Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > Prime Esperienze > La sofferenza degli dèi (Storie usa e getta!)
Prime Esperienze

La sofferenza degli dèi (Storie usa e getta!)


di Occhidimare12
29.03.2025    |    259    |    21 9.3
"Lei era stata messa in guardia da un altro animatore: sembra stupido ma è molto furbo e ci prova..."
"Giugno si distese
ai miei piedi con
morbide onde
di schiuma turchese.
I tuoi capelli
di ombra notturna,
figli del vento,
annodavano pensieri
di gelso sciogliendo
le labbra rosso papavero
al suono del silenzio, poi,
solo sguardi estranei.
Come in una notte di
luna spenta e di stelle, buchi del cielo.
Complici".
S. A.

Silenia era una poetessa. Amava immaginare, sognare, scrivere. Usava le parole come un giocoliere le palle da lanciare in aria e riprendere, poi, con destrezza. Alta quanto basta ad una donna per planare, leggera e da una certa altezza, sulle cose. Pensieri alti originati dalla sua anima e dalla propria formazione umanistica si mischiavano a quelli più bassi del suo corpo, a cui non mancavano improvvise pulsioni di selvaggio eros atavico. Occhi verde acqua, pelle ambrata e capelli di rame. Forme morbide forgiate nel burro come morbido non era affatto il suo carattere. Spigoloso quanto basta per allontanare da sé il ciarpame umano. Silenia era così. Figlia del sole, a volte. Figlia dell'ombra, altre volte.
Una dea sofferente che regalava vita e luce e che spesso toglieva inspiegabilmente tutto, dopo averlo dato con ineguagliabile e pura generosità. Era umorale, imprevedibile, spiazzante. Una dea sofferente e muta dalla bellezza bruciante e l'anima dannata. I doni che aspettava erano semplici ma insieme alle troppe vane lusinghe non si accompagnavano mai. Vedere il mare. Era una di queste. Passeggiare di notte sulla sabbia fredda che carezza il piede stanco; immergersi tra i flutti neri e caldi in una notte di stelle frementi; sostare sotto una quercia a guardare gli occhi di un uomo calmo e sorridente; stendersi sulle rive di un lago a parlare; dormire abbracciati e sudati in un pomeriggio di afa estiva.
Quando la tua autostima cresce in modo ipertrofico e passi dalla modalità "sono troppo strana", a quella di "sono troppo per chiunque", è la fine. Sentirsi sprecati, invece che inadeguati induce a vedere un mondo vuoto. Un deserto di anime perse che vagolano senza sapere dare o ricevere gioia. Girano a vuoto. Il suo pensiero, negli ultimi anni e con le esperienze vissute, si era modificato e lei si era indurita. La modalità usa e getta aveva fatto breccia anche in lei oltre che in tutto il mondo. Tutto sembrava superficiale e fugace. Quell'estate che stava vivendo sembrava infinita e infinitamente calda. Di un caldo che infiamma il corpo ma che raggela il cuore. Era iniziata con le ferie di giugno al Sud dove con sua madre si era concessa la prima vacanza nella multiproprietà di famiglia, all'interno di un villaggio turistico. I primi giorni si tenne lontana da tutti e in special modo dagli animatori che sembravano braccarla. Trovó una spiaggia lontana dal recidence e fuggiva lì, specialmente durante i pomeriggi di pioggia in cui tutto il villaggio era muto e sonnolento. Giugno si esprimeva così: sole caldo al mattino e improvvisi scrosci al pomeriggio. "Non c'è cosa più energizzante di un temporale estivo" diceva a sua madre quando ritornava fradicia e grondante di acqua e sale e si infilava nella doccia. Una notte piovosa qualcuno bussò alla porta. Silene aprì con un kimono di seta nera a fiori color cipria. "Buonasera, sono venuto a riportarle il cappello di paglia. Era in spiaggia". Paco era altissimo, magro, slanciato e con un viso dolcemente maschio. Occhi scuri, pelle ambrata e labbra disegnate. Rosa chiaro. I capelli lunghi, color cioccolato, che solitamente portava annidati in un codino informale, erano sciolti e ricadevano in morbide onde sulle spalle larghe. Una visione notturna inaspettata. Si fermarono a chiacchierare sulla porta. Lo invitò ad entrare e si misero a sussurrare piano per non svegliare la mamma che russava dalle venti, circa. Un gin tonic con molto ghiaccio li accompagnò in una dimensione altra. Quella della maggior confidenza quando Paco chinò la testa sul suo collo per respirarne l'odore di cocco e argan e risalendo le sfiorò le labbra. Si baciarono intensamente. Lei fece di più. Forse per ringraziarlo della gentilezza di averle riportato il cappello o semplicemente perché l'attrazione tra loro era tangibile, sin dal giorno dell'accoglienza, quando lui le aveva incollato gli occhi alle forme molto femminili e pronunciate. Fu forte tuttavia nel respingerlo prima che accadesse qualcosa di troppo. Il giorno dopo non si rivolsero la parola. Quasi lui odiasse lei è viceversa. Perché lo aveva respinto? Perché si era pentito di essersi preso troppa libertà? Nessuno sa mai dare una spiegazione chiara al dopo. Lei era stata messa in guardia da un altro animatore: sembra stupido ma è molto furbo e ci prova. Ha ventiquattro anni ma ne dimostra cinque. Quel "ventiquattro" le era piombato sul capo come una mannaia. Mai avrebbe creduto di fare del sesso orale con un ragazzo più piccolo di suo figlio e che appariva ora con gli occhi della verità è non del sogno notturno un Casanova incallito. La vacanza fu lunga. Lo vedeva spuntare ovunque. E lo detestava da ogni luogo lo scorgesse.


"C'è un posto nella mia anima dove cade sempre la pioggia.
Incessantemente.
A volte con piccolissime gocce. Altre volte con cascate di gelo. Gocce come spine. Impetuose da sentire male. Male sotto e sopra la pelle.
Al centro del mio Essere che le accoglie in palmo di mano.
La mia anima si rigenera. E germoglia a ogni rivolo.
Si mantiene pulita.
E ora, insieme alla pioggia, lascia entrare solo te. Acqua io, luce tu".
S. A.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.3
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per La sofferenza degli dèi (Storie usa e getta!):

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni