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Una domenica piena (prima parte)


di bogol
01.08.2022    |    10.907    |    7 9.0
"Mi trovavo fuori casa per impegni di lavoro e avevo quasi tutta la domenica libera..."
Questo episodio è avvenuto a inizio luglio. Mi trovavo fuori casa per impegni di lavoro e avevo quasi tutta la domenica libera. Visto che l’hotel era tranquillo e c’era modo di arrivare alla camera senza passare dalla reception, preso da una certa voglia (la mia solita voglia), decisi di mettere un annuncio su un sito di incontri. L’annuncio era semplice e chiaro: dato che non avevo con me il necessario per travestirmi, avrei usato un metodo che funziona sempre, in pratica mi offrivo di mostrare foto sexy di mia moglie, mettendo a disposizione la mia bocca per far godere il maschio. Il lasso di tempo a disposizione era abbastanza ampio, dalle 15 alle 19, sicché ero speranzoso di poter rimediare un po’ di divertimento.
In breve iniziarono ad arrivare le risposte, e quasi subito ne selezionai uno, dopo un fitto scambio di messaggi. Sarebbe venuto alle 15,30.
Continuando a leggere le risposte che ricevevo, mi colpì un altro che si descriveva schiettamente, ci parlai un po’ via email, e decidemmo di incontrarci. Per sicurezza gli dissi di venire alle 17,30.
Ero tutto contento, la giornata prometteva di diventare molto interessante.
Intanto andai a pranzo, poi verso le 15 rientrai in hotel, era una giornata di inizio luglio, molto calda ma per fortuna l’aria condizionata della stanza era perfetta. Anzitutto preparai il computer, dove avevo gran dovizia di foto più che sexy di mia moglie. Lo misi pronto su un tavolino con una sedia davanti, di fianco al letto, tipica sistemazione di hotel. Quindi mi feci una doccia rinfrescante, e mi apprestai ad accogliere il primo. Indossai un paio di calzoncini leggerissimi e una camicia di lino, e all’ora stabilita scesi nel parcheggio come d’accordo. Lui arrivò in breve, e risalimmo in camera. Era un bel tipo, con occhiali, fisico asciutto, aria simpatica, mio coetaneo. Entrati in stanza, accesi il pc e mi stavo apprestando ad aprire la cartellina con le foto, mentre lui si spogliava, ma mi accorsi che una volta nudo si era sdraiato sul letto. Mi disse di lasciar perdere il computer, anzi di chiuderlo, e di andarlo a leccare.
Ah be’, un invito di quelli che non rifiuto mai! Mi trovavo davanti a un uomo deciso, che non aveva bisogno di eccitarsi con le foto di una donna…
Mi inginocchiai e iniziai a lavorare con la bocca il suo pisello, che era ancora moscio. Mi ci sono dedicato con la mia solita passione, adorando e gustando con lingua e labbra, e in breve iniziò a indurirsi, crescendo e diventando un bel cazzo molto grande, curvo all’insù. Mi sono veramente sfiziato a succhiare e adorare quel cazzo, me lo infilavo in gola per quel che potevo in quella posizione, e stavo già pensando che sarei salito sul letto rigirandomi, per sfruttare quella bella curva infilandomelo in gola, una cosa che mi piace molto.
Però d’un tratto, la sorpresa. Lui mi chiede se mi voglio mettere giù, sdraiato sul letto con la testa fuori… oddio… non ci ho messo molto a capire, voleva scoparmi la gola…
Ho risposto di si, quasi sottovoce, lui mi ha detto spogliati, e mi ha aiutato a levare i pantaloncini e la camicia. Quindi mi sono sdraiato sul letto, con la testa che sporgeva un po’ fuori e me lo sono trovato davanti… bello, duro, appetitoso…
Lentamente me lo ha infilato in bocca, e ha continuato a spingere finché non è entrato tutto in gola, con le mie labbra che toccavano il suo pube e le palle che spingevano sul mio naso. Una sensazione bellissima, mi sono sentito pieno, usato, posseduto.
Lentamente è uscito un po’, poi è rientrato. Ha ripetuto questi gesti un paio di volte, poi lo ha tirato fuori, io ne ho approfittato per leccarlo bene, mi ha dato le palle da leccare, e dopo un po’ me lo ha messo di nuovo in bocca, e delicatamente me lo ha infilato in gola. Stavolta ha iniziato a scoparmi la gola, piano ma con decisione.
Io stavo andando fuori di testa. Mi trovavo in una situazione sognata mille volte, ma che avevo fatto in realtà una sola volta con un amico inesperto che avevo dovuto guidare passo passo. Stavolta invece ero con un uomo che sapeva quello che voleva, e si stava prendendo il suo piacere usandomi come una troia sottomessa, e come tale infatti io lo lasciavo fare. Ero eccitatissimo, il mio pisello era moscio ma bagnato, mi sentivo solo di essere una gran troia a disposizione di un maschio. Ero tutto concentrato nella mia bocca, e nella gola.
Mi ha scopato la gola a lungo, con ogni tanto un interruzione per farsi leccare le palle, e io stesso ero sorpreso di come fossi in grado di farmi scopare la gola in quel modo. Quel cazzo seppure grande con la sua curvatura era perfetto per quel tipo di rapporto. Ogni tanto sentivo di aver bisogno di una pausa, allora con le mani afferravo i suoi fianchi e facevo come per smuoverlo, e lui capiva al volo, si fermava, usciva e mi dava le palle sulla bocca, in modo di farsele leccare, cosi che io potevo avere una piccola tregua per la gola.
A un certo punto ha iniziato a scoparmi la gola con decisione, io ero arrapatissimo e totalmente sottomesso, mi sembrava di stare in un sogno. Di colpo è uscito e ha sborrato sul pavimento, dopodiché è andato in bagno a lavarsi.
Io ero rimasto sul letto, e lentamente mi sono messo seduto, piacevolmente sconvolto e soddisfatto.
Quando è rientrato in camera abbiamo parlato un po’, gli ho confessato di aver goduto moltissimo e gli ho fatto i complimenti per la sua capacità, oltre che per il cazzo, bellissimo e perfetto per scopare una gola. E qui anche lui mi ha fatto i complimenti per come lo avevo preso, e mi ha confessato che questa cosa anche lui la sogna da tempo ma l’aveva fatta solo un paio di volte.
Ci siamo salutati ripromettendoci di incontrarci di nuovo se tornavo in zona, cosa che in effetti faccio diverse volte l’anno.
Quando è uscito io sono rimasto lì, nudo, eccitatissimo e mi sono accorto che erano solo le 16,30. Sono andato al pc, e ho visto che l’altro amico era online. Gli ho detto che se voleva poteva venire anche subito, senza aspettare le 17,30 al che lui ha risposto che era a dieci minuti dal mio hotel, il tempo di una doccia e sarebbe partito.
Io diedi una sistemata al letto, e riaprii il computer, preparando comunque la cartellina con le foto di mia moglie. Con questo ragazzo si era parlato un po' e mi sembrava volesse vedere davvero le foto.
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