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Gay & Bisex

i due fratelli neri


di brad1974
08.03.2011    |    44.751    |    10 8.6
"Vidi le stella ma non per il dolore ma per il godimento: si muovevano insieme nel mio culo avevo 2 pali che mi spaccavano e io godevo, adesso li pregavo di..."
Per un bel pò di tempo vennero a lavorare nella mia piccola azienda due ragazzi di colore; erano due fratelli senegalesi, alti ben piazzati ma il mio era solo un interesse lavorativo mai pensato di fare qualcosa con loro, per non rischiare. Dopo qualche settimana entrò fra noi un pò di confidenza e si scherzava; a volte anche in modo più spinto gli facevamo domande sulle dimensioni e sulle capacità e su quante donne e uomini li accostavano per portarseli a letto e loro con molta tranquillità ci mostravano anche degli sms di persone che avevano già provato il piacere e volevano di nuovo rivederli: erano molte donne sposate e uno o due gay. Io ero molto sorpreso dalla quantità e qualità di questi messaggi e pensavo a quanto erano troie queste donne, ma mai avevo pensato di poterli provare personalmente, sempre per la paura e per la serietà che metto sul lavoro; però dopo un po iniziai ad accorgermi che questi avevano un certo interesse nei miei riguardi e non riuscivo a capire come mai. riflettendo su cosa avrei potuto fare, anche involontariamente, per attirare la loro attenzione, davvero non capivo, e se pur intrigato da questi loro attegiamenti cercavo di tenermi lontano.
Ma una sera capitò una cosa inaspettata.
la mattina mi chiesero dei chiarimenti sul pagamento e io gli dissi che la sera ne avremmo parlato nel mio ufficio; così quando finimmo di lavorare e gli altri se ne erano andati ci recammo tutti e tre nel mio ufficio per chiarire la cosa. io mi accomodai vicino la scrivania e loro dopo essersi lavati mi raggiunsero. Già notai, nel loro entrare, qualcosa di strano, infatti si guardavano e sorridevano, e posizionatosi uno a destra e l'altro a sinistra in piedi si accostavano sempre più con l'inguine alla mie scapole cercando di farmi notare la notevole erezione che avevano, anche se io l'avevo già notata. Cercavo di far finta di nulla e continuavo a spiegare ma loro quasi non mi ascoltavano e continuavano a premere quei manganelli sulle mie spalle, così gli dissi di allontanarsi un po ma non mi diedero retta, evidentemente avevano intuito la mia eccitazione che ormai era a mille e anche se cercavo di nasconderla era facilmente intuibile dalla mia voce tremolante e dai miei timidi tentativi di distoglierli, anzi il più audace fece una mossa inaspettata: si sbottonò i pantaloni, li tirò giù e mi fece vedere quel favoloso pezzo di muscolo tutto nero con una cappella rosa fuxia che si ereggeva maestosa prorpio vicino la mia bocca vogliosa di afferrarlo e succhiarlo tutto, era davvero una favola. io non più sorpreso gli chiesi cosa stesse facendo e lui mi rispose "tu volevi sapere quanto fosse ed io te lo faccio vedere da vicino". rimasi senza parole con la bocca spalancata a fissare quella bestia ma ad un tratto l'altro ragazzo prese la mia mano e la mise sul suo cazzo, che aveva tirato fuori anche lui. io cercai di tirarla indietro accennando anche una timida opposizione ma loro erano sicuri di farmi piacere non si fermarono, anzi anche l'alrto mi prese la mano e la tirò sul bastone. io volevo ribellarmi ma nelle mani avevo qulcosa di stupendo e dopo qualche altro secondo di ripensamenti e indugi crollai definitivamente, cominciai a segare entrambi io seduto e loro in piedi, li tirai verso la mia bocca e con la lingua leccavo le loro cappelle alternando i movimenti, i ragazzi erano sempre più eccitati e reclamavano di più allora mi alzai e li feci sedere sul divano io mi inginocchiai e cercavo di far entrare ma con scarsi risultati, vista la grandezza, quelle mazze, una per volta, nella mia bocca, che spalancavo a piu non posso per cercare di ingoiare quanto più potevo. ero ormai preso in un vortice di eccitazione, non riuscivo a staccarmi da quei pali, li leccavo li succhiavo li segavo praticamente non capivo piu nulla.
mi sfilai i pantaloni presi la crema che ho sempre in un posto segreto del mio ufficio, la diedi a uno di loro invitandolo a lubrificarmi bene prima di impalarmi; così mi misi in ginocchio sul divano con la testa sul cazzo dell'altro mostrando bene il buco ormai già fradicio di umori pronto per essere lubrificato un'altro pò e impalato. io continuavo a spompinare quel cazzone e antonio, così si faceva chiamare uno dei fratelli, mi spalmò bene bene la crema sul buco e con calma si avvicinò con la cappella tentando di farla entrare piano; io desideroso e voglioso spingevo il culo verso la sua mazza che ad un tratto entrò di colpo tutta dentro procurandomi un misto di dolore e piacere inispiegabile , facewndo mi emettere un urlo liberatorio , che mi usciva ogni qualvolta lui spingeva. ero inebriato dal piacere, ormai il dolore era diventato solo piacere, ero così eccitato che succhiavo il cazzo di marco, che era l'alro ragazzo, con una foga mai vista ,al punto di farlo arrivare dopo poco tempo liberandosi del suo nettare tutto nella mia bocca attento a non farmene perdere nemmeno una goccia ed io la ingoiavo tutta senza fermarmi, accogliendo sempre con più gradevole piacere i colpi di antonio che, ormai preso anche lui dal lussurioso piacere, mi inondò il culo di piacevole sborra. così con il culo sgoccilante e la bocca dolce mi stavo alzando per andare a ripulirmi ma fui fermato dai due che non ancora mosci vollero cambiare posizione ed io ancora piu felice continuai. marco infilò il suo cazzone nel mio buco pieno di sborra e umori e antonio mi tirò la testa verso il suo cazzo bagnatissimo di sborra ed umori del mio culo. iniziai a leccarlo tutto con molto gusto sopportando, ormai senza alcuna difficolta, i colpi di marco che era inebriato da quanto godimento mi procurava colpendomi senza sosta.
stavo davvero godendo come non mai volevo non si fermassero mai avevo il buco dilatatissimo quasi non sentivo più quel manganello se pur enorme, mentre cercavo di ingoiare l'altra bestia, scendevo con la lingua lungo il tronco su e giù per poi baciare la cappella e lucidarla con la lingua poi lo sbattevo vicino le labbra carnose che ho continuando a segarlo e lui mi tirava giù per farmelo entrare in gola, a quel punto mi fermai e gli dissi se voleva entrare anche luie con aria sbalordita mi disse di voler provare e cosi feci fermare marco, antonio si stese sul divano ed io mi ci sedetti sopra buttando il busto verso la sua testa cercando di far posto a marco che si accosto e con calma iniziò a spingere anche lui io li pregavo di far piano e loro mi ascoltavano e pian piano marco riusciì ad entrare un po li sentii molto dolore ma non mi volevo fermare, sapevo che avrei goduto tantissimo non appena il dolore sarebbe passato. Infatti dopo pochi secondi svanì e, come una troia, dissi a marco di spingere tutto dentro. vidi le stella ma non per il dolore ma per il godimento: si muovevano insieme nel mio culo avevo 2 pali che mi spaccavano e io godevo, adesso li pregavo di non fermarsi e di venermi entrambi dentro e dpopo alcuni minuti espolosero nuovamente in una fantastica sborrata me lo buttarono tutto dentro e quando li tirarono fuori sentiti come una fontana gocciolare il mio buco; misi la mano sotto per non farlo cadere e raccolto tutto me lo leccai avidamente ingoiandolo con godimento per poi passare alla pilizia delle loro cappelle che mi misero a disposizione pur essendo esausti.
dopo aver pulito perbene quei cazzi mi alzai andai in bagno a ripulirmi e mentro lo facevo iniziai a segarmi pensando a come avevo goduto, in un attimo arrivai. l'operazione era completa avevamo goduto tutti.
e cosi dopo una ccurata pulizia nostra e del locale ci giurammo di non aprir bocca con nessuno sull'accaduto, ma io dovetti promettre loro che l'avremmo rifatto ogni qulvolta a gli faceva piacere.
e con mia grande gioia per il momento a loro fa piacere farlo almeno tre volte a settimana...
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