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Con il suo ex...


di pimpibox
26.04.2021    |    1.587    |    0 8.7
"Bevvero un wiskey a testa tutto d’un fiato, poi complice la temperatura tropicale della casa, le luci bassissime e il fumo degli incensi cominciarono a..."
Sua moglie Lisa gli aveva fatto capire in tutti i modi che voleva fare un’esperienza con due uomini e glielo ricordava in continuazione. Uno sarebbe stato lui, meno male. Ma l’altro?
Da una parte la cosa lo stuzzicava un po'. Gli sarebbe piaciuto vederla alle prese con un enorme negro dalle misure asinine ma anche con una donna. Al tempo stesso era un po' turbato. Come si sarebbe comportato? L’avrebbe presa con sportività? Si sarebbe ingelosito? Ci sarebbe rimasto male? Poi quella sera lo fecero, appassionatamente. Mentre si faceva fottere nelle sua posizione preferita cioè sopra, dimentica di tutti, gli sussurrò alle orecchie: “pensa se qualcuno mi fottesse il culo proprio adesso….”
Decise di accontentarla. - Massì, la amo glielo devo proprio. -Pensava.
Anche se non si aspettava cosa sarebbe avvenuto dopo…
L’altro, gli confessò, avrebbe dovuto essere il suo ex….
Facciamo un passo indietro: sua moglie e il suo ex si erano lasciati perché lui aveva fatto una scappatella. Lei lo avrebbe anche perdonato ma quella della scappatella era rimasta incinta e si era fatta sposare. Quindi tecnicamente sua moglie e l’altro non si erano mai lasciati propriamente ed evidentemente lei provava ancora qualcosa per lui. Ora, diceva, voleva farlo con tutti due. Non degli estranei. Loro due. La cosa non era facile come sembrava.
“Dovrai chiederglielo tu…” gli disse.
Bhe, ora è un po' troppo. Cosa faccio? Vado lì e gli dico “ senti, bisogna che vieni a scopare mia moglie perché eccetera eccetera?” No questo no, mi spiace mi rifiuto.
“Non vorrai che lo cerchi io” disse, “penserà che voglio ricominciare. Deve solo venire qui a scoparmi insieme a te una volta sola”.
Il ragionamento filava. Mi toccava anche questa. Come glielo dico?
-Non c’è un modo migliore di un altro. Entro subito in argomento e gli spiego. Non dovrebbe essere un problema. “Vedi,” gli dirò, “nessun coinvolgimento, solo sesso”.-
Fu molto imbarazzante e non finì proprio così ma si arrivò finalmente alla sera dell’incontro.
Lisa sfoggiava un nuovo completino, brutta troia, comprato apposta per l’occasione. Reggiseno a balconcino che a stento conteneva i suoi grossi seni, reggicalze, calze velatissime, uno slippino trasparentissimo che si apre i due circondando il grosso taglio di un doppio filo di perline, tutto nero. Neri i sandali vertiginosi, neri gli occhi i capelli, il rossetto, le unghie. Uno spettacolo.
Era molto nervosa e man mano che si avvicinava il momento le si mozzava il fiato e sudava…
-Dio che zoccola che sono. Cosa mi sto facendo? Adoro mio marito e lui adora me. Guarda cosa mi sta regalando. Vuole che io goda come una vacca. Mi accontenta il tutto. Non è che lo perderò? Ho questa fantasia e mi soddisfa, gli devo tutto. Me lo merito? Forse non dovrei. Accidenti è quasi l’ora. Sto gocciolando, sento un fuoco tra le gambe, e mi sento sudare. Sotto le ascelle, in faccia, sotto il trucco. Spero di non rovinare tutto.- Poi allo specchio. -Si vede che sono un fuoco anche sotto questo trucco. Un po' di mascara qui… Perché non arriva? Mo marito dov’è. Cosa farò? Stai tranquilla Lisa. –
Campanello.
-E’ ora. Vediamo.
Pochi convenevoli. L’ospite entrò con un senso di colpa visibile e un inutile mazzo di calle bianche, non servivano. Tuttavia era inutile tenerlo in imbarazzo, d’altronde lo avevano invitato loro. Bevvero un wiskey a testa tutto d’un fiato, poi complice la temperatura tropicale della casa, le luci bassissime e il fumo degli incensi cominciarono a rilassarsi sul divano. Lisa prese l’iniziativa. Mentre suo marito la guardava dalla poltrona di fronte, cominciò a sbaciucchiare il suo ex sul collo e sul petto. Non aveva voglia di fermarsi alla bocca le sembrava troppo intimo. In un attimo gli slacciò i pantaloni e cominciò a succhiarlo. Mentre la temperatura continuava a salire, i rumori in quella stanza erano solo lenti fruscii e i rumorosi risucchi della bocca di Lisa alle prese con il suo cazzone. Ogni tanto lanciava un’occhiata a suo marito cercando di entrare nei suoi pensieri. Quindi si alzò e senza smettere di guardarlo si sedette su quel cazzone svettante tenendolo con due dita. Sempre senza smettere di fissarlo venne sopraffatta dalla penetrazione e lasciando cadere la testa indietro emise un gemito di soddisfazione. Solo in quel momento chiuse gli occhi….
-Fammi mettere comoda. Dio come godo, Dio quanto tempo. Sto già per venire. Ancora un momento, con calma, c’è tutto il tempo, non ce la faccio più….. eccomi….. sbrodolo…-
Lisa venne in un lampo, scossa da tremori di piacere che ben conosceva suo marito e…anche l’altro. Il suo corpo si rilassò totalmente per un attimo, fino a curvarsi sull’uomo sotto di lei, piegò la testa sul mento per poi farsi riprendere dal ritmo di quello che nel frattempo non aveva smesso di stantuffarla da sotto. La sua bocca a cercare aria che non trovava, le mani intente a slacciare il reggiseno che ora non serviva più. Era pronta per la ricerca al secondo orgasmo e sfilato il reggiseno il suo seno cadde pesantemente sul viso dell’uomo sotto di lei. Si insalivò le dita per portarle al buco del culo. Lì incominciò a toccarsi profondamente, perché ora di cazzi ne voleva due e voleva sentirsi riempita dai due uomini della sua vita. Con fare lascivo e senza perdere il ritmo invitò suo marito con il gesto del ditino, invitandolo ad avvicinarsi e indicandogli al tempo stesso dove lo voleva.
Suo marito si fece strada tra le gambe dei due per trovare la posizione. Mentre la teneva per i fianchi lei si voltò per dedicargli quei baci che riservava all’uomo di casa e in un attimo lui le fu dentro. Fu una penetrazione priva di ogni attrito, era così aperta che avrebbe potuto accoglierne altri tre di cazzi, contemporaneamente. Gli uomini trovarono istintivamente il ritmo, la sollecitavano sfregando quei due canali divisi da un sottile pezzo di pelle, che lei esplose di nuovo, mugolando e perdendo tutte le forze in un botto, come se l’avessero ammazzata. Non era lì, era lì me era anche altrove, le sembrava di vedersi dall’alto, di fianco, da sotto, da dentro. Avrebbe voluto che quell’attimo durasse molto di più. Che non finisse mai.
Il suo ex venne, copiosamente nel preservativo, come da accordi, ma lei non se ne accorse nemmeno.
Senza nemmeno guardarlo si sfilò da lui per assecondare i movimenti del marito. Poi si sedette comoda per accoglierlo in bocca. Quindi con un gesto della mano liquidò il vecchio amico con un “ciao e grazie” che non lasciava spazio ad altre interpretazioni. Quest’ultimo cominciò a rivestirsi, fece anche una domanda o un commento ma nessuno gli rispose. Mentre si allacciava l’ultimo bottone osservando la coppia all’opera, si avvicinò mestamente all’uscita sentendosi un po' usato e fuori posto. Se anche salutò nessuno gli rispose.
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Suo marito era ora sprofondato sul loro grosso divano. Lei continuava a succhiarlo con perizia, sentiva che era molto vicino ma non aveva nessuna fretta. Era ancora eccitata, dopo avrebbe fatto l’amore con l’uomo della sua vita ma ora voleva che godesse tanto, tanto, tanto……lo sentì arrivare da molto lontano, stava per esplodergli in bocca, non avrebbe voluto nient’altro in quel momento, se non il seme di quell’uomo lì. Mentre il suo cazzo pulsava, lei si godeva sul palato ogni goccia di sperma, non ne avrebbe perso nemmeno un po', era più buona del solito. Dai, ancora qualche goccia per favore. Poi glielo stropicciò per fare uscire anche le ultime gocce del canale sotto l’uccello.
Riaprì finalmente gli occhi e si avvicinò alla sua bocca di suo marito. Il suo alito sapeva di loro due, di muschio, di umori. Lo amava da impazzire, e mentre lo stringeva con tutte le sue forze le uscì qualcosa di caldissimo: il più profondo “ti amo, amore mio”.
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