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Gay & Bisex

Luci rosse.


di Grifone2
12.02.2018    |    23.109    |    39 9.2
"Sembra che attorno non ci sia nessuno..."
Ci eravamo dati appuntamento al cinema. Quello era un cinema particolare, di quelli ormai in estinzione dove proiettavano solo film a luci rosse. Nuove e vecchie pellicole si alternavano ogni settimana per gli amanti del genere ma soprattutto per chi aveva come luogo d’incontro proprio il cinema.
Un biglietto fatto in fretta e una volta entrati accecati dall’oscurità, pian piano ci si abituava a vedere e distinguere le sagome in sala illuminate dallo schermo in movimento.
Mi sembra di riconoscere il mio appuntamento. E’ il mio vicino di casa. Un signore grassottello sulla sessantina a cui piaceva vestirsi da donna. Lo faceva spesso a casa, anche da me, e quando gli ho proposto di farlo fuori mi aveva detto subito di no. Poi quando ne abbiamo riparlato l’idea di stare in un cinema, alla semioscurità, lo ha eccitato. Ci ha pensato tutta la notte ed eccolo qui, seduto in penultima fila.
Qualche volta, dopo la prima un po' imbarazzati, avevamo superato le nostre remore. Eravamo andati oltre. Un pomeriggio quando mi aveva chiesto di usare il mio bagno, ero entrato e l'avevo trovato col cazzo in mano. Gli ho sorriso e l'ho preso per il cazzo. L'ho fatto sedere sul bidè e dopo averlo insaponato con l'acqua calda l'ho segato. Ce l'aveva profumato di vaniglia, grosso e duro. Con una mano sul culo e l'altra sul cazzo. Due dita scivolano nel buco che vibrava e sembrava sempre più rilassato al tatto. Mi era venuto duro e lui me lo aveva tirato fuori dai pantaloni allo stremo. Ci segammo insieme e ci venimmo addosso mischiando il nostro sperma caldo.
Questa volta però avevamo deciso di vederci al cinema. Un cinema odoroso di candeggina e polvere, di detersivo a buon mercato e plastica. L'unico rimasto a proiettare film porno in città.
Mi avvicino e gli metto la mano sulla spalla. Lui mi riconosce e mi invita a sedere al suo fianco. Mi accorgo che è già in tanga e calze a rete. Sopra indossa solo una maglia che gli lascia scoperta anche un po’ di pancia e un ciuffo di peli neri. Subito gli tasto il pacco che è di una certa consistenza, abbondante ma ancora floscio. Ha due palle che non riesco a contenere con le mani e un cazzo grosso, un po’ peloso.
Scivolo davanti a lui e mi metto in ginocchio. Sembra che attorno non ci sia nessuno. Gli sposto il mini tanga, quasi inutile per contenere tutto quel ben di dio, e il suo sesso sguscia in avanti come avesse avuto una molla dentro. Me lo ritrovo puntare sul mio ventre che metto all’aria anche io. I sessi si toccano e si affiancano uno sull’altro mentre vedo bene il suo sguardo diventare sempre più sognante.
Prendo in mano il suo cazzo e comincio a segarlo appena lui istintivamente allarga le gambe. Con l’altra mano inizio a massaggiargli le palle e poi il buco che trovo tastando con le dita. E’ già un po’ umido ma abbondo con la saliva finché due dita entrano ed escono quasi senza opporre resistenza.
A questo punto ho il cazzo dritto puntato sul suo buco e con un gesto è già pronto ad entrare. Una piccola spinta e sono dentro. Lui fa uno scatto all’indietro ma poi riscende sul sedile stringendomi le gambe sui fianchi e dandomi il ritmo che diventa sempre più rapido. Il nostro ansimare è sovrastato dagli attori che godono in posizioni impossibili in un mare di carne e sperma. Cazzi entrano ed escono da ogni foro, schizzano sborra come vulcani in eruzione, eccitano all’inverosimile donne bianche maggiorate e uomini neri dai cazzi animaleschi.
Le mie mani sui capezzoli incontrano quasi per caso un cazzo che pende sulla spalla destra del mio vicino. Anche lui lo nota puntargli sulla bocca e lo morde prima di sentirlo scivolare in gola. Alla sua sinistra un signore di mezza età gli prende la mano e se la porta sul cazzo che ha già raggiunto una bella forma e consistenza. Non riesco a vederlo bene ma sembra proprio una bella salsiccia dalla cappella grossa e paonazza. Io continuo a scoparmi il mio caro amico e vicino di casa con l’idea che non potrò ancora resistere tanto tempo ancora.
Lui invece non so che idee abbia e cosa stia pensando. Sembra in estasi a giudicare dal suo volto e dal suo cazzo che ad ogni sussulto mi sbatte sul ventre e sembra stia per scoppiare da un momento all’altro.
Un primo schizzo arriva dal cazzo che stava scopando la sua bocca, denso e abbondante. Lo vedo tossire un po’ e ingoiare quanto possibile quel latte che gli scende dai lati delle labbra. Il successivo arriva dal suo cazzo dritto che ai miei colpi risponde con schizzi caldi che finiscono addosso a entrambi, seguiti dal vicino di poltrona che sembra eruttare lava e lapilli che finiscono anche a sfiorare il mio volto e fin sopra ai suoi capelli. Infine sborro con un verso animalesco dentro al suo culo caldo e che stringe attorno al mio sesso infuocato. Lo abbraccio anche io seminudo e col cazzo ancora vibrante. Lo bacio sulle labbra avvertendo il gusto del miele appena bevuto. Mi alzo in piedi e già non c’è più nessuno attorno a noi.
Il mio vicino riprende contatto con le realtà e mi guarda, praticamente nudo e coperto di sperma. Disteso sulla poltrona e con le gambe aperte mi sorride felice leccandosi un filamento di piacere a forma di baffo rimasto penzoloni sulle sue labbra.
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