L'appartamento parigino - Parte 2 di 2

Sempre mentre alloggiavo presso Paul e François, un giorno avevo preso l’impegno di andare con degli amici a teatro. L’organizzazione era pessima, quindi temevo che tutto saltasse.

I due francesini miei coinquilini mi avevano assicurato che quella sera sarebbero rimasti a casa, forse con qualche compagnia femminile. Nel caso in cui mi fossi annoiato o che l’appuntamento per il teatro saltasse potevo comunque tornare a casa che almeno non sarei stato da solo.

Alla fine, come temevo l’appuntamento per il teatro saltò, e mi avviai così verso casa. Le finestre che del mio appartamento che davano sulla strada erano accese, segno che quindi i due fratelli non erano usciti così come mi avevano infatti assicurato.

Mentre giravo la chiave nella serratura già me li immaginavo con qualche ragazzetta a sfogarsi, magari i due insieme.

Quando entrai sentii infatti qualche rumore sospetto, capii quindi che erano all’opera. Senza far rumore cercai di avvicinarmi. Erano in bagno. La cosa strana era che mi sembrava che entrambi fossero in bagno, quindi dedussi che era un menàge à trois.

La porta del bagno era socchiusa, però riuscivo a guardare dentro senza che loro potessero vedermi. Fu lì che li vidi.

Paul si appoggiava al lavandino, davanti a sé aveva uno specchio. I suoi muscoli era contratti, era leggermente piegato in avanti. E dietro c’era François, il fratello, concentrato e inginocchiato con una mano si toccava e con l’altra leccava piano il sedere del fratello, che ad ogni spinta della sua lingua gemeva.

Non me lo sarei mai aspettato, ma la cosa mi eccitava. Mi sbottonai i jeans e cominciai a toccarmi anch’io.

François ora baciava il collo di Paul, e con la mano piano piano strofinava il suo membro sul corpo dell’altro. Cercò di entrare prima in maniera molto delicata, poi sempre più forte. Si era unto il pene con della vasellina, un tubetto che tra l’altro era quasi finito. Mi ricordava i gesti che usava con me.

I due si guardavano allo specchio, mentre Paul alzava un poco la gamba. Diceva di andare più piano, ma François andava avanti sempre più velocemente, le grida di piacere e quelle di dolore si mischiavano.

Anche io sentivo quasi prendere fuoco, mi sentivo di rubare un po’ del loro piacere e della loro intimità.

Tutto continuò più velocemente mentre anche Paul prese a toccarsi. François infilò due dita nella bocca di Paul che le leccava. E poi ci fu un gridolino, ed entrambi vennero. François dentro il fratello e Paul nel lavandino.

Si staccarono poco dopo e cominciarono a pulirsi. Io eiaculai in mano, e feci appena in tempo a correre in camera senza esser visto. Di lì a poco partii per l'Inghilterra e non rividi più i due fratelli.