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Vacanze d'estate davvero meravigliose


di sconosciuto1966
26.07.2015    |    1.933    |    0 9.4
"Dopo aver mangiucchiato qualcosa dal frigo e preso il telo da bagno, scesi le scale e una volta cavalcato il mio motorino mi diressi alle piscine..."
Meravigliosa vacanza quell’estate

Luglio del 1982, cominciavano finalmente le mie sospirate due settimane di vacanza!
Era cominciata davvero l’estate, erano ormai diversi giorni che il caldo non dava tregua, le temperature erano anche di notte veramente alte!
Da qualche giorno in paese era arrivata una troupe cinematografica, non ho mai saputo che film stessero girando...!!! Giuro che alcuni anni dopo ho provato ad andare pure alla ricerca per sapere di che film si trattasse, ma nemmeno con l’arrivo di internet riuscii a trovarne traccia!!
Fatto sta che lo chef di cucina mi diede anche sabato e domenica libera, così facendo, ebbi ben 16 giorni di meravigliose vacanze, davvero indimenticabili. Anche se ero senza un becco di un quattrino, andava bene comunque. Come diceva sempre un mio amico, meglio un brutto libero che un bel lavoro!!!
Va beh, Quella mattina mi svegliai che era già quasi mezzogiorno... Erano mesi e mesi che non dormivo sino a quell’ora.
Guardai fuori dalla finestra e vidi che era una giornata splendida, giusta per andare in piscina a prendere il sole, fare dei bagni e divertirmi con qualche amico che non fosse partito per le vacanze estive. Purtroppo, scoprii poi che non era rimasto nessuno in paese, tutti svaniti, non fa nulla, va bene così.
Dopo aver mangiucchiato qualcosa dal frigo e preso il telo da bagno, scesi le scale e una volta cavalcato il mio motorino mi diressi alle piscine.
Un pomeriggio davvero dedicato al relax, alla pace e alla tranquillità.
Conoscevo praticamente tutti quelli che lavoravano alle piscine, visto che due anni prima avevo lavorato come garzone in cucina.
Me ne stavo lì tranquillo quando d’un tratto arrivò un gruppo di persone alquanto chiassose e in vena di scherzare.
Capii subito che si trattava di svizzero tedeschi, avevano proprio voglia di evasione ed erano su di giri.
D’un tratto uno di loro, in italiano, mi disse di scusarli che avevano appena finito di girare delle scene molto difficile ed impegnative e che ora sentivano il bisogno solo fare un po di festa.
Ahhhh.... Ok, capii allora che si trattava dei componenti della troupe che aveva invaso il paese da qualche settimana.
Con un sorriso dissi che non c’erano problemi, anzi mi faceva piacere un po’ di movimento. Così quel ragazzo castano chiaro sui venticinque anni, mi chiese se volevo unirmi a loro che avevano portato da mangiare e da bere.
Devo dire, visto il “colanzo” spiccio e frugale, mi era venuto un certo languorino, così accettai di buon grado.
Mi feci subito dentro, visto il mio carattere espansivo ed estroverso, col mio tedesco scolastico scarso scaturii più volte l’ilarità di tutti.
Il ragazzo mi traduceva di tanto in tanto sia ciò che volevo dire che quello che non capivo.
Facemmo presto amicizia e lui mi prese subito in simpatia, verso sera, dopo svariati bagni, partita a calcio, capatina la lounge bar per un rinfrescante gin tonic. Ce ne andammo tutti. Visto che erano tutti appiedati, decisi di sedermi sul motorino e accompagnarli a motore spento, tanto era tutta discesa!
Giunti in paese ci salutammo; loro erano alloggiati un po’ nell’unico hotel del paese ed altri ospiti qua e là da persone che avevano delle stanze da affittare.
Tutti si defilarono in un attimo, io e quel ragazzo dai capelli castano chiari, restammo soli:
- Allora ciao, tra l’altro io mi chiamo Reto, e tu? Caspita, solo ora mi resi conto che non ci eravamo presentati. Salve io Gio... GioGio per tutti.
Ciao GioGio, che fai più tardi??
No saprei, perché ?
Così, io pensavo di ritornare su al bar della piscina sta sera, ho visto che in programma c’è musica live fino alla una, vuoi venire anche tu?
Non saprei, non vorrei essere d’impiccio tra di voi, sai,
Noooo, che dici, io ci vado da solo...!
Ahhhh, ok allora, va bene, dammi il tempo di farmi una doccia, mangiare qualcosa e, non so tra un ora e mezza qui in piazza ti va bene?
Ok perfetto, a dopo allora, ciao.
Salii le scale di corsa, misi su l’acqua a bollire, così intanto che arrivava a bollore mi feci una doccia.
Buttai la pasta e... In un attimo mi stavo già gustando un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino... Una qualche foglia di basilico e un’abbondante grattugiata di parmigiano.
Finito ripulii tutto e mi rilassai sul divano scanalando la tele per un po’.
M’infilai una maglietta, delle mutande classiche ed un paio di pantaloncini corti, davvero comodi.
Ero già in piazza da un cinque minuti quando lo vidi arrivare vestito pantaloni e camicia di lino color panna e con un cappello di paglia di Panama... Sorrisi, vedendo che in una mano aveva una confezione di acqua tonica e nell’altra mano teneva una bottiglia di gin.
Dopo poche parole ci dirigemmo in direzione del lounge. Ad un certo punto mi venne spontaneo e dissi che magari non ci avrebbero lasciato entrare con tonica e gin!
Sorrise, poi disse che aveva cambiato idea e che voleva andare a vedere una chiesa in mezzo al bosco di cui aveva sentito parlare!
Un po’ perplesso mi fermai e gli dissi che la chiesa era lontana e che non c’era l’ombra di un lampione !
Con fare disinvolto mi disse che per lui andava bene e che comunque tanto gli occhi si sarebbero abituati presto al buio.
Mi sembrò un po' strano, ma comunque acconsentii e gli feci strada.
Strada facendo chiacchierammo del più e del meno, finché non raggiungemmo la fontana che sta più o meno a metà strada.
Era davvero un burlone, non sapevo mai se diceva le cose seriamente o stesse scherzando!
Ad un tratto disse che gli scappava la pipì!! E senza pensarci su troppo pose a tera le toniche e la bottiglia di gin, si slacciò la pata e sì sfilò il suo uccellone!! Davvero un pisellone grosso anche da moscio!!!
Mi guardò e disse con il suo accento da svizzero tedesco; - chi non piscia in compagnia o è un ladro o è una spia!!
Rimasi lì un po' come un pesce bollito...!!! Poi disse; che stai aspettando, tiratelo fuori e piscia con me!!
- Ok
Tirai fuori il mio pistolino e cominciai a fare pipì.
- Certo che hai un pisellino proprio piccolo!! Che cavoli sembra il clitoride di una ragazzina quando é eccitata!!!
Diciamo che mi misi ridere, ma un po' mi vergognavo e sentii il tipico calore al viso di quando si diventa rossi. Per fortuna con l’oscurità lui non si accorse!
Ad un certo punto, disse; - vedi il mio si che è un cazzo Un vero cazzo da uomo!!!
Se vuoi te lo lascio tenere in mano mentre piscio, così per una volta nella vita puoi provare cosa significa tenere in mano un vero cazzo!
Qui risi davvero, ma poi mi accorsi che non era una battuta!
- Dai, non avrai mica vergogna... ! Ahhhh, hai paura...!!!
- Dai non fare la fighetta!! Su prendilo in mano, dai, su, mica morde!
A quel punto pensai che non vi fosse nulla di male, anche perché di cazzi ne avevo già tenuti in mano... E non solo in mano!!
Ma lui non lo sapeva, come avrebbe potuto saperloo!!
Così mi avvicinai e glielo presi in mano. – Bravo, bene, così puoi provare che sensazione si prova nel tenere in mano un bel cazzone!
- Si, si, Va beh, Ok, C'è l’hai grosso!
- Su scappellalo dai!
- Cosa?? Esclamai davvero stupito! Non capivo se dicesse sul serio o fosse una delle sue battute!
- Dai, Non fare finta, vedo benissimo che ti piace il cazzo! Cosa credi che se non eri gay, me lo avresti preso in mano!
Rimasi di stucco, e senza rendermene conto il suo cazzo era già quasi in tiro. Allora lui mi prese la mia mano e mi fece scappellare il suo uccellone!!!
- Senti che bello grosso e lungo! Lo senti come è bello consistente!!
Annuii senza parlare. La sua voce si fece più calma, pacata e bassa.
- Su, dai, che aspetti, non mi lascerai mica così, dai che tanto si vede che non vedi l’ora di assaggiarlo!
Mi inginocchiai e me lo misi in bocca senza preamboli.
- Brava la mia checcha. Vedi che lo sapevo che ti piaceva il cazzo. Poi con quel cazzino che ti ritrovi, normale che hai bisogno di un bel cazzone!
- Su, dai, adesso succhia per bene, Su succhialo bene tutto, su puttanella!
Io a quel punto ero già partito. Succhiavo il meglio che potevo, mettendoci tutto l’impegno e l’esperienza che avevo. Cercavo di infilarmelo il più possibile in bocca. Era davvero bello grosso! Diritto, diritto, che bel cazzone davvero che aveva!
Succhiai e leccai non so per quanto. Ormai avevo perso la cognizione del tempo.
Ad un tratto mi prese per un braccio e disse; - Dai, andiamo a vedere la chiesa, poi continuiamo per bene, ok?
Stupito annuii e rimessomi in piedi lo osservai mente si rimetteva il suo uccellone duro dentro i pantaloni. Poi ci incamminammo, dapprima in silenzio e poco dopo ricominciando a chiacchierare del più e del meno, quasi come se nulla fosse successo.
Arrivati alla chiesa disse che non era una buona idea aver portato la tonica e il gin senza bicchieri ne ghiaccio!!!
- Già, hai ragione, ora come facciamo? Dissi senza pensare
- Sai che ho pensato. Disse sorridendo
- Pensavo che potremmo continuare da dove abbiamo smesso. Vedrai che uno di noi due di sicuro qualcosa beve!!
Ridemmo entrambi, poi mi si avvicinò e mi prese entrambi i polsi; - Su, dai tiramelo fuori e ciucciamelo come prima. Che ho voglia!!
Mi spinse le mani verso il suo cazzone che era già bello duro. Mi intimò di tiraglielo fuori e di inginocchiarmi per succhiarglielo.
Eravamo davanti alla chiesa, lui si sedette sul muretto che circondava il piazzale davanti la chiesa. Una volta tolti i pantaloni allargò bene le gambe di modo che io potrei mettermi tra le sue gambe e cominciai a succhiarglielo lentamente. Salivando abbondantemente.
- Bravo, Bravo, vedi come è bello succhiare un vero cazzo! Ti piace vero? Lo sapevo che ti piaceva il cazzo! Si vedeva da lontano che eri una checca succhiacazzi!!!
Non ascoltavo, ero davvero intendo a succhiarlo, cavoli come mi piaceva ciucciaglielo. Tanto che cominciai a mugulare, come una cagnetta in calore. Presi anche a toccarmelo da sopra i pantaloni
- Su, da bravo, succhiamelo bene, mettilo tutto in bocca, dai, Su dai, che tra poco vengo e ti riempio la bocca con tutta la mia sborra!
Non fece quasi in tempo a finire la frase che sentii la sua sborra inondarmi la bocca.
- Beviti tutto, beviiiiiiii, ingoiala tutta. Cazzo se succhi bene, sei veramente una gran puttana!!!
Un incredibile quantità di sborra mi riempì la bocca. Deglutii almeno sei o sette volte!!
Continuai a succhiarlo e leccarlo fino a che non gli cominciò a diventare un po’ moscio.
Mi fece alzare, e a quel punto mi resi conto che mi facevano male le ginocchia.
- Dai che beviamo lo stesso un po' di gin e un’acqua tonica!
Annuii senza dire una parola.
Bevemmo a canna sia il gin che l’acqua tonica, alterando un sorso l’uno e un sorso l’altra, sempre in silenzio. Passarono diversi minuti di completo silenzio. Non ricordo in quei minuti che mi passò per la testa.
Poi guardandomi mi disse:
- Ti è piaciuto vero?
- Hai bevuto proprio tutta la mia sborra! Cavoli ma sei davvero una checca fantastica! Sai che ho pensato?
Poggiò sul muretto la sua acqua tonica e mi si mise dietro. Mi spinse vicino al muretto e sempre dietro di me, comincio a baciarmi sul collo e ad infilarmi la lingua nell’orecchio.
- Sei davvero una bella checchina. Adesso sai che ho proprio voglia di incularti. E a te so già che ti piacerà da matti. Vero? Che non vedi l’ora di sentire il mio bel cazzone tutto in culo? Dimmi che non vedi l’ora, su dillo, Puttanella!!!!
Sotto voce, Con un velo di vergogna: - Si, ho voglia di farmi inculare. Si sono gay. Si mi piace il cazzo, si mi è piaciuto molto bere la tua sborra e si sono un frocio, una checca!!!
- Vedi che lo sapevo! Vieni qui puttana!
Mi girò il viso prendendomi il mento con la mano destra e mi mise la sua grossa lingua in bocca. Limonammo a lungo. Intanto lui mi accarezzava da sotto la maglietta
- Cavoli sei proprio come una ragazzina, bella morbida e liscia. Quasi senza peli. Caspita che bella puattanella che sei!!
Detto fatto mi levò i pantaloncini e le mutande d’un sol colpo, mi spinse vicino al muretto e mi fece chinare. Sentii che si sputò tre o quattro volte sulla mano e poi si spalmo sul suo cazzone la saliva. Io rimasi immobile, aspettando il momento in cui lui mi avrebbe appoggiato il suo bel cazzone al mio culetto. Sputò una volta ancora e poi sentiti che mi stava spalmando il mio buchetto con la sua saliva. D’un tratto mi infilò un dito nel culo. Mi fece sobbalzare un pochino ed emettere un gemito.
- Si, si lo so che ti piace. So che non vedi l’ora. Con la mano sinistra cominciò a toccarmelo e a scappelarmelo.
- Guarda come ti è diventato duro il tuo clitoride!!!
Levò il dito e appoggiò la cappella al mio buchetto. Sapevo che dovevo rilassarmi il più possibile, poi ero eccitatissimo, il mio cazzetto era duro da farmi male. Spinse piano, ma il dolore acuto iniziale fu inevitabile. Mi irrigidii. Lui per contro al posto di smettere e fermarsi, me lo infilò tutto d’un colpo fino in fondo. Mi mancò il fiato, il dolore fu davvero acuto da togliermi il respiro.
Stette fermo qualche secondo. Poi cominciò l’avanti e indietro con tutta la lunghezza del suo cazzone.
Non so quanto fosse lungo, ma ad occhio e croce era quasi una volta e mezza il mio, sia in spessore che in lunghezza.
Mi inculava con foga. Mi mancava il fiato ad ogni colpo. Lui ci dava e ci dava, sentivo il suo respiro affannoso. Pian piano mi ridiventò duro, e finalmente cominciò quella meravigliosa sensazione che si prova quando qualcuno ti scopa, ti incula. Quell’apoteosi sublime nell’avere un cazzo enorme tutto in culo.
Cavoli adesso si che cominciava davvero a piacermi, ad ogni colpo che sembrava sempre più profondo, il piacere aumentava sempre di più, tanto che cominciai a rantolare e a gemere davvero come una cagnetta in calore.
- Si, così, tieni, si prendilo tutto. Frocio che non sei altro. Siiiii.... Senti come ti inculo puttana, senti come ti scopo troia. Senti....
La sua voce, le sue parole mi eccitarono tantissimo, talmente tanto che:
- Si, scopami, sfondami il culo, si fammelo sentire tutto. Mettimelo tutto dentro, fammi entrare anche la palle. Sbattimi, sono il tuo frocio, sono la tua puttana, siiiiii.... Sono la tua zoccola!
Ero esausto, appoggiato al muretto senza forze, in balia dei suoi affondi!
Penso che le mie parole lo eccitarono tantissimo, tanto che mi prese per i capelli e tirandomeli mi fece inarcare ancora di più la schiena, così da posizionarmi proprio bene il culo in posizione perfetta per essere scopato.
Tutto l’insieme era così forte ed intenso, l’odore che emanavamo, i miei gemiti, il suo affanno, ad un certo punto non riuscii più a trattenermi oltre, e senza toccarmi ma solo con l’intensità della penetrazione. Sborrai e sborrai e sborraiiiiiiiii!!
- Sborrooooooo, Godooooooo, sto venendoooooo, Siiiiii inculamiiiiiiii...!!
Sentirmi venire la eccitò talmente che anche lui venne, mi sborrò in culo tutta la sua borra. Mi riempi con la sua sborra, colpo dopo colpo mi Sborrò di nuovo riempiendomi con tutta la sua sborra. Fu davvero meraviglioso, godetti come mai!
Diede ancora diversi colpi, tanti colpi. Poi, dopo essersi accasciato sopra la mia schiena, lo tirò fuori. Sentii il mio culo davvero slabbrato, e sentii la sua sborra colarmi fuori.
- Che troia che sei. Cavoli sei davvero una gran zoccola sai?
- Mi hai appena conosciuto e in un attimo mi hai preso il cazzo in mano, poi me lo hai succhiato e hai bevuto la mia sborra. Ma sopratutto dovevi vederti come ti dimenavi mentre ti inculavo. Si vedeva proprio che ti piaceva davvero. Cavoli ma sei davvero una checca da scopare. E vedrai quanto ti scopo. Ti voglio scopare tutti i giorni. Troia che non sei altro!!!
Mi voltai e guardandolo sorridendo dissi: - Non vedo l’ora sai. Tu hai un cazzo che sembra fatto apposta per entrare nel mio culo. E si, mi piace davvero, mi piace davvero tanto, ma proprio tanto farmi scopare da te e bere la tua calda sborra, porco che non sei altro!
Ridemmo fragorosamente, poi ci baciammo limonando a lungo.
Così fu che le mie vacanze le passai a prendere il sole e a prendere il suo cazzone quotidianamente.
Fu davvero una vacanza indimenticabile.
Mi scopò ovunque, sotto la doccia, in un prato con l’erba altissima, nel suo appartamento, in piscina di notte. Addirittura, una notte, mi scopò nel parco giochi dei bambini. Mi fece mettere con la pancia sull’altalena e lui da dietro restò immobile mi inculò muovendo avanti ed indietro l’altalena...
A volte passavo più di venti minuti a succhiarglielo, succhiaglielo piano, piano fino a che non mi sborrava in bocca. Aveva una sborra densa e abbondante, cremosa davvero. Adoravo poi, quando lui era sdraiato sulla schiena ed io mi impalavo da solo. Lui restava immobile e io mi inculavo infilandomi il suo cazzone enorme tutto fino a che potevo, mi piaceva talmente tanto che riuscivo persino a sborrare solo facendomi inculare senza toccarmi, e lui ogni volta che vedeva che venivo, mi sborrava in culo. Gli piaceva limonare mentre mi sborrava dentro, ma la cosa che gli piaceva di più era guardarmi mentre facendogli un pompino bevevo la sua sborra, che copiosa mi riempiva la bocca.
Come rimpiango quei giorni meravigliosi....

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