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C’è magia nelle cose inaspettate – Seconda parte


di man2269
04.08.2019    |    7.495    |    14 9.6
"“Lo voglio, dai scopami, scopa la mia fica che tua moglie ha preparato bene” mi disse appena si tolse il mio cazzo dalla sua bocca..."
Seduto al tavolo di un bar con la mia donna e una ragazza fantastica era ciò che non avessi minimamente immaginare che fosse potuto accadere, anche perché eravamo usciti solo per bere qualcosa e magari farci una passeggiata chissà dove.
“A te non ti è mai passato per la mente di fare qualcosa fuori dal normale?” subito ripresi appena abbassai il bicchiere.
Ero deciso, avevo capito che anche lei stava cercando qualcosa di insolito e noi eravamo la sua preda. Mi sembrava qualcosa di inusuale, trovarsi in un attimo da cacciatori ad essere cacciati. Vedevo come guardava mia moglie, da ciò si percepiva che aveva attrazione per il sesso femminili. Mia moglie non era da meno. Ogni tanto mi lanciava qualche occhiatina e accennava un piccolo sorriso. La complicità che c’è tra di noi è tale da capirci anche solo con gli sguardi.
“Dipende da cosa intendi per insolito” non esitò subito a rispondere.
“Uscire fuori dagli schemi della normalità e osare qualcosa di diverso purché ti far stare bene. Far sì che la mente ti trasporti in qualcosa che prima di allora non avessi mai immaginato, ma nello stesso tempo attirata da ciò che stia succedendo” gli dissi.
Ebbe un attimo di esitazione. Si era capito da come mi aveva guardato. Forse non sapere come rispondere, anche se si capiva benissimo che anche lei cercava quello che stavamo cercando noi.
“Credo che forse abbiamo capito perfettamente ciò che stiamo dicendo” all’improvviso la voce di mia moglie interruppe quel silenzio.
E oltre a rompere il silenzio ruppe quella sottile barriera che fino a poco prima reggeva a mala pena. Allungò una mano sulla coscia di Cristine e nel contempo allungò l’altra mano sulla patta dei miei pantaloni.
La mano sulla coscia di Cristine stava salendo un po’ alla volta fino a scomparire sotto la sua gonna e l’altra accarezzava il mio cazzo che era già diventato abbastanza duro.
Cristine non si scompose minimamente. Anzi il contatto con la mano di mia moglie gli aveva provocato sicuramente qualche piccola eccitazione. La guardava fissa negli occhi e si mordeva leggermente il labbro.
Vedevo mia moglie intenta a frugare fra le gambe di Cristine. Ad un certo punto ritrasse fuori la mano e senza pensarci la alzò e la poggiò sulle labbra di Cristine.
Era una scena pazzesca soprattutto se pensavo dove ci trovavamo.
Cristine, senza battere ciglio, aprì leggermente la bocca per assaporare i suoi umori.
Il mio cazzo oramai era diventato durissimo e mia moglie continuava a strofinare la sua mano sulla patta dei pantaloni a volte stringendolo per quello che poteva. I pantaloni erano diventati un ostalo atroce.
“Che ne dite se usciamo di qua e andiamo a continuare in un posto più tranquillo” disse mia moglie.
“Io direi che è un’ottima idea, sono d’accordo dipende solo cosa ne pensa Cristine” risposi.
“Per me non ci sono problemi, anzi c’è il rischio che qualche problema può succedere qua dentro sé non andiamo via” furono le sue parole.
Ci fu una risata da parte di tutti e tre: prendemmo di nuovo i bicchieri e demmo un ultimo sorso.
In men che non si dica ci alzammo dal tavolo, prendemmo le giacche e subito ci dirigemmo all’uscita.
La temperatura fuori era abbastanza fredda, ma da come ci eravamo scaldati dentro sembrava quasi estate.
“Che ne dici se vieni con noi nella nostra auto e lasciamo qua la tua?” dissi a Cristine.
“Direi che può andare bene così, ripasseremo a prenderla dopo anche perché il locale non chiude” rispose subito.
“Ok allora saliamo in auto altrimenti ci prendiamo un’accidenti” disse mia moglie.
Salimmo in auto con Cristine che prese posto sul lato posteriore.
Adesso dovevo capire dove andare per far sì che quella serata finisse in bellezza.
“Qua vicino a circa una ventina di chilometri c’è un hotel che ne dite se ci rechiamo là” dissi ad entrambe.
“E tu pensi che come stiamo possiamo resistere venti chilometri in auto senza fare nulla?” disse prontamente Cristine.
Mi aveva spiazzato. Non avrei mai immaginato una risposta simile.
Mia moglie si girò, la guardò, gli fece un sorriso e gli strizzò l’occhio.
Non sapevo che fare. L’hotel avevano detto che era lontano, nelle vicinanze non c’era nulla quindi non mi rimaneva che trovare subito un posto appartato.
“Fermati un attimo” disse all’improvviso mia moglie.
“Che c’è, qualcosa che non va” preoccupato gli dissi.
Anche Cristine rimase per un attimo in silenzio. Cosa era successo, perché ad un certo punto mia moglie mi chiese di fermarmi?
“Stai tranquillo, fermati un attimo” mi rispose con un sorriso.
“Ok, spero che non sia nulla di preoccupante” gli dissi.
Fermai l’auto sul ciglio della strada, mia moglie aprì la portiera e scese dall’auto. Non avevo minimamente idea di cosa le stesse passando per la testa, ma la stavo lasciando fare. Richiuse la portiera e si diresse su quella posteriore proprio dove stava seduta Crtistine.
Aprì la porta e disse a Cristine:
“che fai non mi fai entrare, ho pensato che è meglio che ti faccio un po’ di compagnia dietro, nel frattempo che troviamo un posticino tranquillo”.
“Certo, dispiace solo che poi tuo marito rimane la davanti tutto solo” rispose.
“Tranquilla so che cosa vuole e sicuramente avrà modo di rifarsi” disse a Cristine.
“Ok, accomodati” rispose.
Io nel frattempo me ne stavo fermo a fissare quella scena senza parlare. Mia moglie che si era fatta fermare per scendere e salire dietro con un'altra donna. Sapeva che mi avrebbe fatto piacere. Sa benissimo che mi eccito da morire quando la vedo alle prese con un’altra ragazza che è di suo gradimento. Sapevo perfettamente che non era compagnia quella che volava fare a Cristine. Appena ripresi a camminare la prima cosa che feci fu quella di aggiustare lo specchietto retrovisore. Sicuramente avrei assistito a qualcosa di molto eccitante. Mia moglie subito cominciò ad accarezzare il seno di Cristine. Era una goduria vedere come Cristine tirava dietro la testa al solo sfiorare di mia moglie.
“Sei una bellissima ragazza” sentii dire da mia moglie.
“Oh, sì anche tu sei fantastica” disse Cristine con voce ansimante.
Oltre le mani mia moglie si avvicinò al viso di Cristine e iniziò a sfiorare il suo labbro carnoso. Era una tortura, ma nello stesso tempo un’eccitazione pazzesca. Il cazzo era durissimo tanto che mi sbottonai a fatica i pantaloni, tirai giù la zip e liberai il mio cazzo da quella morsa atroce. Inizia a segarmi lentamente seguendo la scena che riflettevo dallo specchietto, ma nello stesso tempo stavo guidando e quindi dovevo stare attento anche alla strada. La situazione stava diventando, oltre che eccitantissima, anche molto pericolosa. Sentivo Cristine che ansimava come una troia.
“Ah, sì dai continua non ti fermare” sentii dire.
Era Cristine che era stata nuovamente penetrata con le dita da mia moglie, ma questa volta in modo più completo.
“Si, continuo, ti piace vero? Disse mia moglie.
“Mi piace, si…dai più forte” riprese Cristine sempre ansimando di piacere.
Mia moglie la stava preparando per bene. Speravo solo che non la faceva godere prima che potessi entrare io in azione.
“Sei tutta bagnata, sembri una troia peggio di me” disse mia moglie.
“Non resisto più voglio il cazzo di tuo marito che mi scopa adesso” rispose Cristine.
Non ne potevo più. Avevo il cazzo fra le mani che era diventato un pezzo di marmo. Volevo subito fermarmi ma non riuscivo a trovare qualche posto appartato, anche perché la mia attenzione era rivolta a ben altra cosa. Girai subito in una stradina. Fui fortunato. Era una piccola stradina di campagna ben protetta dagli alberi. Vidi subito una piccola zona dove fermarmi ed immediatamente accostai e spensi l’auto.
Nel frattempo mia moglie aveva tirato fuori le dite dalla fica bagnata di Cristine e nuovamente gliele aveva poggiate alla bocca. La sentivo succhiare avidamente i suoi umori. Non esitai più di tanto. Tolsi la maglia, mi slacciai le scarpe, tolsi i pantaloni con gli slip e mi fiondai subito dietro.
Avevo il cazzo che soffriva enormemente non potendo, fino ad allora, essere partecipe di quella situazione. Cristine Si trovava nel mezzo. La presi per la testa e subito l’accompagnai al mio cazzo durissimo. Ebbi un sussulto di piacere. La bocca calda e ospitale di Cristine mi aveva provocato un piccolo gemito di piacere. Cominciò a succhiarlo avidamente senza fermarsi un attimo. Vedevo la sua testa muoversi sempre più velocemente.
“Si, dai succhialo più forte” esclamai.
“Come lo succhi bene, mi stai facendo morire” ripresi.
“Lo voglio, dai scopami, scopa la mia fica che tua moglie ha preparato bene” mi disse appena si tolse il mio cazzo dalla sua bocca.
Nel frattempo mia moglie si era liberata della minigonna e della maglietta. Aveva solo quella calza intera che contornava il suo corpo. Riuscì a togliersi anche il reggiseno tanto che il suo seno era esageratamente meraviglioso visto dall’interno di quella rete.
Ora era intenta a spogliare Cristine. Mentre mi succhiava il cazzo gli sfilò la gonna e subito dopo la richiamò a sé e cominciò a baciarla avidamente. Intanto la mano destra di Cristine iniziò a giocare nella fica di mia moglie e l’altra prese il mio cazzo e iniziò a segarlo. In poco tempo nell’auto c’era un odore stupendo.
Era un qualcosa di afrodisiaco che più fiutavi e più ti eccitavi.
“Si, dai, non ti fermare…sei fantastica, ancora” iniziò a dire mia moglie.
“Voglio continuare, ma voglio essere scopata da tuo marito” disse Cristine.
“Ha un cazzo bellissimo e lo voglio sentire tutto dentro” riprese.
“Si, troia ti faccio scopare mio marito perché lo voglio io” replicò mia moglie.
Subito si girò di spalle alla portiera e allargò le gambe difronte a Cristine.
“Ok, te lo vuoi scopare e allora inizia a leccare la mia fica” gli disse spudoratamente.
“Certo che ti lecco la fica, puttana” furono le parole di Cristine prima di fiondarsi fra le gambe aperte di mia moglie.
Rimasi senza parole. Cristine nel leccare la fica di mia moglie assunse la posizione che meglio di quella non poteva. Me la trovai con il culo rivolto verso di me a novanta gradi. Era uno spettacolo paradisiaco. Un culo perfetto, tondo, duro, di un colore molto vicino ad un’intensa abbronzatura di fine agosto. Aveva un perizoma di colore chiaro che contornava stupendamente quel sedere meraviglioso.
Appena ritornai in me, allungai la mano nel porta oggetti posto fra i due sedili e presi il preservativo che aveva poggiato mia moglie poco prima di salire dietro.
Aprii l’involucro in pochissimi secondi e ancora di meno furono i secondi che impiegai per infilarmelo sul cazzo. Avevo il cazzo in tiro al massimo tanto che il preservativo si srotolò in un attimo.
Prima di violare la sua fica volevo sentire il suo sapore nella mia bocca.
Mi chinai in avanti, spostai il perizoma e iniziai a leccare la sua fica. Aveva un sapore gradevole come poche. Subito inabissai la lingua nella sua fica bagnatissima. La muovevo su e giù e poi la facevo entrare nella sua passera.
Cristine stava leccando, già da qualche minuto, la fica di mia moglie e io avevo iniziato a leccare la sua fica.
Continuai anch’io per qualche minuto dopo di che mi alzai, presi il mio cazzo fra le mani e lo diressi sulla sua fica. Appena lo poggiai e mi spinsi in avanti, il mio cazzo entrò come una lama entra nel burro. La sua fica era lubrificata per bene, d’altronde non poteva essere altrimenti.
“Ahi, si adesso sbattimi come una troia…voglio che mi scopi senza sosta” disse Cristine sempre intenda a leccare la fica di mia moglie.
“Volevi il mio cazzo troia, eccolo ti piace, lo senti com’è duro?” gli dissi.
“Si, lo sento è durissimo, dai più forte, ancora non smettere, hai un cazzo favoloso” rispose.
La stavo scopando con un ritmo forsennato. Aveva la fica bagnatissima tanto che non incontrai nessuna resistenza nel penetrarla. La scopavo con colpi forti e sempre più decisi. Lo facevo apposta perché la spingevo sempre più con la bocca nella fica di mia moglie che ansimava come una troia in calore.
“Sei stupenda con questo culo. Ti voglio scopare senza sosta, sei una troia pazzesca” furono le mie parole.
La martellavo incessantemente senza fermarmi un attimo. Nonostante il clima rigido all’esterno, l’auto divenne un forno bollente. Cominciai a sudare ma non per questo smisi di scopare la fica di Cristine.
All’improvvido si ritrasse fra le gambe di mia moglie e alzando la testa si allungò per baciarla. Aveva la fica piena degli umori di mia moglie e voleva che anche lei li assaporasse proprio come mia moglie aveva fatto con lei poco prima.
Ero quasi esausto. Dovevo cambiare posizione, anche a malincuore, e trovarne una più comoda. Presi delicatamente per i capelli Cristine e gli dissi:
“Adesso girati che voglio guardare la tua bella fichetta”
“Ok, ma devi continuare a scoparmi che ancora non ho finito di godere” mi disse.
“Certo che ti scopo ancora. Neanch’io non ho ancora finito” gli risposi sorridendo.
Si girò e mi spalanco le sue gambe. Prese posizione appoggiando la testa tra le gambe di mia moglie. Per un attimo gli feci chiudere le gambe.
“Adesso questo perizoma lo togliamo, voglio la tua fica tutta in mostra pronta per essere nuovamente scopata” gli dissi.
“Bravo toglimi tutto, basta che mi scopi ancora” rispose.
Gli sfilai il perizoma e lo lasciai cadere. Aveva la fica tutta depilata e soprattutto era piccola e molto stretta. Gli passai le braccia sotto le sue gambe e la sollevai quasi da far toccare con i suoi piedi il viso di mia moglie. Aveva la fica tutta aperta pronta per accogliere nuovamente quel cazzo che non ne voleva sapere di afflosciarsi nemmeno per un attimo. Mi spinsi in avanti e la penetrai nuovamente. Il mio cazzo fu accolto in quella fica eccitatissima e grondante di umori. Iniziai a scoparla con ritmo lento. Era una goduria infinita. Mi stavo godendo quel momento al massimo. La sentivo ansimare ad ogni mio movimento. Nel frattempo mia moglie gli carezzava i seni e gli stringeva i capezzoli con le dita e cercava di abbassarsi con la testa in avanti per sfiorare le sue labbra.
“Siete una meraviglia, continuate che questa serata la ricorderò per tutta la vita” dissi mentre cominciai ad aumentare il ritmo.
“Si, dai scopami più forte che voglio arrivare sul tuo cazzo…mi sento tutta piena e ho ancora voglia che mi sbatti più forte” mi disse guardandomi negli occhi.
Era eccitatissima. Era sudata e la sua fronte luccicava. La luna era ben visibile, il cielo era abbastanza limpido e questo permetteva che un piccolo fascio di luce penetrasse dal vetro dell’auto e andava ad illuminare la fronte di Cristine.
Ero esausto e ancora non pensavo neanche lontanamente di godere.
Sentivo Cristine dimenarsi sotto i miei colpi sempre più forti.
“Continua a scoparmi, hai un cazzo durissimo…dai ancora, ne voglio ancora” continuava a dire.
“Ti piace vero, sei una vera troia...ti scopo, sì che ti scopo ancora.” gli dissi.
Mi sistemai meglio le gambe sulle mie braccia e mi allungai per baciare mia moglie. Intanto continuavo a scopare Cristine che si dimenava e urlava come una matta. La mia lingua trovò subito posto nella bocca di mia moglie e cominciai ad agitarla esplorando la sua cavità orale. Sentivo anche lei che era eccitatissima. Mi allungò le braccia intorno al collo e mi tirò a se con forza.
Nel frattempo Cristine, che era quasi racchiusa tra il mio petto e mia moglie, cominciò a succiarmi avidamente il capezzolo.
Sentivo un’eccitazione particolare. È la cosa che più mi fa impazzire, mia moglie lo sa benissimo e lo fa ogni qualvolta facciamo l’amore.
“Ah, che bello…succhia più forte che ti scopo ancora, troia” gli dissi mentre lasciavo per un attimo la bocca di mia moglie.
“Vuoi che ti scopo prima di godere?” dissi a mia moglie.
“No, ho già goduto due volte mentre ti scopavi Cristine” mi disse guardandomi negli occhi.
“Adesso voglio che sei tu a godere. Voglio che ci disseti a tutte e due con il tuo nettare” riprese dicendomi.
“Come al solito non smentisci mai la troia che sei” gli dissi e mi accennò un piccolo sorriso.
Fu in quell’istante che sentii che Cristine si agitò energicamente contraendo i muscoli della sua fica. Era pronta per esplodere e inondare il mio cazzo.
“Si godo, godo…muoviti ancora che sto godendo…che bello, dai ancora un po’” gridò stringendomi con le mani le mie natiche.
Sentii affondare le sue unghie ma ciò non mi provocò alcun dolore ma solo tanta eccitazione. Sentire le sue grida di godimento aveva provocato in me un’eccitazione ancora più intensa tanto che avvertii che anche il mio momento stava per arrivare.
Mi ritrassi e accostandomi a Cristine gli dissi:
“Voglio godere sui vostri visi e nelle vostre bocche …voglio farvi assaporare il mio nettare” dissi a Cristine mentre continuavo a scoparla.
“Va bene, sono pronta…ho tanta sete” furono le sue parole.
Incredibile come era troia quella ragazza. A vederla a prima vista non l’avrei mai detto. È proprio vero che è nell’indole della donna essere troia.
Mi alzai e feci spostare Cristine sul lato destro. Adesso mi trovavo al centro, di spalle ai due sedili anteriori.
“Sdraiatevi e mettetevi con il viso uno di fianco all’altro” gli dissi ad entrambi.
Non fecero molta fatica a capire. Subito si girarono e si sistemarono supino ritrovandosi con i visi affiancati al centro del sedile.
“Siete fantastiche…adesso vi dò qualcosina da bere che voi stesse avete contribuito a produrre” gli dissi cominciandomi a segare.
Erano tutte e due in attesa del nettare che a breve avrebbe inondato i loro visi. Mentre mi segavo appoggiavo, a turno, il mio cazzo sulle loro labbra. Non esitavano a tirare fuori la lingua e a leccarmi la cappella.
“Si leccatemi il cazzo troie…siete due puttane” gli ripetevo.
Sentivo che il mio orgasmo era in arrivo. Sarebbe stato l’apoteosi. Il mio sperma condiviso fra due troie. Erano in attesa di quel momento e avevano entrambi la bocca semiaperta.
“Si, vengo, vengo…si, godo, ah…” dissi con i denti stretti mentre cominciò ad uscire flotti di sperma che andavano a cadere sul viso di entrambi.
Fu una venuta copiosa come non mai, tanto da coprire buona parte dei loro visi.
Stringevo il mio cazzo fra le mani nell’attesa che tutto lo sperma uscisse fuori. Alla fine diedi un sospiro veemente e cercai di appoggiarmi ai sedili che avevo alle mie spalle.
Mia moglie e Cristine nel frattempo iniziarono a percorrere, con le dita, i propri volti, l’una con l’altra, dopo di che li avvicinavano alle labbra.
“Siete state fantastiche, sarà una di quelle notte che difficilmente riuscirò a dimenticare” gli dissi ad entrambi.
“E tu sei un uomo come pochi, per come hai gestito la situazione e soprattutto tua moglie è una donna fortunatissima ad averti come marito” rispose Cristine con il viso ancora pieno di sperma che andava man mano sbiadendosi.
Impiegammo poco tempo per ripulirci e rivestirci nonostante eravamo tutti sfiniti e gli spazi erano abbastanza angusti.
Appena sistemati mi accinsi ad accompagnare Cristine a prendere l’auto. Durante il poco tragitto ci fu un silenzio totale. Eravamo tutti stanchi morti ma soddisfatti di quella serata per come era iniziata e, soprattutto, per come si era conclusa. Arrivammo all’auto di Cristine e scendemmo per salutarci.
“È stato veramente fantastico incontrarti stasera e farci trascorrere una serata magica” dissi a Cristine.
“Lo stesso vale per me. Sono stata benissimo e soprattutto ho incontrato due persone stupende. Restate sempre così uniti, siete meravigliosi per la vostra intesa” rispose Cristine.
“Peccato esserci incontrati solo adesso, dato che a brevissimo ritornerò dalle mie parti” riprese.
“Grazie di tutto, anche tu sei una ragazza meravigliosa. Peccato veramente altrimenti avremmo potuto trascorrere altre belle serate anche solo per vederci e bere qualcosa assieme” dissi prontamente.
A quel punto ci salutammo, ci mettemmo in auto e ci dirigemmo verso casa.
Durante il tragitto ci ricordammo di non aver chiesto il numero di telefono a Cristine né tantomeno avergli dato il nostro. Forse sarà stato perché la situazione che si era creata era stata talmente intensa, che scambiarci i numeri di telefono era l’ultima cosa a cui avremmo potuto pensare.
Ma sicuramente non sarà stata la dimenticanza, dello scambio di un numero di telefono, per far sì che quella serata fosse stata magica e, soprattutto, indimenticabile.
Arrivati a casa, ci spogliammo e ci dirigemmo in bagno per fare una bella doccia calda. Appena finito andammo a letto con l’intento di rivivere quei momenti ancora vividi nelle nostre menti. Infatti non eravamo ancora sazi e, ripesando a ciò che era accaduto poco prima, facemmo l’amore e ci addormentammo più soddisfatti di prima.
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