Racconti Erotici > Gay & Bisex > L'occasione fa l'uomo bisex #3parte
Gay & Bisex

L'occasione fa l'uomo bisex #3parte


di ale-luca74
12.04.2016    |    3.457    |    3 9.5
"Fabio non vedeva l'ora di poter aggiornare Marco sull'accaduto..."
Premessa: Anche in questa terza parte del racconto, nomi e situazioni sono in parte frutto di fantasia, ma in buona parte veri ed ispirati a persone vere ma che non coincidono necessariamente con i miei reali amici attuali o del passato. Le ambientazioni in cui si sono svolti i fatti, sono invece frutto di fantasia.

Il decennio dei vent'anni stava per concludersi. Ancora 2 anni poi il giro di boa entrando nei trenta, l'età degli adulti, l'età in cui se non lo si è ancora fatto è assolutamente ora di iniziare a metter su famiglia.

Fabio adorava l'idea di metter su famiglia ma, per quanto egli desiderasse ardentemente mettere al mondo almeno due eredi, il suo stile di vita non riusciva ad inquadrarsi in tal senso...

Continuava ad amare le donne e la sua infinita attrazione verso il sesso femminile restava pressoché immutata eppure, non riusciva a dare costanza ai sui rapporti amorosi.
Conosceva le donne... le amava, le adorava, le lusingava, le scopava ma dopo un periodo di rodaggio di qualche mese o al più di un anno se ne disinnamorava o più semplicemente perdevano d'interesse... Sandra era stato il suo unico grande e vero amore ma, la scelta di frequentare università differenti aveva compromesso duramente il loro rapporto.

Il giorno dopo la prima grande scopata, Fabio e Marco decisero di trascorrere l'intero pomeriggio nel loro “bunker”.
Fabio non vedeva l'ora di poter aggiornare Marco sull'accaduto. Gliene aveva già accennato a scuola ma, troppe orecchie indiscrete potevano sentirli... La nuova esperienza lo aveva turbato positivamente al punto che sentiva il bisogno pressante di condividere quella sua eccitantissima esperienza con l'amico.

Marco accolse Fabio in casa, semi-nudo, in mutande.
Faceva molto caldo e, appena entrato in casa anche Fabio decise di denudarsi restando entrambi in boxer.
Iniziarono a giocare con la Playstation ma ben presto Marco si stufò perché non riusciva a concentrarsi e disse che preferiva parlare stando seduti uno di fronte all'altro sul tappeto.

“Marco, tu non puoi capire quant'è bello scopare... Lo abbiamo fatto a cane”.
“Minchia che bello... E' umido, ma di un umido davvero figo”.
“Sudi. Sudi come un maiale e più sudi e più senti le chiappe di lei che ti sbattono addosso rumorosamente”.
“Oh Ma', lo sai che mentre la stavo scopando da dietro mi sono accorto che le sue chiappe, quando sbattevano sui miei coglioni e sulle gambe, facevano un buffissimo rumore”. “Sciac, sciac, sciac, sciac” e poi lo sfiato che faceva il cazzo mentre entrava dentro e fuori dalla sua passera sembrava le scappassero delle puzzette e, quando l'ho fatto notare a Sandra siamo scoppiati a ridere!”.

“Ohhhh Ma', ma mi stai ascoltando?”
“Gli si avvicinò, e sedutosi di fianco gli poggiò un braccio sulla spalla avvicinandolo amichevolmente a se”.
“Marco nel sentire per la prima volta il contatto della pelle nuda di Fabio contro di sé, ebbe un sussulto di piacere ma, istintivamente si imbronciò anziché rallegrarsene”.

“Oh Ma', guarda che tu non sai cosa ti perdi a non poter scopare”

...“Ah già che coglione che sono! Ma anche con i maschi se vuoi ci puoi scopare... Il buco del culo ce l'hanno anche loro”. Fabio scoppiò quindi a ridere di gusto.

Marco si sforzò invece di accennare un sorrisetto che si percepiva esser decisamente forzato.

“Che c'è Ma', dillo al tuo amico Fabio... Cos'è che ti turba? Sei geloso? Hai paura che ora che ho scopato con Sa' inizieremo a trascurarti e non troverò più tempo per te? Lo sai che una simile porcata non te la farei mai!... Lo sai vero Ma'?”

Scrollandolo per farlo destare dal suo triste torpore Fabio si accorse che Marco stava lacrimando. Intenerito Fabio lo abbracciò con forza e gli diede un innocuo bacetto sulla guancia...

“Dai Ma', che cazzo c'è adesso che non va'? Dai che se fai così intristisci anche me e poi finisce che non ti racconto più come ho fatto a sverginarla”... “Non vuoi saperlo?”.

Nel riavvicinarlo nuovamente verso sé Fabio si accorse che Marco aveva una evidente erezione.

“E questo ora che significa? Guarda che se fai così non ti abbraccio più eh”.
Marco si divincolò con una forza fino ad allora sconosciuta e con voce tremante gli disse ad alta voce:

“Significa che mi sono preso una cotta per te, scemo! Questo significa!”

Lo so pirla, che ti sei preso una cotta per me... Ormai è da mesi che la so questa cosa ma ciò non toglie che tu sei e rimani il mio migliore amico!”

… Ed abbracciandolo nuovamente calorosamente gli disse:
“Ma tu lo sai che a me mi lusinga sapere che te sei innamorato di me? Significa che io ti piaccio e per me il tuo giudizio è importantissimo perché so che te sei molto selettivo e che a te non piace qualsiasi cosa e persona!”.

Marco accennò un abbozzo di sorrisetto di soddisfazione e con la voce ancora emozionata ed un pochino tremolante gli disse:

“Allora sta scopata, me la vuoi raccontare, si o no?, scemo!”
“Eccome no? E' dal momento in cui le ho sborrato in faccia che non aspetto altro che di potertelo raccontare!”.
“Sapessi che cosa mi è capitato però prima di scopare!”...

E prese quindi a raccontargli l'accaduto, scendendo nei minimi particolari, per filo e per segno.

Il racconto era così eccitante che, non solo Marco continuò a rimanere in erezione ma anche lo stesso Fabio si ritrovò assolutamente e piacevolmente eccitato ed eretto nel rivivere quella piacevolissima esperienza...

Senza dire nulla, con spontaneità e senza nessun imbarazzo Marco si lasciò uscire dal boxer il suo cazzo lucido e completamente in tiro. Iniziò a segarselo lentamente e mentre Fabio continuava il racconto osservando la sua mano andare su e giù, Marco iniziò a mugolare...

Era la prima volta che i due amici si trovavano così intimamente vicini, a tu per tu ed entrambi eccitati.

“Va beh, tu i provochi Ma'!”...
“Ormai, già che ci siamo... Dai ora mi sparo una sega pure io”.

Si tolse il boxer e Marco non riuscì a trattenere un ardito commento:
“Minchia Fa', che cazzo da attore porno che hai, visto da così vicino è ancora più bello... Lo sai che è bellissimo ed ha una forma davvero perfetta... Quella leggera curvatura a sinistra, liscio e dritto, per non parlare poi di quella cappella semi scoperta... Scommetto che è anche durissimo... Hummmm... Vien davvero voglia di prenderlo in mano o in bocca per sentire”...

“Ohhh... Guarda che su internet di cazzi ne ho già visti tantissimi... Nelle webchat porno ho già visto centinaia di ragazzi esibirsi con la webcam e devo dire che se lo facessi anche te, con quel fisico e con quel cazzo perfetto potresti anche guadagnaci dei soldi”.

“Dici? ...Lo stai dicendo sul serio o lo dici solo per adularmi e per convincermi a dartelo?”.

“Ma dai Fa' che mi conosci!... Lo sai benissimo che io non faccio mai complimenti a sproposito”

… E mentre Fabio si beava dei complimenti, Marco non riuscì a trattenersi dall'allungare una mano cingendo voluttuosamente il cazzo in tiro dell'amico che, preso un po' di sorpresa, sul subito non riuscì a decidere se tirarsi indietro o lasciarlo fare.

“No dai Marco, non è il caso”.
Marco insisteva...
“No dai, ti ho detto di no... Non voglio... Piantala!”
Marco persisteva...

Ma mentre la voce di Fabio diceva “No, dai!” Marco percepiva un “Siii dai, continua così”, dal momento che Fabio non opponeva nessunissima resistenza.

Marco iniziò quindi a masturbarlo velocemente. Aveva una mano rovente che era un autentico piacere sentire avvolta attorno al cazzo ma soprattutto aveva una presa così delicata ma al tempo stesso così esperta e sicura che a Fabio balzò in testa il pensiero che Sandra non era così brava a farle le seghe.

“Sai che sei più bravo di Sandra?”

“... E ci vuole poco Fa'”. “Lo sai che noi maschi a forza di spararci seghe conosciamo tutti i trucchi del mestiere... Le donne non ce l'hanno mica, 24 ore al giorno tra le gambe il nostro giocattolo... Ci giocano si e no una decina di minuti quando glielo mettiamo in mano ma di solito preferiscono farselo infilare in qualche buco o in bocca”.
Fabio scoppiò a ridere e dandogli una calorosa pacca sulla schiena confermò la sua teoria.

“...Quindi se le donne non hanno tra le gambe il cazzo con cui poter giocare, non ce l'hanno neppure a disposizione per poterlo leccare o succhiare e... Com'è che però sanno fare pompini da favola?”

“Non è vero! I maschi sanno farli meglio! Noi sappiamo quanto fa male ricevere un pompino mal fatto... Quando riceviamo un pompino eseguito male,possiamo capire sin da subito che cosa non va', cosa ci ha impedito di godere, quali punti del cazzo non andrebbero mai toccati perché potrebbero farci male, e quali invece potrebbero farci impazzire. Noi sappiamo che dopo aver sborrato fa male se ci toccano la cappella... Le donne questo non lo sanno!”.

Mentre Marco parlava, la sua mano continuava ad andare su e giù lungo l'asta del cazzo dell'amico che, apprezzava ma che non riusciva a rilassarsi tra tutto quel chiacchiericcio.

“Perciò stai cercando di farmi capire che tu hai già ricevuto e fatto anche dei pompini?”

“Certo Fa'... Se aspettavo di farlo con te sarai diventato vecchio!”
“Ok Ma'... Mi si sta' ammosciando, vedi? Credo che gli ci vorrebbe qualcosa di più eccitante per non farlo vergognare e ritirarsi”.

Marco non si fece pregare...

Si accostò a Fabio facendolo distendere a terra sul tappeto e con garbo e tatto gli si sedette sul petto dandogli la schiena, si chinò, aprì la bocca ed accolse avidamente quel cazzo che sentì immediatamente indurirsi tra le sue calde e morbide labbra, decisamente più spesse e carnose rispetto a quelle di Sandra – ma mai, quanto quelle di Fabio - quindi più avvolgenti e quindi più eccitanti... Il pompino era così piacevole ed umido che a Fabio sembrò quasi di avere infilato nuovamente il cazzo nella figa della fidanzata.

Ora era Fabio a mugulare di piacere e sì, doveva ammettere che l'amico era davvero molto, molto esperto e soprattutto bravo a fare i pompini.

“Sborro, Porco “Beep”- Esclamò Fabio.
“No, no, non farlo. E' troppo presto!”

Marco voleva goderselo quanto più a lungo possibile quell'attimo di intimità con il suo migliore amico... Chissà se, e quando gli sarebbe ricapitato nuovamente.

Fece quindi, giusto in tempo a staccarsi dall'asta, che Fabio rischiò davvero di venirgli in bocca.

Per non sborrare, Fabio strinse forte il cazzo alla base cercando di contrarre i muscoli e premendo forte l'uretra in modo che non lasciasse fuori uscire lo sperma ma, il coito interrotto gli produsse comunque un buon orgasmo, seppure senza eiaculazione...
Il suo addome si contrasse, contrasse pure le gambe che si irrigidirono e con una espressione mista di godimento e di insoddisfazione si accorsero che un piccolo fiotto di sperma aveva appena fatto comunque capolino sulla lucidissima cappella di Fabio.
Marco avvicinò la lingua pulendola e assaporando l'agrodolce sapore dell'amico e disse:

“Cazzo Fa' che buon sapore che hai!”

“Trovi? Me lo dice sempre anche Sandra... Dice che non smetterebbe mai di bere la mia calda sborra saporita”.

Approfittando della pausa Marco disse:

“Non ti illudere Fa', non ho ancora finito con te. Voglio berti anch'io come fa Sandra e voglio anch'io gustare il tuo buonissimo sapore anche se sono ancora indeciso se preferirei vederti sborrarti sul petto e poi leccarti oppure farti schizzare direttamente in bocca”.

“... Che porco che sei! Che fine ha fatto quel compagno di banco timido che non parlava con nessuno?... Secondo me la mia cattiva compagnia ti fa male!”.

“... Cattiva compagnia? Quale? La tua?”
“Ma piantala picio, che se non fosse per te ora starei ancora a farmi le pippe chiuso in questo sgabuzzino senza amici e senza compagnie”.

Fabio riprese quindi a raccontare del suo amplesso del giorno prima, in cui i due fidanzatini avevano perso la verginità.
Risero a squarciagola quando Fabio raccontò di esser stato sorpreso da un guardone porco che, dall'altra riva del fiume si masturbava voluttuosamente guardandolo a sua volta masturbarsi osservando l'estemporaneo terzetto infoiato...
Quando il racconto di Fabio si fece più intimo, quando iniziò a descrivere la posizione in cui aveva iniziato a giocare con i pertugi della fidanzata, Marco si mise a sua volta a quattro zampe e offrendogli alla vista un sedere peloso ma, con un buco completamente privo di peli, domandò all'amico se quella era la posizione corretta...
Fabio annuì ma lo esortò a smetterla che, l'eccitazione avrebbe potuto giocare brutti scherzi.

“Che problema c'è Fa'... Se dovesse scapparti la voglia di infilarmelo dentro io non opporrei alcuna resistenza, anzi, lo sai... Non vedo l'ora che tu lo faccia”...
“Non ho neppure un preservativo con me”...
“Tranquillo ce li ho io, belli resistenti, fatti apposta per inculare o per essere inculati”.

Muovendosi a quattro zampe sul tappeto, Marco allungò una mano aprendo un cassetto dal quale estrasse un preservativo. Lo aprì con i denti ma anziché tenerlo in mano per poi poggiarglielo sull'asta, lo poggiò sulla bocca e con vivo stupore da parte di Fabio che, non aveva ancora mai visto fare un simile virtuosismo, sfilò con le labbra e la lingua il goldone che rivestì completamente l'asta dell'amico e, senza fermarsi riprese ad andargli su e giù con le labbra.

Una volta che il cazzo di Fabio divenne perfettamente duro e pronto per la penetrazione, Marco esortò l'amico a continuare a raccontargli il resto della scopata.
F: “...Sta cosa qua del goldone in bocca devo proprio insegnare a farmela anche a Sandra”. “Non sapevo che si potesse infilare il goldone con la bocca... Ma non sa di olio? Non ha un gusto cattivo?
“No, Fa', è aromatizzato al cocco apposta per poter far fare i pompini a chi non vuole ingoiare la sborra”... Il ragazzino la sapeva lunga.

Fabio riprese il racconto da dove era stato interrotto...
Raccontò a Marco di come avesse rotto la verginità dello sfintere dell'amica quindi di come furtivamente e senza preavviso le avesse portato via anche la verginità vaginale.

Nel frattempo l'amico tornò a mettersi a 90°, avvicinò il sedere al cazzo in tiro di Fabio ed iniziò a stringergli le chiappe attorno all'asta.
Fabio rimase immobile ed un po' titubante ma alla vista di quel buco del tutto identico a quello dell'amata, non riuscì a trattenersi oltre.
Sputò sull'ano e, con un colpo di reni ben assestato entrò di forza dentro il suo amico.
Scopò con la stessa forza ed irruenza del giorno prima e con gli occhi chiusi, immaginando di penetrare la sua amata Sandra, sentì lo scroto stringersi contro i testicoli.

“Porco “Beep, Porco “Beep, Porco “Beep” Cazzo sto' per sborrare!”
“In bocca, in bocca, Sborrami in bocca!”

Con una velocità felina Marco si girò repentinamente, Fabio fece giusto in tempo a sfilarsi il preservativo che, una infinita serie di fiotti di calda sborra entrò dritta dritta nella bocca spalancata dell'amico che, in preda ad una sega liberatoria sborrò all'unisono mentre riceveva gli ultimi schizzi dell'amico rischiando il soffocamento perché alcuni fiotti di sperma finirono dritti dritti tra laringe e faringe cozzando contro le tonsille.

Incurante della necessità di tossire, Marco continuò ad accogliere anche le ultime gocce di sperma che, in parte ingoiò ma in parte tenne in bocca per poter gustare più a lungo l'agrodolce sapore salino del suo più caro amico... Accennò ancora un paio di colpi di avvolgente pompino ma Fabio si ritrasse perché la cappella divenne improvvisamente troppo sensibile ed anche un piccolo sfioramento fatto con la lingua lo faceva contrarre di dolore.

Marco si alzò in piedi con ancora in bocca parte del seme dell'amico. Si avvicinò alla bocca di Fabio ed accennando un bacio, aprì la bocca ed infilò la lingua ricoperta di sborra dentro alla sua bocca.

M: “Senti che buon sapore che hai?”
“Lo conosco il mio sapore Ma' ”. “L'ho già sentito”...
M: "La lecchi mai?"
F: “No, ma anche Sandra dopo che le vengo in bocca mi bacia con lo sperma ancora sulla lingua”...
“Una volta ho provato a schizzarmi sulla mano e poi leccarla ma a me il sapore della sborra non piace!” “De gustibus...”
M: “Però la scopata non ti è dispiaciuta?”.
F: “Cazzo, ho goduto come un mandrillo pensando di scoparmi Sandra, però sia chiaro Marco, non deve diventare un'abitudine!”
“Non ho nessunissima intenzione di passare sull'altra sponda e diventare frocio!”.

Il tono di Fabio non era scocciato ma non lasciava trasparire neppure alcun entusiasmo.

Quest'ultima espressione “passar sull'altra sponda e diventare frocio” ferì un pochino l'animo sensibile di Marco che si accigliò.
Fabio se ne accorse e con un tenero abbraccio lo rassicurò che, nonostante l'accaduto, avrebbero potuto rimanere amici come e più di prima a patto che Fabio non avesse cercato di forzarlo a rifarlo.

“Non volevo offenderti Ma'... E' che a me i maschi non piacciono e neppure i froci di merda!”
“... Ma io lo sono un frocio di merda Fa'!” Obiettò Marco.
“No Ma', tu non sei un frocio di merda... Sei un frocio e basta!”... “Tu sei il mio migliore amico frocio!”

E così dicendo i due amici si distesero sul tappeto e completamente nudi continuarono a parlare finché non sentirono arrivare in cortile l'auto dei genitori di Marco.
Si rivestirono frettolosamente e si salutarono con la promessa che nulla sarebbe cambiato tra di loro.

In realtà qualcosa era cambiato nella testa di Fabio...Era cambiato che si sentiva insolitamente attratto dall'amico.
Provava un innaturale bisogno di offrirgli il suo affetto e protezione e, tanto più l'amico sembrava sofferente e tanto più lui provava un irrefrenabile bisogno di cingerlo e di abbracciarlo e, quegli amichevoli abbracci, iniziavano a turbarlo perché iniziavano a provocargli incomprensibili e durature erezioni.

Nel prossimo racconto, le avventure di Fabio e Marco continuano con l'Università ed il travagliato ingresso ne mondo del lavoro.
Grandi novità attendono sia Fabio che Marco ed una improvvisa apparizione nella vita di Fabio cambierà in modo radicale la sua esistenza...
A breve on-line la quarta parte!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L'occasione fa l'uomo bisex #3parte:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni