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giulia si sente sola


di simona27
22.05.2021    |    2.014    |    1 9.4
"In effetti Fabio non aveva fretta, si voleva gustare la scopata, mi ha fatta girare bocconi e ha ripreso, era da tempo che non godevo così, ha aumentato il..."
Mi chiamo Giulia, ho quasi 40 anni, sono sposata con Massimo da 15 anni e non ho figli, sono ancora desiderabile, sono alta 170 cm, ho un bel seno della terza misura, la vita stretta e fianchi non troppo larghi su due gambe slanciate, ho capelli a caschetto scuri con occhi azzurri.
Massimo è un pò più alto di me, ha la mia età, non ha mai fatto sport, porta i capelli abbastanza lunghi che sono castani come gli occhi, perchè dice di voler essere figo, in effetti lo è, per il suo fisico snello, senza pancia e nessun filo di grasso.
Non abbiamo figlia causa della poca vitalità dei suoi spermatozoi. E' da qualche mese che i nostri rapporti sessuali, sono frequenti, ma poco soddisfacenti per me, infatti ultimamente vedo che mi cerca sempre meno, e i nostri rapporti durano sempre di meno, lui comincia con una leccatina veloce, seguita dalla scopata, la sua dotazione sarebbe nella norma, ma lo fa quasi controvoglia, qualche minuto di su e giù, viene, si gira e si addormenta.
Ultimamente poi lo facciamo solo il sabato sera quando torniamo a casa dagli incontri con gli amici, che passiamo in pizzeria o in qualche PUB, siamo un'allegra compagnia e trascorriamo qualche ora in serenità.
Essendo piacente e trascurata dal mio uomo, avrei la voglia di farmi dare una bella ripassata, ma non lo faccio perchè in fondo amo mio marito, e non vorrei rovinare la nostra unione.
Io lavoro come impiegata in un'azienda di prodotti tecnici e attrezzature, mi occupo della gestione del personale e di parte della fatturazione, essendo un'azienda di circa 50 dipendenti, detto questo in pratica dipendo direttamente dal mio capo che è pure il padrone.
Massimo è un progettista di attrezzature tecniche varie, a causa del suo lavoro viene spesso inviato sul posto per controllare l'esecuzione dei lavori, può rimanere fuori casa anche per diversi giorni.
Da quasi un anno la gestione della mia azienda è passata dal fondatore al figlio, un bell'uomo, circa della mia età, sposato con figli, finora si è sempre comportato correttamente.
L'altro giorno mentre veniva nel mio ufficio ha sentito una conversazione mia con Massimo (stavo usando il vivavoce perchè pensavo di essere sola), nella quale mi lamentavo della sua poca presenza. Terminata la chiamata il mio capo è entrato in ufficio chiedendomi dei documenti, senza accennare a quello che aveva sentito, facendomi rimanere tranquilla, ma lui (Fabio, così si chiama il mio capo) ha iniziato a tessere la sua tela, sapendo che prima o poi sarei caduta tra le sue braccia.
In effetti solo dopo una settimana Massimo doveva stare fuori per tre giorni, che io avevo candidamente segnato sul calendario in ufficio, quindi molto ben visibile a lui che il pomeriggio del giorno dopo convocandomi in ufficio, mi disse che potevo assentarmi per parrucchiera, estetista, perchè voleva portarmi a cena fuori, quasi mi ha obbligata ad accettare l'invito. La sera si è presentato sotto il palazzo e mi ha portata al ristorante fuori città, dove abbiamo mangiato benissimo, chiacchierato su tutto, anche su cose personali.
Lui voleva sapere tutto di me, ma io ero restia a confidarmi, ma complice qualche calice di vino, mi sono aperta, e al rientro a casa si è autoinvitato a salire, cosa che non ho impedito, poi con la scusa di un caffè, mi ha abbracciata da dietro e lì mi sono sciolta.
Siamo finiti direttamente a letto spogliandoci a vicenda lungo i corridoio, quando mi ha adagiata sul letto, mi ha aperto le gambe iniziando a leccarmi dall'interno a salire, fino ad arrivare al centro, e quando con la lingua ha colpito il clitoride ho avuto il primo orgasmo, ha continuato nella sua opera, ma io volevo il suo cazzo in bocca; dimensioni simili a quelle di Massimo, ma non ha voluto che proseguissi molto nella fellatio, mi è salito su entrandomi lentamente; che sensazione sentirmi dentro un maschio che si muoveva, che non aveva fretta di concludere, mi sono sentita femmina.
In effetti Fabio non aveva fretta, si voleva gustare la scopata, mi ha fatta girare bocconi e ha ripreso, era da tempo che non godevo così, ha aumentato il ritmo e dopo poco è venuto pure lui riempiendomi, per fortuna prendevo la pillola, anche se non ne avrei avuta la necessità.
Ci siamo presi il caffè che non avevamo preso prima, stavamo nudi in cucina, con la tazzina in mano mi guarda e si complimenta per il mio fisico tonico, butta giù il suo caffè in un sorso, mi prende per mano, mi riporta sul letto per riprendere il sesso, ma stavolta mi ha sbattuta quasi selvaggiamente, mi ha rigirata più volte, e non so quanti orgasmi ho avuto, so solo che quando è arrivato pure lui mi sono sentita appagata. Siamo rimasti fermi per diversi minuti, si è alzato, rivestito e prima di andarsene mi ha baciata a lungo dicendomi " a domani".
La mattina dopo in ufficio non sapevo come comportarmi, non volevo fargli credere di essere una facile, quindi sono andata da lui e ho iniziato il mio discorso : Ieri sera è stata una cosa unica che non deve ripetersi, siamo entrambi sposati, e io non voglio rischiare il mio matrimonio per la leggerezza di una sera. Stavo quasi piangendo per la tensione, non essendo abituata a certe cose.
Da quella serata sono passati molti mesi, e una sera che Massimo era a casa esordisce con un ragionamento li per li strano " non ti sembra che il sesso tra noi non esiste più? Io sono spesso fuori, ma anche quando rientro non succede nulla, non è che ti va di farlo ora?
Io) certo che mi va, solo che da quando hai intensificato le tue uscite, tu non sei più venuto a cercarmi e io aspettavo un tuo segnale, sono mesi che aspetto di fare l'amore con te.
Siamo andati a letto e come al solito la leccatina di inizio lavori, poi scopata tradizionale durata cinque minuti scarsi, con piccola venuta cha credo non mi abbia nemmeno sporcata. Siamo rimasti sul letto uno di fianco all'altro, candidamente mi ha chiesto se mi era piaciuto, mi sono mesa a ridere di gusto.
M) Cosa c'è da ridere, sono mesi che non scopiamo e adesso ridi? Vuoi dirmi il motivo?
Io) Mio caro, sono anni che le tue scopate non mi appagano, entri, due colpi, cinque minuti quando va bene, mi vieni dentro e poi ti addormenti. Credi che in questo modo posso sentirmi appagata? No per niente, per quello che penso io, devi essere contento che ancora non ti ho lasciato, non l'ho fatto perchè ti voglio bene e tengo a te, ma non mi dichiaro felice della mia vita sessuale.
Massimo è rimasto a casa per quasi due mesi, non aveva trasferte, così una sera, lui era davanti al PC e io a letto, data l'ora pensavo che si fosse addormentato sul divano, mi sono alzata per chiamarlo, sono andata in salotto, trovandolo che guardava un filmato dove c'era una donna, che stava inculando un uomo con un grosso strap-on, sono rimasta in silenzio alle sue spalle per diversi minuti chiedendomi se dovevo far finta di nulla, quindi tornare a letto o fare una scenata, ma mi sono resa conto che era da più di dieci minuti che si menava il cazzo senza venire e con me se ne durava cinque era una scopata guinnes. Al che sono sbottata, lui si è spaventato, balbettava, non sapeva cosa dire, al che mi sono seduta al suo fianco e ho cominciato a chiedere i motivi del suo comportamento.
Io) Vuoi spiegarmi il perchè ti meni il cazzo con un film di merda, quando hai a letto una figa che non aspetta altro che la inforni? Da quanto tempo va avanti sta storia? Se avevi dei problemi, perchè non me ne hai parlato? Cosa credi che io sia? Solo la tua serva, che ti lava le cose, che ti prepara la valigia e che non ti deve mai chiedere nulla?
M) Non so da dove cominciare, dopo qualche mese che eravamo andati a fare gli accertamenti per la fertilità, una sera che ero in casa e tu eri a letto che dormivi, girando in internet, ho scoperto dei siti dove potevo vedere filmati anche amatoriali, di tutti i generi, sono diventato un assiduo spettatore, ma nello stesso tempo mi sono reso conto che la mia carica sessuale diminuiva, tu non ti lamentavi e io credevo che ti andasse bene così, quindi è da un bel pò che mi dò piacere come hai visto stasera.
Io) Fammi capire un pò meglio, adesso stavi guardando un film dove una donna lo infilava nel culo ad un uomo, tu che perte avresti voluto fare? L'uomo o la donna? Oppure è solo uno dei tanti film che ti guardi di nascosto?
M) Mi piacciono maggiormente quelli come stavo guardando stasera, mi piace pensare di essere quello che viene inculato, ma non ho mai avuto il coraggio di proporti una cosa del genere, avevo paura di perderti se ti avessi raccontato delle mie fantasie.
Io) Adesso lo so e visto che mi hai confidato quello che avresti voluto, sono disposta a darti una mano a realizzare il tuo desiderio, devo solo pensare a come fare e dove trovare quello che serve, sai di queste cose non me ne intendo, non sono porca come te.
M) Se è per questo, quello che serve lo posso procurare io, bisogna andare in un sexy shop, lì hanno di tutto.
Io) Quando ci vai voglio venire anche io perchè sono curiosa, voglio vedere cosa compri e se mi piace, poi sono io che devo usare.
M) Va bene, mi sembra giusto che tu veda e approvi gli acquisti, devi dirmi quando sei disposta ad accompagnarmi, ti va bene domani dopo la 18?
Io) Per me va bene, il negozio è molto distante? Dobbiamo anche fare un pò di spesa, altrimenti ci fermiamo a prendere due pizze.
Il giorno dopo alle 18 siamo pertiti per andare a comprare il necessario, non era poi molto distante, siamo arrivati dopo poco, lui era teso, soprattutto quando siamo entrati, mi sono meravigliata di vedere tutta quella roba, film di tutti i tipi, abbigliamento che non copriva nulla, oggetti di ogni tipo e dimensione. Per fortuna eravamo soli e la commessa, una donna sulla sessantina si è avvicinata chiedendo se poteva aiutarci, eravamo imbarazzati, e alla fine ho preso il coraggio di chiederle di vedere dei cazzi da allacciare, ci ha sorriso e ci ha fatto vedere non meno di una decina di cazzi da quello di un bambino a quello del superdotato, ci ha spiegato che per usare il più piccolo sarebbe servito solo un pò di lubrificante che lei aveva, ma per le dimensioni più grandi sarebbe servito anche un dilatatore e anche dei plug da inserire e mantenere per abituare il ricevente. Ci ha lasciati soli per decidere cosa avremmo acquistato, ma Massimo era rimasto affascinato da un cazzo decisamente più lungo e ben più grosso del suo, voleva quello, poi aveva adocchiato un fallo gonfiabile e una serie di plug da quattro che già il più piccolo a me sembrava enorme, pensate al più grande. Ad ogni modo lui aveva deciso e ha comprato i vari oggetti.
In macchina ho notato che gli brillavano gli occhi, sembrava un bambino a cui avevano dato il regalo agognato.
A casa si è chiuso in bagno e ne è uscito dopo quasi un'ora, nudo ha cenato mangiando solo un pò di frutta, aveva la smania di provare, ha voluto che gli inserissi il plug piccolino, che è entrato abbastanza facilmente, il suo cazzo è partito e mi ha scopata abbastanza a lungo, tanto da farmi venire almeno due volte, ho pensato che se questa era la cura ci guadagnavo pure io.
Si sa che le cose belle poi non durano, tanto che dopo qualche mese, con o senza plug nessuna erezione, tentava ma poi si riammosciava, quindi fine dei giochi e delusione per me, siamo arrivati al punto che io lo scopavo con il cazzo allacciato e lui nemmeno reagiva, veniva col cazzo moscio, così una sera stanca di darmi piacere da sola mi sono sentita usata solo per il suo piacere, infatti non si stancava mai di prenderlo.
Io) Stasera mi sono stancata, sono mesi che ti scopo, che faccio la parte del maschio, che mi sono adeguate alle tue esigenze, ma in cambio ho ricevuto solo qualche misera scopata, e negli ultimi tempi nemmeno quello, non possiamo andare avanti così, renditene conto.
M) Lo so ma non posso farci niente, ultimamente non mi drizza più, ho provato anche con le pasticche, ma non ho avuto effetti, non te l'ho detto per non creare aspettative da parte tua, mi sa che sto diventando impotente, devo farmi vedere da uno specialista.
Io) Bravo vacci in fretta e spera che ci sia un rimedio che funzioni.
Lui va a fare la visita e gli esami, col risultato che praticamente non aveva nulla di anormale e la sola prescrizione erano state le pillole blu, quelle che non avevano fatto effetto.
M) Sono abbattuto, ti voglio bene, non voglio perderti, ma non so più cosa fare, se vuoi potremo andare in un privè e li potresti sfogarti.
Io) Va bene, proviamo ma senza impegno, il sabato siamo andati, all'ingresso un signore molto distinto ci ha spiegato usi e costumi del locale, poi ci ha accompagnati dentro, ci ha fatto visitare le stanze al piano superiore a quell'ora ancora vuote. Al bar poche persone, poi verso le 23 hanno iniziato gli arrivi, molte persone la maggioranza sopra la sessantina, ho voluto fare un giro al piano superiore, e lì c'era una baraonda, mi ha fatto schifo tutto e siamo tornati a casa.
Io) Ti rendi conto che io non sono una puttana? credevi che io fossi rimasta lì a farmi fottere da quei vecchi maiali? Io voglio un maschio, ma lo voglio come pare a me, in quei posti non ci voglio più andare.
M) Trovare un maschio? Mi vuoi lasciare? Lo so sarebbe quello che merito, ma anche io ti voglio bene e non ti voglio perdere.
Così finito il discorso di quella sera, qualche giorno dopo il caso vuole che ho un guasto alla macchina e che Massimo deve venire a prendermi in ufficio, purtroppo ha dovuto attendere che io terminassi un lavoro urgente, rimanendo in attesa ha avuto modo di conoscere il mio capo ( Fabio) che dal primo momento ha tessuto le mie lodi per la mia dedizione al lavoro. Massimo è rimasto impressionato dai modi di Fabio, arrivando al punto di invitarlo a cena da noi, non avrei voluto, ma Massimo era partito, non so per quale motivo, ma non ho potuto fare nulla.
Fabio non poteva stare fuori casa nel fine settimana, quindi prese accordi con Massimo per il venerdì, Fabio mi ha concesso il pomeriggio libero per permettermi di preparare la cena e il resto, anche se non capivo cosa avrebbe voluto fare con Massimo in casa.
Venerdì sera tutto pronto, quasi le venti, suona il campanello, Massimo va ad aprire, si salutano come se si conoscessero da sempre, entrano in cucina, a me porge un bel mazzo di fiori a Massimo una bottiglia di vino pregiato da bere a cena, ci sediamo e consumiamo il cibo annaffiandolo col vino di Fabio che andava giù che era un piacere ma gli effetti arrivano, specie per uno come Massimo che è astemio. Infatti appena finito di cenare si sono spostati sul divano e avendo capito il gioco ho offerto un cognac ai due, a Fabio solo un assaggio, a Massimo un bel bicchiere pieno, lui lo ha bevuto tutto.
Chiacchieravano tranquillamente piano piano Massimo aveva sempre più gli occhi che si chiudevano, e noi parlavamo sempre più sottovoce, fino a quando si è addormentato iniziando a russare come il suo solito, lo abbiamo disteso sul divano e siamo andati in camera, ci siamo denudati alla velocità della luce e mi sono presa il tanto agognato cazzo che mi mancava da troppo tempo.
Non ci siamo dilungati molto per paura che ci scoprisse, le mie canoniche tre venute me le ero fatte, quindi tutto bene, ci siamo ricomposti, ma al ritorno in salotto, sorpresa, Massimo non c'era, dopo un minuto esce dal bagno.
Per andare in bagno era passato davanti alla porta della camera da letto, impossibile che non ci avesse visti, comunque lui non da nessun segnale.
Fabio tranquillamente ci saluta e se ne va dicendo che quando la stagione lo avesse permesso passare una giornata di relax nella villa del padre, e alla sua famiglia. Segue
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