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Gay & Bisex

Incontro inaspettato


di bogol
26.09.2022    |    15.024    |    9 9.0
"Si presenta subito facendomi i complimenti per il mio culo..."
Era domenica mattina, mi trovavo a Roma in hotel con mia moglie, ma ero solo perché lei era uscita per impegni lavorativi. Anche io avrei avuto un appuntamento di lavoro alle 13,30 e quindi avevo alcune ore libere, dato che avrei dovuto lasciare la camera alle 12.
Ovviamente il mio primo pensiero fu di approfittare per cercare di incontrare qualcuno, magari lì nella camera stessa, quindi aprii il pc portatile ed entrai su un sito di incontri gay, perché naturalmente la mia intenzione era di fare la troia, come piace a me.
Apparendo online, e cliccando sul segnale di disponibilità immediata ad incontrare, rimasi in attesa, intanto guardando se nelle vicinanze c’era qualcuno di interessante.
In breve ho ricevuto diversi contatti, ma nessuno mi intrigava. Con uno ho iniziato a parlare, purtroppo non poteva incontrarmi, ma era una persona interessante e pian piano conoscendoci abbiamo visto di essere molto in sintonia. Una persona da tenere presente, per un incontro futuro, d’altronde io per lavoro vado a Roma molto spesso.
Mentre ci intrattenevamo parlando di noi e dei nostri gusti, mi contatta un tale. Si presenta subito facendomi i complimenti per il mio culo. Nel profilo avevo alcune foto, decisamente invitanti. Iniziamo a parlare, c’era sintonia, e si trovava vicinissimo, pochi chilometri da me. Mi disse che le mie foto glielo facevano venire duro. Dopo un po’ di chiacchierata mi confermò che era eccitatissimo. E avendo letto i miei racconti manifestò il desiderio di poter vedere anche lui le foto di mia moglie. Gli sarebbe piaciuto scoparmi la bocca mentre si gustava le foto. Purtroppo, dato che ero in viaggio con mia moglie, non avevo con me il necessario per travestirmi, lingerie tacchi e parrucca, glielo dissi ma lui rispose che non importava.
Lo invitai a venire, ma era molto timoroso, non si fidava. Mi chiese se c’erano problemi, se gli avessero chiesto i documenti, ma io lo rassicurai, dicendo che l’hotel era molto tranquillo, gli indicai un ingresso dove poter entrare a piedi dopo aver parcheggiato l’auto. Io stesso tempo fa andai in quell’hotel per fare un pompino, e non ebbi nessun problema.
Ma niente, lui era molto timoroso e non si convinceva, mi invitò anzi ad andare io da lui, che era in ufficio da solo. Ci pensai un po’, poi mi feci un po’ di conti. A breve dovevo lasciare la stanza, e avevo tempo fino alle 13 almeno, per andare all’appuntamento di lavoro, quindi gli scrissi che sì, potevo raggiungerlo.
Mi diede un luogo lì vicino dove incontrarci, io intanto lasciai la stanza e con la macchina mi avviai al punto d’incontro.
Mi accosto, e dopo qualche minuto arriva la macchina che mi aveva indicato, mi saluta e mi fa cenno di seguirlo. A prima vista un bel viso, begli occhi, pareva una persona simpatica.
Lo seguo fino a un magazzino poco distante, lui ferma la macchina e mi indica di parcheggiare lì di fianco alla sua.
Scendo, ci salutiamo. Io ho con me la valigetta col computer, entriamo e vedo che è un magazzino di qualche genere, pieno di mobili, sia nuovi che in restauro, comunque un bell’ambiente. Lui mi invita a seguirlo, e mi dice:
“Ti ho preparato una sorpresa”
Sono incuriosito, non lo nego. Mi fa entrare in un bagno e mi dice:
“Preparati, io ti aspetto di là”
Ecco la sorpresa… vedo delle autoreggenti, un perizoma, e delle bellissime scarpe col tacco. La misura non è la mia, sono più piccole del dovuto, ma riesco a indossarle, sono strettine ma tanto devo solo fare la troia, non camminare comoda in strada..
In breve mi preparo, e tutto sommato le scarpe sono strette ma non impossibili. Mi incammino quindi per raggiungere il mio uomo, e lo trovo nudo, davanti alla porta di un ufficio. Apprezza quello che vede, il pisello è barzotto e sembra promettere bene.
Mi carezza il culo, passa la mano sulle tettine, si struscia da dietro, e mi spinge in un ufficio. Io ho il pc in mano, ma mentre camminiamo con l’altra gli prendo il cazzo, è bello duro, si sta ingrossando velocemente.
SI accomoda su una poltrona, io accendo il pc e apro la cartellina con le foto di mia moglie, glielo porgo e lui mi dice di inginocchiarmi. Non me lo faccio ripetere.
Lui inizia a scorrere le foto, facendo i dovuti apprezzamenti, intanto io inizio ad adorare il suo cazzo.
Il cazzo mi piace davvero, e quello che mi trovo davanti è un esemplare fierissimo, da adorare e assaporare con passione. E’ grosso, una buona lunghezza ma soprattutto è largo, mi riempie la bocca, e quando inizio ad andare giù per davvero sento la gola che si apre a fatica. Dopo un po’ lui smette di guardare le foto, mi prende per la testa, e inizia a dare il ritmo, scopandomi la gola. Il cazzo entra, io arrivo a baciare le sue palle, è tutto dentro e mi sento con la gola pienissima, un cazzo largo come ne ho trovati pochi.
A un certo punto, che non saprei dire quanto tempo è passato, si alza, prende un preservativo e mentre lo indossa mi dice di mettermi a quattro zampe. Io eseguo prontamente, intanto lui tira fuori un tubetto di lubrificante e aiutandosi col dito mi lubrifica il culo. Mi sculaccia, molto forte, la cosa mi piace e i miei mugolii di piacere lo eccitano ancora di più. Quindi si abbassa e poggia il cazzo, giusto un attimo per farmi sentire che sta per arrivare. E spinge, e in breve entra, mi sento aprire per bene, anche un lieve dolorino ma passa subito. La larghezza viene apprezzata nel culo, se in gola mi ha mandato fuori di testa, nel culo mi fa godere decisamente. Il mio pisellino è moscissimo ma sento che vibra e cola liquidi.
Inizia a scoparmi, con forza, con veemenza. Le sue mani mi stringono i fianchi, mi da sculacciate molto forti. E mi scopa.
A un certo punto mi fa alzare, sempre tenendo il cazzo piantato nel culo, mi spinge verso una sedia.
“Appoggiati alla sedia!” mi dice.
Io mi appoggio allo schienale, restando col culo sporto verso di lui, che continua a stantuffare alternando sculacciate violente, e ogni tanto qualche schiaffo in faccia.
Dopo non so quanto, tira fuori il cazzo, sposta in mezzo alla stanza un mobiletto porta pratiche, e mi dice di mettermi lì sopra. Io eseguo, è una posizione ideale, sto con le braccia e le gambe in giù, bocconi, esposto e totalmente disponibile.
Riprende a scoparmi, con una foga incredibile, favorito dalla nuova posizione, molto più comoda. Le sue mani mi stringono, mi schiaffeggiano il culo, ogni tanto mi prende per la gola, avvicina il viso e mi dice che sono una troia.
Sto godendo come una matta, mi sento usata, come piace a me. Ogni sculacciata è una scossa di piacere.
Dopo un tempo che mi pare interminabile, in cui io sono stata solo un culo da scopare, se ne esce, mi afferra e mi sbatte in terra, in ginocchio. Leva il preservativo e si masturba, mentre con una mano mi afferra la faccia portandola a ridosso del cazzo.
“Che ti faccio ora?” mi chiede.
Io non rispondo, so che è una domanda retorica. Mi dice di aprire la bocca, aumenta il ritmo della sua mano, e mi spinge il cazzo in bocca. Sborra, riempiendomi la bocca.
Calda, saporita, abbondante.
Assaporo, con gusto, e mando giù golosamente. Adoro essere usata come sborratoio, ma lui ha un'altra sorpresa per me. Si allontana, dal pisello vedo ancora sperma bianco e luminoso che esce, cerco di avvicinare la bocca per risucchiarlo ma lui mi da uno schiaffo e mi dice “Basta, decido io quanto devi berne!” e presa della carta da un rotolo si pulisce.
Oddio, un vero dominatore…
Ma non ha finito.
“Adesso va a cambiarti, che ho fretta.”
Mentre mi alzo e mi avvio aggiunge “A me le troie come te piace trattarle così”
Capirai, è proprio quello che piace a me, infatti dentro di me sto gongolando.
Raggiungo il bagno, camminando il magazzino passo davanti a uno specchio e mi guardo al volo. Sono molto attraente, una vera troietta scopabile, e infatti sono stata scopata e anche maltrattata, come una troia che merita solo questo. E sono felice.
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