Racconti Erotici > Gay & Bisex > La scoperta di Ahmed : esercizi da troia (Capitolo quarto)
Gay & Bisex

La scoperta di Ahmed : esercizi da troia (Capitolo quarto)


di Evan18
06.12.2019    |    5.245    |    3 7.0
"Ma allo stesso tempo, a quell'invito provai un senso di vergogna, detto così all'aperto e in pubblico..."
(Ripubblicazione rivisitata)
C'erano 20 gradi quella mattina e riflettevo sul fatto che il mio padrone sapeva dove vivev ed io non sapevo nulla di lui.
Il mio outfit si confondeva benissimo fra tutti gli altri. Faceva caldo e io non ero l'unico ad indossare vestiti quasi estivi. Tuttavia ero costantemente osservato da curiosi o da chi si sentiva attratto da me. A scuola feci finta di niente e mi comportava normalmente. Prima dell'ultima ora andai in bagno e mandai 2 foto al mio padrone, come lui voleva: una sorta di selfie che mostrava tutto il mio piacere nell'indossare quei vestiti. All'uscita da scuola, dirigendomi verso la fermata del pullman a qualche centinaio di metri più lontano, camminando sentii un fischio. Mi girai e un ragazzo che sedeva davanti ad un bar, a gambe aperte mi disse "Ehi, troietta, quel culo lo porti un po' qui?" E concluse ridendo. Io non mi curai di lui più di tanto. Ma allo stesso tempo, a quell'invito provai un senso di vergogna, detto così all'aperto e in pubblico. Dall'altro lato provai un senso di soddisfazione. Il mio culo piaceva davvero. Proseguii senza problemi, il jeans ormai era diventato confortevole e comodo e si era adattato alla mia camminata. E ormai mi piaceva sbandierare le mie forme per strada.
Al mio posto nel bus, controllai il cellulare, ormai non rispondevo più molto ai miei conoscenti. Per me esisteva il mio padrone. Non mi curai nemmeno molto di quello che si poteva vedere dal mio cellulare. Dimenticai anche che lo sfondo del mio padrone si potesse vedere così chiaramente.
Arrivato a casa, mangiai in fretta quello che c'era in tavola.
Mia madre: "Ma sono tuoi quei jeans?"
"Si, mamma! Li ho presi in quel negozio vicino all'incrocio "
"Sei sicuro?! Ma sono stretti!"
"Mà, vanno di moda e a me piacciono"
Mi alzai da tavola col viso puntato sul telefono a scorrere imperterrito le chat sul mio account dirigendomi sul divano. Sedendomi il jeans si ritirò tutto e la cucitura interna premeva sul mio ano e in quel momento avrei voluto davvero vedere allo specchio il mio viso perché mi procurò una smorfia di piacere indifferente, i risvoltini si alzarono ancora di più, lasciando sempre più scoperte le caviglie.
Mammma:"E l'interrogazione? Sei riuscito a studiare? !" Gridando dalla cucina
"Non l'abbiamo fatta!" Gridai. (Infatti era così)
Puntuale dopo un po' arrivo il messaggio del mio padrone:
"Brava troia, le foto sono venute bene. Come è andata la giornata? Sembra che ti sei già abituata. Hai mangiato?"
"Si padrone, mi sento molto comoda. Ho già finito il pranzo"
"Mi raccomando troia, mangia poco. So io come riempirti la bocca!"
"Si, certo mhmm"
"Sei calda? Dove sei ora?"
"Sempre padrone! Sul divano in salotto"
"Brava troia. Allora spogliati"
"Già ora padrone? Vado in camera"
"No, spogliati li dove sei"
"Qui?! Ma c'è mia madre nell'altra stanza!"
"Secondo te mi importa di tua madre? Spogliati ora!
"Ma padrone non posso! Davvero!"
" SPOGLIATI ORA! NON FARMI ARRABBIARE! Inizia a mandare una foto nuda"
Iniziai così a slacciarmi le scarpe. Tirare via il pantalone non fu facile poiché aderiva perfettamente al mio corpo.
Mandai un selfie in piedi. Mi di legare la canottiera alla vita con un nodo.
"E ora fai un video e sculacciati sul divano. E mi raccomando troia, fatti sentire"
Rimasi a bocca aperta. Non potevo farlo. Stavo già rischiando troppo e sentivo la presenza di mia madre ancora in cucina. Di li a poco avrebbe finito di pulire e si sarebbe di sicuro recata in salotto.
Feci più in fretta possibile: mi misi a novanta, le ginocchia a terra e la pancia distesa sul divano e appoggiai lo smartphone sul tavolino di fronte: il mio culo era proprio posizionato davanti all'obbiettivo. Iniziai velocemente a sbattermi il culo e a mugolare il più piano possibile (se non fosse venuto bene, avrei dovuto rifare il video e non avevo tempo). Mia madre gridò dalla cucina: tutto bene? Sento un rumore.!"
"Si mamma, ahh..mhmm.. sto guardando...mhmm la TV...ahhh sii mhm" (non potevo fermarmi o avrei dovuto rifare il video e quindi continuai)
Lei probabilmente non sicura, si affacciò dalla porta della cucina: "Sicuro?!"
Riuscivo a vedere la sua testa sporgere dallo stipite della porta, ma lei probabilmente non riusciva a vedermi per via della spalliera del divano che copriva la mia posizione.
Il cuore mi batteva a mille, ho pensato -sono fritto, mi ha scoperto - e allora mi fermai per un secondo a sculacciarmi e con le mani iniziai a massaggiarmi le chiappe e allargandole, ed ebbi il tempo di rispondere:
"Certo mamma mhmm"
Avrà pensato che fossi disteso e fortunatamente la TV era accesa a basso volume.
Bloccato il video, lo inviai. E in fretta portai tutti i miei pezzi in camera. Pensai, e la situazione mi aveva davvero eccitato, il fatto che mia madre potesse vedermi in quella posizione mi soddisfava ora.
Il commento del mio padrone non tardò di certo, ed espresse soddisfazione nel vedere che anche questa volta non mi curai di quello che succedeva e soprattutto di mia madre.
"Ma che brava questa troia! Hai capito a chi devi obbedire"
"Grazie padrone! Posso rimettere i jeans ora?"
"Cosa? Vorresti rimanere vestita così a casa? Non pensarci proprio. Tu sei una troia e questi vestiti sono troppo per te a casa!
Rimasi a fissare i vestiti.
"Cosa faccio padrone allora?"
"Hai uno jockstrap? Un tanga?
"No padrone, ma li ho sempre voluti avere 🙁"
"Uffh...lo so è nel tuo sangue. Sono le cose più comode per le troiette come te. Un giorno verrò li per sfondarti e ti comprerò' tutti i vestiti che vuoi puttana"
"Oh sì ti prego padrone...sii"
"Fammi vedere tutti i vestiti estivi che hai"
Mi fiondai nell'armadio e misi distesi sul letto tutti gli articoli estivi che avevo. Erano molti nuovi e molti risalenti a anni prima: feci una foto e la mandai...
"Brava, bene c'è tanta roba da buttare...prendi i pantaloncini più corti.."
Diedi uno sguardo e trovai un pantaloncino da calcetto che usavo pochi anni prima. Era blu con le cuciture esterne in bianco ed era cortissimo. Mandai una foto al mio padrone che mi ordinò di indossarli.
Mi guardai allo specchio e pensai che non calzavano niente male: il massimo della loro lunghezza era il giro coscia dove erano più larghi rispetto al resto. Aderivano perfettamente al mio culo e ne mostravano le chiappette per metà. Erano bellissimi e comodissimi.
Mandai una foto: "oh si bella troia, è proprio questo quello che voglio! Ma non sei completa, metti una cavigliera o un laccetto alla caviglia destra. Sarà un simbolo per riconoscerti. Per capire che sei una troia"
"Si sono bellissimi padrone! Certo."
Trovai un braccialetto di quelli che si trovano in spiaggia, di stoffa. Lo legai alla caviglia destra e notai che dava un tocco sexy in più alla mia gamba"
"Quando stai in casa voglio vederti vestita così! Hai capito?"
"Certo padrone!"
"Bene visto che ti piace, inizia a fare delle foto...tutte le posizioni che hai imparato"
Mandai quasi 30 foto e spesi 1 ora nel farle
"Troia, allora sei stupida? Guarda quei peli sulle gambe! Cosa ti ho detto io?"
Riosservai le mie foto ed effettivamente qualche pelo c'era ma minuscolo. Forse aveva zoommato per verificare.
"Sono passati quasi 3 giorni padrone!"
"COSA TI HO DETTO TROIA? !"
"Si padrone devo essere perfettamente liscia"
"NON VOGLIO VEDERE NEMMENO UN FOTTUTO PELO!!!
ADESSO TI DEPILO! ORA!"
"Scusa padrone, vado a depilarmi...hai ragione una troia deve essere senza peli"
"Quando hai finito rifarai tutte le foto di nuovo. HAI MEZZ'ORA"
SCAPPAI subito in bagno e individuai i primi peli sparsi sul mio corpo a causa della ricrescita. Feci in fretta e mandai di nuovo le foto. In fondo lui aveva ragione. Spalmai anche dell'olio per ammorbidire la pelle.
"Brava troia, che non si ripeti ancora. Ora basta, continuiamo il tuo allenamento"
Va bene padrone
"Oggi voglio vedere come sai succhiare! Prendi una banana e fai un video mentre la succhi. Non spogliati e mantieni i pantaloncini"
Mi recai in cucina ancora vestito così. Mia madre era in salotto, seduta proprio dove mi stavo sculacciando prima.
Come mi vide sbarrò gli occhi. Io camminai imperterrito. "Ma cosa hai fatto?! Cosa ti sei messo? Ti sei anche depilato".
"Mi fa caldo, non rompere il cazzo mamma"
Presi una banana in cucina e scappai via sbattendo la porta di camera mia.
Ero soddisfatta. Mi ero esposto a mia madre e non me ne importava nulla
Tornai in camera e mi distesi sul letto. Sbucciando la banana iniziai a succhiare avidamente con la camera del telefono puntata sul mio viso.
Feci un video di 3 minuti e lo mandai.
"TROIA! Ti sembra il modo di succhiare? Tu stavi semplicemente succhiando una banana. Devi succhiare un cazzo. Tu sei una succhiacazzi e una troia non succhia così. Puoi fare di meglio. Quello davanti a te è un cazzo. Hai capito?! "
Va bene padrone"
"E quella non è la posizione adatta. Metti quel culo in aria e quando succhi guarda verso la camera. Voglio vedere quel cazzo secenderti in gola"
Feci come diceva. Misi in su il mio culo e iniziai a leccare dalla base fino alla punta e in un colpo imboccai la banana. Iniziai a muovermi su e giù con la testa mentre puntavo gli occhi verso l'obbiettivo del mio telefono. Mi staccai e un rivolo di saliva si era formato dalla punta raggiungendo le mie labbra luccicanti sotto la luce. Guardai avidamente quella banana come se fosse un cazzone vero e iniziai a sbattermela sulle guance e sulla bocca. In un colpo la ingoiai di nuovo e questa volta riuscii ad arrivare fino alla base. Rimasi così per qualche secondo guardando verso il telefono. Mugolavo di piacere e toccando il fondo della mia gola provocavo dei suoni gutturali. Continuai per qualche minuto finché non mi staccai e con il volto pieno della mia saliva, mandai un bacio verso la camera e sorridendo bloccai il video.
Il mio padrone rispose subito:
"OH SI! BRAVA TROIA! VEDI CHE CI RIESCI! niente male! Adesso che hai immaginato che quella banana fosse un cazzo è uscita la bocchinara che c'è in te! Che puttana! Va bene ora mangiala! Questa sarà la tua cena! - Adesso ci occupiamo del tuo culo."
Grazie mille padrone! Quando cominciamo?" Risposi soddisfatta.
"Adesso puttana! Devi allargare la tua rosellina così potrà prendere dei cazzi larghi e grossi! Ed è molto stretta vero?!"
"Si padrone, devo allargarla"
"Dobbiamo trasformare quell'ano in una fica! Da adesso in poi devi stuzzicarla e giocarci - quando sei eccitata devi darti da fare con la tua rosellina, e farti un ditalino. ..non devi mai più toccarti quel cosino in mezzo alle gambe. Capito?!"
"Si padrone, voglio una fica da vera troia che sono"
"Brava dolcezza! Ora devi imparare degli esercizi. Mettiti inginocchiata sul letto fino a mantenerti sulle cosce; allarga le gambe e le pacche il massimo possibile e devi spingere la tua rosellina dentro e fuori toccando la superficie dove siedi."
Mentre finivo di mangiare la banana, mi misi in posizione. Con il culo che toccava la coperta del mio letto, mi allargai il massimo che potevo. Iniziai a spingere dentro e fuori dentro e fuori. Era bellissimo. Era incredibile. Ogni volta che il mio ano toccava o sfiorava le coperta sotto di me io emettevo un mugolio di gioia e di piacere. Era sublime. Non avevo mai provato una sensazione così.
Il mio padrone mi chiede una foto per assicurarsi che stessi eseguendo l'esercizio.
"Brava troia, immagino che stia piacendo! Ora spingi in fuori soltanto. Rimani così è non smettere finché non te lo dico io."
20 minuti dopo mi disse di fermarmi.
"Padrone sono eccitatissima"
"Cosa aspetti? Ficcati 2 dita nel culo puttana, che ti calmerà un po' ahhaha"
Mandai qualche foto mentre mi sculacciavo con due dita nel culo.
"Vedi? Ora stai prendendo le sembianze di una vera succhiacazzi 😂😂"
"Lo so padrone, amo troppo dilatarmi il culo!!"
"Brava, ora riposati nuda. A domani"
Mandai un ultima foto nuda
"Padrone, ma cosa indosso domani mattina?!"
"Quello che hai messo oggi dovrai metterlo per un'altra settimana. E niente doccia, ancora i tuoi vestiti non si sono impregnati dell'odore do troia. Da domani prima di andare a dormire succhierai ogni sera una banana e farai un ora di ditalini nella tua rosellina! Capito?!".
"Grazie! Buona notte padrone"
Il mio allenamento si intensifica quindi ogni giorno, pensai.
Mi misi a letto "nuda" e pensai a quello che stavo facendo. Era giusto? Era quello che volevo? Avevo mandato a quel paese mia madre ed ero quasi deriso a scuola...ma mi sentivo soddisfatto. Si era quello che volevo. Mi diedi uno schiaffo sul culo ed ero troppo eccitata per smetterla di stuzzicarmi. Continuai così a infilarmi due dita nella mia rosellina e il mio pisellino dritto gocciolava. Iniziai a godere e mugolare come non mai. Lo facevo sempre più forte, non volevo fermarmi e non dovevo. "Mhmm..si ha ah ahhh....mhmm"
Mia madre bussò alla porta. Questa volta decisi di ignorarlo e continuai a mugolare "mhmm ahhh sii...mhmm sono una troia...mhmm sii ahh ahh"
La porta vera chiusa a chiave. E io continuai così finché non mi addormentai...fra l'odore della mia rosellina bagnata e sudata e l'odore del mio pisellino gocciolante che avevano inondato la stanza.

-Continua-
VOTA E LASCIA UN COMMENTO
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La scoperta di Ahmed : esercizi da troia (Capitolo quarto):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni