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Prime Esperienze

ESSE COME SANDRA EFFE COME FICHETTA (5)


di Membro VIP di Annunci69.it beggin
23.08.2016    |    18.051    |    4 8.7
"Bevvi una bibita guardando le manovre anali dei due poi andai a casa..."
Ritornai dopo una mezz'ora buona, sotto casa, il viale era poco illuminato, avevo fatto un ditalino a Sandra, lei aveva preso il mio uccello in mano e mi aveva salutato con un ciao pisellone. Mario mi disse abbiamo visto come sei stato bravo nel rapporto anale l'altra sera, continua così, meglio dare nel culo (da noi in Romagna si dice così) alle ragazze che metterle in cinta. Laura vuole anche lei iniziare a prenderlo in culo ma io non lo posso fare, fallo tu. Perché non lo puoi fare? chiesi. Perché vuole essere inculata tre volte al giorno ed io col mio lavoro non posso farlo, poi..... come hai visto ho il cazzo troppo grosso. E' vero, intervenne Laura, quando mi ha sverginato mi ha lacerata, per fortuna un amico medico mi ha sistemata, pensa che vergogna andare al pronto soccorso con la fica spaccata e sanguinante. Eravamo ambedue ubriachi, disse Mario a sua discolpa, ma effettivamente le avevo spaccato la fica, non solo ho un cazzo enorme, ma mio padre volle che fossi circonciso, così si ricorderanno sempre di te, diceva. Questo però mi impedisce certe attività sessuali. Decidemmo che avrei coordinato i miei amici, che sarebbero stati felici di farlo, per non lasciare il culetto di Laura senza cazzi, tanto più che Sandra doveva andare per 15 giorni dalla nonna in collina.
Sarei passato tutte le mattine dopo che Mario era andato al lavoro, per la prima inculata del giorno, nel pomeriggio e verso sera gli amici avrebbero fatto il resto. Il piano era ambizioso perchè Laura una volta ben aperta intendeva provare il fisting anale, cosa che io conoscevo allora solo per le mie letture, ed essere martellata nel culo dal cazzo del marito. Mario poi disse che non mi dovevo preoccupare se Sandra non voleva essere sverginata, ma continuassi a incularla tutte le volte che mi capitava l'occasione. Gli ricordai che l'avevo presa nell'ano già tre volte a casa loro e che avrei continuato così. Laura ascoltava e si toccava tra le gambe. Bravo - disse Mario - domani portala qui e inculala per tutto il pomeriggio. Mettile due o tre dita nel buco del culo, falle un ditalino solo allora e rendila schiava del tuo cazzo. Non dare importanza se trovi la cacca, perchè dà una certa euforia, è il massimo della trasgressione. Laura si era messa in ginocchio sul divano e ci mostrava le sue parti posteriori. Mario le tirò su la gonna e le tolse le mutandine. Il buco del culo era di fronte a noi, bello, invitante. I libertini francesi hanno sempre preferito il culo alla fica, questa ultima era la normalità, continuò, il modo per fare i bambini, la famiglia, il culo era la libertà, il puro piacere, senza problemi di mestruazioni o timori di impregnare le donne. Se per il nobile era importante la discendenza, la moglie riteneva giusto dare il culo all'amante piuttosto che la figa. Mario si mise due dita in bocca, le inumidì per bene e le infilò nel culo invitante di Laura. La donna iniziò a muovere il bacino e il marito a stantuffare le dita nell'ano voglioso. Lui prese a cantare La contessa di Castiglione dava il culo a Napoleone.....
Io mi aprii i pantaloni e presi il cazzo in mano per masturbarmi, tanto ero carico per le parole e la scena. Dai, inculala, mi disse Mario. Anche questa volta non me lo feci dire due volte, ma mi spogliai in fretta, bagnai con la saliva la mia verga eretta, mi inginocchiai sul divano e la infilai nel buco che non chiedeva altro. La sensazione di caldo, di stretto, di lubrico pervase il mio cazzo e la mia mente. Stavo inculando una donna ed il marito era consenziente, anzi mi pregava di aprirle per bene il culo. Lui guardava lo spettacolo da vicino, voleva vedere quanto lo sfintere si aprisse per accogliere il mio membro. Laura, che era accosciata sulle ginocchia, mi prese le palle in mano e disse che marroni che hai. Poi quasi fuori di se inculami, inculami, aprimi per bene il culo. Era mia intenzione continuare a darle nel culo in piedi e pertanto mi scostai per alzarmi. La cappella era ricoperta da uno strato di materia marrone. Tutti ridemmo. Usa la merda come lubrificante, disse Mario. Mi alzai, girai Laura per metterla nella posizione migliore col buco a contatto col mio cazzo, la penetrai e presi a sbatterla per bene. La tenevo per i fianchi e con la spinta del peso del mio corpo la penetravo. Sei un inculatore nato, diceva Mario e Laura gridava è vero, è vero. Facevo prendere luce al cazzo e lo rimettevo dentro, il passaggio attraverso lo sfintere ero molto stimolante e il ripeterlo la faceva gridare di piacere. Ad un certo punto non riuscii più a trattenermi e gridai vengo, vengo e Laura sborrami nel culo. Era quello che intendevo fare. Fu un piacere sommo, urlai e mi dimenai mentre il mio sperma trovava la strada per uscire. Mi stesi un po' per riprendere fiato poi andai a lavarmi e quando tornai trovai Mario che aveva di nuovo messo due dita in culo alla moglie. Bevvi una bibita guardando le manovre anali dei due poi andai a casa. Nel salutarmi Mario mi disse la prossima volta io nella figa e tu nel culo.
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