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Che noia, che barba, che troia....


di jasmine-morgan
15.08.2023    |    4.975    |    8 9.8
"” “Allora me ne vado, volevo ballare..."
Che noia, che barba....che troia...

Pescando fra le voglie più o meno nascoste che tengo per me oggi mi è venuta voglia di essere protagonista di un Gloryhole.
Ho detto a Morgan che mi sarebbe piaciuto organizzare qualcosa in un club, di quelli che hanno la sala apposita, pensare ad una fila di cazzi pronti a schizzarmi addosso senza dare un volto a chi ha infilato il proprio uccello in quel buco mi eccitava.
Morgan già si frega le mani, bellissima idea mi dice sorridente, e subito parte il last: “Stasera voglio tornare a casa coperta di s….a”
Certo quando l'ho proposto non immaginavo che sarebbe stato così complicato realizzare il mio intento e che buona parte della serata si sarebbe rilevata una pessima esperienza, per fortuna il fine serata è stato divertente, ma che fatica arrivare alla fine.
La serata non è cominciata nel migliore dei modi, già dall'ingresso nel club percepivo nell'aria un non so che di rilassato, io mi ero preparata ad una notte scoppiettante, ma girando per il club incrociavo solo gente tranquilla, la musica era soft, difficile scatenarsi con questi presupposti, le poche coppie presenti erano seguite da uno stormo di singoli speranzosi di portare a casa almeno un amplesso degno di nota ma, non succedeva nulla, e tutto questo andirivieni a vuoto mi annoiava.
In testa aveva cominciato a martellarmi la frase cult di Sandra Mondaini “uffa , che noia, che barba ,che noia”.
Solo poche ore prima a casa, già pregustavo la serata, non ho faticato a scegliere la mise giusta , mi serviva qualcosa di comodo per farmi spogliare in fretta da Morgan per quella che doveva essere una memorabile doccia di gustosa crema bianca, volevo qualcosa di sfacciato, che non lasciasse dubbi su ciò che volevamo, fin dall’abbigliamento volevo trasmettere agli altri la mia voglia, autoreggenti d'ordinanza ,decoltè tacco 12 ,una gonna in pelle nera con un ampio spacco centrale, un panciotto verde mela senza reggiseno, e un chiodo in pelle bianca a completare l'out fit, sarei stata nuda in due mosse dalla vita in su, pronta per il tiro al bersaglio di chi era al di là della parete.
Ma la serata sembrava proprio andare in modo diverso, così per non arrendermi all'evidenza e peggiorare il mio già pessimo umore ho deciso di provare a ribaltare le sorti della nostra avventura, ho preso un' altro gin tonic e sono andata dal Dj per vedere se potevo ottenere un po' di musica ballabile.
“Ciao, scusa ma non potresti mettere un po' di musica decente?”
Il Dj alla console si gira sullo sgabello, mi squadra dalla testa ai piedi per qualche secondo, prima di rispondermi.
“Dimmi.” .Si limita a questo il suo dialogo.
“Come mai questa musica stasera? Avevo voglia di ballare, non puoi mettere qualcosa di più vivace?”
“Stasera atmosfera soft, e si chiude presto non hai letto la promo sul nostro sito? Relax party stasera. Domani sarà la notte di Halloween e ci sarà il finimondo.”
“Allora me ne vado, volevo ballare.”
“Fai tu , per me è lo stesso, ma qualcosa posso metterti ma, cosa ci guadagno a cambiare programma?”
“Il solito uomo stronzetto e approfittatore ,non ti disturbare vado a casa, ma nel caso, se mi metti un po' di musica decente magari ci penso.”
In piedi sugli scalini dello stretto gabbiotto mi allungo fino al suo inguine una palpata veloce e via ero già fuori, non prima di avergli lasciato dare una generosa occhiata al mio seno, almeno avevo fatto due chiacchiere con qualcuno, certo che dover barattare un po' di musica con chissà quale prestazione ,mi sembra troppo, gli uomini pensano di averci sempre in pugno, veramente una serata storta che noia, che barba ,che noia.

Vado diritta da Morgan per dirgli che voglio tornare a casa, che mi sto annoiando, ma nel breve tratto che mi porta al divanetto dove lui mi aspetta la musica cambia, il DJ inizia a scaldare le casse con la miglior musica degli anni 90, quella che piace a me e io mi dimentico di tutta la noia, è già acqua passata, scateno la mia voglia pestando forte la pista da ballo. Dopo un paio di pezzi che sono serviti a portarmi in temperatura torna la musica soft da ballo delle debuttanti, mi giro verso il Dj incazzata, dal vetro della console lui mi sorride e mima un qualcosa con le mani, si aggiusta le cuffie e torna la musica che mi fa godere, si merita una linguaccia monella e ricomincio a ballare.
Sulle note degli Eiffel 65 migliora la visione della serata, chissà che anche se quasi alla fine non ci si possa ancora divertire un po’.
La pista si anima, e subito una mano scortese subito si appoggia al mio culo, la sposto senza voltarmi e ritorno a ballare, ma nuovamente la mano mi importuna.
“Scusa puoi tenerla in tasca o mettertela da un'altra parte!”
Non mi è mai piaciuto che gli uomini possano pensare di potermi avere, decido io se e quando divertirmi.
L'uomo si allontana, il Dj ci da dentro con i pezzi da disco, il ritmo è incalzante Morgan mi guarda ballare, il mio corpo si scalda con la musica, il chiodo bianco è già sul divanetto, via il primo pezzo.
Le luci della pista su di me e sulle mie voglie, mi attorciglio al palo della lap dance con mosse da navigata frequentatrice di club privè, la gonna stringe i fianchi, penso già di toglierla, gioco con gli ultimi bottoni del corpetto lo apro a ritmo di musica, ora la musica mi trascina in un nirvana di sensazioni, mi sento veramente bene adesso e se non ci sarà la doccia almeno avrò ballato come mi piace.

La serata si scalda le coppie sono già andate tutte via, sono rimasta l’unica donna, i pochi singoli nel locale si fermano alla pista, un gruppetto si avvicina cercando l’approccio, si mettono a ballare vicino a me, il biondino del gruppo viene mandato in avanscoperta, ci prova, comincia a muoversi con mosse da Febbre del Sabato Sera, si fa via via più audace nelle movenze e visto che non l’ho ancora respinto cerca il contatto, lo lascio fare per un po',fra me e lui il palo della lap dance, e quando mi stufo lo lascio ballare con il palo e torno a godermi la pista.
I suoi compari mi mangiano con gli occhi, si parlano, non si danno per vinti e ripartono all’assalto, loro che avanzano e io che li allontano sorridente, sicura di me. Mi sembra di giocare al gioco dei cowboy, loro la cavalleria, io la piccola indiana, e fra i cowboy all’assalto spiccano due ragazzi di colore, uno alto con fisico sportivo e uno piccolo e tarchiato con gli occhiali da sole sulla testa rasata, vestiti entrambi sportivi, la differenza con Morgan in giacca e cravatta è così netta che non devo neanche pensare a quanto siano diversi tra loro.
Il mio Morgan sicuramente li avrà già notati e si sarà fatto il suo film della serata, i black sono uno dei suoi tanti tarli in fatto di sesso.
I due mi lanciano occhiate senza mai avanzare troppo, lasciano l’iniziativa agli altri, sono attenti alle mie mosse, guardandoli bene non sono poi così male, chissà se quello che si dice sugli uomini di colore è vero.
Morgan finalmente si unisce a me ,apre il gruppetto e mi raggiunge al centro della piccola pista davanti alla postazione del Dj, balliamo come forsennati, le sue mani addosso, il gruppo che si era staccato forse intimorito per l’arrivo di Morgan torna alla carica e ricomincia a ballarci vicino, ogni tanto una mano mi sfiora appena, con delicatezza, senza forzare, il gioco così comincia a piacermi, e loro lo percepiscono.
Sicuramente avranno scambiato occhiate d’intesa con Morgan, so che il mio uomo non lascia mai nulla al caso, avrà notato che la situazione non mi dispiace ,mi vede tranquilla, e tutto ciò lo fa stare sereno.
La musica continua a spingere forte, le casse ci martellano, la musica come se fosse liquida lega insieme le voglie di tutti su questa pista da ballo, a turno i ragazzi ballando passano dietro di me, cercano il contatto, li sento appoggiarsi con sempre maggior desiderio, aspettano l’attimo giusto e intanto prendono coraggio.
Il mio gioco ora è capire dal contatto chi sono, chi dei cinque sta appoggiando un po’ di lui su di me.
Morgan rompe gli indugi, mi apre il corpetto e stringe forte un seno, si china sull’altro e succhia forte il capezzolo, la sua eccitazione spinge sul monte di venere, mi abbandono languida a lui mentre due mani forti si impossessano dei miei fianchi seguendo il ritmo della musica, lascio fare mentre la mia lingua si intreccia con quella di Morgan.
Le mani si moltiplichino ,salgono dalle braccia, mi toccano i fianchi, le spalle, scendono dalle scapole fino al culo, una cerca di passare il confine della gonna e subito si ritrae ,rimango intrappolata al centro della pista preda di una gigantesca piovra, i suoi tentacoli mi circuiscono, li vedo circondarmi per farmi sua, così si muove ora il gruppo, mani ovunque perlustrano il mio corpo.
Ora l’ambiente si sta scaldando in tutti i sensi, sono eccitata e sudata, da dietro qualcuno mi slaccia la gonna, l’indumento si apre cadendo ai miei piedi ,prontamente qualcuno la raccoglie, e subito mani salgono dalle caviglie sulla seta delle calze fino alla balza delle autoreggenti, indugiano sulla pelle al confine con il perizoma forzando la stoffa che si sta inzuppando sempre più, il contatto delle dita mi fa rabbrividire.
Altre mani addosso mi spostano ciocche di ricci, scoprono il collo, una lingua indugia e poi sale fino al lobo dell’orecchio ,la saliva cola e si mischia al mio sudore, i brividi si susseguono, due verghe turgide a cui non voglio dare un volto si strusciano su di me, le stringo, li voglio solo spremere, penso alla mia doccia non convenzionale.
Guardo fissa la postazione del DJ a scongiurare il pericolo che tolga la musica proprio adesso , mentre le mani intorno a me non mi danno un attimo di respiro, mi torturano i capezzoli, impastano il mio corpo, accarezzo i due ragazzi ai miei lati, comincio una lenta sega seguendo l’ondeggiare dei corpi , altre mani mi frugano fra le cosce, abili dita spostano la stoffa che copre il mio sesso bagnato, la musica è più ritmata quasi una danza tribale, mi martella il cervello, dalle spalle mi sento spingere verso il basso, cerco Morgan con lo sguardo, è li che mi osserva, accenno una flebile resistenza, poi le gambe pian piano cedono, è la resa della piccola indiana all’ultimo assalto dei cowboy, e mentre scendo cade anche il corpetto.
Nuda in ginocchio sul pavimento della pista mi si parano davanti i cazzi di chi prima ballava con me, un ragazzo me lo appoggia sul viso ,lo spinge sulla guancia, attorno a me ora solo membri dritti e duri, a turno li masturbo, li prendo in mano, li succhio, qualcuno ha spostato un pouf e lo ha messo a mia disposizione, lascio il freddo pavimento , e mi metto carponi sul morbido cuscino ,intanto che mi aiutano a sistemarmi qualcuno da dietro prova ad abbassarmi il perizoma, inarco la schiena sollevando il bacino, cade l’ultima mia difesa.
Una bocca inizia a mangiarmi letteralmente le grandi labbra, incunea la lingua nel mio sesso e poi scorre sulle natiche, indugia sul buchino posteriore, tutte queste sensazioni si impossessano di me mentre un forte odore di maschio mi riempie le narici, una specie di proboscide scura penzola davanti al mio naso, mi trovo davanti una cosa che è fuori misura, il mio primo cazzo di colore è da film porno, la cappella sembra un grosso frutto esotico, inizio ad assaggiarlo, l’odore di maschio è incredibile , apro al massimo la bocca e la cappella la riempie tutta mentre il porco dietro di me mi lavora la figa, il primo orgasmo mi si strozza in gola nello sforzo di continuare a succhiare questo pezzo di carne.
Mi aiuto con due mani a tenerlo, quasi mi reggo al ragazzo mentre un’ altro mi offre il suo da succhiare, dietro di me qualcuno mi allarga il buchetto e ci affonda la lingua mentre qualcun’ altro è sgattaiolato in mezzo alle mie gambe e da sotto mi succhia il clitoride, stiamo facendo le acrobazie su questo divanetto, non lascio il cazzo che ho fra le mani, lo sento crescere e continuo a segarlo mentre prendo in bocca quelli che mi vengono offerti, le mascelle iniziano a dolermi, da dietro continuano a masturbarmi la figa e il culo, sento le dita che mi aprono mentre rimango con il mio scettro nero fra le mani , le sue palle gonfie sono come una calamita per i miei occhi.
Il ragazzo di colore tarchiato è passato alle mie spalle e subito dopo tutto si ferma, Morgan lancia un’occhiataccia dietro di me, un’ attimo di tensione nel gruppo, una piccola discussione interrompe questo rito pagano del sesso, sento chiedere spiegazioni, ma il mio uomo è irremovibile e dissuade il moro tarchiato dal volermi scopare, gli dice che stasera no, stasera siamo qui per il Gloryhole , lui non capisce ma si adegua, rimango sospesa cercando di capire cosa succede finché qualcuno affonda con sadismo non so quante dita nel culo strappandomi un urlo che non riesco a trattenere.
Il brutale trattamento mi fa bagnare tutto il cuscino, il tremore dell’orgasmo mi rimbomba dentro ,altre mani giocano con un cubetto di ghiaccio, lo passano fra le labbra della figa, mi viene la pelle d’oca, i capezzoli mi si inturgidiscono subito ,una bocca famelica me li succhia fino a farmi male, la allontano, mi rovesciano addosso il contenuto del secchiello del ghiaccio, ormai la situazione è ingestibile mi trovo in bocca un cazzo, mi si para davanti un’ altro e spinge per entrare ,ne trattengo l’irruenza, con la lingua giro intorno alla cappella e poi affondo su di lui, dopo un paio di affondi lo sento che sta per venire lo allontano dalla mia bocca e inizia a sborrarmi addosso, gli schizzi caldi mi fanno bagnare ancora di più, lascio il pene ormai flaccido e svuotato e riprendo il mio scettro nero, mentre un altro cazzo inizia a schizzarmi addosso, ogni sperma ha gusto e colore diverso, questo è aspro non mi piace ma subito un’ altro schizzo mi colpisce in faccia, il moro tarchiato ha smesso di farmi il culo, non sento più le sue dita mentre schizzi caldi si spargono sulla mia schiena
,il biondino si masturba l’uccello con i miei capelli, mi sborra direttamente fra i ricci, sento colare sulla nuca il suo nettare, non conto più quanti sono, mi sembra di essere contesa da tutto il locale, mi sono seduta e vedo in faccia il ragazzo con la proboscide, sta tentando di trattenersi ma è al limite, anche il DJ è davanti a me e si masturba, mi si avvicina con il cazzo in mano, viene a riscuotere il prezzo della musica, stringo il membro in mezzo ai seni , gli concedo lunghi colpi di lingua, dallo scroto salgo fino alla cappella senza mai prenderla in bocca, ma basta questo e anche lui mi schizza addosso, mani scure mi spalmano la semenza che ho addosso, rimane solo la proboscide da far capitolare e il mio Morgan.
Sono distrutta dalla fatica:
“Morgan dammi da bere, ho sete”
Il mio uomo appoggia la sua bocca piena di fresco prosecco sulla mia e mi disseta, un attimo di romanticismo in questo baccanale di sesso, poi torno in ginocchio sul pouf, lo scettro nero nelle mie mani ,l’odore del maschio riempie l’aria, prendo a leccargli il fremulo mentre gli stringo le grosse palle, Morgan da dietro mi entra dentro come una lama nel burro, i ragazzi attorno hanno ripreso a menarselo e tornano a toccarmi, gli affondi del mio uomo mi mandano in estasi, partono altri schizzi mentre il ragazzo d’ebano sta per capitolare, faccio passare una mano in mezzo alle sue gambe e gli accarezzo le natiche, i muscoli sono tesi, la pelle liscia come se fosse femminile ,a tradimento gli infilo il dito medio nel retto bagnato di sudore , entro in lui, lo vedo inarcarsi come se gli fosse venuto un crampo, urlando qualcosa in una lingua che non conosco.
Un rantolo rauco si accompagna con il primo denso spruzzo bianco , mi prende in piena faccia, subito il secondo e il terzo schizzo, sono potenti come immaginavo, mi sferzano il viso , il quarto mi centra le labbra mentre cerco di respirare ,quello che mi entra in bocca lo sputo via ,mi scende sul collo, si aggiunge a quello in mezzo ai seni, gli altri centrano le parti del mio corpo che ancora non erano coperte di seme ,sono una maschera appiccicosa e odoro di sborra, non ho un pezzo di pelle che non sia stata colpita dagli schizzi di questi maschi ,il ragazzo di colore mi struscia il cazzo ormai molle sulla faccia lasciandomi il suo odore, qualcuno spreme le sue ultime gocce sulle mie calze ormai a brandelli.
Nel locale la musica è finita, mi riprendo da questa specie di trans erotico, Morgan raccoglie i miei abiti sparsi ,siamo rimasti solo noi o forse eravamo già solo noi da un po',il DJ ci invita ad andare, è tardi, d’altronde era una serata relax e alla fine non è stata tutta questa noia.
Alla prossima e grazie a chi mi ha fatto provare quest’avventura.
Jasmine
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