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noi due...e la regola del tre


di jasmine-morgan
22.08.2022    |    552    |    6 9.6
"E' completamente fuori controllo..."
Noi, due e.....la regola del tre



Una nostra avventura scritta a 6 mani.


“Puliscigli il cazzo, fammi vedere come fai”

La frase sta a metà tra l'ordine e la richiesta, ma è perentorio, l'amplesso appena consumato è stato intenso ed inatteso,uno strappo nella notte, forte e rapido,al calor bianco, bruciato con rapidità, estemporaneo come il sollievo del ghiaccio sulla pelle bruciata, sembra plachi l'arsura, ma è un illusione, la pelle rimane rovente e abbisogna di dissetarsi, ancora e ancora finché non si è sazi.
Noi quella sera non eravamo sazi ancora .

Faccio un passo indietro a raccontare meglio la serata :


Sono Andrea , singolo di larghe vedute,che da tempo frequenta questa coppia, si è instaurata fra noi una bella amicizia anche fuori dall'ambito dei giochi, sovente ci sentiamo e molte volte lo facciamo per metter in pratica le nostre fantasie, come quella di questa sera.
L'idea era una cena birichina, come la definiscono loro, poi via via si sono sfilati i partecipanti e tutto sembrava remare contro,io stesso non ho potuto partecipare alla cena,arrivando solo per il dolce, ma Morgan detesta cambiare i programmi e quindi a cena ci sono andati solo loro.

Li ho trovati al tavolo che si stuzzicavano, un rimasuglio di dolce nel piatto,e Jasmine che lottava per tenere basso il tono della voce di Morgan che imperterrito continuava a farle proposte oscene.
Al mio ingresso sotto il porticato del ristorante non ho potuto fare a meno di confermare la bontà nella scelta della location per una cena birichina, i tavoli sono praticamente a 5 metri dai filari delle vigne e si sarebbero prestati benissimo a vari giochi.

Morgan: “Ciao ragazzo, come stai? Pensavamo ti fossi perso in mezzo alle colline,meno male che sei arrivato, non so se l'avrei sopportata ancora a lungo, continua ad importunarmi e non riesco a chiacchierare con la cameriera, vuoi pensarci un po' tu a lei, inizio a credere che sia gelosa,magari qualcosa di nuovo le farebbe bene.”

Jasmine:” Gelosa io, voglio solo un po' di attenzione, non mi consideri. La prima che passa è meglio di me. Stai attento che non mi cerchi io qualcosa di nuovo, mica mi serve il tuo aiuto per trovare qualcheduno, vero Andrea!”

E via così per qualche minuto a canzonarsi fra loro facendo teatrino per me e per la cameriera spazientita che vorrebbe solo liberare il tavolo.

“I signori gradiscono il caffè?”

M: “Si tre caffè per cortesia.”

Mentre ordina i caffè alla cameriera Morgan allunga la mano sul tavolo verso di me che sono seduto tra loro due, d'istinto gli porgo il palmo aperto e lui ci posa sopra un piccolo batuffolo scuro, lo apro e si srotola un perizoma di pizzo,richiudo prontamente la mano ma alla cameriera non è sfuggito nulla della scena, ormai la frittata è fatta e loro due ridono.

J : “Guarda che quello è mio,lo voglio indietro. Non vorrei prendere freddo....”

Il gioco è partito, semplice e malizioso come piace a loro, ma io stasera ho voglia, voglia di avere questa bellissima donna ,salterei volentieri i giochetti stasera, me la farei qui sul tavolo, ora, davanti al marito, anzi proprio perché davanti al marito sarei ancora più porco nel prenderla.
Mi tocca il piede Jasmine ,che intanto ha spostato la sedia verso di me, e mi richiama dai sogni,mi invita con gli occhi a seguire i suoi movimenti,lentamente sposta la gonna del vestito,apre le gambe,si mostra solo a me, che pizzicato fra loro due e incurante della cameriera allungo la mano sotto la tovaglia,la poso sul ginocchio,mi sorride ,risalgo sulle cosce, sento il suo calore,aspetto un attimo, lei mi sorride di nuovo, spingo un dito nella sua nuda intimità.

M: ciack si gira, partiti,la scena è intrigante, lo sguardo di Jasmine dice tutto, è sesso allo stato puro, si sta gustando il tocco di Andrea.
Apro un sigaro, poso l'astuccio di alluminio dalle sembianze leggermente falliche sul tavolo, e mi godo l'iniziativa di Andrea verso mia moglie mentre aspiro le prime boccate di fumo.
Come tutti quelli che hanno vissuto il mito di Tinto Brass in giovane età credo che nulla prescinde dal puro piacere, ed il guardare è piacere puro, per me è una forma di erotismo,alcune volte persino più potente dell'atto sessuale.
Non voglio perdermi nulla della scena,mi sposto ad un tavolo vuoto per poterla vedere nel suo insieme e do sfogo al mio lato di guardone, la posizione mi permette di godere appieno della situazione, Andrea si è avvicinato ancora, la mano sinistra nascosta dalla tovaglia, l'altra rimane chiusa sul tavolo con dentro il piccolo pezzo di stoffa.
Jasmine muove nervosamente i fianchi sulla sedia, il linguaggio del suo corpo mi dice quanto è bravo il nostro amico, si sta dando parecchio da fare, il respiro le si sta affannando appena,segno che la sotto la temperatura sale.
La cameriera contrariata da tanta sfacciataggine mi porge il conto, neanche la guardo, mi basta solo che vada via, passo la carta sul pos che mi porge sul vassoio e rimango a godermi lo spettacolo, lei andandosene mi passa davanti scuotendo la testa, chissà cosa pensa, ma non mi importa non guardo alle menti chiuse di chi non sa godere di questi spettacoli, penso al nostro piacere che è amplificato dal senso di appartenenza e gelosia che sono propri solo di chi ama e condivide.

J: Ho la figa che è un lago, Andrea mi sta facendo letteralmente bagnare ,stasera ho bisogno di mani che mi toccano, di sentirmi contesa e presa . Morgan ci guarda ,so quanto gode a vedermi in questo stato, mi ci è andato un po' a capirlo, ma per lui è un godimento estremo vedermi alle prese con altri, vedere la mia indole uscire dal letargo e lasciarsi andare alla lussuria del sesso per poi tornare la donna che sono.

M: “Ragazzi che ne dite di alzarci, facciamo due passi nelle vigne, andiamo a vedere se sarà una buona vendemmia quest'anno,tocchiamo con mano quanto ci propone la natura.”

A: Ed eccoci tornati ad inizio del racconto, tornati ad un attimo prima, a quando tutto è iniziato, al carpe diem della serata.
In pochi passi siamo fra i filari, appena abbiamo lasciato il porticato le luci si sono spente ed è calato il buio fra noi e il resto del mondo circostante, una luna incredibilmente grande illumina la nostra passeggiata, in fila indiana per il poco spazio procediamo in silenzio tra i filari, Jasmine tiene in mano le scarpe con i tacchi e cammina a piedi nudi, il suo splendido culo ondeggia sull'argilla.
Tutto bello stasera,ma io sono in stallo ,preso fra la voglia di loro e l'amicizia,prevale la voglia,ora o mai più,devo rischiare qualcosa per poter cogliere l'attimo,camminando apro la patta dei pantaloni e libero il cazzo che non ne voleva più sapere di costrizioni, raccolgo alcuni acini d'uva, lancio il primo contro la schiena nuda di Jasmine,ma nulla, non coglie il segnale,anche il secondo va segno sulla sua pelle, ma non sembra averlo sentito, Morgan cammina un paio di passi avanti fuma e neanche si volta,lancio il terzo acino come se da questo dovesse dipendere tutta la serata, il chicco d'uva colpisce la spalla e rotola a terra un passo ancora e Jasmine si arresta di colpo,le finisco addosso goffamente, il mio pene struscia il suo vestito,rimane immobile e io schiacciato su di lei, respiro il profumo della sua pelle non connetto più,le alzo la gonna del vestito, con la mano arrivo alle grandi labbra le trovo umide e calde appena schiuse, il tempo di sussurrare “posso” e le sono dentro,la penetro con un colpo deciso, dalla bocca le esce un rantolo strozzato,al secondo affondo lascia cadere le scarpe e afferra il braccio di Morgan, non mi ero accorto di lui, troppo preso da lei,ma ci guardava.
Le spingo il cazzo fino in fondo e poi esco ,mi aggrappo ai suoi fianchi entro ed esco da lei con foga, ha inclinato la schiena a facilitare la penetrazione e gode della mia monta,la sua voglia mi cola copiosamente sul cazzo mentre pronuncia parole che non capisco rivolte al suo uomo, gli occhi di Morgan puntati addosso, penso ad occhi di sfida, ma lui non guarda me, guarda lei e lei guarda lui, sono una cosa sola ed io nel gioco di stasera sono parte della loro intesa.
Vado avanti interminabili minuti,le palle gonfie sbattono sul culo, non so quanto posso durare ancora,sento che sto per venire, ancora un affondo ed esco da lei,appena in tempo, le schizzo tutto il mio orgasmo sul culo, chiazze biancastre si riflettono sulla pelle abbronzata.

J:Mi ha fatto godere Andrea, mi ha presa quasi con forza senza alcuna protezione,ha azzardato,glielo concedo visto che ha usato la gentilezza del “posso”, sa come stare nelle situazioni, ha un cazzo di tutto rispetto, bello lungo,lo sentivo toccare il fondo dell'utero,nel suo rientrare ed uscire sembrava quasi volesse tastare quanto sono profonda, è un bel compagno di giochi, come stasera non lo era mai stato, ma stasera anche io avevo voglia di più,di dare fondo alle mie voglie a quelle del mio amore, alla nostra voglia di coppia. Ora voglio
godermi Morgan ...

J: “Puliscigli il cazzo, fammi vedere come fai.”

J: Nel pronunciare le parole appoggio la mano sul petto di Andrea, una leggera pressione e la schiena è contro il paletto di uno dei filari, il suo cazzo svetta lucido dei nostri umori, lo vedo esitare un attimo, il tempo di uno sguardo, poi il mio amore si inginocchia e gli imbocca il cazzo, con una mano gli spingo la testa, la forzo sul' inguine,preso alla sprovvista lo vedo annaspare alla ricerca di aria ma succhia , sbava copiosamente,gorgoglia,Andrea ha le palle tutte bagnate dalla sua saliva, si gode la sua bocca calda che in cambio riceve l'ultima goccia di piacere nonostante fosse già venuto, sto in mezzo a loro due, sotto il vestito ho i capezzoli ritti,la figa è dolorante per il trattamento ricevuto qualche minuto prima,ma stasera farà l'amore dolce con Morgan, lo accoglierà e si aprirà a lui e lui la aprirà come solo lui sa fare.

M:La luna stasera in questo angolo di Langa ha creato giochi di luce e ombra sembrava volerci nascondere per poter assistere, nasconderci e farci scoprire, abbiamo la statale appena sotto di noi, il rumore delle macchine che passano ad un nulla e non ci vedono, non vedono questo angolo di verde impregnato di sesso,non è ancora ora di smettere, ora bisogna alzare la posta,il gioco continua.

M:” Andrea sfilati i pantaloni e stenditi, e tu togliti il vestito”
A:” Cosa hai in mente?”
M:” Nulla che ti possa dispiacere,tranquillo,comincia a menartelo fammi vedere.”
Andrea dubbioso si sdraia, la mano inizia a scorrere lenta sul cazzo, Jasmine nuda prende il suo vestito e lo sistema sotto la testa di Andrea,gli da un casto bacio sulla fronte, poi flette le gambe fino a che le labbra della figa gli sfiorano il naso per poi aderire alla sua bocca,vedo la lingua di Andrea guizzare nel rosa della passera, intanto ho finito di spogliarmi, mi metto al suo fianco e gli impugno il cazzo alla base mentre con l'altra mano mi dedico a Jasmine, passo un dito fra la bocca di lui e la figa di lei finché non si solleva quel tanto da agevolarmi e prendersi le mie dita per goderne appieno ,le mani e le ginocchia poggiate a terra per tenersi in equilibrio, i seni liberi nell'aria si sollevano sempre più di frequente, inizia a gemere fino ad urlarmi contro e squirtare sul viso di Andrea bagnandolo di piacere.
Tengo sempre stretto il pene di Andrea che non ha smesso di masturbarsi ma non è potuto venire, le vene in evidenza, la cappella gonfia, la pelle tesa ,il cazzo svetta imperioso. Jasmine ha il viso stravolto dall'orgasmo, non ha ancora finito il gioco è ancora lunga stasera.
Le passo un preservativo così che possa “vestire” il nostro amico, fa scendere con perizia il condom e sistema il serbatoio sulla cappella da vera professionista, quindi si cala sul cazzo dritto, la vedo prenderselo tutto, penetrarsi come piace a lei quando domina la situazione,cavalca l'uomo prendendo ciò che vuole.
J.”Toccami i seni”
Andrea le accarezza i seni con delicatezza.
J: “Stringile forza!”
Allora lui cambia il ghigno del viso e il modo di fare,la presa si fa dura, le impasta le mammelle, strizza i capezzoli fino a farle male,i segni delle dita sono sulla pelle, intanto le spinge il cazzo fino in fondo,lavora di reni per farle sentire bene la verga dentro,lei scende col busto su di lui e mi offre lo spettacolo che amo, il suo delicato culo a mandolino è in vista ,molto più di un invito, lascio il cazzo del nostro amico che è preda delle carni di Jasmine mi metto dietro di lei impugno il pene, le massaggio lo sfintere pulsante di voglia già abbondantemente bagnato dai suoi succhi, aspetto che si fermi nel suo cavalcare e le entro nel culo, senza riguardo, senza cautela, le strappo un urlo che nessuno può sentire.
J:”Ahhhh,porco bastardo così mi sfondi.......cazzo mi hai rotto il culo ......hummmmm....ora amore spingi , muoviti...di più che brucia......cazz......mi sfondate maiali.....hummmm...siiiiiiiiiiiiiii..........datevi da fare a fottermi,siiiiiiiii.....così... fatemi sentire se siete dei maschi.....
E' completamente fuori controllo.
M:”Zitta e godi”
Ci istiga ma sa che non è il caso la stiamo letteralmente sollevando da quanto ci diamo dentro,li sente tutti i colpi, siamo in due e carichi come tori,ci coordiniamo e la teniamo sempre piena, lei vibra come una foglia di vite al vento, i suoi orgasmi si susseguono, siamo stanchi tutti e tre,ma lei è allo stremo, il sudore le scende dalla schiena e quasi schiuma, così schiacciata su Andrea inizia a leccargli il viso lecca il suo precedente orgasmo,gli passa la lingua sulle guance, sulla fronte ,sul collo come se si dissetasse ad una fonte lappa le sue voglie dal viso di Andrea, la tengo dalle spalle e assesto un ultimo colpo per poi riempirle il culo, arriva anche l'orgasmo di Andrea, grugnisce tutto il suo orgasmo riempiendo il preservativo.

J: Ci rialziamo a fatica, ancora solo silenzio intorno a noi, ho le ginocchia sbucciate e le mani sporche di terra ,riprendo le scarpe,il vestito appena appoggiato addosso, gli uomini hanno rimesso i pantaloni, la camicia aperta sul petto, nessuno di noi parla, ci avviamo alle macchine tutti e tre provati e goduti, tutti e tre più consapevoli di quanto vogliamo, siamo pronti ad un'altra serata insieme, non siamo ancora sazi.........







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