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Gay & Bisex

Una domenica piena (seconda parte)


di bogol
01.08.2022    |    7.607    |    11 9.3
"Mi rivesto, indossando di nuovo quei calzoncini leggeri senza niente sotto, e la camicia di lino, quindi verso lo scadere dei dieci minuti scendo nel garage..."
Mi scrive che sta partendo, il navigatore gli conferma 10 minuti. Già che c’è mi dice che non ha messo i boxer, ed è carico e arrapato. Bene, sono quel genere di informazioni che servono a farmi salire la febbre.
Mi rivesto, indossando di nuovo quei calzoncini leggeri senza niente sotto, e la camicia di lino, quindi verso lo scadere dei dieci minuti scendo nel garage dell’hotel.
Dopo un po’ arriva, accosta la macchina e scende, ci salutiamo ed entriamo nell’ascensore che porta alle camere.
E’ un uomo molto interessante, il tipico orso, massiccio, ben piazzato, indossa maglietta e pantaloncini, ed è pieno di tatuaggi. Dico la verità, mi piace.
Entriamo in camera, e lui apprezza il bel fresco che fa. Gli mostro il computer, lo faccio accomodare mentre io mi inginocchio di fianco alla sedia, e inizio a far scorrere le foto.
La sua approvazione esplode subito con una serie di imprecazioni e semi bestemmie tipicamente dialettali, cosa che mi fa sorridere ma che non mi sorprendono. Mia moglie è veramente una bella donna, anzi a dirla tutta è proprio “bona”, e ovviamente le foto che gli sto facendo vedere la mostrano al meglio. Si inizia vestita, seppur in modo succinto e con grandi scollature, e man mano la mostro sempre più spogliata. Io vado avanti lentamente, per dargli modo di guardarla bene, e apprezzarla. Intanto lui si maneggia il pisello, e dopo un po’ lo tira fuori. E’ lì di fianco a me, e lo guardo… è enorme!
Mi sento avvampare, l’eccitazione mi prende. Sto lì in ginocchio, col viso di fianco a un cazzo bellissimo, che è duro per le foto di mia moglie, una situazione che non manca mai di eccitarmi.
Intanto lui continua ad esprimere il suo apprezzamento, e quasi ulula quando la vede con un pisello in bocca. Mi affretto a dirgli che quello è il mio, lui ride, poi arriva una foto con un cazzo decisamente più grande, e gli specifico: quello non è il mio. Lui impreca, e sempre carezzandosi il suo cazzo duro mi dice “Ma te sei un cornuto quindi?”
E io candidamente rispondo “Si, sono molto cornuto, e mi piace… d’altronde sono anche molto frocio.”
Lui ride, continuando a carezzarsi il cazzo, e si alza in piedi per toccarsi meglio. Io regolo lo schermo in modo che per lui sia più comoda la visione, e ahi! mi accorgo che ora il suo cazzo è proprio di fianco al mio viso.
Mi dice che mia moglie è molto bona, e mi chiede “Come fai ad essere frocio con una moglie così?” ma lo dice ridendo. Anche io rido, e gli do una leccata al cazzo, facendolo mugulare.
Intanto scorrono le foto, il suo cazzo vibra, e io gli do un paio di baci, soffermando le labbra per sentirne la consistenza. Lui abbassa del tutto i pantaloncini e li leva.
A questo punto io respiro a fondo, gli faccio vedere come fare per scorrere le foto, e glielo prendo in bocca. La sua imprecazione si smorza con un mugolio, mentre io inizio a esprimere la mia golosa troiaggine.
Come va a finire? Be’, dopo poco tempo lui si allontana dal computer, e si mette seduto a gambe larghe, godendosi il mio pompino. Lo succhio, lo bacio, lo lecco, lo pompo, senza usare le mani, faccio su e giù, e alterno ogni tanto leccate di palle che lo mandano in visibilio. Ce l’ha molto grande, più largo di quello di prima, ma siccome la mia gola è ormai aperta, non ho difficoltà a prenderlo tutto fino a toccargli la pancia col naso. Lui sembra impazzire per questo, tira una serie di imprecazioni e mi mette le mani sulla testa. Io pian piano lo tiro fuori, e poi lo riprendo in gola, finché lui con le mani sulla testa inizia a imprimermi il movimento, mi scopa piano ma con decisione, muovendo la mia testa come fosse un giocattolo.
Io sono eccitatissimo, le mie mani sono poggiate sulle sue gambe muscolose, mi sento molto troia e questo maschio mi piace molto.
Insomma, dopo un po’ di questo trattamento mi dice che sta per sborrare. Io non dico nulla e ovviamente non interrompo il mio lavoro, anzi continuo a succhiarlo e adorarlo con maggior foga, finché lui gode, tenendomi stretta la testa, e riempiendo la mia bocca di sborra calda e abbondante. Mentre schizza il suo cazzo pulsa e ha dei guizzi bellissimi, che sento in bocca, e intanto bado a mandare giù lo sperma man mano che esce.
Continuo a leccarlo e succhiarlo con delicatezza, man mano che perde vigore, mi godo il suo commento quando esclama che non c’è bisogno di lavarlo dato che l’ho ripulito benissimo.
Alla fine devo rialzarmi, anche lui si alza in piedi, si rimette i pantalocini e mi fa i complimenti per il pompino che a suo dire è il migliore che gli abbiano mai fatto. Mi chiede se ci si potrà rivedere, e io confermo che torno spesso in zona, e mi farò sentire. Non esito ad ammettere che mi è piaciuto tantissimo il suo cazzo, e lo prenderò in bocca volentieri di nuovo. Mi fa i complimenti anche per mia moglie, dice che è bellissima e arrapante, e confessa quasi imbarazzato che all’inizio del pompino ha immaginato col pensiero che fosse lei a spompinarlo. Io sorrido, è una cosa normale e naturale.
Ci salutiamo, lui esce e io rimango solo. E a questo punto devo godere: ripensando ai due incontri mi masturbo con foga, fino a raggiungere l’orgasmo, che però arriva senza che il mio pisello sia diventato duro. Eh si, quando faccio la troia non diventa mai del tutto duro, e in realtà siccome sono sempre troia di testa, ce l’ho sempre mezzo moscio, ma a me non importa. Mia moglie ha i suoi amanti, io ho i miei, e anche se ho appena smesso di fare la troia ho ancora voglia…
Chissà se faccio in tempo a fare un altro incontro prima di cena…?

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