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Daniela (seguito di a cena con le amiche)


di nonnasexy67
27.05.2024    |    5.119    |    14 9.7
"Nei primi giorni Daniela ogni tanto mi chiamava per sapere se avevo parlato coi ragazzi di lei, la rassicurai che ci avevo parlato e anche loro erano curiosi..."
Mi ero appartata al ritorno da lavoro con Andrea, nella solita stradina di fianco al canneto, ci eravamo fatti una sveltina, quando nell’uscire dalla strada sterrata freno per dare la precedenza ad un’auto che transitava, senza dare nessuna importanza alla cosa, mi fermai poco più avanti per far scendere dalla mia auto Andrea che aveva la sua auto nell’altra gareggiata.
Mentre ci salutiamo ci scambiamo un bacetto sulle labbra e quando sto per riprendere la marci rivedo l’auto a cui avevo dato la precedenza ferma di lato, ma ancora non davo importanza alla cosa, non era un modello che conoscevo.
Parto e passo di fianco all’auto ferma per andare verso casa, arrivo ad una rotatoria e nello specchietto vedo nuovamente quell’auto dal colore così vistoso che mi viene dietro, dopo pochi istanti sento con l’auricolare che mi sta chiamando Daniela, la collega che da più di un anno era in pensione.
Rispondo chiedendogli subito come era andata la vacanza a Venezia per il carnevale, visto che non ci eravamo sentite per niente, lei subito mi dice che era andata bene e che si era cambiata l’auto, spontaneamente chiesi che auto si era comperata e mi risponde subito che è quella che vedo dallo specchietto.
Cavoli, tra me un attimo di smarrimento, mi ha visto uscire con Andrea dalla stradina, lei prontamente mi chiede di fermarci al primo bar, chiudiamo la telefonata e mentre percorro pochi chilometri cerco di inventarmi qualche scusa non banale da raccontarle.
Arriviamo in prossimità di un bar e mi fermo e anche lei dietro di me, ci salutiamo e abbracciamo, mio marito è al corrente di questi giochini, la cosa che mi preoccupava era che lei poteva raccontare alle colleghe e comuni amiche di questa cosa che col tempo la discrezionalità si sarebbe andata a far friggere.
Ci sediamo nei tavolinetti posti fuori dal bar riparati da un gazebo, io ero imbarazzata ugualmente così gli chiedo di raccontarmi del carnevale, lei mi racconta che si era divertita e aveva conosciuto un uomo ma che le aveva nascosto che era sposato, quindi mi raccontò che aveva traslocato e si era presa un appartamento dove viveva sola invitandomi a farle visita.
Come era prevedibile, mi chiese del ragazzo che era in auto con me e che aveva visto scendere, era ovvio che da quella stradina non eravamo andati per raccogliere margherite, così le raccontai che era il meccanico dove mi servivo e ogni tanto con lui mi facevo qualche sveltina.
Arrossendo mi disse che era giovane e le sarebbe piaciuto anche a lei avere il “Toy-Boy” come me, a quel punto tirai via la maschera e le raccontai che oltre a lui anche il suo amico e collega mi portavo a letto, era sbalordita alle mie parole, incredula al punto che dovetti ripeterlo.
Rimase in silenzio per qualche istante, io non sapevo se avevo fatto bene o male a confidarle la cosa, ma ormai lo avevo fatto, quando mi disse che le sarebbe piaciuto averne uno affidabile, discreto e giovane anche a lei, alzai la testa e guardandola negli occhi gli dissi chiaramente che lo erano entrambi e glieli avrei fatti conoscere se aveva piacere.
Mi rispose subito che la cosa le interessava e mi chiese pure come si comportavano a letto e come erano i loro arnesi prima di salutarci e risalire nelle nostre auto.
Nei primi giorni Daniela ogni tanto mi chiamava per sapere se avevo parlato coi ragazzi di lei, la rassicurai che ci avevo parlato e anche loro erano curiosi di conoscerla, mancava solamente trovare la data dove tutti eravamo disponibili per passare un pomeriggio insieme.
Quando per un motivo, quando per un altro l’attesa si prolungava, Daniela aveva completato il trasloco ma ancora non aveva ricevuto alcuni mobili che aveva comperato, quindi i rinvii si susseguirono, anche io ero curiosa di vedere la casa dove si era trasferita.
Questa mattina mentre ero dai suoceri mi chiama Daniela, mi scosto per non farmi sentire perché lei mi stava invitando per andarla a trovare il pomeriggio stesso, mandai subito un messaggio ad Andrea e a Luigi se avevano impegni.
Entrambi non avevano impegni dato che attendevano di vedere la corsa di moto in televisione, così gli proposi di raggiungerci a casa di Daniela, mandaci la posizione mi dissero e così dopo pranzo, salutai i suoceri e mi sono diretta a casa, al sole fa caldo ma le temperature precipitano la sera.
Mi do una rinfrescata, mi infilo il collant senza intimo, reggiseno, mi rimetto la maglia e la gonna, prendo l’auto e con 1° minuti arrivo nei pressi di casa di Daniela, al telefono mi suggerisce le strade da percorrere, fino a quando la vedo sul balcone con una mano che sventola e l’altra con il cellulare per mano a parlarmi.
Parcheggio e prendo il pensiero che avevo già comperato da tempo per lei come augurio della casa nuova, salgo e la guardo bene si era vestita di tutto punto anche lei, truccata e scarpe con tacco, ci abbracciamo, ci baciamo poi scarta il pensiero e mi invita a visitare con lei la casa e mi mostra dove mette il mio regalo.
Ci dirigiamo in cucina preparando la moca, io mando la posizione a Luigi e Andrea, mentre mi volge le spalle intenta ad accendere il gas mi chiede se vengono i ragazzi e subito la metto al corrente che stanno per raggiungerci, lei si volta di scatto incredula ma sorridente.
Era diventata impacciata nei movimenti facendo cadere la caffettiera, mi cominciò a tempestare di domande una dietro l’altra senza darmi il tempo di rispondere, mi chiede se stava bene, come si doveva comportare, la tranquillizzai nuovamente, mi stava chiedendo un’altra cosa, ma la frase fu interrotta dallo squillo del mio telefono.
Sono loro dico, sono arrivati, mi alzo e ci affacciamo dal balcone, hanno già parcheggiato e hanno una bottiglia in mano, li saluto e gli facciamo cenno di salire, Daniela corre in bagno e mi lascia aprire la porta e farli accomodare, la caffettiera sta fischiando e subito chiudo il gas e mi faccio seguire dai ragazzi senza neppure averci scambiato un bacetto.
Arriva Daniela e loro la squadrano da capo a piedi con fare disinvolto, anche lei li osserva, presento Luigi che era più vicino a lei e si scambiano baci sulle guance, poi Andrea e fa lo stesso, porgendogli poi la bottiglia di prosecco.
Daniela versa il caffè nelle tazzine siamo tutti seduti intorno al tavolo, Andrea sfacciatamente mi guarda le gambe, mi chiede se porto le autoreggenti o i collant, dico subito che sono collant ma non porto intimo sotto.
Daniela di colpo si mette a ridere, è una risata nervosa, così chiedo ai ragazzi cosa ne pensavano di Daniela, e loro guardandola annuirono, Andrea subito aveva notato le caviglie e aggiunse che gli piacevano le caviglie da baciare, poi aggiunse che si notava che anche lei aveva un bel seno prosperoso.
Leggevo negli occhi di Daniela che era lusingata di quelle parole, presi la palla al balzo e suggerii ad alta voce ad Andrea di scoprire se il seno di Daniela era così grosso come si notava con la maglia, sussultò sulla sedia Daniela e guardando Andrea che si alzò lo seguì con lo sguardo fino ad averlo di fianco, lui gli mise la mano sulla spalla e si mise dietro di lei anche l’altra mano la poggiò sull’altra spalla, poi le fece scivolare lentamente, verso il collo, accarezzandolo.
Daniela era impietrita, lui l’accarezzava sulle guance e poi nuovamente sul collo, facendole scivolare verso i seni ancora coperti, prese ad accarezzarli lentamente, Luigi aveva avvicinata la sedia verso di me, così allungai la mano e gliela appoggiai sul suo pacco facendo vedere la cosa a Daniela, che socchiudeva e riapriva gli occhi, senza dire una parola.
La maglia di Daniela veniva sollevata delicatamente dalle mani di Andrea arricciandola fino sotto i seni, prese i lembi e li tirò verso l’alto costringendo Daniela a sollevare le braccia per aiutarlo a toglierla del tutto, il reggiseno nero ma poco sexy, Andrea si chinò leggermente su di lei passando nuovamente le mani ad accarezzare il reggiseno in corrispondenza delle due protuberanze, poi scese leggermente verso la pancia e infilando sotto i due pollici sollevò il reggiseno lasciando uscire i seni prosperosi leggermente cadenti.
Le aureole erano enormi e i capezzoli sembravano disegnati, ma come li prese a palpare e stimolare tra i pollici e indici presero a sporgere come gli occhi di una lumaca, intanto io continuando a massaggiare l’arnese di Luigi che gonfio dentro i pantaloni non vedeva l’ora di essere liberato.
Quando lo sguardo di Daniela s’incrociava con il mio la vedevo arrossire imbarazzata, così mi feci spogliare da Luigi della maglia, gonna e reggiseno rimanendo con solo il collant e anche lui rimase in slip che era deformato, liberandoglielo lo presi subito a leccare.
Quando mi resi conto che dall’altro lato del tavolino anche Daniela era intenta a leccarsi l’arnese di Andrea suggerii di andarcene in camera per stare tutti più comodi, i ragazzi con i loro arnesi belli dritti seguirono Daniela che ancora indossava la gonna e le calze io dietro in collant.
Di fianco al letto si era fermata Daniela, invitai i ragazzi a finirla di spogliare, in pochi secondi la gonna era a terra e le sfilarono il collant e subito dopo lo slip, la patata di Daniela era ricoperta di peli, si sedette sul bordo del letto e subito i ragazzi si dedicarono a lei Luigi si era inginocchiato a terra e divaricandogli le gambe cercava di farsi largo con la lingua tra la peluria, Andrea si era messo sul letto a darle nuovamente il suo arnese da succhiare.
Mi ero tolta il collant anche io e mi ero stesa di fianco a Daniela, accarezzandola sul fianco con leggerezza, ero titubante a palparle il seno, non ero certa che avrebbe apprezzato che lo facessi io, lentamente la mano la spostavo avvicinandola al seno più vicino a me, quando per un attimo mollo l’arnese di Andrea espresse il desiderio di essere scopata.
Luigi si alzò dalla tasca del pantalone prese i profilattici e in un attimo aveva in pugno il suo arnese pronto a pochi centimetri dalla farfalla di Daniela, appena cominciò ad entrare Daniela prese a incitarlo di proseguire Luigi cominciò subito a muovere il bacino ad ogni colpo diceva “siiii”, raggiungendo in pochi minuti il massimo piacere prima del momento dell’orgasmo, e al posto del “siii” le uscivano degli “oddio…oddio…oddio”, non smise Luigi, proseguiva a muovere il bacino.
Io mi ero messa carponi, Andrea mi sbatteva sui glutei il suo ventre mentre mi penetrava muovendo anche lui il bacino avevo le mani sul letto e il viso di Daniela a pochi centimetri che continuava a godersi Luigi, timidamente una mano gliela appoggiai sul seno palpandoglielo leggermente, lei si porto le mani sui seni palpandoli con la mia mano tra la sua e il seno, continuando ad incitare Luigi che stava procurandole un secondo orgasmo, rantolavano entrambi di piacere crollandole sopra anche Luigi aveva goduto.
Dopo poco anche io mi ero lasciata andare e mi stavo prendendo la mia razione di piacere, godetti poco prima di Andrea stendendomi sul letto a faccia in giù mentre Daniela era supina con gli occhi chiusi.
I ragazzi andarono in bagno e noi due stese ci godevamo quel silenzio leggermente si percepivano i battiti del cuore di Daniela, mi sussurrò che erano tre mesi che non godeva, da quando era stata a Venezia, mi voltai supina anche io e ci sollevammo sedendoci di fianco sul letto.
Prima che tornassero i ragazzi vidi Daniela prendere lo slip e il collant, pensai che li volesse mettere sul comodino, ma lei stava per infilare lo slip, la fermai subito, dicendole che il pomeriggio non si era concluso, un istante dopo il primo a comparire era Andrea con il suo arnese in bella vista già di nuovo dritto e pronto e lo stesso subito dopo anche Luigi.
Invitai Daniela a mettersi carponi mentre lo facevo io, mostrando per bene i nostri sederi, Andrea si mise dietro Daniela e Luigi già era dentro di me alle mie spalle e mi teneva i fianchi cominciando a muoversi con il bacino.
Il pomeriggio volò via come sempre accade nei momenti piacevoli, si erano fatte le 20 quando ci rivestimmo tutti, quando stavano per andare via i ragazzi si scambiarono i numeri di cellulare con Daniela, sapeva dell’assenza di mio marito mi chiese di rimanere con lei per mangiarci insieme dell’affettato e del formaggio.
Era curiosa di sapere di me e di mio marito, dei ragazzi e di come eravamo state porcelle con loro, quando le confessai dei nostri giochi lei ancor più curiosa mi chiese se ero bisex e in che modo, anche a quelle domande le risposi lealmente, mi chiese pure se avevo mai leccata la passerina di un’altra donna, come le confessai che ne avevo assaporate diverse le presero a brillare gli occhi.
Mi confessò che era incuriosita di giocare nuovamente con quei ragazzi e di riorganizzare tutti e quattro di nuovo, io subito gli dissi che poteva vedere i ragazzi anche in mia assenza, ma lei voleva approfittare della mia bisessualità che le stuzzicava la fantasia da tempo.
Prima di alzarmi per tornare a casa le dissi che se organizzavamo la cosa saremmo stati in cinque perché avrei coinvolto mio marito, lei con un sorriso e con la testa annuii compiaciuta.
Ci salutammo e tornata a casa raccontai l’avventura a mio marito misi le calze e l’intimo in lavatrice e la feci andare, in attesa di stendere il bucato mi sono messa al pc e scrivere l’avventura appena vissuta, come faccio di solito, ma questa volta la voglio postare subito.
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