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Gay & Bisex

Proposta indecente


di Membro VIP di Annunci69.it Loveman
17.11.2023    |    677    |    4 9.8
"Spazientito mi vesto in fretta e furia ed esco con l’intenzione di calmare i bollenti spiriti con una boccata di aria fresca..."
Dopo l’ultima esperienza “al buio” con un uomo sono rimasto molto spaventato dalla mia perversione sessuale.
Per almeno un paio di mesi ho cercato di non pensarci, di fare finta che nulla fosse successo, fino a quando una notte, insonne e tormentato da pensieri “caldi”, mi sono ritrovato solo nel mio letto in preda ad una violenta voglia di passione, di possessione.
E’ ormai mezzanotte passata, solo nel mio rifugio in montagna desideroso di incontri e di sesso.
Spazientito mi vesto in fretta e furia ed esco con l’intenzione di calmare i bollenti spiriti con una boccata di aria fresca.
Fuori la notte è fresca, non fredda, una tipica notte estiva di un tipico giorno feriale.
Qui non c’è nulla e allora decido di farmi un giro giù in città, anche solo per andare in qualche posto all’aperto a farmi una sega, un piccolo sfogo per la grande eccitazione che provo.
Mi dirigo inizialmente verso il centro, senza una meta precisa, faccio un completo giro storico turistico, però la mia eccitazione proprio non diminuisce, anzi aumenta a dismisura.
Ormai alle due passate mi ritrovo a girare nei pressi della stazione, neanche un’anima in giro, sterminati parcheggi vuoti.
Mi infilo quindi nel primo spiazzo, parcheggio, spengo tutto e mi rilasso un pochino.
Inizio quindi a tirarmi fuori il cazzo e a giocarci un pochino, voglio godermi il momento. Passati pochi minuti vedo una macchina che si avvicina lentamente, spegne i fari e si parcheggia a una decina di metri da me.
Inizialmente mi ricompongo velocemente e sono pronto ad andarmene, quando decido di provare, di lasciarmi andare e di smettere di sognarle le cose, ma di farle. Rimango dove sono, riprendo a massaggiarmi il cazzo che ormai si era ammosciato per la tensione del momento, e per un po’ non succede nulla.
Passato qualche lungo minuto vedo che dalla macchina scende un uomo che sembra voler fare una passeggiata, infatti si avvia con l’aria di non avere una meta, io lo guardo da dentro la mia macchina continuando a masturbarmi, adesso sempre più eccitato dalla situazione.
Dopo un po’ di giri circospetti si avvicina alla macchina e da’ due colpetti al finestrino.
Io, senza lasciare il mio cazzo, ma solo coprendolo un po’ con la mano, abbasso il finestrino: ciao scusa, non è che hai una sigaretta?’
Sorridendo gli rispondo, mi spiace non fumo.
Ok scusa se ti ho disturbato.
Tranquillo, nessun problema posso offrirti solo compagnia se vuoi salire.
Mi stupisco da solo di tanta sfacciataggine, ma quel tipo mi è istintivamente simpatico.
Va bene mi fa’ piacere scambiare due parole.
Mi sporgo per aprire la portiera del passeggero.
Prego accomodati
Ho lasciato entrare uno sconosciuto alle due di notte nella mia macchina, sono impazzito!
Entrato ie seduto lato passeggero, si presenta,
Sono Marco, piacere.
Sui 50 anni, portati bene, un filo di pancetta e un po' di barba, non propriamente il mio tipo, ma c’è di peggio.
Cominciamo a chiacchierare del più e del meno i discorsi diventano sempre più liberi, gli confesso di essere sceso a valle in cerca di compagnia e di avere varie esperienze gay e lui a sua volta confessa che da due ore girava in cerca di un travestito, il genere che piace a lui, di non aver trovato nessuno e di avere un bisogno folle di scopare come dice lui alla sua maniera.
Rispondo sorridendo che proprio non so come aiutarlo, ma che io a volte mi travesto privatamente ma non ho mai incontrato nessuno in quella veste e non saprei come fare.
Ridiamo come matti entrambi e allora lui mi fa la proposta che cambierà la mia nottata.
Senti, perchè non vieni a casa mia e ti trasformi nella mia puttana per una notte?
Trasalgo e rimango praticamente senza fiato a quella domanda , però in maniera del tutto incosciente, senza rifletterci troppo accetto con un semplice si, va bene.
Lui quasi incredulo mi abbraccia, mi da un veloce bacio sulle labbra e dice:
Andiamo, seguimi.
Esce, sale sulla sua auto e parte, e io con il cuore in gola gli vado dietro.
Il tragitto dura solo 10 minuti, parcheggio al lato dell’auto di Marco e saliamo a casa sua.
Qui giunti mi dice:
Adesso voglio che sembri un po’ più una puttana, così dicendo mi conduce in bagno dove mi dice di spogliarmi e di aspettare che mi avrebbe portato dei vestiti.
Obbedisco e lo aspetto nudo, solo avvolto da un asciugamano.
Quando torna mi da un completo da donna, mutandine, calze, gonna, reggiseno imbottito, rossetto, tutto insomma.
Preparati che io ti aspetto in sala.
Mi lascia quindi nel bagno dove inizio a vestirmi e ad ogni indumento che metto mi sento sempre più bella, inizio a sentirmi donna come tante volte ho immaginato nei miei giochi privati.
Quando sono completamente vestita, parrucca compresa, mi dispongo davanti allo specchio per mettermi il rossetto e l’opera di trasformazione è conclusa, sono proprio soddisfatta di me stessa.
Esco quindi dal bagno e vado verso il salone dove Marco mi aspetta con luci soffuse e una sottile vestaglia addosso. Anche lui rimane impressionato dal mio aspetto, mi mangia con gli occhi, e questo mi eccita da morire.
Mi siedo accanto a lui che mi offre un drink, mentre bevo inizia a farmi complimenti, a dirmi quanto sono bella, quanto sono donna, e inizia a toccarmi la gamba delicatamente.
Rispondo di buon grado aprendo leggermente le gambe e iniziando ad accarezzargli la coscia.
Smettendo di parlare si gira verso di me e mi bacia con passione.
Con la mano cerco allora subito il suo cazzo e inizio a masturbarlo, è incredibile, durissimo, ma soprattutto grandissimo, molto più del mio, che meraviglia!
Mi stacco quindi dalla sua bocca e mi abbasso subito per assaggiare il suo sesso.
Ne prendo più che posso dentro la bocca e inizio uno dei pompini più emozionanti della mia vita, mi dedico a lui con devozione, lo succhio, lo lecco, lo bacio.
Sento allora la sua mano che prendendomi dietro la nuca inizia a dettarmi il ritmo, facendomi ingoiare il suo cazzo fino in gola, appagandomi con i suoni dei suoi gemiti sommessi.
Cambiamo posizione, mi fa sdraiare e si mette sopra di me a 69 e inizia letteralmente a scoparmi in bocca. Intanto sento le sue dita che frugano nelle mie mutandine e mi stuzzicano il buchino, sento un dito che entra, subito seguito da un secondo.
Questo mi strappa un gemito soffocato dal cazzo che avevo in gola e Marco mi dice:
Vedrai quanto godrai con il mio cazzo nel culo, altroché due dita, e poi se vorrai ho in serbo anche di più’.
Detto ciò continua a scoparmi in bocca con foga e a farmi un bel ditalino anale.
Tutto ad un tratto sento che si irrigidisce, rallenta il ritmo, si ferma, e mi scarica in bocca una abbondante quantità di sperma che io senza indugio ingoio avidamente.
Rimaniamo un po’ cosi, ansimanti e sudati, avvinghiati l’uno al sesso dell’altro, poi Gianni si alza e mi dice di aspettarlo che adesso arriva il “bello”.
Io chiudo gli occhi assaporando il dolce gusto del suo sperma fino a quando lo sento tornare armato di cazzi di gomma di varie forme e dimensioni, alcuni veramente enormi.
Istintivamente mi metto a pecorina e alzo il culo offrendoglielo in maniera spudorata.
Marco senza farsi ripetere l’invito si dispone dietro di me e dopo avermi tolto le mutandine riprende a giocare con il mio buchino.
Inizialmente sento le sue dita farsi strada dentro di me, prima una, poi due, poi tre e poi sento che inizia a lubrificarmi abbondantemente, sempre stantuffandomi con le dita che ora sono diventate quattro.
E’ una piacevole sensazione, le dita scorrono bene, mi toccano nei punti giusti, sento un gran calore che sale e una voglia sempre maggiore di essere scopato.
Le dita abbandonano il mio buchino e subito dopo sento una forte pressione di qualcosa di diverso.
Mi giro e vedo che Marco Gianni sta trafficando con un fallo di gomma di grandi dimensioni, lungo almeno 25 centimetri, ma soprattutto largo almeno 4 o 5 centimetri.
Vedendo la mia faccia sorride e dice:
Vediamo di allargarlo per bene questo buchino stretto.
Io affondo allora la testa tra i cuscini sui quali ero appoggiato e cerco di rilassarmi il più possibile.
All’inizio il fallo fa fatica ad entrare, mi scappa un urlo, lui fa piano ed è molto dolce seppure deciso e dopo vari tentativi mi sento finalmente invadere le viscere, un fortissimo bruciore mi lacera, però finalmente entra, lo sento e questa meravigliosa sensazione copre il dolore.
Marco inizia a muovere il fallo dentro di me, piano piano lo tira tutto fuori per poi risbattermelo dentro con sempre più irruenza, il mio culo inizia ad abituarsi e io a godere sempre più.
Dopo averlo tirato fuori nuovamente dice:
Adesso tocca a me.
Si infila un preservativo e di un sol colpo mi infila tutto il suo cazzone dentro, togliendomi il fiato nonostante avessi il culo ben allargato dalla precedente penetrazione.
Mi scopa con foga, con forti colpi di reni che fanno sbattere le sue palle sul mio culo, le sento fremere contro le mie natiche.
Ad un tratto tira fuori il cazzo e mi re infila il fallo di gomma di prima, per poi toglierlo e rimetterci il cazzo.
Continua cosi per un po’ alternando il suo cazzo al fallo di gomma, allargandomi sempre di più il culo, ormai anche il fallo di gomma entra senza la minima resistenza, sono completamente sfondato.
Marco però vuole andare oltre, mentre ho dentro di me il fallo di gomma, mi dice:
Adesso vediamo se riesci a prenderne due alla volta come le vere puttane, e poggiando il suo cazzo sopra il fallo di gomma inizia a spingere.
Io, già pieno sento qualcosa che cerca di entrare, però proprio non c’è spazio, mi rilasso, spingo, però nulla, proprio non vuole saperne di entrare.
Marco allora fa:
Vedrai che con questo ci riusciamo.
Prende un altro fallo di gomma, di dimensioni davvero mastodontiche, sarà stato grande come una mano.
Inizia a spingere con il nuovo che dopo una prima resistenza, entra dentro aprendomi dolorosamente in due, facendomi urlare di dolore.
Gianni senza toglierlo dal mio culo mi dice:
Hai visto che è entrato puttana, adesso vedrai come potrai scopare anche con due cazzi alla volta.
Detto questo sfila il cazzone di gomma e mi re infila subito quello più piccolo, che ormai entra senza nessun ostacolo, poggia il suo cazzo e riprova a mettermelo nel culo.
Questa volta lo sento entrare, senza alcun dolore, solo piacere, inizia a scoparmi con foga, nel mio buchino ormai enormemente allargato e anestetizzato.
Sto per esplodere con un orgasmo anale, da un momento all'altro sento di poter venire.
Sento Marco ansimare sempre più forte, si sfila dal mio culo, lasciando dentro il fallo di gomma.
Voglio sborrarti in bocca.
Sfilato il preservativo mi infila il cazzo in bocca e inizia a scoparmi con foga, sino a quando grugnendo come un animale mi scarica in bocca una abbondante sborrata bollente.
Fatto ciò mi dice:
Adesso tocca a te godere, mi sfila il fallo di gomma, mi fa stendere sul letto a pancia in su, mi fa rivoltare le gambe sopra la testa in modo da avere il mio cazzo dritto davanti e il culo all’aria, quindi dopo avermi rimesso il fallo nel culo inizia a muoverlo su e giù e contemporaneamente a farmi una sega.
Io che già ero a punto di venire, in neanche un minuto sborro copiosamente direttamente sulla mia faccia, aprendo anche la bocca per assaporarne il gusto. Sorridendo e abbracciandomi Marco Gianni mi chiede:
Ti ho fatto o no godere come una vera puttana?
Ed io con la bocca impastata dal mio e il suo sperma gli rispondo:
Si, proprio come una gran puttana.
E’ stato fantastico, se vuoi puoi dormire qui.
Grazie, però vorrei farmi una doccia.
Certo tesoro la facciamo insieme.
L’acqua tiepida ci ritempra un pochino, ci baciamo sotto la doccia, sono indolenzito, ho il culo che mi fa male e le mascelle praticamente bloccate, ma la soddisfazione per quello che è stato, supera ogni dolore.
Ci asciughiamo e andiamo a letto, ci addormentiamo abbracciati, buonanotte Marco e grazie per quello che mi hai fatto vivere.
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