Racconti Erotici > tradimenti > Ma grazie....
tradimenti

Ma grazie....


di pimpibox
25.07.2016    |    1.754    |    2 9.8
"Spostando la sua attenzione dai piedi ai fianchi le sfilò le mutandine e vi calò con decisione la lingua in profondità, lavorando come se stesse scavando..."
Le veniva da ridere.
Essere li con la sua cara amica, stessa età, stesso tipo di famiglia, figli già grandi e sentirla parlare di quei problemi. Marito assente, nuora irrispettosa, nipote in arrivo e altre sciocchezze del genere.
-"Ma mi ascolti almeno" le chiese l'amica. "mi sembra che ti faccia ridere, cos'hai da ridere?"
-"Ma niente.." rispose.
-"Bhe, allora togliti quel sorriso idiota, sembra che solo io abbia problemi, che a te vada tutto bene!. Mi fai incazzare guarda...."
-"Ma no, dai...."
-"..quindi la stronza di mia nuora..."
Cosa poteva risponderle? Che lei aveva trovato un modo per stare bene? Che conduceva una vita parallela? Che vedeva altri uomini? Che da un po' di tempo in qua se la godeva come non mai in tutta la sua vita? No, non avrebbe potuto. D'altro canto se fosse capitato il contrario pochi mesi prima nemmeno lei lo avrebbe concepito....
-."..al che le ho risposto..."
Avrebbe voluto dirle di lasciarsi andare, di fare come lei. Ma come trovare le parole? Per lei era stata una cosa naturale lasciarsi andare, graduale, intima. Di lei e nessun altro. Avrebbe potuto dirle che adorava farsi scopare da giovani uomini che magari non avrebbe rivisto più? E che si dava a loro senza alcun limite, come se fosse l'ultima scopata della loro vita? E che ne beveva il loro nettare come un assetata nel deserto? E che non ne lasciava nemmeno una goccia? Che aveva già provato anche a farlo con altre donne e che le piaceva? E che non aveva ancora finito? Che era solo all'inizio?
Mentre l'amica parlava nella sua mente si formavano immagini simili a film dove lei si vedeva da fuori, di terza persona. Inginocchiata sul cazzo di un uomo, presa da dietro, impalata come piaceva a lei. Pronta a prendersi una sborrata colossale sul viso senza muoversi di un millimetro.....
- "Allora ho fatto bene a risponderle così?"
- "Si, si. Avrei detto anch'io così.."...di cosa stava parlando?......
Era presa nei suoi pensieri e al solo ricordo delle esperienze che la facevano stare bene un insinuante, gradevole calore le aveva preso il basso ventre, infondendo nelle sue vene quella calma ed eccitazione che provava prima di un incontro....
-"Grazia, siamo sinceri. Non hai ascoltato una parola di quello che ti ho detto e hai un sorrisino beato che non mi fa incazzare. Mi fa invidia." disse l'amica. "Mi dici qual è il tuo segreto?"
"Per favore" chiese l'amica, e ciò dicendo le tocco un braccio con decisione . Poi spaventata della forza che ci aveva messo nell'impeto della richiesta la carezzò leggermente, senza malizia.
Senza malizia? Per Grazia quel contatto, risvegliandola dai suoi pensieri a occhi aperti aveva corrisposto una vera e propria scossa elettrica. Si accostò all'amica e sentendo nell'aria quell'energia che ben conosceva, quell'alchimia di corpi che si desiderano, si fermò col suo viso vicinissimo a quello dell'amica....da quanto si conoscevano? Nessuna delle due parlava più. L'amica spaventata respirava forte, il fiato mozzato, voleva e non voleva ma non si spostava di un millimetro. Cosa dire? Erano necessarie parole? Meglio non dire niente, perché rovinare quell'attimo che sconvolgeva tutte due? Grazia si sentiva aggrovigliare le budella. Tutto il sangue sembrava confluirle alla vagina, se la sarebbe strizzata se non avesse avuto paura di far scappare l'amica che evidentemente non era messa meglio. infatti essa involontariamente schiuse la mandibola, ma poco poco, impercettibilmente. Tanto da permettere a Grazia di vedere la sua lingua rosa e un pochino di saliva lucida.... Rimasero a quella distanza per un istante che sembrò interminabile. Grazia sentì l'impulso irrefrenabile di carezzarle i capelli e l'amica in tutta risposta la baciò con violenza facendo sbattere per un attimo le loro splendide dentature. Grazia in quel preciso momento si ricordò della bellissima chiostra di denti dell'amica e cominciò ad esplorarle la bocca un dente alla volta. L'amica sembrava capisse e spostava la lingua al suo passaggio. L'amica cercò di ricomporsi, ma con poca convinzione.
-"Forse non dovremmo...." chiosò, ma senza staccarsi da lei, anzi spostandole le mani sui fianchi.
Grazia senza rispondere la tirò con sé verso la porta di casa e diede due poderosi giri di chiave senza smettere di guardarla negli occhi e lì si ribaciarono anche meglio di prima, con più calma , consapevolezza e voglia di stare insieme in tutta calma....erano le due del pomeriggio.....avevano tutto il tempo. Si diressero verso la camera da letto senza lasciarsi le mani per fermarsi davanti uno specchio a baciarsi e guardarsi.
Era una cosa nuova, vedersi baciare un'altra donna...e la cosa più naturale del mondo.....
Nella penombra della camera Grazia cominciò a spogliarla. Le sfilò il bel vestitino arancione che indossava e la spinse sul letto in reggiseno e mutande dedicandosi ai sandali col tacco dell'amica. Che bella che era. La desiderava da quanto? Non avrebbe saputo dirlo, forse non l'aveva mai desiderata, forse l'aveva invidiata per quel bel seno, quei bei capelli, il culo tondo....ora era lì sul suo letto. Tutta per lei. Sfilandole l'ultima scarpa le prese un dito dei piedi in bocca e cominciò a succhiarlo, provocando nell' amica il primo degli interminabili lamenti di godimento che avrebbero riempito quella camera quel pomeriggio. Poi con la mano libera le mise con decisione una mano sulla figa, sentendo le mutandine ormai fradice. Spostando la sua attenzione dai piedi ai fianchi le sfilò le mutandine e vi calò con decisione la lingua in profondità, lavorando come se stesse scavando. Più in fondo non poteva arrivare, malgrado ci provasse ogni secondo, le sue labbra, la parte bassa del suo viso erano inondate degli umori dell'amica che era ormai incontenibile e sembrava avesse perso il controllo del proprio corpo.......la baciò corrisposta....poi si voltò e mise la sua figa sulla faccia dell'amica. Per quest'ultima si trattava della prima volta, alla sua età non l'aveva mai fatto prima ma l'indecisione durò pochissimo. Dopo le prime lappate le sembrava di non aver mai fatto nient'altro e si mise a leccarla con decisione. Sentiva dentro la figa dell'amica delle piccole conchette tra la pelle e lì insisteva con gaudio, lentamente. Poi si ricordò del clitoride, ce l'aveva anche lei ma mai ne aveva mangiato uno! Vi si avvicinò con la lingua dandogli dei colpetti poi lo prese tutto in bocca e piano piano tra i dentini....tutta presa nel leccare l'amica si era quasi distratta dal godimento che cercava di provocare in lei Grazia. Infatti indispettita si agitava sui fianchi e insisteva con due dita nella figa dell'amica....ma non era ancora sufficiente.
- "Stai lì" le disse e si mise a cercare qualcosa nel suo armadio....
Era un bel cazzone di morbida gomma di dimensioni ragguardevoli. Lo spinse in bocca alla bocca della amica, che non ne aveva mai posseduto uno! tanto meno leccato..... e tacitamente si dedicò ad insalivarlo pregustandolo già nella figa. Per dire il vero non ne aveva mai preso uno di quelle dimensioni......ma si sentiva apertissima, nessuna paura........Grazia nel frattempo era alle prese con la figa dell'amica, col chiaro scopo di insalivarla per bene. Quando credette che il lavoro potesse andare bene si coricò vicino all' amica per vedere da pochi centimetri di distanza quel cazzone che sfondava quella zoccola della sua amica......
"Fai piano....."mormorò "non ho mai preso un cazzone di quelle dimensioni".......ma era già tutto dentro fino ai coglioni, con Grazia che la guardava in faccia vicino vicino.........
Provarono orgasmi intensissimi e sensazioni mai avute, inginocchiate sul letto non ne avevano mai abbastanza e ricominciavano volta dopo volta con nuovo impeto, col desiderio di godere e far godere l'altra. Col culo per aria si sentivano apertissime e pronte ad ogni esperienza, riempendosi la lingua una dell'altra e degli umori altrui......
Che pomeriggio. Lo fecero ancora ed ancora ed ancora, fino alle sette e mezza incuranti che di lì a poco sarebbero tornati gli uomini di casa, col letto sfatto, i vari giocattoli in giro e un odore di figa e dei loro sudori che faceva girar la testa in quella stanza. Ritornarono su quella scintilla che le avvicinò a quel modo e ogni volta sarebbe stato sempre bello ma mai come quel pomeriggio di luglio. La loro complicità crebbe anche in altre direzioni ovviamente.....ma questa è un altra storia.....
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ma grazie....:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni