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Prime Esperienze

Alex e la sua prima scopata con una coppia


di ale-luca74
09.10.2016    |    8.539    |    3 9.4
"Ale iniziava a poggiare la lingua sulla vagina, ora leccando, ora succhiando le grandi labbra, ora infilando la lingua nell'apertura provocandole rumorosi..."
La prima volta in cui Alex si ritrovò ad avere a che fare intimamente con una coppia, fu all'alba della sua maturità.

Quanto andrò a narrare è realmente accaduto ad Ale e Luca, in questo racconto il narrante sono io: Alex.

Da poco compiuti i 18 anni, Ale aveva involontariamente assistito ad un amplesso sessuale di una coppia esibizionista che, all'apparenza si era fatta sorprendere da due giovani maturandi mentre consumava un atto sessuale all'aperto, ma, in realtà, stava attendendo con ansia qualche bel giovane spettatore che li osservasse e... Chi meglio di Alex e l'amico Luca avrebbero potuto desiderare avere come spettatori?

Alex era un ragazzo dall'aspetto mediterraneo. Falso magro, in apparenza gracilino ma con i giusti muscoli, capelli corti scuri un po' a spazzola, prevalentemente glabro e sempre ben abbronzato con un sedere tondo e a mandolino che gli aveva fruttato il soprannome di “sexy bum” (culo sexy) affibiatogli l'anno prima da arrapatissime Inglesi, durante un viaggio a Londra.

Luca era invece un po' più massiccio. Decisamente più basso rispetto ad Ale, bellissime gambe da calciatore con quadricipiti scolpiti e ben pronunciati. Vantava già bei pettorali ricoperti da un folto pelo fine e corto e bicipiti ben scolpiti da esercizi di pesi in palestra. Entrambi avevano un sorriso smagliante che stendeva letteralmente ai loro piedi le loro coetanee.

Ad entrambi non mancavano le occasioni per fare sesso.
La Vale e la Giusy non erano ancora le loro fidanzatine ma si comportavano un po' come se lo fossero ma, soprattutto cercavano di non far mai mancare loro la “materia prima”.

Ovviamente i due amici non disprezzavano la generosità delle due amiche, sempre pronte a concedersi fino a dove possibile, almeno fino a quel fatidico pre-esame di maturità.

L'avere assistito ad una scopata all'aperto di una coppia di sconosciuti, aveva lasciato in un primo momento indifferente Luca. Di contro Alex ne era rimasto molto colpito, affascinato e persino, quasi sconvolto.

Era da una settimana che Ale non faceva altro che sognare e rivivere quell'amplesso all'aperto, dapprima osservato soltanto di nascosto, poi osservato da vicino e partecipato in prima persona.

Come faceva, ormai regolarmente ogni giorno da quasi una settimana, prima di mettersi a studiare insiemecon l'amico Luca, con il quale stava preparando la matura, Ale andò al fiume per vedere se la coppia esibizionista fosse tornata sul luogo del misfatto.
Quel pomeriggio, finalmente la ritrovò nella medesima spiaggetta isolata, intenta ad osservare con il binocolo verso la grande spiaggia dove, al pomeriggio, dopo la scuola, i ragazzi dei due paesi limitrofi andavano a fare il bagno. Lei faceva l'esca mentre lui rimaneva in disparte nascosto.

Sorrise Alex quando i due amanti si girarono verso di lui, attratti da un rumore volontario che aveva fatto spezzando un ramo secco e, nel riconoscerlo, sorrisero anche loro.

Ale era però emozionatissimo.
Il cuore gli batteva a mille, tonf-tonf, tonf-tonf, altro che i suoi soliti 72 battiti al minuto, in quell'istante il suo polso era talmente accelerato che avrebbe potuto tranquillamente battere a 180. L'adrenalina gli scorreva nel sangue dispensandogli agitazione ma al tempo stesso anche una piacevolissima eccitazione.

“Cazzo, ora che faccio?”
“Come cazzo ci si comporta con una coppia che vuole scopare? E se lui ci volesse provare con me e volesse provare a piantarmelo in culo?”
“Niente seghe mentali Ale... E' da una settimana che aspetti questo istante. Non fare il pirla e non farti prendere dall'agitazione proprio adesso”... Così si disse, per prendere coraggio e scendere il piccolo dirupo che lo separava da quelle due belle persone che lo stavano aspettando.

Nello scendere verso la spiaggetta Ale sentì che l'agitazione era scesa anche verso il suo membro che, ora svettava fuori dallo slip pulsando rapidamente, ora si ritirava tornando appena barzotto non appena i suoi pensieri, freneticamente, si soffermavano sull'imbarazzo del non saper come e cosa fare o di lui che tentava di baciarlo o addirittura di penetrarlo.

“Ciao! Mi chiamo Alex” disse nervosamente e con la voce quasi tremante, avvicinandosi ai due.
Ciao! Io sono Martina, Marty per gli amici, e lui è mio marito Alberto.

“Ah, quindi siete sposati?!”
Si, perchè, per te è un problema?
“No. No di certo, è solo che credevo foste solo amici o fidanzati”
Perchè? Cosa ti fa pensare che marito e moglie non possano poter desiderare esser guardati o toccati o anche fare sesso con altre persone?
“Oh nulla, è che io sono abituato a pensare alla coppia affiatata che non tradisce e non pensa ad altro che appagare il proprio partner” e così dicendo cercò di mettersi a proprio agio togliendosi le scarpe da tennis ed i fantasmini.
Scusa Alex, ma sei almeno già maggiorenne? sembri un po' sbarbatello!
Oh si, certo, ho 18 anni già da due mesi, e lo sottolineò con orgoglio, come dire... Quindi posso fare queste cose da adulti... E voi quanti ne avete? Io 28, Alberto 30.
Ok, non siete troppo grandi e poi siete davvero fighi.

Grazie! Lusingati! Dai spogliati e vieni a sederti qua tra di noi.
Alex si accomodò tra i due ostentando sicurezza e destrezza ma in realtà era decisamente goffo e visibilmente emozionato. La sua emozione/agitazione si percepiva soprattutto dal tono di voce che suonava emozionata ed a tratti persino rotta dalla tensione, ma la si poteva anche vedere dal colore delle sue gote, improvvisamente avvampate da ondate di sangue che affluiva freneticamente verso la pelle rendendola ancor più rossa del solito.

Sei emozionato Ale? Chiese Martina.
“Humm, a dire il vero si! Perché si nota così tanto?”
Cos'è che ti rende nervoso? Se vuoi possiamo anche solo chiacchierare. Non devi sentirti obbligato a lasciarti andare al sesso, comunque l'altro giorno ci sei sembrato molto sicuro di te ed affatto teso.
“Oh beh guarda Marty, posso chiamarti così? Non è questo... E' che sono un po' imbranato. Non l'ho mai fatto con una coppia e l'altra volta per me è stata la prima volta che ho fatto sesso con qualcuno che non fosse la mia amica Vale... Sono ancora vergine e non saprei che cosa si debba fare in queste circostanze e poi, a dirla tutta, lui mi fa anche un po' paura!”

Paura di Alberto? Ma dai, è così buono ed innocuo. Cos'è che ti fa paura di Alby?”
Ale guardò in faccia Alberto poi, guardando negli occhi Martina disse un po' titubante: è che ho paura che voglia far sesso con me, non vorrei cercasse di piantarmelo in culo! No è che io non sono gay anche se, l'altra volta mi è piaciuto guardarvi scopare e mi piaceva guardare il suo coso che entrava ed usciva dalla tua cosa, la tua passerina... Avevo anche pensato che mi sarebbe piaciuto leccartela mentre lui ti scopava e magari leccare anche il suo “coso” mentre andava dentro e fuori, ma è stato un flash che non so nemmeno da dove mi sia saltato fuori”.

Ah pperò! Quindi ti piacerebbe provare ad avere una esperienza bisex?
“NO cazzo! Ti ho detto che io non sono gay!”
Si ho capito che non sei gay, ma se ti piacerebbe leccarmela e nel frattempo leccare anche il suo coso... E poi, scusa, ho parlato di esperienza bisex non di sesso gay... Ale arrossì vistosamente, se possibile ancor più di prima.

Con la testa bassa, quasi in segno di sottomissione ma, più che altro per nascondere il suo imbarazzo Ale rispose: “No è che l'altro giorno, mentre vi osservavo scopare sentivo che mi sarebbe piaciuto poter esser io l'oggetto del vostro desiderio. Mi sarebbe piaciuto sapere che stavate godendo grazie a me, esser io a farvi godere entrambi, non so come spiegarvelo... E' difficile, non so come dire...” Quasi balbettando, “mi eccita da morire l'idea di far godere il prossimo”.

Dai Ale, non ti impappinare e rilassati.
E' bello sai quello che hai detto. E poi, lo sai che l'altro giorno noi abbiamo davvero goduto grazie a te ed al tuo amico?
A proposito, il tuo amico? Come si chiama e perché non è qua con te?
“Luca. Si chiama Luca... Siamo amici sin dall'asilo. Condividiamo tutto. Siamo praticamente due fratelli di sangue, siamo un tutt'uno e guai a chi ci separa. Non è qua perchè stiamo preparando l'esame di maturità. Avrei dovuto già essere già a casa. Si sta facendo tardi, starà già aspettandomi e si starà domandando dove cazzo sono finito e perchè ho il cellulare spento”.

E perchè non è venuto qua con te?
“Non gli ho detto nulla. Per lui credo che il capitolo coppie sia un capitolo chiuso. Ne abbiamo parlato un pochino ma lui ha subito cambiato discorso. Mi è parso gli risultasse “scomodo”. Non ha avuto piacere di parlarne ed io non ho voluto approfondire”.
Interessante... Ma lui credi che non intenda partecipare ne da solo né con te ad eventuale prossimo incontro?
“E che cazzo ne sò! Boh. Luca è il mio fratello adottivo sin dall'asilo, qualche volta ci siamo anche fatti qualche sega insieme ma a quanto pare, stiamo iniziando ad avere segreti che fin'ora non avevamo ancora mai avuto... Ha lasciato spiazzato pure me. Non ero abituato all'idea che Luca potesse avere segreti per me, capite... Per me, il suo fratello di sangue!”
Mentre Ale diceva quelle parole, il suo tono di voce si faceva più sicuro ma nervoso e duro.

Tranquillo Ale, intervenne Alberto, credo semplicemente che Luca sia meno aperto di te di mente. E' meno elastico e meno flessibile. Probabilmente si sente così unito a te che, ora che siete adulti abbastanza, teme che il vostro affetto possa sfociare in qualcosa di troppo intimo o omosessuale così tiene un po' le distanze, almeno in campo sessuale, giusto perché non capitino tentazioni o situazioni che possano mandarlo in confusione. Ci sono persone che non sono propense a sperimentare nulla di nuovo, nulla che possa turbare il loro equilibrio psicologico. Nulla che gli possa provocare forti emozioni... E a proposito di emozioni.
Che dici Ale ce la scopiamo insieme io e te sta bella ragazza?

“Intendi adesso?”
Quando vuoi Ale. Noi non vediamo l'ora di poter fare una bella scopata con un giovane di primo pelo come te e sono sicuro che Marty non veda l'ora di rivedere quel tuo bel getto di latte caldo che le hai regalato la scorsa settimana.

E così dicendo Ale si ritrovò nuovamente vistosamente in erezione.
La cosa non sfuggì ai due amanti che si guardarono con sguardo complice poi, con un cenno della testa di Alberto, Martina si avvicinò ad Ale, poggiò il braccio sinistro sulla sua spalla, e la mano destra sulla patta dei suoi gonfi bermuda di jeans e sfregando dolcemente gli sussurrò in un orecchio, facendogli provare un brivido di piacere nel sentire le labbra sfiorargli il lobo e soffiare leggermente... “Che ne dici di mungere un po' del tuo caldo latte?”

Ale sorrise, ma di un sorriso forzato che lasciava trasparire un evidente imbarazzo.
“Non sei obbligato ad andare oltre se non ti senti ancora pronto” disse Alberto.
“No no, pronto sono pronto, CAZZO! È da una settimana che non aspetto altro, è che non so che cazzo fare e poi, ho paura che possa arrivare a nuoto qualcuno dei miei amici e vederci qua in questa situazione che sarebbe per me decisamente imbarazzante”.

Ok facciamo così, ci infrattiamo un attimo tra i cespugli e ce la scopiamo entrambi, ti và? Uno davanti e l'altro dietro!... A Marty piace sentirsi riempire entrambi i buchi, gode moltissimo e dovresti sentire come moina!

Mentre Alberto cercava di convincerlo, Martina gli aveva già sfilato la maglietta, sbottonato il jeans ed in qualche modo spostato leggermente lo slip, tanto quanto basta per far svettare fuori il suo pisello già ben turgido che, pulsava vistosamente ogni volta che Martina lo sfiorava con un dito o quando con un'unghia gli sfiorava la cappella lucidissima.

Ale si guardava attorno imbarazzato ed impaurito d'esser visto... Una cosa era spiare gli altri, altra cosa era esser spiato lui stesso.
“Cazzo dai, non è che non voglio, è che non me la sento proprio di farlo qua così ben in vista”.

I due amanti annuirono alla sua giusta obiezione.
“Conosci un posto appartato in cui infrattarci senza esser visti?” disse Alberto.

“Si certo, appena oltre il dirupo nel boschetto c'è una radura erbosa tra i cespugli che è ben nascosta... L'ho scoperta per caso mentre aprivo un sentiero per raggiungere la spiaggetta”.

Ah perchè non c'è un sentiero che porta qua dallo spiaggione? Noi arriviamo qua dal parcheggio oltre il ponte a valle, ci si arriva comodamente attraversando il prato.
“No, il sentiero per arrivare qua l'ho aperto io tra rovi ed arbusti”
Allora vuol dire che ci tenevi davvero a rivederci... E così dicendo Martina sfoggiò un sorriso a pieni denti che la fece sembrare ancora più bella e graziosa.

Ci volle poco perché i tre amanti si trovassero finalmente in un luogo appartato e sicuro.
Ale sfoggiava nuovamente le sue gote rosso-Heidi, Martina non vedeva l'ora di poter finalmente esser posseduta da quel giovane di primo pelo, accogliendo dentro se tutta la sua esuberante forza ed energia. Alberto non vedeva l'ora di poter vedere la sua compagna in preda al godimento e, pur di saperla appagata avrebbe fatto qualunque cosa lei gli avesse chiesto.

Ale restò immobile senza saper che fare poi disse: “Oh scusatemi ma io sono un po' imbranato su queste cose. Per me è tutto nuovo. Fin'ora con la Vale ho solo giocato a farmi fare seghe e pompini. Una volta gliel'ho leccata ma lei non ha voluto che andassi fino in fondo perchè diceva che era “sporca” perché aveva le sue cose ed una volta soltanto ho provato a penetrarla ma non ho potuto entrare completamente perchè è ancora vergine ed aveva paura che le facessi male... Secondo me quella si fa troppe seghe mentali, invece di farle a me!”

Ohh povero, disse Martina scoppiando a ridere.
A quel punto Martina, senza esitare, lo avvicinò a se e gli sussurrò nuovamente in un orecchio: “Rilassati Ale, ora se vorrai la verginità la potrai perdere con me”, si inginocchiò quindi davanti ad Ale, lo aiutò a togliersi il bermuda e lasciandolo in slip avvicinò la bocca a quel bel gonfiore che puntava vistosamente verso sinistra.
Aprì la bocca ed iniziò a mordicchiare dolcemente qua e là lungo l'asta ben disegnata sul cotone.
Ale notò che Alberto si era già tolto lo slip da bagno e sputando sulla cappella si lubrificava prima della penetrazione. Ancor prima che potesse farlo Martina, Ale si abbassò lo slip, facendo prender aria ad un pisello dritto come un fuso, che pulsava vistosamente poggiò quindi una mano sulla testa di lei invitandola così ad avvicinare la bocca verso la cappella gonfia e lucida.

Martina non si fece pregare, aprì immediatamente la bocca ed iniziò ad andar su e giù lungo l'asta succhiando voluttuosamente. Ale iniziò a contorcersi di piacere poi prese a stantuffare dentro la calda bocca. Fu quindi Alberto ad intervenire avvicinandosi. Prese Martina per le ascelle, la fece alzare e la spinse contro il corpo glabro di Ale poggiando il suo pisellone sul suo sedere.

Non fu facile per Ale intuire come approcciarsi ed adattarsi ad una simile posizione. Non sapendo che fare si ritrasse leggermente, tanto quanto basta per abbassare con la mano l'asta del suo pisello che si piegava con difficoltà tanto era dritto e duro, si riavvicinò e timidamente la poggiò sul pelo del pube. Senza neppure capire come, si trovò dentro di lei e la sensazione di umido e caldo fu così piacevole che dalla sua bocca uscì un involontario e rumoroso gemito di piacere. Ahhhhhhh
Fu Martina a prendere iniziativa. Sapendo della verginità ed inesperienza di Ale, iniziò a contrarre i muscoli del sedere poi, spingendo il ventre avanti ed indietro, iniziò a scopare il pischello.
Intervenne quindi Alberto che, fin lì aveva osservato per lo più senza intervenire ma limitandosi a masturbarsi.
Si avvicinò alla compagna, le sollevò di peso le gambe e, spingendola verso sé, in modo che l'inesperto Ale non perdesse l'equilibrio, portò il baricentro della compagna verso sé consentendo ad Ale di scoparla più agevolmente. Quando questi prese confidenza col movimento fu lui ad andare dentro e fuori consentendo a Marty di poter accogliere da dietro il suo compagno.

La doppia penetrazione provocò un urletto di piacere a Martina mentre Ale, concentrato sul movimento e sull'equilibrio, riuscì anche ad acquisire il controllo del suo orgasmo rimandandolo e posticipandolo fino al completo appagamento.

Stava finalmente scopando.
Stavano, finalmente scopando.
Tutti e tre, all'unisono.

Mentre Ale percepiva il movimento del cazzo di Alberto vicino al suo, contemporaneamente gli balenò nuovamente l'idea di volerle leccare la vagina mentre Alberto la penetrava. Tra l'imbarazzo, la confusione, la tensione ed il godimento, sentì parole incontrollate uscire spontaneamente dalla sua bocca...
“PORCO beep che bello, disse, ed aggiunse, tra un po' sborro pure l'anima!”
“Dai ho voglia di leccartela e sentire che sapore hai, poi mentre io ti lecco Alberto inizia a scoparti”. E così dicendo prese a toccare ed accarezzare qualunque cosa gli capitasse a tiro, ora le tette di lei, ora le sue gambe, ora la parte di glutei che non era appiccicata al corpo di Alberto e, nella foga si trovò persino a stringere forte i glutei del compagno avvicinando sia lui che lei contro di se, poi, sempre in preda all'eccitazione aggiunse... “Dai stringetevi addosso a me, voglio sentire i vostri corpi stringermi con forza. VOGLIO un forte abbraccio”.

Non riusciva a credere alle sue orecchie .Ale non riusciva davvero a credere di trovare la sfrontatezza di parlare, figuriamoci di bestemmiare o di proporre come condurre il gioco, eppure lo stava facendo... Spinto dall'eccitazione estrema stava dicendo alla coppia come e cosa avrebbe desiderato.

Martina si riposizionò in piedi di fronte a lui abbracciandolo dolcemente, mentre Alberto lo abbracciò da dietro con una forza che un po' lo spaventò ma al tempo stesso lo fece sentire desiderato. Nel percepire il calore del cazzo di lui poggiato contro i suoi glutei , Ale si spaventò e fece un involontario scatto che lo portò a divincolarsi da quel pur sempre piacevole abbraccio.
Martina riprese in mano il gioco stendendosi supina sull'asciugamano con le gambe aperte simulando una seduta ginecologica. Ale iniziava a poggiare la lingua sulla vagina, ora leccando, ora succhiando le grandi labbra, ora infilando la lingua nell'apertura provocandole rumorosi versi di piacere.
Alberto sentendo la sua compagna godere così rumorosamente si masturbava velocemente rischiando ogni istante di skizzare anzi tempo.

Onde evitare l'eiaculazione troppo precoce, Alberto intervenne, prese la compagna e la invitò a mettersi a quattro zampe. Invitò quindi Ale ad infilarsi sotto al “ponte” così da poterla leccare mentre lui la penetrava da dietro, proprio come avrebbe desiderato fare.

Quando Alberto prese un buon ritmo, Ale iniziò a leccare quel che poteva, ora solo pelo, ora parte di vagina, ora l'asta di lui che entrava dentro e fuori ma, a sorpresa, nel sentirsi leccato dal giovane compagno, Alberto non riuscì più a controllare l'orgasmo e frettolosamente invitò Ale ad uscire da sotto al ponte perchè stava per sborrare.

Proprio come la settimana prima, Alberto skizzò sul sedere e sulla schiena della compagna mentre ora, era Ale a masturbarsi a tutta velocità osservando l'orgasmo.
Senza dir nulla, ma con un semplice cenno della testa, Alberto invitò Ale a prendere il suo posto. Mentre Martina rimaneva nella medesima posizione, Ale iniziò a penetrarla con una capacità istintiva che, fino a quel momento aveva creduto di non possedere. Non gli ci volle molto perchè anche lui non riuscisse più a trattenere l'eiaculazione. Andando dentro e fuori, ma rallentando l'andamento, avvisò che stava per sborrare pure lui.
Lei si girò per poterlo nuovamente osservare nel suo momento clou e, mentre Alberto era tornato nuovamente in erezione riprendendo a masturbarsi, Ale sborrò tutta la sua esuberante energia da diciottenne sul viso, sui capelli e sulla schiena di lei.

L'amplesso fu talmente eccitante che i tre amanti si abbracciarono nuovamente, soddisfatti stringendosi con forza, senza curarsi di potersi imbrattare di sperma, Alberto avvicinò la lingua alla bocca della compagna, ma prima rivolse lo sguardo verso Ale invitandolo con un gesto a seguirlo. Le infilò la lingua in bocca e, questa volta, senza farsi troppe domande o seghe mentali, fece lo stesso pure Alex che, si trovò la lingua succhiata insieme a quella del compagno di gioco.

Fu molto eccitante quello strano bacio a tre. Limonarono a lungo. Ora era Alberto a baciarla e leccarla, ora era Alex, ora erano entrambi.
Ovviamente Alberto ed Alex non si baciarono mai direttamente ma, indirettamente le loro labbra e le loro lingue si sfiorarono, si toccarono, si incrociarono e tutto questo, nella mente percepito come fottutamente gaio ed imbarazzante, piacque ad Alex che non smise un solo istante di rimanere in erezione e che apprezzò, ora ancor di più, poter esser nuovamente masturbato, alternativamente o in contemporanea sia da lei che da lui.

Quella commistione di lingue, di mani e di corpi piacque a tal punto ad Alex che non smise un solo istante di bestemmiare così da sottolineare quanto fosse fottutamente appagato ed una ennesima bestemmia usci dalla sua bocca quando, dopo pochi istanti di rapida masturbazione sborrò nuovamente. Entrambi, evidentemente soddisfatti ed appagati, si gettarono quindi in acqua per lavarsi di dosso sperma e sudore.

Si era fatto tardissimo. Ormai Luca lo avrebbe sicuramente dato per disperso ma, chi cazzo se ne frega, si disse Alex... Peggio per lui. La prossima volta impara a fare il misterioso ed a tenersi le sue emozioni tutte per sé.

Era la prima volta che Ale aveva un pensiero negativo nei confronti del suo amico del cuore ma, era ormai ora di entrare a far parte del mondo degli adulti. Niente più bambinate o esitazioni!

Si salutarono con un lungo abbraccio, questa volta scambiandosi i numeri di telefono e promettendosi di rivedersi, ma con più calma. Prima di lasciarsi però, Ale volle dire ciò che la testa gli suggeriva già da diversi minuti.

...“Non vedo l'ora di rivederci e di rifarlo amici però, se non vi dispiace, la prossima volta vorrei che prima di far sesso ci bevessimo qualcosa insieme e che parlassimo un po' di questa cosa”

Ne hai tutto il diritto Ale, disse Alberto.

...”Vorrei capire come comportarmi con voi, se posso chiamarvi o messaggiarvi, ma soprattutto se è normale che da una settimana non faccio altre che farmi un sacco di seghe ripensando a voi che scopavate davanti a me...
I due lo osservavano tra l'incuriosito ed il divertito.
...”Io mi sono già fatto un'idea ma vorrei capire meglio. Credo che le bambinate della Vale e di Luca non mi interessino più. A me interessano piuttosto queste cose da grandi ma non vorrei, così facendo, perdere la loro amicizia”.

...”Non conosco ancora cosa sia l'amore ma, (arrossendo nuovamente vistosamente e con la voce un po' rotta dall'emozione) se questa cosa si può chiamare amore, credo di essermi già innamorato di voi. Penso che da ora in avanti vorrò scopare solo con coppie, prima però vorrei capire che intenzioni avete con me, se vorrete che io diventi il vostro cucciolo ubbidiente ma soprattutto che mi aiutiate a capire Luca ma anche me stesso perché, quello che è successo oggi mi è piaciuto moltissimo ma mi fa anche paura... Io non voglio diventare gay!”.

Inteneriti e lusingati, Alby e Marty lo abbracciarono nuovamente teneramente rassicurandolo...
Tranquillo Ale. Ci sei piaciuto davvero molto, sia a me che ad Alby e, credici non ci capita sovente di lasciarci andare così come abbiamo fatto con te e, credo di poter parlare anche a nome di Alby, non ci capita sovente di togliere il freno inibitore fino in fondo permettendo ad un uomo di fare con Alby quello che hai fatto tu.

Intervenne quindi Alberto... Tranquillo, tu non sei e non diventerai gay. Sei semplicemente una persona molto intelligente che sta imparando che la propria sessualità va' sempre assecondata e vissuta appieno e non repressa perché, 'tanto prima o poi prenderà il sopravvento e magari questo potrebbe succedere quando sarai troppo in là con l'età, e solo allora ti renderai conto di quanto tempo avrai perso inutilmente a rincorrere uno stile di vita sessuale che non ti appartiene o che soddisfa gli altri e le loro consuetudini ma che non soddisfa te... Abbiamo conosciuto già diversi uomini sposati incontrati qua al fiume e moltissimi di loro son davvero pentiti di non aver saputo vivere la propria sessualità come gli suggeriva l'istinto. Molti di loro sono frustrati, depressi o ansiosi. Qualcuno sicuramente sfogherà la propria rabbia repressa sulle proprie mogli o compagne... Qualcuno verrà lasciato, altre subiranno passivamente crisi di rabbia o addirittura veri e propri pestaggi da parte dei propri compagni frustrati. Noi preferiamo vivere la nostra sessualità a 360° senza preconcetti e senza pregiudizi, lasciandoci andare al piacere, alla sperimentazione e all'istinto. Prima imparerai a farlo anche te, e meglio vivrai la tua sessualità e gli anni futuri.

Quelle parole suonarono molto rassicuranti e teneramente affettuose.
Ale sentì quindi il bisogno di abbracciare con forza e a lungo Alberto mentre a Martina vennero gli occhi lucidi nell'osservare quello spontaneo gesto di affetto.

Come immaginato, il cellulare di Martina vibrò più volte nel corso dell'ora successiva.
Era ovviamente Alex che non riusciva a smettere di voler esser rassicurato e che esprimeva attraverso emoticons sorridenti tutta la sua gioia e voglia di rivederli quanto prima.

Nella prossima puntata i prossimi incontri e, la prima furiosa lite con Luca.
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