incesto
Il mio problema è diventato quello di mia ma


24.05.2025 |
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"Per nasconderlo presi un cuscino per coprirmi..."
Il mio nome è Carlo e ho un problema. Sebbene possa sembrare una sciocchezza, posso assicurarvi che non lo è affatto. Sono un ragazzo normale di diciott'anni, corpo atletico visto che faccio molto sport e anche abbastanza bello, ma il mio problema è il mio pene.Alla mia età, ho già un pene di 30 cm in erezione. Una volta sono andato dal medico e mi disse che il mio era un macro pene, anche se inizialmente sembra che abbia solo la sfortuna di essere molto dotato. Oltre ad essere lungo, è anche molto grosso. Potreste trovarlo divertente, ma non lo è, tutto ciò che gli uomini pensano circa le dimensioni del pene o ciò che il porno ci dice è una assoluta bugia.
Nella mia vita ho avuto una relazione al liceo con una ragazza che era anche la mia migliore amica. Siamo usciti insieme a tredici anni e a quindici quasi sedici le confessai il mio problema. Un problema che mi aveva già privato di fare sport con i miei amici o di andare con molta cautela nei tipici campi estivi per non farlo vedere e finire per fare commenti o anche prendermi in giro. Anna, la mia prima ragazza, non gli ha dato troppa importanza e mi ha detto di non preoccuparmi, che la prima volta lo avremmo fatto con molta cautela e basta. Abbiamo provato per un anno ed è sempre stato impossibile, le dimensioni erano eccessive per una povera ragazza di sedici / diciassette anni. Dopo un anno di masturbazioni reciproche, leccate e pompini, la relazione è finita, sempre più problematica a causa del nostro problema sessuale. La verità è che non glielo rimprovero, poiché tutto questo ha anche ammorbidito un po' il mio carattere.
Quest'ultimo anno a scuola ho avuto un'altra relazione con un'altra ragazza più grande al di fuori della scuola, ma è successa esattamente la stessa cosa, solo che lei aveva ancora meno pazienza. L'umiliazione mi influenzò davvero molto. Alla fine posso solo dirvi che ai miei diciotto anni ho avuto un'unica relazione sessuale completa con una prostituta, a cui ho dovuto avvertire in anticipo e alla fine mi ha fatto pagare il doppio. Anche con un professionista è stato complicato, né lubrificanti né carezze sembravano essere sufficienti per farlo entrare. È complicato avere relazioni in cui la penetrazione non è possibile o semplicemente le ragazze si spaventano quando vedono il tuo membro, e a questa età è difficile vivere solo con masturbazioni. Cosa potevo fare? Ero condannato a non poter scopare mai o solo pagando?
Il peggio di tutta questa storia è che ogni giorno diventavo sempre più eccitato e, di conseguenza, sempre più frustrato. Potevo arrivare a farmi fino a tre seghe in un solo giorno. L’estate si stava avvicinando, avevo finito l'ultimo anno di scuola ed erano le peggiori vacanze della mia vita. Senza fidanzata, senza voglia di uscire con gli amici, senza piani o voglia di fare qualcosa durante l'estate, ogni giorno diventavo sempre più triste. Passavo il giorno a casa a guardare serie tv e a masturbarmi appena ne avevo l'occasione. Tutto è rimasto uguale fino a quando un giorno è successo qualcosa ... Ero nel soggiorno della piccola casa in cui vivo da solo con mia madre, visto che i miei genitori sono separati e sono figlio unico. Faceva già caldo, così ero vestito solo con una vecchia maglietta e un paio di boxer. Sdraiato sul divano, stavo guardando una serie che avevo registrato mentre mia madre puliva qui e là, e continuava a darmi fastidio. Da giorni mi chiedeva se mi succedeva qualcosa, se ero depresso, perchè non avevo voglia di uscire, bla bla bla. In realtà, non le davo molta importanza, concentrato sulla mia serie e senza molta voglia di parlare.
Aveva iniziato a pulire la libreria accanto al televisore con il suo strofinaccio e i suoi liquidi per la pulizia, e allora è successo qualcosa che non mi era mai passato per la testa. Ho visto mia madre in un altro modo e per la prima volta mi sono eccitato.
Lei è una donna normale, di quarantacinque anni con qualche chilo in più. È alta un metro e sessantatré e deve pesare sessanta chili. Scura sia di pelle che di capelli, che li porta sempre lunghi, di solito raccolti in una coda quando è a casa. Ha un grosso sedere tondo, delle gambe un po' larghe senza esagerare e un po' di pancetta come tante donne della sua età. Di faccia è carina e il suo miglior attributo fisico sono sicuramente i seni, che sono enormi. Sono molto grandi e un po' cadenti con l'età, ma senza dubbio il suo miglior attributo fisico. Mentre puliva la libreria, mi sono accorto che indossava il tipico abito da domestica. Bianco, anche se non troppo per l'usura e il tempo, e un po' corto. Si chinava per pulire meglio, chinandosi per raggiungere tutti gli angoli dell'armadio mentre non smetteva di interrogarmi sul mio stato d'animo, ma io stavo solo fissando il fatto che, facendo quelle pose impossibili, il suo grande e rotondo sedere spuntava sotto l'abito lasciandomi vedere una biancheria intima nera e mostrandomi delle gambe un po' spesse ma sempre più desiderabili. Quell'immagine sorprendentemente mi aveva fatto eccitare.
—Figliolo, so di essere un po fastidiosa, ma ultimamente ti vedo molto triste, sono sicura che ti sta succedendo qualcosa e non me lo vuoi dire. Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa, vero?
Lei continuava a farmi domande e cercare di parlare con me mentre continuava a pulire il mobile, e io non prestavo più attenzione alla televisione e guardavo solo quel sedere che si affacciava timido sotto il vestito.
—Davvero Carlo, qualsiasi cosa tu debba dirmi, non esitare, le madri sono qui per aiutare i loro figli. Forse hai paura di iniziare l'università? O c'è qualcosa legato ad una ragazza?
Lei continuava a chiacchierare e ho notato che l'erezione stava diventando sempre più evidente, addirittura usciva dai boxer in direzione verso mio ombelico.
—Amore per favore dimmi qualcosa.
Non potevo proferire parola, ero sorpreso quanto eccitato, non intendevo nulla, ero così eccitato che neanche mia madre si salvava dalle mie fantasie?
Lei continuò ancora per poco aa pulire quel fottuto mobile e il mio pene era quasi al massimo delle sue dimensioni, metà coperto dalle mutande e l'altra metà aderente al mio ventre nascosta dalla mia maglietta. Per nasconderlo presi un cuscino per coprirmi. Lì, disteso ed eccitato su quel divano, e coprendo le mie parti nobili, ancora non capivo niente, quando mia madre decise che la libreria era già abbastanza lucida, si voltò e venne dritta verso di me. Si inginocchiò sul pavimento visto che il mio metro e ottanta occupava tutto il divano e proprio davanti a me continuava a parlarmi mentre mi accarezzava i capelli.
—Amore non senti niente di quello che ti sto dicendo? Ti comporti così per giorni ormai e non so più cosa posso fare.
Il tono della sua voce era tenero e dolce, ma ero ancora un po' sotto shock, ora con mia madre in ginocchio sul pavimento che si avvicinava per parlarmi, l'unica cosa su cui riuscivo a concentrarmi era la splendida scollatura che indossava, quel vestitino da salotto, a casa riusciva a stento a contenere quei seni enormi che sembravano volersi liberare. Stretti lì dentro, sembravano appetitosi e sensuali, e rivelavano anche parte del reggiseno nero che si abbinava alle mutandine.
—Figliolo basta, amore mio, dimmi qualcosa, anche solo per farmi tacere".
—Non è niente mamma. riuscii a dire con evidente poca convinzione.
—Dai, non prendermi in giro, sono tua madre, capirò qualunque cosa sia.
Non riuscivo a guardare i suoi bellissimi occhi castani o il suo viso dolce, la verità è che ero ipnotizzato da quei seni imprigionati, ero sorpreso che lei non si sia accorta della palese occhiata che le stavo dando. Non sapevo come uscire da quella situazione, pensavo che se avessi continuato a evitare la questione, alla fine si sarebbe stancata di me e mi avrebbe lasciato in pace. Ma allo stesso tempo il mio segreto, il segreto che neanche mia madre aveva mai sospettato, mi stava tormentando fino a livelli malsani.
Avendo il cazzo sul punto di scoppiarmi dentro i vestiti, decisi di confessare, tolsi il cuscino, abbassai le mutande e le dissi:
—Lo vedi? Quello che mi succede è questo! Questo! È una mostruosità! Non riesco a far durare nessuna relazione per colpa di questo coso enorme!
La mia voce suonava tremolante, pronta a spezzarsi, sul punto di scoppiare in pianto, mentre il mio pene era lì, libero, mostrando i suoi quasi 30 cm. Mia madre con un’espressione di sorpresa più scioccante che abbia mai visto; quella rivelazione l'aveva completamente sopraffatta, nessuna madre sarebbe mai pronta per una tale rivelazione".
—Ma figliolo… balbettò.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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