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La mia lei e la mia perversione a casa dei suoi….


di Curiosissimoboy
10.02.2018    |    38.915    |    7 9.6
"Appuntamento però saltato per il sonno che mi ha fatto crollare..."
(la suocera).

Per il ponte del primo maggio Mary, il mio amore, mi ha invitato a trascorrere un lungo weekend con i suoi nella loro casa al mare, giusto per stare un po’ lontano dalla città e rilassarsi insieme. Inizialmente si è presa un netto rifiuto motivato dal fatto che sotto lo stesso tetto con i suoi, come altre volte, non avremmo potuto scopare e, averla lì a portata di mano senza poterla possedere, sarebbe stata una tortura. Lei comprendeva il disagio, ma contemporaneamente mi assicurava che ci saremmo ritagliati spazi per noi due soli, eventualmente anche in macchina come i primi tempi di fidanzamento. È stata molto convincente e ho dovuto cedere. Un caldo pomeridiano, primaverile quasi estivo, ci ha accolti in quel villino che più volte è stato teatro di performance erotiche tra noi. Appena arrivati, i suoi ci hanno accolti prodighi di sorrisi e abbracci e, dopo un breve rifocillamento con gelato, facendo segno a Mary di entrare in casa, mi hanno accompagnato nella mia solita stanza, quella in cui dormivo ogni volta che d’estate trascorrevo qualche giorno da loro. La mia incazzatura era ai vertici e proprio in quel momento ho preso una decisione che sa di perversione: non potendo stare in camera con la mia dolce metà, avrei fatto qualcosa che li avrebbe portati capire la mia voglia e la mia esigenza di scopare, mettendoli a disagio!
La serata trascorre tranquilla, cena al ristorante, passeggiata sul lungomare e rientro a casa. Mio “suocero” propone una grappa che, a detta sua, aveva portato appositamente dalla città solo per farmela assaggiare. Rilassandoci tutti e quatto sui divani, ci godevamo il panorama che si apriva davanti a noi col balcone spalancato. La caduta di un bicchierino di grappa sul tavolino mi permette di fare cenno a Mary ed uscire sul terrazzino a pomiciare un po’. Giusto cinque minuti di lingue intrecciate e strusciamenti vari, che suo padre comincia a tossire e dire che era tardi e di andarci piano. L’avrei preso a pugni! Lei mi ha fermato stringendomi e tenendomi per il cazzo. Sottovoce ci siamo dati appuntamento in giardino quando i genitori si sarebbero addormentati. Appuntamento però saltato per il sonno che mi ha fatto crollare. Mi risveglio alle 08:30 col rumore della macchinetta espresso e l’aroma di caffè. Pochi minuti e mia “suocera” me ne porta una tazzina dopo aver fatto la stessa cosa col marito. Poi sarebbe spettato alla figlia. Come tutti, gradisco sempre il caffè a letto, specialmente quando è accompagnato da una voce dolce che ti augura il buongiorno. Una voce dolce, premurosa e attenta quella di mia suocera. Si, lei mi stava più simpatica di mio suocero. Sorseggio il caffè ricordandomi dell’appuntamento notturno mancato. Le incazzature di prima mattina con un caffè in mano non sono particolarmente forti, quindi penso a come avrei potuto ovviare la mancata scopata. Ricordandomi del proposito iniziale perverso, sapendo che i miei adorati suoceri sarebbero entrati nella mia camera quando io sarei uscito con la mia fidanzata, ho deciso di farmi una sega sborrando sulle lenzuola. Mentre la mia mano si dava da fare mi veniva qualche dubbio, ma la mia pervicacia mi ha fatto arrivare all’orgasmo sul petto, asciugandomi tutta la sborra con la parte laterale del lenzuolo superiore. Dopo colazione a base di latte e dolce casereccio, e una doccia, mi intrattengo a guardare un po’ di tv. Mary arriva come un treno a propormi di uscire e girare un po’ a piedi nudi sulla spiaggia. Prendo del tempo dicendo che dovevo risistemare la camera, ma sua madre, come tutte le bravi madri di ragazze fidanzate, ci spinge bonariamente fuori. Il mio pensiero va lenzuolo inzuppato di sborra: l’avrebbe notato? Mi prendono subito sensazioni miste tra apprensione, curiosità e perversione.
Quando rientriamo, il clima è normalissimo, come se nulla fosse successo. Scappo in camera e vedo il letto rifatto. Poco dopo, rivolgendomi a mia suocera la ringrazio dicendole che non c’era bisogno che avesse anche questa premura. Si avvicina tranquillizzandomi e dicendomi letteralmente: «l’ho fatto asciugare e poi l’ho sistemato….per me è un piacere» stringendomi contemporaneamente l’avambraccio e muovendo il pollice a mo’ di carezza. Non avevo mai fatto fantasie erotiche su mia suocera, ma in quel momento il cazzo si è indurito in pochi secondi; chissà se l’aveva leccata prima di farla sciugare…
Tutto trascorre normale con occhiate da parte mia, ma sguardo sempre altrove da parte sua. La mattina dopo, sentendola in cucina a preparare il caffè, decido di accoglierla in modo provocatorio: tolgo la maglietta, sistemo il lenzuolo in modo che si veda la piena erezione, braccia dietro la nuca e posizione sexy e invitante. Entra silenziosamente mi vede posizionato, si ferma per un istante, saluta col dolce buongiorno e…. mi guarda il cazzo per dei secondi interminabili. Le sorrido e lei ricambia tra imbarazzo ed eccitazione. Faccio finta di avere un fastidio al collo, lei si avvicina sedendosi sul bordo del letto, poggia una mano sul collo e una sul petto come per massaggiarmi ed io, roteando un po’, le struscio il pisello sulla coscia. Lei gradisce e in pochi secondi la mano che era sul petto scende e lo tocca per accarezzarlo. La situazione ci eccita e anch’io comincio a toccarla, ma quello stronzo di mio suocero ci distoglie decidendo di alzarsi.
Dopo colazione invito Mary a trascorrere del tempo con suo padre che aveva bisogno di stare e dialogare con la figlia, loro da soli. Sorpresa di questa proposta mi abbraccia ringraziandomi della comprensione.
Dopo poco siamo soli in casa io e mia suocera.
Sistemando la cucina dopo colazione trova la classica scusa di non arrivare ad un alto stipetto chiedendomi aiuto ed io, guardandola senza avvicinarmi, le suggerisco di mettere i tacchi, in modo da essere più alta. Lei coglie al volo, va in camera, mette i tacchi alti e dell’intimo più curato. Ritorna con la vestaglia aperta….mi avvicino….la spingo contro un ripiano e cominciamo a baciarci. La accarezzo sotto la vestaglia e la denudo di tutto accarezzandole accuratamente la figa ancora non molto inumidita, la lascio in tacchi. Ha una pelle setosa nonostante i 50 anni, un seno grande ma sodo e dei glutei burrosi. È esperta, sa come muoversi e lo fa alla perfezione. Ci lecchiamo ovunque, percorrendo con le mani ogni centimetro dei nostri corpi, ma ad un certo punto la sbatto sul tavolo, prendo miele e marmellata che erano ancora lì sul tavolo e glieli spalmo ovunque: lecco tutto premendo forte con la lingua, le spalmo altro miele in quella figona già bagnata che mi dedico a leccare ed assaggiare con cura ciucciandola: comincia a venire e tra gemiti e sospiri la penetro. Sapevo che era già in menopausa e la sbatto preoccupandomi solo di godere e di punire mio suocero. Lei gode più volte come una cagna, senza ritegno e senza pudore fino a lacrimare di gioia quando esplodo dentro di lei. L’orgasmo mi porta a buttarmi sul suo corpo affondando il viso il quel seno grosso e accogliente. Dopo qualche minuto mi alzo e lei ripulisce ogni singola goccia che ancora esce dal mio cazzo, ma non ce la faccio a guardarla: chiudo gli occhi e penso ad altre donne. In quel turbinio di emozioni vado a fare la doccia rimanendo chiuso in bagno per più di un’ora. Esco soltanto quando sento la voce di padre e figlia che sono rientrati e, mentre vado a salutare Mary, mia suocera mi ferma dal braccio dicendo: «ho rifatto il letto anche oggi… lo sai che per me è sempre un grande piacere». Sono di nuovo duro!

Ci sono stati ancora altri giorni prima del rientro in città... Volete che li racconti? :-*
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