastava con quella di Alex che non riusciva a dire nulla in quella situazione limitandosi a chiudere gli occhi apprezzando le carezze sul volto che la grossa mano dell’uomo stava facendo.

-Rilassati Alex, siamo qua per stare bene insieme- gli disse Fabio stringendolo ancora più forte a sé ottenendo di rimando un grazie sussurrato da Alex.

L’uomo respirava profondamente ed il ragazzo si sentiva cullato dal torace che si alzava ed abbassava ad ogni respiro. Ad Alex sembrava di essere in paradiso, la tensione sembrava svanita e non aveva più percezione di dove si trovasse fino a che Fabio afferrò dolcemente il suo mento avvicinando le loro labbra e cominciando a baciarlo dolcemente.

Le loro lingue si intrecciavano vogliose e le mani di entrambi gli uomini erano impegnate ad esplorare i reciproci corpi tastando i muscoli pieni delle braccia e la durezza dei pettorali di Fabio che si era completamente slacciato la camicia mettendo in mostra un petto muscoloso ricoperto da un leggere peluria nera che lo rendeva ancora più maschio.

Il bacio di Fabio sembrava diventare sempre più irruento nel tentativo di spingere completamente la lingua nella bocca di Alex a cui teneva fermo il volto con una mano mentre con l’altra era entrato nei pantaloni del ragazzo esplorando il solco dei glutei con un dito.

L’uomo decise che era finito il tempo dei baci ed alzandosi prese per un braccio il ragazzo facendolo mettere in piedi. -Adesso basta con queste smancerie, è ora di cominciare a giocare seriamente- disse guardandolo dritto negli occhi con un tono della voce che non ammetteva repliche.

Lo forzò ad inginocchiarsi davanti a lui anche se Alex non vedeva l’ora di passare allo step successivo. Il ragazzo si trovò di fronte al pacco gonfio di Fabio che faticava ad essere contenuto nei pantaloni e negli slip e venne spinto dalle mani dell’uomo contro il bozzo schiacciando il viso sul tessuto dei pantaloni così forte che per un attimo al ragazzo mancò il fiato.

Fabio si aprì i pantaloni ed abbassò l’elastico delle mutande facendo saltare fuori un cazzo di notevoli dimensioni in totale erezione e completamente scappellato. -Ora datti da fare, più lo succhi e lo riempi di saliva e meno fatica farai a prenderlo- disse l’uomo sarcastico.

Alex era come in trance: aveva davanti a sé il cazzo stupendo di un uomo che era riuscito a soggiogare la sua mente e a renderlo disponibile a ogni sua volontà. Non servì un ulteriore invito a prendere in bocca quel pisello.

Nonostante il ragazzo non avesse molte esperienze con altri uomini, aveva scoperto di avere una dote innata nel succhiare cazzi e si applicò con tutto se stesso nel pompino che stava facendo a Fabio; prese dapprima in bocca la cappella leccandola in punta e spingendo la lingua nel buchino sulla punta per poi proseguire e cominciare a prendere lentamente in bocca tutto il cazzo che a fatica riusciva a contenere.

Fabio lasciava fare al ragazzo godendosi il pompino ed accarezzando la testa di quest’ultimo accompagnandone il movimento con le mani facendo ogni tanto i complimenti ad Alex permettendogli di prendere fiato facendosi leccare le palle mentre con una mano si faceva segare.

Dopo qualche minuto durante il quale aveva anche spinto fino in fondo alla gola del ragazzo il cazzo provocandogli qualche conato di vomito, lo afferrò per le ascelle e lo fece alzare facendolo sdraiare sulla schiena sul divanetto con le testa che sporgeva.

-Adesso fai il bravo e vedrai che ci divertiamo tutti e due- gli disse. Alex vedeva il fisico massiccio dell’uomo che si era ormai completamente denudato incombere sopra di lui. Fabio fece entrare lentamente il suo cazzo completamente duro e lucido di saliva nella bocca del ragazzo scendendo sino in fondo alla gola del giovane che sentiva i peli del pube dell’uomo sul proprio volto.

Fabio prese a scopare la gola del ragazzo aumentando sempre più velocità ed intensità degli affondi non preoccupandosi della fatica che Alex facesse a respirare o del fatto che i suoi occhi fossero lucidi di lacrime; in quel momento l’uomo era solo interessato a godere ed era ancora più eccitato dalla completa sottomissione del ragazzo che continuava a chiamare troia.

Dopo un lasso di tempo che ad Alex parve infinito, Fabio decise di estrarre il cazzo dalla gola del ragazzo. -Brava troia, ti stai comportando bene. Credo sia giusto darti il premio che tanto desideri- disse l’uomo al giovane che a fatica si era messo seduto respirando profondamente per poter sentire ancora i polmoni pieni di aria.

-Vieni qua, togliti i pantaloni e mettiti a quattro zampe troia- fu l’ordine che gli venne impartito. Alex si alzò e si denudò tenendo indosso solo la maglietta e si mise nella posizione richiesta mentre l’uomo restava in piedi dietro di lui.

Sentì il rumore ed il dolore di due sonore sculacciate colpire il suo culo prima di avvertire la pressione della cappella dell’uomo che spingeva con irruenza per violare il culo del ragazzo.

La cappella entrò nel ragazzo che si sentì come squarciato dall’uomo che non mostrava alcun segno di delicatezza nei confronti del ragazzo che dapprima emise qualche urlo che poco a poco si trasformò in gemiti.

-Stai zitta puttana, non urlare. Lo vedi che ti piace?- inveì l’uomo nei confronti del ragazzo -dicevi di essere tanto stretto ma ti sei aperto subito e lo hai preso tutto-

Fabio stava scopando Alex con forza senza un attimo di pausa spingendo il cazzo fino in fondo al culo del ragazzo che era scosso dal piacere ed aveva la mente così annebbiata dal godimento da essere incapace di opporsi ad ogni richiesta dell’uomo che continuava a riempirlo di insulti.

Lo prese con forza e lo fece girare sulla schiena continuando a scoparlo selvaggiamente tenendo sulle spalle le gambe del ragazzo che si dimenava e contorceva dal piacere e che rimase sorpreso nel momento in cui Fabio estrasse il suo cazzo dal culo lasciandolo spalancato.

Il ragazzo rimase sdraiato a terra inerme e non capì il senso della parole pronunciate da Fabio: -Vieni Gio, accomodati pure-

Alex girò lentamente il volto e vide che sulla porta appoggiato al muro c’era un uomo di poco più che quarant’anni completamente nudo che si stava segando.

Fabio abbracciò il neo arrivato e rivolto ad Alex gli disse: -adesso ti scoperò a fondo fino a quando non sarai stato capace di far sborrare con la bocca il mio amico Gio-

Alex rimase fermo quasi inebetito dalla sorpresa che gli era stata fatta ed attese che Fabio decidesse in che posizione scoparlo prima di ubbidire e prendere in bocca il cazzo del terzo uomo.

L’uomo fece mettere il ragazzo su un fianco in modo tale da poterlo scopare senza affaticarsi troppo ma continuando a spingerglielo fino in fondo ad ogni colpo e permettendo a Gio di scopare in contemporanea la gola di Alex.

Il ragazzo accolse in bocca il cazzo dell’uomo che era più piccolo di quello che stava prendendo in culo ma che aveva una cappella più grossa che gli occupava totalmente la bocca e la gola.

Per i primi minuti Alex si impegnò in un pompino spinto dai colpi che riceveva da Fabio che lo faceva sussultare ad ogni affondo, ma più passava il tempo e più la fatica si faceva sentire tanto che accettò che fosse Gio a scopargli bocca e gola senza alcuna resistenza.

Il ragazzo non seppe calcolare il tempo necessario perché Gio esplodesse in una poderosa sborrata nella sua bocca accompagnata da un urlo liberatorio di piacere a seguito del quale Fabio uscì dal culo del ragazzo mettendosi in piedi sopra di lui e riempiendolo con una calda doccia di densa sborra bianca che cadde sul suo volto e sul suo petto mentre Gio con pochi colpi di mano fece sborrare il povero ragazzo che si riempì con il proprio seme il petto.

Fabio, dopo aver finito di sgocciolare sborra sul ragazzo, andò a sedersi sul divanetto asciugandosi con i pantaloni del ragazzo il sudore e godendosi la scena di Alex sdraiato sul pavimento mentre Gio leccava e beveva la sborra che aveva riempito il suo corpo.
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