trans
nuova vita atto finale

25.04.2021 |
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"Tutto ando bene fino a quando una volta torno a casa di mattina tardi, le chiesi come mai, lei mi disse che avevano finito tardi, e che si erano fermati..."
Passarono due mesi, Elisa viveva a casa mia , eravamo ufficialmete fidanzate, tutto procedeva nella normalita, io con il mio lavoro,lei era rimasta senza, ma non era un problema economicamente non avevo problemi, anzi, cosi le dissi di stare tranquilla e di cercare un nuovo lavoro con calma,mi chiese di portarla a ballare con me in discoteca,il venerdi sera,io mi ero tenuta quel lavoretto, solo perche mi piaceva ballare e per distrarmi un po, cosi chiesi al titolare se potevo portarla, loro mi dissero di si, cosi il venerdi seguente la portai con me, le feci indossare uno dei miei costumi,e scarpe, e la serata passo tranquillamente Elisa ballava bene e le piaceva molto. e si diverti tantissimo, arrivo il secondo venerdi, ballavamo tranquillamente,quando entrando nei camerini, per la nostra pausa, Elisa mi chiamo, e mi chiese se avevo un'altro costume per ballare,io lechiesi perche', lei non disse nulla, mi prese una mano e la mise sulla sua fighetta, aveva il costume bagnatissimo, mi disse che si eccitava ballando, restai un po stupita ma potevo capirla a volte capitava anche a me, io dovevo rientrare in pista, le dissi di guardare in un cassetto, alcune ragazze lasciavano li i loro costumi, di ricambio,io tornai in postazione a ballare, dopo dieci minuti, che ballavo, vidi entrare Elisa, restai scioccata, indossava un microscopico perizoma,nero, un po trasparente, un reggiseno uguale, con solo due strisce strette che coprivano solo i capezzoli, autoreggenti a rete nere,quando sali sul cubo, e inizio a ballare, vidi, che il perizoma dietro aveva solo uno spaghetto, aveva il sedere completamete nudo, ballava ancora piu sensuale di prima, la gente era ammassata attorno all suo cubo,fece veramente eccitare tutti,io ne ero anche compiaciuta , ma fui spiazzata quando il titolare ,mi chiese se poteva andare a ballare anche il sabato sera, perche il suo spettacolo, e il suo modo di ballare, aveva fatto successo, poi mi chiese se a una certa ora fosse disposta a ballare anche in topless, non sapevo cosa rispondere, e non so perche gli dissi di si, Quando lo dissi a Elisa, fu felicissima,sapendo anche che sarebbe stata pagata di piu, cosi inizio il suo lavoro in discoteca. Tutto ando bene fino a quando una volta torno a casa di mattina tardi, le chiesi come mai,lei mi disse che avevano finito tardi, e che si erano fermati tutti a fare colazione, io le credetti, perche qualche volta lo avevo fatto anche io, ma i suoi rientri mattutini, aumentarono, tanto da diventare un'abitudine, cosi un sabato sera,aspettai piu o meno l'ora di chiusura ,mi misi nascosta in macchina, ma vedevo bene l'ingresso, erano le 4 del mattino la vidi uscire con un uomo,salirono in auto, e io li seguii, dopo 15 minuti si fermarono difronte a un locale, ed entrarono, non riuscivo a capire che locale era, scesi dalla macchina, e mi avvicinai, mi accorsi che era un club di scambio di coppie, ebbi un nodo alla gola, la mia fidanzata andava a fare sesso con un uomo,in un club prive, avrei voluto entrare e vederla con i miei occhi, ma non lo feci, tornai a casa, e aspettai il suo rientro, arrivo alle 9 del mattino, resto stupita nel vedermi sveglia seduta sul divano, mi chiese come mai ero gia sveglia, io le chiesi dove era stata, lei mi disse a fare colazione, con quelli della discoteca,quando le dissi che dalla discoteca era uscita alle 4 del mattino con un uomo,e che era andata in un club prive, si blocco, inizio a piangere, mi disse che quell'uomo era il titolare del club, e che la pagava per andare nel suo club, e fare sesso con i clienti,poi mi disse, che e piu forte di lei, ha bisogno di fare sesso tanto sesso, da qui nacque una furibolda lite, e alla fine le dissi di prendere le sue cose e di uscire da casa mia,ed e quello che fece, i giorni seguenti furono duri,io amavo Elisa, ma quello che aveva fatto a mia insaputa era gravissimo e non potevo perdonarglelo.passarono un paio di mesi, mi ero ripresa, avevo deciso che mi sarei presa del tempo per me stessa, cosi iniziai una vita piu tranquilla e equilibrata, il sesso non mi mancava,con il mio lavoro, predevo cazzi neri di buone dimensioni e d ero anche pagata, avevo lasciato la discoteca, e mi ero iscritta, in una associazione che aiutava ragazzi,disadattati, con brutte storie dietro, mi piaceva molto, anche se era duro sapere le loro storie, pero quando ero li mi sentivo bene, non nascondo che feci anche delle donazioni,anche con l'aiuto del mio datore di lavoro, acquistammo un pulmino, per portere in giro i ragazzi. Un giorno andai all'associazione, erano arrivati tre nuovi ragazzi, volevo conoscerli, uno aveva 13 anni, ed era stato abbandonato dai suoi genitori entrambi drogati, un'altro ne aveva 16, er era orfano dalla nascita, e aspettava solo,di essere adottato da una famiglia , del nostro stesso paese, il terzo ragazzo fu quello che mi colpi maggiormente, aveva 17 anni, fisico molto minuto , pelle olivastra, capelli neri come il carbone e due occhi blu, che ti ipnotizzavano, si chiamava Milo,sua mamma era thailandese, e il padre olandese,la madre era scappata in thailandia, e il padre era in galera per rapina e omicidio, di due persone, lui aveva girato diverse famiglie, m a tutte lo avevano rifiutato dopo pochi mesi, per via del suo carattere molto tacitutno, e perche scappava spesso sopratutto di sera,mi colpiva molto quel ragazzino, esile, minuto,ma allo stesso tempo molto forte e deciso, provai vare volte a parlagli ma con poco successo. una sera ero a casa.che guardavo la tv, mi venno voglia di un gelato cosi usci presi la macchina e andai in una gelateria li vicino, mi mangiai il gelato, e ripartii per tornare a casa, decisi, di fare una strada diversa e vedere chi c'era nelle starde dove io a volte andavo a battere, piu o meno c'erano le solite ragazze, passai in una zona dove di solito si mettevano i gay, vidi alcuni ragazzi e anche uomini, poi intravidi un ragazzino che indossava, dei pantaloncini sgambatissimi, con il sedere mezzo fuori, una magliettina rosa, e dei sandali infradito con brillatini,senza tacco, cavoli, pensai dentro di me , mi sembrava di vedere me stessa agli inizi, mi stavo allontanado quando mi venne un dubbio, girai la macchina e tornai indietro,ma vidi quel ragazzino entrare in un'auto e allontanarsi, cosi decisi di aspettare, parcheggiai un po lontano e aspettai,dopo 10 minuti torno l'auto e il ragazzino scese dalla macchina, io misi in moto e mi avvicinai piu lentamente,ero quasi difronte, quando mi resi conto che quel ragazzino era Milo, accellerai per non farmi vedere mi fermai un po lontano, per riorganizzare le idee, non sapevo cosa fare, se tornare indietro prenderlo e portarlo a casa, oppure aspettare ,per parlagli, con calma, decisi per la seconda, cosi tornai a casa,e aspettai il giorno seguente.....
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