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Prime Esperienze

Primo incontro da una chat 3


di Membro VIP di Annunci69.it AlexBi70
29.12.2018    |    6.449    |    6 9.1
"Adoro la sensazione di lei che struscia la sua fica eccitata sulla mia faccia mentre la lecco..."
Io venivo da anni di matrimonio con una persona con cui l’unica sperimentazione possibile era cambiare tra la posizione del missionario e quella alla pecorina. La mia ex moglie era davvero contraria a qualsiasi cosa fosse fuori da questo. Non vi dico che anni di inferno! Per farvi avere una idea, un giorno le proposi di andare a fare un giro in un sex shop, giusto per curiosità (io ci ero già stato e avevo già comprato giocattoli interessanti, che però usavo solo su di me e di cui lei non sapeva ovviamente nulla). La sua reazione fu di una settimana di improperi e una in cui non mi parlò (non mi ricordo quale delle due fu per prima, ma non è importante). Per fortuna poi ci separammo e, dopo un periodo con una relazione piuttosto divertente con una collega (seguirà racconto), tornai ad essere “single” dopo vent’anni. A 38 anni si possono fare cose molto più “ignoranti” rispetto a quando se ne hanno 18 o 20, soprattutto perché le si fanno ben consci di quello che si fa, e tutto è più divertente.
Conobbi quindi Paola in una chat di un sex shop (vedi storie precedenti), e il nostro primo incontro fu decisamente godurioso. Lei era ancora studentessa universitaria, giovane, e con tanta voglia di sperimentare.
Purtroppo ci volle un po’ di tempo prima che io e Paola ci rivedessimo ancora. All’epoca vivevo in appartamento da solo e avevo tanta voglia di sperimentare.
Paola era da questo punto di vista una persona splendida, ancora studentessa universitaria, piena di voglia di sperimentare e di provare cose nuove. Nei messaggi che ci scrivevamo ogni tanto ci raccontavamo le cose che ci sarebbe piaciuto provare insieme. Io avevo 38 anni, con una voglia folle di sperimentare e di rifarmi di tutto quello che non avevo ancora sperimentato. Direi un mix pericoloso..
Arrivò di pomeriggio (il mattino dopo sarebbe dovuta ripartire), e come di consueto ci eravamo mandati messaggi hot durante il viaggio, così arrivò bella “calda”. Io avevo anche tirato a lucido i giocattoli, pronti nel mio zaino che chiamavo affettuosamente “sala giochi”.
Avevo così a disposizione tutto il mio armamentario..
Mangiammo qualcosa (lei non aveva ancora mangiato), poi ci rilassammo un po’ sul divano. Partimmo quasi subito con un po’ di coccole, che diventarono subito molto calde, con le mani che giravano ovunque, senza vergogna alcuna. Io ero ancora seduto sul divano, lei scese e si mise in ginocchio davanti a me, sbottonandomi i pantaloni e cominciando subito a succhiarmi l’uccello come solo lei sapeva fare. È sempre meraviglioso per me vedere lei che mentre ti fa un pompino da urlo ti guarda con sguardo eccitato! A me piace molto sentire l’altra persona eccitata, ed è una cosa che mi da grande soddisfazione sapere di essere in grado di eccitare tanto una persona. In questo caso non stavo facendo nulla, stavo semplicemente godendomi un meraviglioso pompino e guardando lei godere, e tanto, nel farlo. Giocò con le mie palle, con il mio culetto, le sue labbra e la sua lingua sapevano perfettamente cosa fare per far godere al massimo un uomo. La sua bocca ingoiava tutto il mio uccello fino in fondo, e la sua lingua riusciva a leccarmi le palle.. Sensazioni così sono davvero uniche, soprattutto perché lei era ancora giovane, ma evidentemente molto preparata!
Ad un certo punto mi disse: “Perché non vai a prendere un po’ di giocattoli??”
Mi alzai di scatto, e con l’uccello in tiro che dondolava andai a recuperarlo nell’altra stanza. Quando vide lo zaino i suoi occhi si illuminarono: era davvero curiosa di vedere cosa c’era dentro. Cominciò a rovistare dentro lo zaino e ne venne fuori con un bel plug anale, non troppo grande. “Questo l’hai mai usato?” chiese. “Certo, ho usato tutto quello che c’è dentro!”. Il suo sorriso, un po’ meravigliato e molto eccitato mi sciolse. A quel sorriso risposi qualcosa del tipo “fai di me ciò che vuoi!”, perché ero al settimo cielo.
Se lo mise in bocca lasciandoci un po’ di saliva, mi leccò il culetto e, sollevando il mio uccello cominciò a infilare il plug nel mio culo. Un mio gemito le fece capire che stavo gradendo molto la cosa, e lei ci prese gusto a muoverlo dentro il mio culetto. Continuò a muoverlo e ricominciò a succhiarmi a dovere l’uccello. Io ero in estasi e non lo nascondevo, lei era sempre più eccitata.. Io seduto (quasi sdraiato) sul divano, e lei di fianco che giocava col mio culo e col mio uccello in un modo mai sentito prima.
Con la mano arrivai a toccarle il culo, le abbassai i pantaloni e sentii la sua fica inondata di piacere. Quando cominciai a giocare con le dita sentii la sua bocca diventare ancora più ingorda ed avida, e io stavo impazzendo dal piacere. Non volevo più smettere, ma poi ebbi una idea che un po’ la sorprese e allo stesso tempo la eccitò tantissimo: le chiesi se voleva provare uno strap-on su di me. Né io né lei avevamo mai provato questa cosa, ma ne avevamo parlato come una cosa da provare. Eravamo entrambi molto curiosi, e lo strap-on era dentro lo zaino, bastava tirarlo fuori..
Ne avevo di due tipi, uno doppio e uno triplo. Li guardò entrambi poi le dissi: “tre è meglio di due, godi di più!”. Lei sorrise e cominciò a indossarlo. Ci trasferimmo in un posto più comodo, in camera da letto. Lei aveva questo strap-on con un dildo nel culo, uno nella fica e un fallo davanti che guardava con aria curiosa ed eccitata. Lei era in ginocchio sul letto che mi guardava, con una sua mano sul fallo e la faccia già molto eccitata. Io ero di fronte a lei a carponi, e stavo guardando lei e il suo fallo. Le chiesi se le piaceva la sensazione di sentirsi “dall’altra parte”, rispondendomi con un sorriso quasi un po’ imbarazzato. Diedi un bacio al fallo, dandogli anche una mezza leccata come per farle un pompino. Le piacque molto, ma eravamo entrambi curiosi di provare il “pegging”. Mi girai, lei mise un po’ di lubrificante sul fallo e sul culo, e cominciò a infilarlo pian piano. I miei gemiti non lasciavano dubbi sul fatto che mi piacesse. Io ero alla pecorina, e lei mi stava scopando. Cominciò pian piano, quasi con timore e imbarazzo, ma i miei gemiti l’aiutarono a capire che stavo godendo, e tanto. Il fatto che lo strap-on avesse anche due dildo interni che si muovevano dentro mentre mi scopava la fece godere sempre di più. Un piacere fisico mai provato, unito a quello mentale di fare una cosa mai fatta la stava facendo impazzire. Aumentò sempre di più il ritmo, ebbe un orgasmo dietro l’altro, uno più forte dell’altro, fino a quando stramazzò sul letto esausta. “È faticoso essere dall’altra parte!” mi disse. “Però è fantastico!”
Ci guardammo negli occhi con aria molto soddisfatta e ci riposammo un po’. Troppe sensazioni forti tutte insieme!
Dopo un po’ mi disse: “Ma tu non sei ancora venuto!! Dobbiamo rimediare!!”
Io ero sdraiato a pancia in su sul letto, e lei si mise sopra di me per farmi un bel 69. Io potevo succhiarle la fica ancora fradicia mentre lei faceva rinvigorire il mio uccello. Adoro la sensazione di lei che struscia la sua fica eccitata sulla mia faccia mentre la lecco. E credo piacesse molto anche a lei..
A un certo punto disse: “Ora mi devi scopare, che tu voglia o no!”. Io sorrisi, e le dissi: “Se non voglio cosa fai, mi leghi?” ovviamente sorridendo. Lei mi fece un sorriso complice e malizioso e guardò di nuovo dentro lo zaino. “Toh, guarda: polsiere e cavigliere per legarti al letto! Mi sa che ti tocchi!!”
Io non avevo ancora provato a essere legato, ma avevo preso apposta quei giocattoli. E venne così il momento di usarli su di me. Io ero eccitatissimo, e non le fu difficile legarmi a dovere al letto. Si mise sopra di me e cominciò a scoparmi, girata verso di me, mentre si masturbava intensamente il clitoride. Era in estasi, gli orgasmi non si contavano, fino a quando a un certo punto non ce la feci più e, dimenandomi nel limite del possibile, venni con una violenza e una forza mai provata. Urlai parecchio, e ricordo che quell’orgasmo durò davvero tanto, e lei ne fu quasi spaventata.
Crollammo entrambi, lei mi slegò e ci addormentammo fino al mattino dopo.
Era davvero un peccato che lei fosse solo di passaggio, ma fu un passaggio carico di tanto, tantissimo piacere e gioco!
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