Il fratellone Guido (1)

Ciao a tutti, sono Marco 20 anni, studente universitario. Vivo in una piccola cittadina di provincia del profondo nord. Sono gay da sempre, ma non mi sono mai dichiarato né in famiglia né tantomeno con gli amici: mille timori e preoccupazioni frenano il mio impeto sessuale che cresce di giorno in giorno. Mi accontento da solo, purtroppo, e nelle lunghe seghe solitarie fantastico amori impossibili e sesso selvaggio tra maschi.
Ho un fratello di 27 anni, Guido, molto premuroso e attento nei confronti del suo fratellino minore.
Guido è il classico sciupa femmine: un bel moro alto e muscoloso (anni di palestra hanno scolpito il suo fisico statuario), pizzetto sexy, peloso nei punti giusti e con un pacco da favola (caratteristica di famiglia ma in lui la cosa è veramente esagerata). Ha una morosa, ma, ogni tanto, sfrutta ogni buona occasione per una salutare scopata con le sue amiche (così si vanta con me).
Ho sempre fantasticato del suo cazzone nelle mie seghe vorticose: ho sempre sognato di poter succhiare il suo uccellone e ingoiare il suo prezioso succo. Dormiamo in camere separate e questo ha limitato le occasioni di vederlo in tiro e nei momenti in cui poteva succedere qualche cosa di interessante... certo, non sono mancate le volte in cui l'ho visto col cazzo duro al mattino appena alzato sotto al pigiama o ai boxer quando andava al bagno, ma niente di più, solo occhiate furtive e fugaci. Alcune volte ho trovato fazzolettini copiosamente imbrattati del suo seme, dimenticati sotto il letto dopo seghe molto fruttuose. Ne ho assaporato l'odore e gustato il sapore deciso e forte, fantasticando e menandomi il cazzo.
Lo scorso mese di marzo, però, è successo un fatto nuovo, piacevole, inaspettato che ha sconvolto totalmente la mia vita.
Un sabato, assenti i nostri genitori, ci si prospettava un lungo weekend a casa da soli. Mi sono alzato prestissimo e, andando verso il bagno, ho sentito provenire degli strani lamenti dalla camera di mio fratello. Erano spasmi di piacere: si stava forse segando? mi feci coraggio e, avvicinatomi alla porta origliai meglio. Erano sicuramente gemiti di godimento... e la conferma l'ebbi quando guardai dal buco della serratura. Guidone stava seduto sul letto, nudo, a gambe spalancate menandosi un cazzone di almeno 25 cm! grosso e con due palle pelosissime che ballonzolavano a causa del segone poderoso! uno spettacolo divino! finalmente vedevo il cazzone di mio fratello! e che signor cazzo! in men che non si dica ho avuto una erezione spaventosa e mi son trovato a segarmi appoggiato alla porta della stanza di mio fratello. Il solo pensiero di aver visto il suo tegone, mi dava alla testa. Ma che stavo facendo? Con gli occhi socchiusi mi godevo la mia sega, perso nei miei sogni proibiti. Ad un tratto è successo l’irreparabile: Guido ha aperto di scatto la porta, scoprendomi col cazzo in mano! Ero viola per la vergogna! Lui non ha proferito parola e mi ha trascinato in camera sua… ero terrorizzato. Chissà quale punizione/sputtanamento mi si preparava. E invece lui: “ti piace la tegona del fratellone, vero? Che credevi che non me ne fossi accorto? … quegli sguardi vogliosi… e quei fazzolettini che lasciavo sotto il letto?”. Ero impietrito. Vampate di calore e di vergogna percorrevano il mio corpo. Non avevo nemmeno la forza di parlare. Ho balbettato qualche sillaba… e lui “ non ti preoccupare, fratellino caro, bastava lo avessi chiesto: ti avrei sicuramente regalato il mio cazzone…guardalo è qua tutto per te!”. Non potevo crederci… e non me lo son fatto ripetere due volte!!!! Riavutomi dallo spavento ho preso in mano (a due mani…) il cazzone di Guido e ho cominciato a leccare e succhiare avidamente: la lingua passava assetata dalla cappella alle palle attraversando una verga venosa e durissima con una uretra molto prominente. Guido ansimava e si contorceva come non mai sotto le mie leccate e mi incitava a succhiare più forte. Il cazzone non entrava completamente in bocca: a tratti la riempiva mentre cercavo di ingoiarlo tutto! Gocce di dolcissima sborrina sgorgavano dalla cappella, tesa e palpitante: io leccavo e leccavo ancora, mentre Guido delicatamente mi spingeva il suo cazzone sempre più in gola. Soffocavo ma ero contento. Mi divertivo a passare la lingua nel buchino della cappella succhiando avidamente la sborrina, mentre Guido era oramai fuori controllo. Ho lavorato il tegone per non so quanto tempo. Leccavo le palle e, salendo, mi soffermavo sul frenulo: Guido, nel pieno della goduria mi disse che stava sborrando e che proprio non ce la faceva più. Il cazzo pulsava come non mai… era agli sgoccioli. Allora presi in bocca il suo cazzo con forza e lui cominciò a spingere con decisone e sempre più profondamente. Nel momento della venuta il fratellone emise un urlo liberatorio: sentii la bocca riempirsi di calda sborra. Era fatta. Un gusto forte, deciso quasi asprigno, mi ha invaso la bocca. Una quantità esagerata, comunque, cinque-sei-otto (e chi lo sa quanti) fiotti mi riempivano, tanto che dovetti ingoiare per non soffocare. E mentre ingoiavo lui sborrava ancora… ma non me ne perdevo una goccia. Alla fine, esausto e sudatissimo, Guido, dolcemente e come sa fare lui mi ha ringraziato dandomi un bacino sulla fronte! Mi ha detto che era stata la sborrata più intensa della sua vita, che nessuna donna lo aveva spompinato come avevo fatto io. Senza parole sono tornato, contento, in camera mia e mi sono sparato in solitudine almeno 5 seghe una di seguito all’altra pensando all’esperienza particolare appena vissuta. Ma le sorprese non erano finite. Guido, nel pomeriggio mi riservò altre piacevolissime novità…