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La scoperta delle corna - cena a casa


di Dan_I
05.08.2012    |    26.319    |    0 9.4
"Lei emise il primo gemito e chiuse gli occhi..."
Segue i tre racconti precedenti


Sabato sera arrivò rapidamente. Antonella aveva pensato a tutto, i bambini dai nonni, la casa perfetta con la nostra terrazza già pronta per la cena, un menù leggero e dell’ottimo vino ed un appuntamento dall’estetista e dal parrucchiere nel tardo pomeriggio dopo un breve sonnellino.
Io ero molto agitato ma ormai assolutamente sedotto da questo gioco che lei stava conducendo in fondo con il mio complice consenso. Provavo una strana sensazione allo stomaco e ai testicoli, quasi un piacevole dolore.
Quando la rividi per le 18.30 era bellissima. Accese il forno e si andò a preparare, un trucco leggero ed un tubino nero, sufficientemente stretto per fare trasparire le sue forme ma non eccessivo. Una donna di classe ha il suo fascino nella semplicità, non nel vestirsi da zoccola…..anche se questa sera sarebbe stato proprio così.

Silvio arrivò puntuale alle 19.30. Poco prima Antonella aveva accesso in terrazza le candele che avrebbero reso bello questo piccolo terrazzo e quando Silvio entrò con un fascio di rose in mano si guardò intorno e fece subito i complimenti per la casa e per l’ambiente. Antonella gli diede un bacio sulla guancia, prese i fiori ringraziando e mi presentò a Silvio che sorridente e cordiale si presentò. Io gli sorrisi non senza pensare a chi fosse lui ed al fatto che si scopava mia moglie, ma ormai il gioco era avviato e non volevo fare la figura del cornuto arrabbiato.

Aperitivo, chiacchiere, cena, vino, chiacchiere ed il tempo trascorreva e devo dire che in fondo capivo Antonella. Silvio era un bell’uomo, affascinante ed un abile conversatore. In più era spiritoso e alle donne piace che gli uomini le facciano ridere. Una combinazione perfetta.

Antonella si alzò per riporre qualche cosa in cucina ed io offrii a Silvio un liquore e parlammo un po’ di lavoro, vacanze ed altre amenità. Poi nella penombra Antonella ci si parò davanti……sapevo che “il momento” si avvicinava ed il doloro al basso ventre si riproponeva più forte. Non sapevo in verità cosa sarebbe successo, chi avrebbe condotto il gioco, Silvio aveva il volto tranquillo e sembrava a suo agio, Antonella pure ed io ero probabilmente quello di troppo. Ero quasi lì lì per trovare una scusa per allontanarmi quando Antonella con un guizzo ci disse: “Mi pare che sappiamo tutti la ragione che ci ha condotti qui stasera” Silvio ed io ci guardammo senza parlare ma annuendo. Deglutii e mi parve di fare un rumore strano nel farlo. “Credo sia la prima volta per tutti e che ci sia un po’ di imbarazzo per ciascuno di noi e quindi possiamo fermarci adesso oppure andare fino in fondo e fare questa esperienza”. Anto mi guardò negli occhi sorridendomi e le feci cenno con il capo di proseguire. Silvio si alzò, diede un bacio sulla guancia ad Anto dicendole “sei meravigliosa” e scusandosi andò in bagno a rinfrescarsi.

Antonella si sedette su di me alzandosi leggermente il tubino e mi baciò sul collo sussurrandomi all’orecchio “ti amo” e sentì la mia erezione che si faceva strada sotto i jeans. Proseguì a baciarmi dicendomi “sei pronto a quanto succederà tra breve? Sai che tua moglie sarà di un altro uomo e che tu la guarderai godere fra le braccia di un altro?” Le chiesi se voleva che li lasciassi un po’ soli e lei mi disse solo “rinfrescati anche tu, giusto per rompere il ghiaccio e poi non mollarmi un attimo…..voglio essere scopata da lui ma voglio che tu possa godere di me”.

In quel momento arrivò Silvio e Antonella si alzò abbassandosi il tubino guardandolo. Io dissi che andavo anch’io a rinfescarmi e che Antonella mi aveva fatto venire i bollori”. Ci fu una risata ed io proseguii verso il bagno.
Girato l’angolo però non resistetti a non guardare e Silvio aveva preso la mano di Antonella e l’aveva avvicinata a sé. Le loro lingue si stavano già unendo. Li vidi dirigersi verso il divano mentre la sua mano scivolava sul gluteo di Antonella stringendola a sé.

Feci passare qualche minuto in cui non sapevo cosa pensare. Quando rientrai c’era una musica di sottofondo e li vidi ballare stretti, baciandosi. Antonella aveva gli occhi chiusi, Silvio mi guardò ed io gli feci cenno di continuare mentre mi sedevo sul divano.

Silvio fece scendere la cerniera fino fondo ed il tubino cadde per terra. Antonella, sempre unita a lui, rimase con un completino nero molto sexy e le autoreggenti e cominciò con una mano a sbottonargli la camicia, poi la cintura e mentre lui l’accarezzava passando dalla schiena ai glutei anche i suoi pantaloni scesero a terra. Con un passo laterale le scarpe furono scansate, i pantaloni ed il tubino erano a terra e Silvio rimase con un paio di boxer ed una evidente erezione.

Antonella mi guardò e mi disse “ti spiace se andiamo in camera da letto? Si sta più comodi” Io annuii e mi alzai, cominciando anch’io a spogliarmi. Silvio fece una cosa che mi sorprese. Prese in braccio Antonella e lei con le braccia al collo ed il viso rivolto verso di me mi sorrise ed io sapevo che in quel momento Silvio aveva preso possesso di mia moglie.

Entrarono in camera da letto, luci soffuse e Silvio adagiò Antonella sul letto e cominciò a baciarla togliendole il reggiseno. Lei emise il primo gemito e chiuse gli occhi. Io feci il giro del letto e mi sedetti dal lato della sua testa. Mentre Silvio le succhiava il capezzolo lei portò dietro la testa le mani e mi accarezzò sopra l’ultimo indumento che anche a me era rimasto. Intanto Silvio scendeva e le toglieva le mutandine lasciandola solo con le autoreggenti. Lei gli fece subito capire il suo desiderio arcuando il bacino e chiedendo la sua lingua su una passerina che, senza che mi avesse detto nulla, l’estetista aveva perfettamente ripulito dai peli lasciando solo una leggera peluria sulla parte superiore.
Antonella mi baciò e gemendo mi disse “Sto cominciando ad eccitarmi tantissimo. Fra un po’ non mi saprò più contenere ed è possibile che non riconoscerai tua moglie. Mi saprai perdonare?”
In quel momento rialzai gli occhi e capii la ragione di tanta eccitazione da parte di Antonella. Silvio si era tolto i boxer e metteva in mostra un cazzo che non avevo mai visto neanche in tanti anni di spogliatoio maschile. A quel punto Anto si mise seduta sul letto e lui, in piedi, ce l’aveva praticamente davanti al suo viso. Vidi Anto aprire la bocca, guardarmi e mettere entrambe le mani alla base di quel cazzo e dopo essersi passata la lingua sulle labbra lo prese in bocca, prima solo la cappella e poi fino dove poteva. Mi guardava mentre lentamente faceva su e giù ed io mi ero tolto i boxer e avevo cominciato a toccarmi.
Silvio aveva gli occhi chiusi ma mi dette uno sguardo, al mio cazzo decisamente normale rispetto al suo, e mi chiesi cosa stesse pensando.
Girai dalla sua parte e volli che Antonella succhiasse un po’ anche me, cosa che fece come un’attrice porno. Dopo qualche minuto mi chiese “leccami. Preparami per ricevere il cazzo di Silvio”. E così feci anche se non ce n’era bisogno. Era un lago umido e caldo che tra breve avrebbe accolto Silvio.
Anto smise di succhiarlo e si distese sul letto a gambe aperte. Io capii che era arrivato il momento e mi spostai. Silvio arrivò tenendoselo in mano. Io lo fermai con un gesto della mano, presi un cuscino e lo misi sotto il sedere di Antonella. Sapevo che questo particolare avrebbe accentuato il suo godimento. Feci cenno a Silvio di procedere e guardai quel cazzo prendere possesso di mia moglie.
Passarono alcuni minuti in cui non capivo più nulla per l’eccitazione che avevo addosso, mentre Antonella gemeva e diceva cose che generalmente neanche pensava per incitare Silvio a montarla, a spaccarla: Io mi segavo mentre Silvio sopra di lei la scopava (mi accorsi che non usava neanche il preservativo) come un forsennato fino a quando lei urlò il suo piacere e lui si alzò da lei, raggiunse a carponi il suo viso e con una mano sotto la nuca si scaricò nella sua bocca e sul suo viso guardandomi.
In quel momento potevo fare due cose: venire come un segaiolo per terra oppure partecipare. E presi questa decisione avvicinandomi al suo viso e schizzandola sorridendo complice a Silvio.

Dopo una breve sosta per rinfrescarsi Antonella venne da me e mi disse “ti spiace se lo facciamo dormire da noi? Abita lontano ed è ormai molto tardi”. Lei aveva già deciso…..per il mio si”. Sarà stato tardi ma la sensazione era che la notte non era finita qui.
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