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Buon Compleanno Morgan


di jasmine-morgan
08.09.2019    |    10.078    |    12 9.5
"Mi sottraggo alla monta di Gianni e vado da lui, è mio marito, mi appartiene, lo voglio, voglio il mio uomo a fottermi, lo sposto dal suo banchetto di..."
“Sorprendimi…”

Come se fosse facile accontentarlo, immersa nella vasca da bagno mi godo un po' di relax, coccolo il mio corpo, lo preparo alla serata, ho abbondato con l’olio di argan, indugio sulle gambe, massaggio il mio ventre, con le mani salgo lungo il torace e stringo i seni, stuzzico i capezzoli mi sento languida, vogliosa, la richiesta di Morgan ormai vecchia di qualche mese mi ha portato a questa sera, ormai ci siamo.

Morgan: “Perché per il mio compleanno non organizziamo un’orgia? Una di quelle serate con esibizionismo e sesso, le persone giuste le conosciamo, e poi mi piacerebbe tanto vederti all’opera in una gang, magari trovi anche un singolo bisex che abusi di me.”
Jasmine: “Bravo, e poi basta, o vuoi anche qualcuno con il ventaglio di piume a farti aria se fa troppo caldo?”
Ho la gonna arrotolata in vita e il perizoma alle caviglie, la figa zuppa di voglia, in precario equilibrio appoggiata ad uno scaffale, stiamo facendo sesso in uno dei coffee break che ci regaliamo a spezzare la pesante giornata lavorativa e lui, mentre mi spinge il cazzo nella passerina, riesce anche a pensare al suo compleanno, che oltretutto è fra più di due mesi.
Lo detesto quando fa così, per lui l’organizzazione innanzi tutto, ma stavolta ho deciso di accontentarlo e mi sono messa al lavoro per organizzare qualche cosa che lo sorprenda.

Devo ammettere che è un lavoraccio, io non amo particolarmente organizzare questo tipo di cose, sto volentieri al suo gioco, mi piace vederlo proporre ogni tipo di fantasia e lascio che sia Morgan a tenere i contatti e organizzare, lui è quello perverso, quello che ha come antistress il sesso, ma più dell’amplesso lo fa godere l’organizzare, il gestire e lo stimolare voglie e desideri nostri e di chi gioca con noi.
Mi ama alla follia e non manca di dirmelo, ma il suo lato porco è senza fine, nella sua giornata riesce a pensare al sesso con la stessa normalità con cui risolve un problema di lavoro.
“La fantasia è tutto se non vuoi vivere di banalità, e cosa c’è di più fantasioso del sesso!” ama ripetere.

Questa sera tocca a me l’onere dello spettacolo, gioco e giocattolo delle sue perversioni, mi chiama stellina e per la sua festa mi vuole puttana, da ormai vent’anni con lui ho scoperto che il sesso è complesso ed elaborato e poi semplicissimo e dolce, penso a tutto questo immersa nella vasca, ma non divaghiamo abbiamo una festa da portare avanti.

Nelle settimane precedenti:
J: “Ciao Lella sabato 20 organizzo una festa per Morgan, mi dai una mano a farlo impazzire?”
Lella: “Certo che sì, abbiamo un mezzo appuntamento ma dico a Gianni di disdire, fammi sapere i dettagli. Un bacio.”
J:” Sabato 20 cena per Morgan ci sei? La risposta al mio W.U. non si fa attendere.”
Mauro:” Ciao carissima, certo che ci sono, cosa avete in mente?”
J: “Organizzo la festa di compleanno per Morgan e mi serve il tuo aiuto. Voglio fargli una sorpresa.”
M: “Ci sono.”
J:” Pronto Claudio, ciao senti organizzo il compleanno di Morgan, ci sei?”
Claudio:” Per te sempre, ma il 20 ho un gancio con una mia amica di A69 che non vedo da una vita.”
J: “Porta anche lei.”
C: “Ok le chiedo e ti faccio sapere.”
C: “La mia amica viene volentieri, a sabato.”

Per la cena ho già in mente il ristorante, e ora sulla porta del locale in penombra, ancora chiuso agli avventori, mentre guardo la disposizione della sala, mi viene incontro Carla, la proprietaria.
Veniamo sovente a cena da lei, mi riempie sempre di attenzioni, una sera che ci siamo intrattenuti con lei al banco del ristorante, e mentre bevevamo un limoncello, mi ha confidato che ha un debole per me, è lesbica, dichiarata da sempre, molto prima che fosse una moda.
J:” Ciao, vorrei prenotare un tavolo a cena per il 20.”
Carla: “Ma certo carissima, per quanti?”
J: “Un tavolo per 7.”
Carla:” Tesoro vieni, accomodati, così pensiamo ai dettagli.”
Mi cinge la schiena facendo avanzare il braccio, come a volermi avvicinare alla sedia, ma indugia con il palmo della mano aperta appena sopra il mio culo. Il contatto attraverso la stoffa del vestito è leggero, mi piace, non mi sposto, anzi la incoraggio rimanendo ferma ad aspettare che decida lei quando togliere la mano, so che ha voglia di me e questo mi lusinga.

J: “Visto che posso parlarti in confidenza, ti spiego la serata”.
La sua risposta è un sorriso complice e seducente, mi invita ad essere esplicita e mi rilassa.
Mi sporgo verso di lei come se dovessi confidarle chissà quale segreto, le sedie si toccano come le nostre ginocchia, appoggio la mia mano sopra il suo grembiule da sala e attendo.
Ho fatto la mia mossa ora aspetto lei.
J: “Morgan compie gli anni e con alcuni amici birichini vorrei cominciare a festeggiarlo qui da te.”
Carla:” Vai avanti, mi incuriosisci.”
La mia mano è ancora ferma sopra al grembiule, lei mi guarda, ha aperto leggermente le gambe, si gode questo innocente contatto, non vado oltre, non mi espongo oltremisura non è da me.
J:” Pensavo di dare un po' di pepe alla serata, ma senza rischiare nulla di sconveniente e mi servirebbe un tavolo appartato e una cameriera sveglia, so che qui posso trovare tutto questo accompagnato da un servizio di prim’ordine.”
Carla: “Tesoro mio, vi metto in quel tavolo, leggermente in disparte, per le comande ti mando Silvia e io mi occuperò dei vini contenta? “
Si alza quasi di scatto mentre mi parla, fa cenno verso la sala indicandomi il tavolo e mi fa passare avanti a lei di un passo.
J: “Il tavolo va benissimo.”
Il tavolo davanti a me, Carla alle mie spalle, ne sento il profumo quasi fosse un contatto fisico, la sua mano ricomincia ad accarezzarmi il fianco, un morso mi prende allo stomaco mentre lei continua ad accarezzarmi, sono pizzicata fra il suo corpo e il bordo del tavolo, la sua mano si fa più presente, il mio non muovermi deve esserle sembrato un tacito consenso a continuare.
Ora la pressione aumenta sui miei fianchi, mi appoggio come a voler sentire il tessuto della tovaglia, è il segno della mia pudica resa, il suo contatto ora è forte, mi preme il bacino contro il tavolo, le sue mani mi impongono un lento saliscendi contro il bordo stondato, mi porta a bagnarmi in modo osceno, sento colare la mia voglia sulle gambe, chiudo gli occhi e mi godo il contatto, la sua mano è lenta e inesorabile nel percorrere il mio corpo.
Il tintinnio della vetrata mi sveglia di colpo dal mio trans erotico e mi terrorizza.
J:” La porta, hanno toccato la porta!”
Carla: “Ssss, tranquilla la porta è chiusa.”
Appoggia la bocca al mio collo, sale con la lingua e mi lecca arrivando al lobo dell’orecchio.
Continua a baciarmi spingendo il mio inguine contro il bordo del tavolo e amplifica le stimolazioni, sembra voglia penetrarmi come un uomo talmente spinge, ora mi tocca da dietro in mezzo alle gambe, trova il mio perizoma, è fradicio, lo sposta appena di lato, le sue dita calde mi stanno scavando dentro sempre più velocemente, non le conto ma mi riempiono incredibilmente, vanno sempre più veloci, non resisto, grido, godo, sbrodolo in modo vergognoso in un orgasmo strozzato.
Carla: “Si tesoro credo che vi servirà qualcuno di sveglio al tavolo se vuoi fare così”.
Ho una pozza ai miei piedi, le gambe molli, abbozzo un tentativo di scuse per il disastro, con lei che già mi accompagna al bagno per potermi dare una sistemata.
Carla: “Ci vediamo il 20 tesoro.”
Fuori nulla è cambiato in questa mezzora, solo io sembro diversa, quasi più presente ad una parte di me stessa, mi specchio nella vetrina del ristorante per controllare che il vestito sia a posto, ho il viso un po' arrossato, ma dentro sento ancora il caldo dell’orgasmo, penso a Morgan, “Sei una creatura stupenda, lasciati andare al tuo essere.”

Sabato 20, questa mattina un messaggio sul telefono da conferma alle mie intuizioni:
” Buon Compleanno tesoro mio, questa sera avrai il tuo regalo, sarò la tua troia, preparati con cura.”


La serata è terribilmente afosa, calda oltre il sopportabile, l’eccitazione palpabile in tutti noi non fa che aumentare il senso di calore.
Per l’occasione Jasmine ha messo l’abito delle catenelle, se la guardi davanti è una tunica nera lunga fino ai piedi, persino casta confronto ad altri abiti che indossa, ma se la guardi di spalle la mia mogliettina sembra un’altra creatura, il retro dell’abito è un geometrico gioco di catenelle che partendo dalle spalle arriva sino all’attaccatura dei glutei, lasciando scoperta tutta la schiena.

La guardo mentre camminiamo verso il ristorante, io due passi dietro lei, sottobraccio alle mie due compagne di giochi della serata, cammina sinuosa e sicura, civetta nell’incedere sui tacchi alti che ne slanciano ancora di più il suo fisico sportivo, è accompagnata dai tre nostri amici e dagli sguardi delle persone che una volta sorpassati dal gruppetto non mancano di lanciare occhiate a quel culo che si muove sui tacchi alti.

Lella: “Se non fai qualcosa per sistemare il tuo vestito finirai per farti voler male da qualche signora.”
La battuta di Lella al vestito di Jasmine raccoglie il succo dei commenti che noi ascoltiamo stando dietro nel gruppetto.
J: “Lascia che dicano, non faccio niente di male”, le risponde la mia mogliettina.
Claudio: “E poi se non gli piace hanno solo da non guardare.”

In poco siamo al ristorante, la mia porcellina ha proprio pensato a tutti i dettagli.
La sala è quasi piena, il nostro tavolo leggermente in disparte anche se centrale agli sguardi, per questa volta non programmo, non mi organizzo, voglio lasciarmi trascinare dalle sensazioni che lei mi trasmette.
Jasmine ha pensato anche alle disposizioni dei posti, si mette davanti a me con al suo fianco i due cavalieri di serata, al mio fianco le nostre amiche e a capotavola Gianni. Ad occhio i posti mi sembrano un po' sacrificati, poteva anche prendere un tavolo più grande, ma non mi sembra il caso di fare il pignolo.

Mauro:” Possiamo cominciare?”

La frase che Mauro mi sussurra in un orecchio è accompagnata dalla sua mano che inizia a salire sulla mia coscia. Gli rivolgo un sorriso ed allargo le gambe andando a toccare quella di Claudio, lui a sua volta posa la sua mano sull’altra gamba e iniziano a salire insieme, niente petting questa sera, solo sesso, arrivano direttamente alla mia figa e cominciano a stuzzicarla con le dita, ho fatto stringere i posti a tavola per facilitare i contatti e non destare eccessivi sospetti negli altri clienti in sala.
Il mio sesso è umido e caldo, le dita di Mauro dischiudono le labbra e Claudio mi penetra, si alternano nel compito, devono fare i contorsionisti, ma ci riescono bene, dopo pochi secondi, inizio a bagnarmi ed ecco arrivare la prima scossa, parte direttamente dalla testa e finisce fra le mie cosce.
Milly: “Buonasera!”
J: “Ciao, ti aspettavo, credevo non riuscissi a liberarti”.
L’ultimo tassello alla serata, la ragazza sessualmente più cerebrale che io conosca, dirompente e prorompente nel gioco del sesso, avevo chiesto anche a lei di partecipare e mi ha fatto la bella sorpresa di arrivare con tutta la sua esuberante carica erotica.
Fatte le dovute presentazioni con gli altri commensali mi stampa un bacio sulla bocca e si accomoda capotavola all’altro lato del tavolo.
Con varie scuse durante la cena anche Milly partecipa a palpeggiarmi, dando le spalle alla sala mi copre alla vista degli altri tavoli mi stringe i seni da sopra il vestito, ho sempre la mano di Mauro che si alterna a quella di Claudio in mezzo alle cosce a tenermi pulsante la micina, mi sento veramente bagnata e porca questa sera.
Milly: “Ragazzi miei proporrei un brindisi per il nostro festeggiato, tutti i calici in alto.”
I commensali si ricompongono e alzano i bicchieri, Mauro ritrae la mano che era nuovamente fra le mie cosce e passa il dito lucido di umori sulle mie labbra, Morgan mi guarda e i movimenti del braccio di Lella mi fanno pensare che si stiano dando da fare anche sotto quel lato del tavolo.
La cena prosegue tra i continui palpeggiamenti celati agli altrui sguardi, che continuano a scaldare l’atmosfera, ormai siamo rimasti solo noi e una coppia sulla sessantina ormai al terzo caffè, ci guardano da quando siamo arrivati e penso si stiano godendo lo spettacolo.
Mi serve un attimo il bagno, mi preparo per la prossima sorpresa, nella pochette ho un paio di palline cinesi vibranti a comando remoto, entro nel bagno e mentre chiudo la porta vedo nello specchio dell’antibagno la figura dell’uomo che prima era seduto a tavola che si sporge, per un attimo penso voglia rimproverarmi per lo spettacolo poco edificante dato finora, ma lui si mette in modo di poter guardare senza essere visto , allora lascio la porta del bagno quasi aperta, quella dell’antibagno l’ha chiusa lui entrando, alzo il vestito e faccio pipì, faccio in modo che l’uomo senta, ha capito che mi voglio far guardare e si sporge sulla porta, la faccio in piedi ,il getto esce dalla mia figa e lui lo segue con lo sguardo, mi asciugo con cura davanti al nuovo spettatore, prendo le palline, infilo la prima ,lascio che la figa si abitui, la sfilo e la sostituisco con due dita e inizio a masturbarmi, sono sufficientemente lubrificata è tutta la sera che lo sono, ma stasera va così, ho voglia, rimetto la prima pallina ,poi la seconda, l’uomo sta sempre guardando, aziono il comando remoto, la stimolazione è subito violenta sulla mia figa, ansimo, metto la vibrazione al minimo ,abbasso il vestito, passo davanti all’uomo vado al lavandino, mi lavo le mani ,mi sta guardando il culo, vorrebbe toccarmelo glielo si legge negli occhi, ma non si muove, la vibrazione delle palline mi sta facendo impazzire, lascio il bagno e torno in sala.
Il telecomando lo lascio sul tovagliolo di Milly, non la guardo neanche non le spiego, ne ha usati a decine, lei lo prende io mi siedo, le palline mi ingombrano in questa posizione, mi riempiono, subito, Milly aumenta la vibrazione, quasi una scossa, è una vera tortura, il clitoride lo sento gonfio, la figa bagnata, metto le mani sotto la tovaglia e tocco Mauro e Claudio da sopra i pantaloni.
Questa sera ho voglia di cazzo, guai a voi se non mi soddisfate, la frase la dico sottovoce guardando Morgan negli occhi, ma stringendo i loro membri duri che spingono sui pantaloni, mi eccito ancora di più.
Vado da Gianni è tutta la sera che lo trascuro, le palline lavorano incessantemente la figa dall’interno, la stimolazione mi sta facendo colare, sento le cosce appiccicose, passo dietro alla sua sedia mi appoggio a lui che prontamente infila una mano sotto il vestito ,mi sente bagnata e mi sorride ,ormai le cameriere hanno finito, la sala è vuota e Carla ci ha lasciato un vassoio di sorbetti al pistacchio e vodka ed è uscita a fumare ,ora siamo soli nel locale a nostra completa disposizione, al conto ha pensato Morgan, Milly infila il medio nel bicchiere del sorbetto e me lo porge da succhiare, Gianni ha trovato le palline ad occupare la mia figa, tira il filo che le unisce ,tira la prima, indugia con la seconda ,mi ritrovo a succhiare la lingua di Milly, non c’è più freno ,Gianni mi pastrugna il culo, la mano di Claudio si aggiunge sotto il mio vestito , spinge in profondità la seconda pallina ,la vibrazione mi fa impazzire, poi la tira di colpo, la pallina esce con un ”plop “, mi sento svuotata ,voglio sentirmi piena è ora di spostarci in altro luogo.

Il breve viaggio in macchina tra il ristorante e la nostra sala dei giochi l’ho passato a limonare Milly mentre Morgan e Mauro masturbavano Lella fino a farla squirtare, il monovolume è pregno dell’odore dei nostri sessi, Claudio lancia rapide occhiate nel retrovisore e mangia la strada per potersi prendere la sua parte una volta a destinazione.

Lella:” Che ne dici Morgan ti piace la festa?”
M:” Che dire mi sembra il paese dei balocchi, Jasmine è stupenda stasera, più del solito.”
Lella: “Si stupenda e particolarmente calda questa sera, non mi ricordo di averla mai vista così.”

Mauro si è subito impossessato di me, mi ha sdraiata sul biliardo, il vestito me l’hanno tolto lui e Claudio appena entrati in casa, mi hanno fatto tenere i tacchi, mi tengono le gambe aperte in modo osceno, mi leccano partendo dalle caviglie e arrivano alle cosce, lo fanno più volte finché Mauro inizia a leccarmi la figa, Claudio si dedica ai miei seni, Milly mi ha infilato la lingua in bocca quasi a soffocarmi, ho saliva dappertutto.
Sento Lella ansimare, Gianni e Morgan a turno se la stanno scopando a smorzacandela , Mauro ha smesso di leccarmi si è spogliato, Claudio è già nudo il cazzo in tiro, mi metto carponi sul divano, lo prendo in bocca, è largo, gli massaggio lo scroto , Mauro si affianca mi dà anche il suo cazzo da succhiare è più stretto, lungo, abbronzato come l’uomo che mi sta scopando la bocca, un dito mi viola l’ano ,spingo indietro la schiena lo incito a continuare.
Mauro indossa il preservativo ha lo sguardo sadico, mi schiaffeggia con l’uccello, passa alle mie spalle mi monta senza ritegno, affonda il suo cazzo nella mia figa fino alla radice, ne esce bagnato dei miei umori e riaffonda fino alle palle, lo fa con esasperante lentezza ogni colpo mi arriva nello stomaco, mi domina, mi possiede, non ho tempo di abituarmi che si sfila, Claudio ha preso il suo posto, la sua è una monta frenetica , animalesca ,mi sbatte forte, i colpi mi fanno spostare sul divano ed ecco delle mani afferrarmi le caviglie, risalgono ai polpacci, mi bloccano, Claudio si toglie, non ho ancora raggiunto l’orgasmo e un nuovo cazzo affonda nella mia figa, Gianni mi sta profanando con il suo membro, questo alternarsi di cazzi diversi dentro di me mi fa contrarre i muscoli della figa fino a farmi male e ancora non godo, Morgan continua a scoparsi Lella ,sembro non interessargli ,si volta mi guarda e mi manda un bacio mentre Gianni continua a fottermi.
Mi sottraggo alla monta di Gianni e vado da lui, è mio marito, mi appartiene, lo voglio, voglio il mio uomo a fottermi, lo sposto dal suo banchetto di carne, un altro tapperà quel buco, questa sera siamo questo, buchi da tappare e cazzi a tappare i buchi, un baccanale di carne.
Mi guarda, mi bacia si siede sul divano e mi obbliga carponi, il suo pene turgido davanti al mio viso , lo prendo in bocca lo succhio, stringo appena i denti attorno alla sua cappella, leggo la sua voglia di troia e lo soddisfo, faccio cenno a Mauro che si sdraia sotto di me e da sotto inizia a scoparmi, al suo primo affondo Claudio è già su di me, mi vogliono fottere, gioco e giocattolo stasera ,ma ne ho voglia, li voglio dentro, Gianni mi apre le natiche ,prende gli umori dalla figa di sua moglie e li usa per lubrificarmi, subito due dita ,le ruota e ne mette un terzo ,il mio ano cede alla pressione della sua mano, la toglie e Claudio affonda la nerchia dentro di me, i due cazzi mi stanno aprendo, solo una piccola membrana li divide ,li sento toccarsi, godo, ansimo, mi sento sfondata, violata e piena ,ma lui è lì davanti a me mi parla.
Morgan:” Ora raccontami.”
J: “Vuoi che ti dica cosa succede porco?”
Morgan: “Si, voglio la troia”.
J:” Mauro mi sta fottendo la figa mentre Claudio mi incula, soddisfatto della tua troia!”
Si alza, mi bacia nuovamente, sposta Claudio e mi affonda nel culo, mi sconvolge questo modo di prendermi, quasi da padrone, come se fossi sua e poi lo sento, ma lo sapevo, sono solo sua e lui solo mio e godo, tutto il resto intorno solo gioco e giocattolo, mi bagno e lui mi riempie, la sua semenza mi riempie, la mia voglia di lui è il mio stesso orgasmo e mi bagno e godo mentre lui mi stringe da dietro e mi bacia la schiena e il collo.

Sono ormai le 4 di mattina, seduti nudi in giardino a goderci il fresco della notte, siamo rimasti io, Morgan, Claudio e Mauro, siamo i reduci della serata, mi sembra di aver fatto una maratona tanto mi dolgono i muscoli delle gambe.
Morgan non ne ha ancora abbastanza si accovaccia fra le gambe di Mauro che seduto sul divanetto stava mangiando una fetta di anguria e inizia a succhiargli il cazzo, non ne aveva ancora preso di cazzo questa sera il porco, Claudio riprende vigore, Morgan succhia anche il suo ,sembra abbia sempre succhiato cazzi tanto è l’impegno che ci mette, prendo dalle mani di Mauro l’anguria, ne strappo alcuni pezzetti e li metto all’ingresso della mia figa ,Claudio si accoccola ai miei piedi e con la bocca ne succhia via un pezzo, con la lingua mi solletica, le grandi labbra sono gonfie, la mia figa è diventata sensibilissima, mi duole tanto l’ho usata stasera, Claudio non ha alcuno riguardo, me la usa, letteralmente ,non è ancora ora di smettere, Mauro smette di farselo succhiare, prende un vibratore anale fra i giochi che abbiamo usato stasera, fa inginocchiare Morgan sul divanetto e gli apre il culo, vedere la scena mi accende, inizio a cavalcare il cazzo di Claudio ,il mio uomo inculato che gode come una zoccola con un vibratore in culo mi manda fuori di testa, Claudio mi avverte che sta per venire, non l’ho neanche incappucciato tanto era la voglia di cazzo, ”Sborrami in faccia” quasi lo imploro, si sfila da me, mi inginocchio sul pavé del cortile in tempo per prendere il primo schizzo in faccia, Mauro sta sborrando sulla schiena di Morgan, il viso di Morgan è rigato dalle lacrime, nella foga il vibratore è entrato fino in fondo al suo retto, posso solo immaginare il dolore che prova, ora sa anche lui che quando si è gioco e giocattolo alle volte si soffre, ma si gode sempre.

E’ stato l’ultimo atto di questa folle serata, nella doccia il getto di acqua calda mi lava via di dosso la sborra, riprendo piano piano padronanza di me stessa, fuori senti gli uomini chiacchierare tranquilli, è ora di andare a dormire almeno per me.

Buon Compleanno Morgan.
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